Cairo Vecchia

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Cairo Vecchia
(in arabo ﻣﺼﺮ ﺍﻟﻘﺪﻳﻤـة?, Miṣr al-Qadīma)
Utilizzoreligioso
Epocaepoche varie
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàCairo
Altitudine25 m s.l.m.
Amministrazione
EnteMinistero delle Antichità
Visitabile
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 30°01′00.12″N 31°13′59.88″E / 30.0167°N 31.2333°E30.0167; 31.2333
Monastero di San Giorgio (Mar Girgis), nella Cairo copta, parte famosa della Cairo Vecchia.

Cairo Vecchia non è un quartiere, bensì una parte del Cairo (Egitto) che traccia le sue origini all'epoca in cui la città fu fondata dalla dinastia fatimide nel 969.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cairo Vecchia o in egiziano "al qahira al adima" ospita ciò che sopravvive delle città che furono capitali egiziane prima di al-Qāhira, sia che si tratti di Fusṭāṭ, di al-ʿAskar o di al-Qaṭāʾīʿ.

Si trova nella zona meridionale de Il Cairo odierno, e ingloba le aree di Roda, Mar Girgis e Amr Ibn al- As, su cui sorgono il Nilometro di Roda, la moschea di ʿAmr b. al-ʿĀṣ e le rovine dell'antica Fortezza di Babilonia (Hesn Babilioun), i cui resti sono al di sotto del Museo copto del Cairo.[1][2]

Nella zona propriamente detta la "Cairo Copta", vi sono anche numerose antiche chiese copte, come la Chiesa Sospesa (al-Kanīsa al-Muʿallaqa)[3], la Chiesa di Santa Barbara (Kanīsa al-Sayeda Barbara), la Chiesa di Santa Damiana (Kanīsa al-Chahida Damiana), la Chiesa dei Martiri Sergio e Bacco (Kanīsa Abu Serga), accanto alla sinagoga Ben Ezra.

Il Berkat al-Azbakiyya, canale tra l'isola di Roda e Cairo Vecchia.

Il conte Gabriel Habib Sakakini Pascià (1841–1923), che al tempo era un nome assai famoso ricordato ancora dal quartiere El-Sakkakini[4], costruì a Mar Girgis una chiesa con mausoleo circondata da un grande gardino, contribuendo ad organizzare il cimitero cattolico romano,[5] adiacente a quello greco ortodosso, con la grande Chiesa di San Giorgio (Kanīsa Mar Girgis),[6] ed al lato destro del cimitero copto ortodosso antico della zona. Nella zona, quasi di fronte alla Moschea di Amr ibn al-As, si trova uno dei più antichi cimiteri armeno-ortodossi d'Egitto.[7]

La Cairo Vecchia ingloba anche la parte più antica della Cairo Islamica e della Qarafa.

Storia medievale[modifica | modifica wikitesto]

Durante la seconda metà del XV secolo, si ebbero a Cairo Vecchia due importanti trasformazioni: il porto fluviale di Būlāq e il distretto chiamato Ezbekiyya nella parte nordovest della capitale, che a lungo ha ospitato numerose botteghe di librai antiquari (oggi assai ridotte di numero). I perimetri della Città Vecchia rimasero immutati per i successivi 300 anni. Con la conquista nel 1428 di Cipro da parte del Sultano mamelucco baḥrī, Baybars al-Bunduqdārī, Būlāq divenne il principale porto fluviale del Cairo e, dalla fine del XV secolo, fu in grado di operare in modo significativo a livello commerciale, oltre a ospitare nel XIX secolo le più importanti tipografie in lingua araba, le cui opere sono ancor oggi apprezzate in tutto il mondo arabo-islamico e degli studiosi arabisti e islamisti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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