Ferri-pedrizite

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Ferri-pedrizite
Classificazione Strunz (ed. 10[1])9.DE.25[1]
Formula chimicaNaLi2(Fe3+2Mg2Li)Si8O22(OH)2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[2]
Sistema cristallinomonoclino[2]
Parametri di cellaa=9,501(1) Å, b=17,866(2) Å, c=5,292(1) Å, βi102,17(2)°, V=878,1(2) Å³[2]
Gruppo spazialeC2m[2]
Proprietà fisiche
Densità misurata3,15[3] g/cm³
Densità calcolata3,19[3] g/cm³
Durezza (Mohs)6[3]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[3]
Colorenero[3]
Lucentezzavitrea[3]
Opacitàtraslucida[3]
Strisciogrigio[3]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La ferri-pedrizite è un minerale, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di litio[4].

È stata scoperta nella valle di Arroyo de la Yedra nel massiccio de La Pedriza, Sierra de Guadarrama, Sistema Centrale, Spagna con il nome di ferripedrizite[3]. La composizione di questo minerale e della sodic-ferripedrizite hanno reso evidente un problema di nomenclatura relativamente al prefisso "sodic" che dava adito ad ambiguità. La revisione della nomenclattura degli anfiboli del 2012 ha modificato il nome in ferri-pedrizite[4].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dalla composizione chimica: è una pedrizite ricca di sodio e di ossido ferrico (ferric-); e dalla località di rinvenimento: nella parte orientale del massiccio de La Pedriza sull'altopiano spagnolo della Sierra de Guadarrama[5].

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

La ferri-pedrizite è stata scoperta sotto forma di aggregati granoblastici subedrali e come microinclusione[3].

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La ferri-pedrizite è stata trovata nell'episienite associata ad albite, egirina-augite, clino-ferro-holmquistite sodica, titanite, andradite, magnetite e apatite[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Ferri-pedrizite mineral information and data — mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 3 febbraio 2015.
  2. ^ a b c d e Caballero, p. 976.
  3. ^ a b c d e f g h i j k Caballero, p. 977.
  4. ^ a b Hawthorne, p. 2038.
  5. ^ Robert F. Martin, William H. Blackburn, Encyclopedia of mineral names: second update (PDF), in The Canadian Mineralogist,, vol. 39, 2001, pp. 1199-1218. URL consultato il 16 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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