Tremolite

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Tremolite
Classificazione Strunz (ed. 10[1])9.DE.10[1]
Formula chimica☐Ca2Mg5Si8O22(OH)2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[3]
Sistema cristallinomonoclino[4]
Parametri di cellaa=9,84, b=18,02, c=5,27, β=104,95°[3]
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeC2/m[4]
Proprietà fisiche
Densità calcolata2,964[4] g/cm³
Durezza (Mohs)5-6[5]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[5]
Colorebianco, grigio, da lavanda a rosa[5]
Lucentezzavitrea[5]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La tremolite è un inosilicato, un anfibolo appartenente al sottogruppo degli anfiboli di calcio, strutturato con una doppia catena di tetraedri (SiO4) i quali condividono tre dei quattro ossigeni.
Di genesi metamorfica da parte della dolomite in presenza di silice. Cristallizza nel sistema monoclino, formante un abito di prevalenza prismatico, sovente lanceolato.

La tremolite forma una serie con l'actinolite e la ferro-actinolite nella quale il magnesio viene sostituito dal ferro (Fe2+)[2], più precisamente è stata definita con la composizione che va da ☐Ca2Mg5Si8O22(OH)2 a ☐Ca2Mg4,5Fe2+0,5Si8O22(OH)2[2]. Generalmente la suddivisione tra due specie di una serie viene stabilito con il limite del 50% dell'elemento che varia ma in questo caso è stato stabilito un intervallo molto più stretto per facilitare la distinzione della tremolite incolore dall'actinolite generalmente di colore verde, molto importante in ambito petrologico[6].

La tremolite è conosciuta fin dalla fine del XVIII secolo, il primo a menzionarla nel 1789 è stato probabilmente Johann Georg Albrecht Höpfner (1759—1813) mentre la prima descrizione si deve a Ermenegildo Pini (1739-1825) nel 1796[7]. In realtà la prima descrizione di questo minerali si deve a Johann Ehrenreich von Fichtel nel 1782 in base ad un ritrovamento avvenuto nei pressi del villaggio di Sebeşu de Jos (facente parte del comune di Turnu Roșu) in Transilvania, Romania coi nomi di säulenspath e sternspath[8].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome tremolite è stato attribuito in relazione alla località di ritrovamento, la Val Tremola nel Massiccio del San Gottardo in Svizzera[3] anche se probabilmente il campione proveniva dalla vicina zona di Campolungo, Valle Piumogna, Canton Ticino, Svizzera e l'errore è stato indotto dal fatto che i cercatori di cristalli della zona del San Gottardo cercavano di tenere nascoste le zone di approvvigionamento[9].

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

La tremolite forma cristalli prismatici allungati o lanceolati lunghi fino a 20 cm, a volte anche in aggregati fibrosi, granulari o colonnari[5].

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La genesi della tremolite è metamorfica di contatto di sedimenti silicei di rocce contenenti calcio e magnesio o anche nello scisto verde derivato da rocce ultramafiche o di carbonato di magnesio[5]. Si trova associata a calcite, dolomite, granato ricco di calcio, wollastonite, talco, diopside, forsterite, cummingtonite, riebeckite e winchite[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Tremolite mineral information and data — mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 23 aprile 2014.
  2. ^ a b c Hawthorne, p. 2036.
  3. ^ a b c Leake, p. 236.
  4. ^ a b c Hawthorne 1976, p. 335.
  5. ^ a b c d e f g John W. Anthony, Richard A. Bideaux, Kenneth W. Bladh, Monte C. Nichols, Handbook of Mineralogy (PDF), Chantilly, VA 20151-1110, Mineralogical Society of America.
  6. ^ Roth, p. 1.
  7. ^ Roth, pp. 3-4.
  8. ^ Roth, p. 8.
  9. ^ Roth, p. 9.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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