Felice di Molfetta

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Felice di Molfetta
vescovo della Chiesa cattolica
In spiritu et veritate
 
TitoloCerignola-Ascoli Satriano
Incarichi attualiVescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano (dal 2015)
Incarichi ricopertiVescovo di Cerignola-Ascoli Satriano (2000-2015)
 
Nato7 aprile 1940 (84 anni) a Terlizzi
Ordinato presbitero29 giugno 1966 dal vescovo Achille Salvucci
Nominato vescovo29 aprile 2000 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo1º luglio 2000 dall'arcivescovo Donato Negro
 

Felice di Molfetta (Terlizzi, 7 aprile 1940) è un vescovo cattolico italiano, dal 1º ottobre 2015 vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 giugno 1966 è ordinato presbitero per la diocesi di Terlizzi dal vescovo Achille Salvucci.[1] Consegue la laurea in teologia alla Pontificia Università Lateranense e la licenza in teologia liturgica presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant'Anselmo. Nel 1966 è nominato vice-rettore del seminario diocesano, per diventarne rettore nel 1976 e fino al 1986.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 29 aprile 2000 è nominato vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano; riceve la consacrazione episcopale il 1º luglio dello stesso anno dall'arcivescovo di Otranto, nominato da pochi giorni in quanto prima ordinario della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Donato Negro, co-consacranti Giovanni Battista Pichierri, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, e Marcello Semeraro, vescovo di Oria (poi arcivescovo e cardinale).

Sempre nel 2000 diventa segretario della Commissione Episcopale per la Liturgia della Conferenza episcopale italiana. Al termine del suo mandato quinquennale, nel 2005 diventa presidente della stessa commissione.

Nel 2005, conclusa la visita pastorale alla diocesi, dà il via ai lavori di restauro della chiesa madre di Cerignola e all'istituzione di un museo diocesano ad Ascoli Satriano.

La sua posizione in materia liturgica è di piena condivisione della riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II, con un'esplicita preclusione nei confronti della forma extraordinaria del rito romano.[2] Tuttavia, ammette con decisione che dalla presentazione dell'eucaristia in dimensione conviviale a danno della dimensione sacrificale derivano gli abusi liturgici delle celebrazioni e ritiene che la dimensione conviviale sia secondaria rispetto a quella sacrificale.[3]

Il 23 luglio 2009, a conclusione del processo diocesano, invia alla Congregazione per le cause dei santi la positio del servo di Dio don Antonio Palladino, che ha spesso indicato ai suoi sacerdoti come modello da imitare.[4]

Il 1º ottobre 2015 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età.

Unitamente all'arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco Cacucci ed al vescovo di Andria Raffaele Calabro è coconsacrante del suo successore alla guida della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, Luigi Renna.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giubileo sacerdotale di S.E. Mons. Felice di Molfetta, Vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano, su quindici-molfetta.it, 29 giugno 2016. URL consultato il 23 maggio 2022.
  2. ^ Si veda la sua relazione al Convegno Ecclesiale di Caltanissetta (7 gennaio 2009) dal titolo "La Sacrosanctum Concilium: frutto maturo di una storia più che centenaria Archiviato il 31 marzo 2010 in Internet Archive.", in particolare i punti 2 e 3.
  3. ^ Felice Di Molfetta, La vita liturgica di Padre Pio Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., San Giovanni rotondo, 17 marzo 2005, 4
  4. ^ Lettera circolare di inizio anno pastorale (PDF), su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 13 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2015).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano Successore
Giovan Battista Pichierri 29 aprile 2000 - 1º ottobre 2015 Luigi Renna
Controllo di autoritàVIAF (EN173449888 · ISNI (EN0000 0001 2356 7948 · SBN TO0V349756 · GND (DE1013927958