Endkadenz Vol. 1

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Endkadenz Vol. 1
album in studio
ArtistaVerdena
Pubblicazione27 gennaio 2015
Durata59:17
Dischi1
Tracce13
GenereRock psichedelico
Rock alternativo[1]
Neopsichedelia
Stoner rock
EtichettaBlack Out / Universal
ProduttoreAlberto Ferrari, Marco Fasolo dei Jennifer Gentle per Nevischio[2][3]
Registrazioneda giugno 2013 a novembre 2014, Henhouse Studio[2][4]
FormatiCD, LP, download digitale
Verdena - cronologia
Album precedente
(2011)
Album successivo
(2015)
Logo
Logo del disco Endkadenz Vol. 1
Logo del disco Endkadenz Vol. 1
Singoli
  1. Un po' esageri
    Pubblicato: 9 gennaio 2015[5]
  2. Contro la ragione
    Pubblicato: 22 maggio 2015
  3. Nevischio
    Pubblicato: 31 luglio 2015

Endkadenz Vol. 1 è la prima parte del sesto album in studio del gruppo musicale italiano Verdena, pubblicato il 27 gennaio 2015 dalla Black Out / Universal.

Endkadenz, concepito come un unico album, per volere dell'etichetta è stato diviso in due volumi. Il secondo volume Endkadenz Vol. 2 è uscito il 28 agosto 2015.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Registrazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato registrato, mixato e masterizzato da Alberto Ferrari presso l'Henhouse Studio, lo studio di registrazione personale del gruppo, tra giugno 2013 e novembre 2014.[2] Giovanni Versari ha contribuito al mastering e alla conversione presso La Maestà Studio di Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena.[2]

Il lavoro per l'album è iniziato nel giugno del 2012,[4] nel giugno del 2013[4] invece sono iniziate le registrazioni, poi terminate nel novembre 2014.[7][8] I testi sono stati scritti da febbraio 2014 a novembre 2014.[9]

Il numero di pezzi scritti è cresciuto dal 2014 a causa di un guasto al registratore.[10] Roberta Sammarelli ha affermato che «Il disco era praticamente finito un anno e mezzo fa. Ma siccome il registratore era in manutenzione e non potevamo registrare i brani, abbiamo continuato a scriverne altri».[4] Alberto Ferrari ha aggiunto «Senza l’intoppo del registratore sarebbe stato un disco completamente diverso».[4]

Dopo che 15-16 brani circa con la chitarra elettrica erano già pronti il gruppo ha deciso di scrivere pezzi con pianoforte a muro[11] e chitarra acustica intanto che il registratore era in riparazione. Alberto Ferrari ha affermato: «Non volevo più usare un piano elettrico, non volevo più sentire il suono di Wow» e Luca Ferrari ha aggiunto «Il suono pulito e rurale del pianoforte ci ha aperto un altro mondo.»[4]

Inizialmente i brani scritti erano quasi 400. Alberto Ferrari ha spiegato: «Inizialmente il materiale su cui lavorare erano 12 cd da 33 pezzi l’uno. Alla fine ci siamo ritrovati con due dischi da 13 pezzi ciascuno, per un totale di 120 minuti di musica, 40 in più di Wow.[4] Roberta Sammarelli ha aggiunto: «L’idea era registrare tutti e i 26 i pezzi e poi fare una compilation dei migliori in un unico disco. Ma più ci lavoravamo sopra, più ci accorgevamo che ci piacevano tutti».[4] La tracklist di entrambi gli album è stata decisa nell'ultimo periodo prima della consegna come conseguenza dell'imposizione da parte della Universal di dividere l'album in due volumi.[12]

Diversamente da come fatto per Requiem e Wow (che si caratterizzano per la composizione "in studio") la composizione dei pezzi è avvenuta in sala prove e derivata direttamente dalle jam session del gruppo.[13][14] Le novità rispetto ai precedenti album sono la presenza di ottoni ("finti"[11]) e la mancanza di seconde voci, colmata comunque dalla distorsione vocale attraverso un pedale fuzz[15], il Petra di Effettidiclara, che aggiunge un'ottava alla voce registrata.[11] La distorsione dei suoni è un elemento chiave dell'album, Alberto descrive il suono dell'album con queste parole: «Roccia nel deserto, di notte. Tutto spiattellato.» e «[il distorsore Petra] L'ho usato su qualsiasi cosa. È un disco costantemente in rosso, hai presente i livelli sul mixer? È un disco costantemente in picco.»[11] «Prosegue la strada battuta da Wow, ma dentro c'è un po' di Requiem, soprattutto nelle chitarre. Ed è un album ancora più distorto. È un disco in picco. [...] Nel senso che picca, come quando registri a volume troppo alto e la spia del registratore va in rosso.»[16]

Influenze musicali[modifica | modifica wikitesto]

Luca Ferrari nel periodo di registrazioni si è ispirato a Neil Peart, batterista dei Rush.[17] Tra le influenze del disco il gruppo cita anche Lucio Battisti,[16] i Queen,[16] The Sonics[18]. gli Aucan[19].

Il titolo[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo e la grafica del libretto dell'album sono ispirati all'Endkadenz, effetto scenico teatrale ideato dal compositore Mauricio Kagel.

«Endkadenz - effetto scenico teatrale - per la sua realizzazione Kagel prescrive: "Colpisci con tutta la forza possibile sulla membrana di carta del VI timpano, e nel frattempo, nella lacerazione prodotta, infilatici dentro tutto il tronco. Quindi resta immobile!"»

Il titolo del disco, scelto da Luca Ferrari, è ispirato a una foto che raffigura il finale dell'esibizione musicale-teatrale Konzertstück für Pauken und Orchester[20] del compositore Mauricio Kagel in cui un uomo si schianta dentro un timpano da orchestra dalla membrana di carta.[11][21][22] «È la "cadenza finale", l'ultimo "colpo". Ci piaceva l'idea che il nostro disco fosse questo: il colpo finale del concerto. Tutto concentrato lì.» afferma Luca Ferrari.[23]

Copertina e grafica[modifica | modifica wikitesto]

La grafica è stata affidata a "Fenuk" e Paolo De Francesco, anche autore delle fotografie.[2]

Il fronte di copertina rappresenta una foto graficamente modificata delle mani di Luca Ferrari alle cui dita sono legati dei cimbalini a dita.[24][25]

Come affermato da Alberto Ferrari, il gruppo con la copertina ha voluto trasmettere l'idea di ritmo e teatralità («volevamo [...] che fosse in odore di bolero») e si è ispirato alle locandine cinematografiche e alla pop art.[6]

Nelle versioni non pubblicate del fronte di copertina definitivo le mani di Luca tenevano delle maracas.[26]

Nel retro di copertina è stato fotografato un amico del gruppo, "Paul",[27] mentre ha la testa infilata in un timpano da orchestra, riproducendo la sopracitata performance di Mauricio Kagel che dà il nome all'album. Il retro di copertina doveva inizialmente essere il fronte di copertina. «È come se la copertina fosse in retro, infatti i brani sono scritti sul davanti.» spiega Luca Ferrari.[28]

Il retro di copertina del secondo volume rappresenta la stessa scena, ma in una piscina vuota.

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato anticipato da un teaser trailer il 18 dicembre 2014 con riprese amatoriali dei membri del gruppo, produzione di "Treid", regia di Roberta Sammarelli e Gianluigi Potenza (anche montatore) e post-produzione di Claudio Zaia.[29][30]

Il singolo Un po' esageri viene diffuso in anteprima l'8 gennaio da King Kong su Rai Radio 1[31] e pubblicato il 9 gennaio per il download digitale.[5] L'8 gennaio i Verdena sono stati intervistati sempre su Rai Radio 1 nel programma Music Club di John Vignola, dove hanno presentato in acustico altri due pezzi tratti dall'album ossia Puzzle e Nevischio.[32] Durante la puntata Alberto Ferrari si esibisce anche in una cover acustica di All Shook Up di Elvis Presley, in occasione degli 80 anni dalla nascita di Elvis.[33] Il 9 gennaio vengono intervistati a proposito dell'album su Isoradio e nella trasmissione Rock And Roll Circus su Rai Radio 2, all'interno delle due trasmissioni vengono mandate in onda le versioni studio di Nevischio e Puzzle.[34] Tutte le tracce dell'album sono state trasmesse in anteprima durante le puntate della trasmissione radiofonica King Kong dal 19 al 23 gennaio.[35] Il 22 gennaio i membri del gruppo sono ospiti della trasmissione, durante la quale Alberto Ferrari si esibisce al pianoforte con Puzzle.[36][37] Il 23 gennaio viene pubblicato sul sito rockit.it, insieme a un'intervista, il brano Derek.[11]

Il 27 gennaio, in occasione dell'uscita dell'album, viene pubblicato un nuovo teaser realizzato da Naro Watanabe.[38]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Rockol.it[39]positivo
Ondarock[1]7.5/10
rockit.it[40]positivo
rockon.it[41]positivo
loudvision.it[42]
SentireAscoltare[43](7.2/10)
musictraks.com[44]positivo
impattosonoro.it[45]positivo
jamonline.it[46]positivo
distorsioni.net[47](8/10)
noteverticali.it[48]positivo
Il mucchio selvaggio[49](8/10)
Rumore[50]
Rockerilla[51]positivo
Rolling Stone Italia[52]
Classic Rock[53]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Italia
Settimana 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 31 32
Posizione 3 18 28 27 30 37 40 60 71 83 84 86 95 42 66

I brani[modifica | modifica wikitesto]

I titoli definitivi di molti brani sono stati decisi all'ultimo momento come conseguenza della modalità del gruppo di scrivere i testi come ultima parte del processo creativo.[54]

  • Ho una fissa è stato il primo brano dell'album ad essere stato scritto.[4], inizialmente si doveva chiamare Omofisso, poi Luca Ferrari ha proposto Ho una fissa. [55]
  • In Puzzle il verso «Chiamami Nevruz, raccogli il mio seme» si riferisce a Nevruz, famoso per essere stato concorrente della quarta edizione di X Factor in Italia. Il gruppo spiega «Questo verso all’inizio era una cosa tipo "call me nervous". Ci serviva una parola che suonasse allo stesso modo. Conosciamo Nevruz. Omid Jazi, che suonava con noi negli anni scorsi, era nel suo gruppo.»[16]
  • La genesi di Sci desertico è stata raccontata da Alberto Ferrari così «L'abbiamo scritta in un momento dove era successa una cosa molto grave in paese, inizialmente si chiamava Cigaretta perché era dedicata a questa persona. E nel nostro paesino di 1150 persone quando succede una cosa simile tu, per rispetto, non puoi suonare la batteria. In quel periodo abbiamo fatto solo canzoni con la batteria elettronica, una di queste è Sci desertico[11]
  • Nevischio inizialmente era intitolato Macca perché in quel periodo Alberto Ferrari ascoltava molto Paul McCartney. La traccia è stata registrata e missata da Marco Fasolo dei Jennifer Gentle, collaboratore anche di Identikit, brano del secondo volume.[2][3][56]
  • La parte di batteria di Derek è ispirata a Gimmie Gimmie Gimmie, brano dei Black Flag tratto dall'album Damaged (1981).[57] Il Derek citato nella canzone si riferisce a Derek Taylor, tour manager dei Beatles.[58]
  • Vivere di conseguenza inizialmente era intitolato Spandau Pellet perché ai membri del gruppo ricordava le sonorità degli Spandau Ballet.[59]
  • L'abbozzo iniziale di Contro la ragione cantato inizialmente con parole inglesi ai membri del gruppo ricorda le sonorità dei The Flaming Lips, gruppo per cui hanno aperto le date italiane nel 2012.[11]
  • I primi quattro minuti di Inno del perdersi sono la jam session originale della sala prove, ad eccezione del finale che è stato elaborato successivamente.[60]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i testi scritti da Alberto Ferrari, tutte le musiche composte dai Verdena.[2]

  1. Ho una fissa - 4:27
  2. Puzzle - 4:11
  3. Un po' esageri - 3:35
  4. Sci desertico - 5:01
  5. Nevischio - 2:54
  6. Rilievo - 5:39
  7. Diluvio - 4:10
  8. Derek - 4:02
  9. Vivere di conseguenza - 5:37
  10. Alieni fra di noi - 4:07
  11. Contro la ragione - 3:15
  12. Inno del perdersi - 5:32
  13. Funeralus - 6:42

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito sono riportati i musicisti e i relativi strumenti che hanno suonato durante le registrazioni dell'album.[2]

Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Ferrari - voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, pianoforte (in Un po' esageri, Sci desertico, Nevischio, Diluvio, Contro la ragione, Inno del perdersi e Funeralus), campioni (in Ho una fissa, Puzzle, Un po' esageri, Sci desertico e Contro la ragione), tastiere (in Ho una fissa, Contro la ragione e Funeralus), mellotron (in Un po' esageri, Alieni fra di noi e Funeralus), organo (in Puzzle e Un po' esageri), campioni orchestre (in Diluvio e Vivere di conseguenza), orchestra (in Puzzle e Sci desertico), "mellotron iPad" (in Sci desertico), wurlitzer (in Un po' esageri), synth (in Sci desertico), batteria elettronica (in Sci desertico), cimbali (in Nevischio), ovetto (in Nevischio), legnetti (in Nevischio), cori finali (in Rilievo), "mani" (in Contro la ragione), "uh!" (in Contro la ragione), campioni brass (in Contro la ragione), fischietto (in Contro la ragione), "pianoforte al contrario" (in Inno del perdersi)
  • Roberta Sammarelli - basso
  • Luca Ferrari - batteria, synth (in Ho una fissa, Nevischio, Rilievo, Diluvio, Derek, Alieni fra di noi, Inno del perdersi e Funeralus), tastiere (in Ho una fissa, Puzzle, Sci desertico, Vivere di conseguenza, Alieni fra di noi e Funeralus), percussioni (in Puzzle, Un po' esageri, Sci desertico, Rilievo e Diluvio), campioni (in Puzzle, Rilievo, Derek e Vivere di conseguenza), bonghi (in Alieni fra di noi, Contro la ragione e Funeralus), maracas (in Contro la ragione, Inno del perdersi e Funeralus), batteria elettronica (in Sci desertico e Diluvio), rullante (in Nevischio, Funeralus), "tum-cha" (in Puzzle), cimbali (in Nevischio), ovetto (in Nevischio), legnetti (in Nevischio), polysix (in Rilievo), tubular bells (in Rilievo), cori finali (in Rilievo), midi brass (in Diluvio), campioni brass (in Vivere di conseguenza), piatto reverse (in Contro la ragione), "vocifere" (in Inno del perdersi), fisarmonica (in Funeralus)

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea "Chaki" Gaspari - mellotron (in Puzzle, Diluvio e Vivere di conseguenza), tastiere (in Vivere di conseguenza)
  • "Marco" - ovetto (in Nevischio), fuzz guitar slide (in Nevischio)
  • "Liviano" - ovetto (in Nevischio)
  • "Beppe" - cori finali (in Rilievo)
  • "Nick" - cori finali (in Rilievo)

Staff[modifica | modifica wikitesto]

Esibizioni dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Claudio Lancia, Verdena - Endkadenz Vol. 1 :: Le recensioni di Onda Rock, su ondarock.it, Onda Rock, 24 gennaio 2015. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato il 25 gennaio 2015).
  2. ^ a b c d e f g h Note di copertina di Endkadenz Vol. 1, Verdena [libretto], Universal Music - Black Out, 0602547175762, CD, 2015.
  3. ^ a b Filmato audio I Verdena in esclusiva dal vivo presentano il nuovo disco Endkadenz Vol. I, Rai Radio 1 Music Club, 8 gennaio 2015, a 0:09:00. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 9 gennaio 2015).
  4. ^ a b c d e f g h i Matteo Maresi, Cinque cose che i Verdena ci hanno detto del loro nuovo album, in Rolling Stone Italia, 9 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 9 gennaio 2015).
  5. ^ a b Claudia Burgio, Come ascoltare “Un po’ Esageri”, il nuovo singolo dei Verdena, in Rolling Stone Italia, 9 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2015).
  6. ^ a b Matteo Poppi, Verdena, il 27 gennaio esce “Endkadenz”: “È un album naturalmente serio”, in Il Fatto Quotidiano, 26 gennaio 2015. URL consultato il 26 gennaio 2015 (archiviato il 26 gennaio 2015).
  7. ^ Comunicato stampa, su verdena.com (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2014).
    «Si sono concluse ieri le registrazioni del nuovo disco dei Verdena. L'uscita è prevista entro Febbraio 2015.»
  8. ^ Marco Pedersini, I Verdena tornano con due album, in Rolling Stone Italia, 18 dicembre 2014. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 20 dicembre 2014).
  9. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015, a 00:29:45. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
  10. ^ Presentazione del disco alla Feltrinelli di Milano in Piazza Piemonte 2, 26 gennaio 2015. (a cura di Matteo Maresi, giornalista di Rolling Stone Italia).

    «[un tecnico a cui è stato affidato il registratore - "la macchina"] L'ha lavata con l'acqua corrente. [Pausa] E non si fa.»

  11. ^ a b c d e f g h Sandro Giorello, Verdena: ascolta in esclusiva "Derek", e leggi l'intervista, su rockit.it, 23 gennaio 2015. URL consultato il 23 gennaio 2015 (archiviato il 23 gennaio 2015).
  12. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015, a 00:31:00. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
  13. ^ Filmato audio Rock and Roll Circus, Rai Radio 2, 9 gennaio 2015, a 0:31:00. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 9 gennaio 2015).
  14. ^ Filmato audio Rock and Roll Circus - Verdena Intervista, Rai Radio 2, 9 gennaio 2015, a 0:03:15. URL consultato il 9 gennaio 2015.
    «Diciamo che la grande differenza dagli altri album sta proprio nel fatto che abbiamo composto in sala prove tutti e tre insieme così come facevamo forse tantissimi anni fa. Requiem, che era l'album del 2007, Wow del 2011 avevano diverse cose "da studio" proprio, cioè canzoni nate in studio, che è diverso scriverle insieme in saletta. (Luca Ferrari)»
  15. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015, a 00:39:00. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
  16. ^ a b c d Giovanni Ansaldo, I Verdena raccontano il nuovo album Endkadenz vol. 1, in Internazionale, 27 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato il 27 gennaio 2015).
  17. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015, a 00:24:00. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
  18. ^ Paola Di Marcantonio, Intervista: i Verdena e il nuovo album Endkadenz Vol. 1, in Marie Claire, 26 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2015).
  19. ^ ‘Muratori del rock’. Alberto Ferrari dei Verdena racconta il cantiere aperto di “Endkadenz Vol. 2” – INTERVISTA, su rockol.it, 28 agosto 2015. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato il 1º settembre 2015).
  20. ^ a b Guido Facchin, Le percussioni, EDT srl, 2000, p. 639, ISBN 9788870632514.
  21. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015, a 00:07:30. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
    «Abbiam trovato su un libro di percussioni quest'immagine di questa persona che si schianta in un timpano da orchestra. [...] Lui ha sei timpani, cinque timpani hanno la pelle normale e il sesto ha una pelle di carta. [...] Quindi lui suona su questi cinque timpani tutte le sue parti giuste e l'ultimo colpo del concerto lo dà sul sesto timpano della carta e dando questo colpo lui entra con tutto il tronco dentro il timpano e rimane qualche secondo per dare proprio "endkadenz", il finale. [...] Quasi un po' teatrale, comico anche un po'. (Luca Ferrari)»
  22. ^ Matteo Maresi, Cinque cose che i Verdena ci hanno detto del loro nuovo album, in Rolling Stone Italia, 9 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 9 gennaio 2015).
    «Roberta e Alberto mi avevano regalato un libro sulle percussioni di tutto il mondo, dalle maracas all’ovetto, e mi era caduto l’occhio sull’immagine di questo tizio che si schiantava dentro a un timpano. È l’ultimo “colpo” di un compositore, Mauricio Kagel, che alle sue performance voleva dare un effetto finale teatrale, obbligando il percussionista a infilarsi con tutto il busto nel timpano e rimanerci dentro una ventina di secondi. (Luca Ferrari)»
  23. ^ Luca Valtorta, Verdena: il mistero di "Endkadenz", il nuovo disco della band più pazza d'Italia, in la Repubblica, Roma, 25 gennaio 2015. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato il 25 gennaio 2015).
  24. ^ Filmato audio Valeria Rusconi, Verdena, il mistero di "Endkadenz", la Repubblica, 25 gennaio 2015, a 00:02:50 (archiviato il 25 gennaio 2015).
  25. ^ Guido Facchin, Le percussioni, EDT srl, 2000, p. 23, ISBN 9788870632514.
  26. ^ Filmato audio Valeria Rusconi, Verdena, il mistero di "Endkadenz", la Repubblica, 25 gennaio 2015, a 00:02:20 (archiviato il 25 gennaio 2015).
  27. ^ Presentazione del disco alla Feltrinelli di Milano in Piazza Piemonte 2, 26 gennaio 2015. (a cura di Matteo Maresi, giornalista di Rolling Stone Italia).
  28. ^ Filmato audio Valeria Rusconi, Verdena, il mistero di "Endkadenz", la Repubblica, 25 gennaio 2015, a 00:01:40 (archiviato il 25 gennaio 2015).
  29. ^ Filmato audio Verdena, Verdena: nuovo album, prime date del tour e... sorpresa, Facebook, 18 dicembre 2014. URL consultato il 23 gennaio 2015.
  30. ^ Filmato audio Verdenaofficial, Verdena: nuovo album, prime date del tour e... sorpresa, YouTube, 18 dicembre 2014. URL consultato il 23 gennaio 2015.
  31. ^ Filmato audio King Kong, Rai Radio 1, 8 gennaio 2015, a 0:08:10. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 9 gennaio 2015).
  32. ^ Filmato audio I Verdena in esclusiva dal vivo presentano il nuovo disco Endkadenz Vol. I, Rai Radio 1 Music Club, 8 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 9 gennaio 2015).
  33. ^ Filmato audio Verdena - All shook up, Rai Radio 1 Music Club, 8 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 9 gennaio 2015).
  34. ^ Filmato audio Rock and Roll Circus, Rai Radio 2, 9 gennaio 2015. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato il 9 gennaio 2015).
  35. ^ Speciale anteprima verdena dal 19 al 23 gennaio, su kingkong.rai.it, Rai Radio 1, 18 gennaio 2015. URL consultato il 18 gennaio 2015 (archiviato il 18 gennaio 2015).
  36. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
  37. ^ Filmato audio Verdena - Puzzle, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato il 27 gennaio 2015).
  38. ^ Filmato audio FLEISCH Ufficio stampa, VERDENA - ENDKADENZ vol I - teaser, 27 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015.
  39. ^ Verdena, 'Endkadenz Vol.1': l'ascolto di Rockol, su rockol.it, 22 gennaio 2015. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato il 22 gennaio 2015).
  40. ^ Giulia Cavaliere, Verdena - Recensione - Endkadenz Vol. 1 (Rock, Alternativo), su rockit.it, 26 gennaio 2015. URL consultato il 26 gennaio 2015 (archiviato il 26 gennaio 2015).
  41. ^ Davide Sgambaro, VERDENA – Endkadenz Vol.1, su rockon.it, 26 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato il 27 gennaio 2015).
  42. ^ Luca Nicoli, Verdena: Endkadenz Vol.1, su loudvision.it, 26 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato il 27 gennaio 2015).
  43. ^ Giulia Antelli, Verdena - Endkadenz, Vol. 1, su sentireascoltare.com, SentireAscoltare, 27 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato il 27 gennaio 2015).
  44. ^ Fabio Alcini, La recensione: “Endkadenz Vol. 1″, Verdena #TraKs, su musictraks.com, 27 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2015).
  45. ^ Marco Del Casale, Verdena – Endkadenz Vol. 1, su impattosonoro.it, 27 gennaio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato il 27 gennaio 2015).
  46. ^ Leonardo Follieri, Verdena, la recensione di Endkadenz Vol.1, su jamonline.it, 28 gennaio 2015. URL consultato il 28 gennaio 2015 (archiviato il 28 gennaio 2015).
  47. ^ Ruben Gavilli, Recensione Verdena - ENDKADENZ VOL. 1, su distorsioni.net, 27 gennaio 2015. URL consultato il 28 gennaio 2015 (archiviato il 28 gennaio 2015).
  48. ^ Luigi Caputo, “Endkadenz vol.1″ e la geniale follia rock dei Verdena, su noteverticali.it, 29 gennaio 2015. URL consultato il 29 gennaio 2015.
  49. ^ Elena Raugei, Verdena Endkadenz Vol. 1, in Il mucchio selvaggio, n. 727, febbraio 2015, p. 73.
  50. ^ Maurizio Blatto, Verdena. Il raggio Verdena sotto il sole del rock: volume uno (PDF), in Rumore, n. 277, febbraio 2015, p. 63 (archiviato il 6 febbraio 2015).
  51. ^ Ambrosia Jole Silvia Imbornone, Verdena Endkadenz Vol. 1, in Rockerilla, n. 414, febbraio 2015, p. 11, ISSN 1129-0003.
  52. ^ Emiliano Colasanti, Verdena Endkadenz Vol. 1, in Rolling Stone Italia, n. 5, febbraio 2015, p. 105.
  53. ^ Federico Guglielmi, Verdena Endkadenz Vol. 1, in Classic Rock, n. 27, febbraio 2015, p. 108.
  54. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015, a 00:31:30. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
  55. ^ http://verdenafan.blogspot.com/2015/07/le-band-bergamasche-intervistano-i.html?m=1
  56. ^ Claudio Todesco, ‘Muratori del rock’. Alberto Ferrari dei Verdena racconta il cantiere aperto di “Endkadenz Vol. 2” – INTERVISTA, su rockol.it, 28 agosto 2015. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato il 1º settembre 2015).
  57. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015, a 00:10:00. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
  58. ^ Filmato audio Mariagrazia Salvador, Frank Moody, I Verdena live a Radio Città Fujiko, Radio Città Fujiko, 12 aprile 2015, a 30:00. URL consultato il 1º settembre 2015 (archiviato il 1º settembre 2015).
  59. ^ Filmato audio King Kong P.M. del 22/01/2015, Rai Radio 1, 22 gennaio 2015, a 00:32:15. URL consultato il 22 gennaio (archiviato il 22 gennaio 2015).
  60. ^ Filmato audio Valeria Rusconi, Verdena, "Inno del perdersi" e "Funeralus", la Repubblica, 25 gennaio 2015, a 00:00:58 (archiviato il 25 gennaio 2015).
  61. ^ Rosanna Scardi, Verdena, c’è il quarto uomo (ingaggiato online), in Corriere della Sera, Bergamo, 23 gennaio 2015. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato il 25 gennaio 2015).
    «L’avventura di Giuseppe inizia leggendo un’inserzione sul sito villaggiomusicale.com: «Gruppo rock avviato in zona Bergamo cerca musicista esperto, uomo o donna tra i 18 e 40 anni, che sappia suonare tastiere, chitarra e cantare (per seconde voci), per tour impegnativi in Italia e in Europa. Richiesto molto tempo, impegno e soprattutto passione. No cover». A postarlo, un anno fa, è Eleanor Spinetti, 35 anni, bassista di Bergamo: la firma è uno pseudonimo che nasconde l’identità della bassista dei Verdena, Roberta Sammarelli.»

    «Sono arrivati anche personaggi abbastanza strani. Alcuni, sinceramente non so come, sapevano che eravamo noi, altri non ne avevano idea. C’è chi si è agitato parecchio.»

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