Castelfranco Emilia
Castelfranco Emilia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Stefano Reggianini (centrosinistra) dal 14-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 44°35′48″N 11°03′10″E |
Altitudine | 42 m s.l.m. |
Superficie | 101,31 km² |
Abitanti | 32 301[1] (31-03-2012) |
Densità | 318,83 ab./km² |
Frazioni | Cavazzona (La Cavazauna), Gaggio(Gàz), Manzolino (Manzuléin), Panzano (Panzàn), Piumazzo (Pïmaz), Rastellino (Rastléin), Recovato (Arcuè), Riolo (Ariòl) |
Comuni confinanti | Anzola dell'Emilia (BO), Bazzano (BO), Crespellano (BO), Modena, Nonantola, San Cesario sul Panaro, San Giovanni in Persiceto (BO), Sant'Agata Bolognese (BO) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 41013 |
Prefisso | 059 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 036006 |
Cod. catastale | C107 |
Targa | MO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Nome abitanti | castelfranchesi |
Patrono | san Donnino |
Giorno festivo | 9 ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Castelfranco Emilia (Castèl in dialetto bolognese[3], Castrum Francum in latino) è una città di 32.301 abitanti della provincia di Modena.
Prima del 1929, la città apparteneva alla provincia di Bologna. Tale legame culturale è ancora presente, sia per il dialetto parlato,[4] che per l'appartenenza alla diocesi stessa.[5]
La superficie del comune risulta essere molto vasta rispetto alla media dei comuni circostanti: ciò è dato dalla decisione, assunta nel 1861, di accorpare a Castelfranco Emilia il territorio di Piumazzo, fino a quel momento comune a sé stante della provincia di Bologna.
Geografia fisica
Castelfranco Emilia sorge nella pianura padana, tra Bologna e Modena. Il territorio comunale risulta essere molto ricco di acqua, in particolar modo è diffuso il fenomeno delle risorgive.
Il centro storico è sorto lungo la direttrice principale che taglia a metà il paese: la via Emilia. Dagli inizi degli anni novanta, il paese ha conosciuto una rapida crescita demografica che ha portato un'espansione dell'agglomerato urbano in direzione sud, in quanto la zona nord è limitata dal passaggio dell'asse ferroviario.
Il vasto territorio comunale è caratterizzato da una campagna intensamente coltivata. Sono presenti aree boschive di modeste dimensioni: Bosco Albergati e Villa Sorra.
- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa)
Storia
In riferimento all'anno di fondazione del Borgo Franco (nome originario di Castelfranco) esistono pareri non concordi: secondo lo storico Leandro Alberti è il 1224, mentre secondo lo storico Alessandro Bacchi è il 1226.
Le mura costruite a difesa del paese occupavano l'area delle odierne vie circondarie: alcuni resti, venuti alla luce durante la costruzione di piazza Aldo Moro, sono ancora oggi visibili. Ai nuovi abitanti del paese, Bologna concesse particolari condizioni fiscali in quanto il Borgo Franco si configurava, in senso geografico e politico, come ultimo centro bolognese in prossimità del confine con la nemica Modena e quindi fungeva da avamposto di difesa.[6]
Dal 1322 al 1325 Castelfranco Emilia viene comunque occupata dai modenesi appoggiati dai Visconti, i quali vi rimasero con alterne vicende fino al 1361.
Nel 1434 Castelfranco viene espugnata dal Gattamelata, mentre nel 1443 subisce l'assedio da parte di Niccolò Piccinino e Luigi dal Verme, a cui riesce a resistere.
Il 27 ottobre 1542 il senato di Bologna riconosce formalmente il comune di Castelfranco Emilia che potrà così adottare lo stemma attuale con la rocca.
Nel 1506 passa insieme a Bologna sotto lo Stato Pontificio: risulta quindi essere l'unico paese dell'attuale Provincia di Modena che non abbia fatto parte dell'ex Ducato di Modena e Reggio; questo controllo durerà ininterrottamente fino al 1796 con l'arrivo delle truppe di Napoleone per finire definitivamente nel 1859 con l'annessione al regno d'Italia.[6]
Il paese viene liberato dalle forze di occupazione nazifasciste il 22 aprile 1945[7] e nei mesi successivi, la zona fu insanguinata dalle uccisioni, per opera di sedicenti ex partigiani, di molti appartenenti al Partito Fascista e di alcuni civili.
In relazione a questa situazione è stato coniato il termine triangolo della morte con vertici il capoluogo di Castelfranco Emilia e le sue frazioni di Manzolino e Piumazzo. I responsabili delle esecuzioni, che non rientrarono tra i beneficiari dei casi previsti dall'amnistia di Togliatti, riuscirono a fuggire oltre la Cortina di Ferro[8].
Nella frazione Manzolino erano residenti i quattro Fratelli Moscardini caduti durante la Guerra di liberazione. Piumazzo è invece l'attuale residenza dello storico Valerio Massimo Manfredi. Fra Modena e Castelfranco Emilia si trova la frazione Gaggio di Piano. Nel 1997 viene stretto il gemellaggio con il comune bavarese di Marktredwitz.
Nel novembre del 2005 viene conferita la Medaglia d'argento al Valore Civile nel sessantunesimo anniversario dell'uccisione di 11 castelfranchesi da parte di soldati tedeschi durante il secondo Conflitto Mondiale. Nel 2006 è stato conferito al comune il titolo di "Città di Castelfranco Emilia" dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Castelfranco è tuttora parte dell'Arcidiocesi di Bologna, il dialetto è di tipo bolognese con qualche termine ritrovato nel dialetto geminiano, e la maggior parte degli abitanti autoctoni si considerano bolognesi, specie le generazioni meno giovani, nonostante la nettissima vicinanza al centro storico di Modena.
Onorificenze conferite alla città
Castelfranco Emilia è una delle città decorata con la medaglia d'argento al merito civile in seguito a particolari atti di abnegazione della comunità durante eventi straordinari come guerre o calamità naturali. Durante la seconda guerra mondiale la città fu occupata dalle truppe tedesche e subì feroci rastrellamenti da parte dalle SS. che catturarono numerosi suoi cittadini, in particolare contadini ed allevatori, sottoponendoli a sevizie e torture e massacrandoli brutalmente a raffiche di mitra. Con eroico coraggio e indomito spirito patriottico la cittadinanza partecipò attivamente alla lotta partigiana, pagando un notevole tributo di vite e danni materiali.
Monumenti e luoghi di interesse
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a1/Via_Emilia_2010.jpg/250px-Via_Emilia_2010.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4a/San_Giacomo_bn.jpg/250px-San_Giacomo_bn.jpg)
All'interno dell'area comunale troviamo la Chiesa di Santa Maria Assunta, chiesa principale del capoluogo, in cui è esposto il celebre dipinto dell'Assunzione di Maria di Guido Reni. La Chiesa di San Giacomo Apostolo, a poca distanza dalla chiesa principale, la cui edificazione non è certa.
Tra i luoghi di interesse storico, spiccano il Forte Urbano e Villa Sorra.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[9]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/timeline/him76xvmwvhfvfayyontcv5h7wmd0q3.png)
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 4233 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano[10]:
Pos. | Cittadinanza | Popolazione |
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1 | ![]() |
910 |
2 | ![]() |
578 |
3 | ![]() |
411 |
3 | ![]() |
408 |
5 | ![]() |
351 |
6 | ![]() |
180 |
10 | ![]() |
165 |
7 | ![]() |
155 |
8 | ![]() |
136 |
9 | ![]() |
112 |
Maschera storica
La maschera storica del paese è Tabaréin: un oste titolare di un'ipotetica locanda sita nella zona ovest della città. Tale figura è caratterizzata dall'avere una gobba e, per tale motivo, veniva sbeffeggiato dai propri concittadini col detto dialettale Tabrein gubela cumela? (Tabrein, come va con la gobba?).[11]
Economia
In una delle aree maggiormente vocate alla coltivazione intensiva delle piante da frutto in Italia, Castelfranco Emilia è il comune della provincia di Modena con la maggior superficie territoriale dedicata a questa coltivazione (1.073,70 ha, circa 1/10 di tutta le superficie interessata in Provincia), è secondo per numero di giornate/anno di lavoro aziendale in agricoltura (231.178), terzo per numero di aziende agricole (665)[12]
Cultura
Istruzione
- Scuola elementare "G.Marconi", costruita negli anni settanta. Nel 2007 incorporando anche la scuola media si trasforma nel 2° Istituto Comprensivo del paese.
- Istituto Agrario e Enogastronomico "Lazzaro Spallanzani": è un istituto superiore che si occupa della tutela dell'ambiente e delle trasformazioni dei prodotti agricoli e caseari. L'offerta formativa si finalizza al raggiungimento della qualifica di Agrotecnico e Perito agrario. Dal 2011 è inoltre un istituto enogastronomico e si occpua di formare chef,maitre o camerieri e receptionist.
- Istituto Comprensivo Statale "Guido Guinizelli".
Biblioteche
Con 71.166 prestiti la biblioteca di Castelfranco si è posizionata nel 2011 al terzo posto in questa graduatoria nella provincia di Modena.[13]
Musei
- Museo civico archeologico di Castelfranco Emilia
- Raccolta del Museo archeologico etnologico di Villa Sorra
Teatri
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/47/Forte_urbano.jpg/250px-Forte_urbano.jpg)
Teatro Dadà, gestito dall'Emilia Romagna Teatro, ha sede in piazzale Curiel 26. Di proprietà del comune, ha una capienza di 371 posti, di cui 288 in platea e 88 in galleria.[14]
Cucina
Castelfranco Emilia vanta la paternità della più famosa pasta emiliana: i tortellini.[15] Infatti, secondo la leggenda, è qui che furono "creati" per la prima volta da un oste che sbirciando dal buco della serratura vide una dama nuda mentre si lavava. Rimase colpito dall'ombelico e da ciò prese ispirazione per creare tale pietanza. Questa leggenda popolare viene rappresentata ogni anno durante la Sagra del tortellino (o Festa di San Nicola) la seconda settimana di settembre.
Ancora oggigiorno Bologna e Modena si contendono l'invenzione, come si sono contesi per lungo tempo questa terra di confine situata proprio a metà tra i territori delle due province acerrime rivali, sull'antichissima strada costruita dai Romani: la via Emilia.
La terra è zona di produzione dei vini Bianco di Castelfranco Emilia e lambrusco.
Personalità legate a Castelfranco Emilia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f5/Piccolo_cuore_illuminato.jpg/250px-Piccolo_cuore_illuminato.jpg)
- Guido Guinizelli (Bologna, 1235 – Monselice, 1276), poeta e podestà di Castelfranco Emilia
- Giulio Cesare Croce (San Giovanni in Persiceto, 1550 – Bologna, 1609) commediografo, scrittore: abitò a Castelfranco Emilia dai 7 ai 13 anni.[16]
- Giovanni Cassini, (Perinaldo, 1625 - Parigi, 1712) astronomo e matematico, diresse l'osservatorio di Panzano (frazione di Castelfranco Emilia).
- Pietro Melecchi, (Castelfranco Emilia, 1902 - Roma, 1999) pittore e fotografo d'avanguardia.
- Luigi Roncagli, (Mascarino, 1881 - Castelfranco Emilia, 1951) presbitero
- Mons. Vincenzo Tarozzi (Castelfranco Emilia, 1849 - Roma, 1918) segretario per le lettere latine di Papa Leone XIII, proclamato Servo di Dio, in corso di canonizzazione.
- Mons. Luigi Roncagli (Mascarino, 1881 - Castelfranco Emilia, 1951)
- Alfonsina Strada, ciclista (1891-1959)
- Valerio Massimo Manfredi, (Castelfranco Emilia, 1943 - ), archeologo, scrittore e documentarista.
- Roberto Moscardini, partigiano
- Gabriella degli esposti, (Calcara di Crespellano 1912- San Cesario sul Panaro 1944), partigiana antifascista, medaglia d’oro al valor militare, nata a Calcara, residente a Castelfranco dal 1930 sino alla morte, avvenuta sul greto del fiume Panaro in presso S.Cesario.[17]
- Dante Bini (Castelfranco Emilia, 1932), architetto
- Nunzio Falco (Castelfranco Emilia, 1973), "calciatore"
- Elisa Cusma (Bologna, 24 luglio 1981 -), atleta specialista in mezzo fondo.
Eventi
Festa di San Nicola
Festa agostiniana che celebra, il secondo fine settimana di settembre, il Santo di Tolentino come da tradizione dell’antico convento dei padri agostiniani di cui rimane traccia nella chiesa di S.Giacomo.
Sagra del tortellino
Celebrazione che si tiene ogni anno la seconda settimana di settembre per celebrare il prodotto gastronomico più noto dell’Emilia che qui ha, per tradizione, la sua culla.
La fiorita
Festa religiosa che si tiene l'8 dicembre, festa dell'Immacolata Concezione, per celebrare il voto fatto dalla comunità castelfranchese al tempo della peste: se il paese non fosse stato toccato dall'epidemia si sarebbe onorata la Madonna in perpetuo. Così avvenne e in segno di ringraziamento viene organizzata una processione in cui i bambini portano un fiore alla statua della Madonna adiacente alla chiesa omonima.
Motori e sapori
Festa che si tiene la domenica prossima alla ricorrenza di San Giuseppe, per l'occasione viene chiusa la Via Emilia e vengono esposte macchine d'epoca. Vi sono anche stand gastronomici che offrono piatti tipici locali.
Castelfranco Blues Festival
Manifestazione che cade un week-end tra la fine di maggio ed inizio di giugno. È un festival dedicato ad artisti blues italiani.
Negli altri centri storici importanti
Carnevale dei Ragazzi di Piumazzo
Madonna della Provvidenza
Palio dei Ciuchi
Il palio si tiene l'ultima domenica di settembre in occasione della festa del Ringraziamento e vede contrapposte le contrade della frazione di Manzolino in una sfida a cavallo di asini.
Infrastrutture e trasporti
Il comune di Castelfranco Emilia vanta una rete stradale di circa 216 km. La principale arteria di importanza nazionale è la via Emilia (s.s. n. 9). Le arterie di importanza provinciale sono la s.p. n. 14 e la n. 6. La città ha una stazione ferroviaria sulla linea ferroviaria Milano-Bologna.[18] Il territorio castelfranchese è attraversato dalla linea ad alta velocità Milano-Bologna. Tale tracciato passa a nord del paese.
Amministrazione
Il comune di Castelfranco è stato sempre guidato, dal dopoguerra ad oggi, da formazioni politiche di centro sinistra. L'elenco di chi ha ricoperto l'incarico di primo cittadino è il seguente:
- 1901-1903 Alessandro Melotti
- 1903 Raffaele Stagni
- 1904 Luigi Gaudino (Commissario Prefettizio)
- 1904-1905 Alessandro Melotti
- 1905 Alfredo Mazzoli
- 1906-1907 Alessandro Melotti
- 1908 Amleto Bettini
- 1909-1912 Giuseppe Neri
- 1913 Giuseppe Malaguti
- 1914-1920 Augusto Pierantoni (Commissario Prefettizio)
- 1920-1921 Alfredo Galetti
- 1922 Sante Veronesi (Commissario Prefettizio)
- 1922-1926 Alberto Cuccoli
- 1926 Vittorio Amaduzzi (Commissario Prefettizio)
- 1927-1936 Podestà Sante Veronesi
- 1937-1938 Podestà Adelchi Simonini
- 1938 Domenico Morelli (Commissario Prefettizio)
- 1938-1940 Podestà Mario Boni
- 1940 Alberto Tagliani (Commissario Prefettizio)
- 1940-1943 Podestà Mario Boni
- 1944 Massimo Mazzoli (Commissario Prefettizio)
- 1945 Gaetano Melotti
- 1946 Guido Armaroli
- 1946-1949 Giuseppe Borghi
- 1949-1951 Adelmo Gnugnoli
- 1951-1970 Enrico Marchesini
- 1970-1973 Pietro Drusiani
- 1973 Giovanni Francesconi
- 1973-1976 Paolo Cristoni
- 1976-1980 Roberto Martinelli
- 1980-1988 Giovanni Righi
- 1988-2004 Fausto Galetti
- 2004-2009 Sergio Graziosi
- 2009 – (in carica) Stefano Reggianini
Gemellaggi
Marktredwitz, dal 1997
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2011.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Luigi Lepri, Daniele Vitali (a cura di), Dizionario Bolognese Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon, 2007, ISBN 978-88-8342-594-3.
- ^ www.bulaggna.it
- ^ www.bologna.chiesacattolica.it
- ^ a b Informazioni tratte dal Sito del comune
- ^ www.anpi.it
- ^ Tratto dal Corriere della Sera del 6 maggio 2005
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Sono stati omesse alcune minoranze meno consistenti: per l'elenco completo consultare Dati Istat al 31 dicembre 2010, su comuni-italiani.it. URL consultato il 5 febbraio 2012.
- ^ www.gazzettadimodena.it
- ^ Fonte ISTAT - 5º censimento generale agricoltura anno 2000
- ^ Fonte: Centro di documentazione provinciale di Modena
- ^ www.emiliaromagnateatro.com
- ^ Tortellini di Venere
- ^ enciclopedia Treccani
- ^ Savina Reverberi Catellani, MIA MAMMA GABRIELLA DEGLI ESPOSTI, Storia di una famiglia nella tragedia della guerra. Castelfranco Emilia 2012
- ^ Informazione tratta dal sito ufficiale del comune
Bibliografia
- AA.VV., Città di Castelfranco Emilia, edito dal Comune di Castelfranco Emilia, 2007.
- AA.VV., La parrocchia di Castelfranco Emilia, edito da Arbe, Modena 1987.
- AA.VV., Guida alle Chiese del territorio, Ecclesia, Castelfranco Emilia 2005.
- Antonio Masini, Bologna perlustrata, 1666
- Giampaolo Pansa, Il sangue dei vinti, Sperling Bestseller, 2006. ISBN 88-6061-092-3.
- Saltini Antonio, Salomoni M. Teresa, Rossi Cescati Stefano, Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare, Edagricole, Bologna, 2003. ISBN 88-506-4958-4.
- Terenzio Ascari, La lunga strada delle libertà, a cura dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, 1994.
Voci correlate
Altri progetti
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