Biblioteca comunale di Polistena

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Voce principale: Polistena.
Biblioteca comunale di Polistena
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCalabria
CittàPolistena
IndirizzoPiazza della Pace, 1
Caratteristiche
TipoPubblica
ISILIT-RC0051
Numero opere60.000
Aperturagiugno 1969
Sito web
Coordinate: 38°24′29″N 16°04′37.88″E / 38.408055°N 16.077188°E38.408055; 16.077188

La Biblioteca comunale di Polistena, spesso chiamata semplicemente Biblioteca comunale nacque nel 1986 per custodire i numerosi manoscritti e libri posseduti dal comune di Polistena.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca venne aperta nel giugno 1969 nei locali del vecchio Teatro Comunale. Nel 1986 essa fu trasferita al primo piano del Palazzo Municipale dove si trova tuttora per aumentare così lo spazio a disposizione. Quando finiranno i lavori di restauro, la biblioteca e il Museo Civico verranno spostati nel Palazzo Sigillò.[1]

Settori[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca conserva oltre ai circa 60.000 volumi ed opuscoli, tre fondi archivistici ed un'emeroteca che comprende 12 quotidiani nazionali e 5 calabresi; 109 periodici nazionali e 48 calabresi in corso oltre 283 periodici nazionali e 249 calabresi non in corso, per un totale complessivo di 689 testate. Il numero orientativo dei fascicoli è di oltre 150.000. La biblioteca dispone oltre ai settori riguardanti le opere di carattere enciclopedico (Tra i più importanti troviamo quelli riguardanti la “Narrativa” e la “Poesia” sia italiana che straniera) anche un settore che riguarda esclusivamente il meridione, in particolare la Calabria. La Biblioteca ha infatti rivolto particolare attenzione ai problemi della storia calabrese come: il brigantaggio, l'emigrazione, la mafia, la 'ndrangheta, la camorra e la droga.[1]

Donazioni[modifica | modifica wikitesto]

Tra le numerose donazioni ricordiamo quella del senatore Girolamo Tripodi e quella del duca Riario Sforza. Il primo donò la raccolta degli Atti Parlamentari di 4 legislature e il secondo un fondo archivistico appartenente alla famiglia Milano.[2][3] Questo fondo comprende 50 pergamene e oltre 1800 unità cartacee riguardanti la storia economica e feudale dei comuni sotto il dominio dei Milano (Polistena, San Giorgio, Melicucco, Galatro, Plaesano, Ardore, Bombile, San Nicola, Siderno, Scudieri e molti altri). La biblioteca conserva inoltre altri due fondi archivistici appartenuti alle famiglie Rodinò di Miglione e Avati.

La biblioteca si è anche occupata di recuperare e restaurare il numeroso materiale archeologico presente nel territorio creando così un vero e proprio Museo Civico.[1]

Personale e orari di apertura[modifica | modifica wikitesto]

Giorno Orario mattina Orario pomeriggio
Lunedì 8.00-14.00 chiusa
Martedì 8.00-14.00 15.00-17.00
Mercoledì 8.00-14.00 chiusa
Giovedì 8.00-14.00 15.00-17.00
Venerdì 8.00-14.00 chiusa

Il personale della biblioteca è composto stabilmente dal direttore Giovanni Russo, da un collaboratore part-time, da 6 operatori del Servizio Civile Nazionale e da 3 operatrici di Bibliopiana.[senza fonte]

La Biblioteca è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 14:00. Da poco tempo, è aperta di pomeriggio anche di martedì e giovedì, dalle ore 15:00 alle 17:00.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN144636030 · LCCN (ENno2008116959 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008116959
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