Bardello

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Bardello
frazione e sede comunale di Bardello con Malgesso e Bregano
Bardello – Stemma
Bardello – Veduta
Bardello – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
ComuneBardello con Malgesso e Bregano
Territorio
Coordinate45°50′N 8°42′E / 45.833333°N 8.7°E45.833333; 8.7 (Bardello)
Altitudine263 m s.l.m.
Superficie2,52 km²
Abitanti1 581[1] (31-12-2020)
Densità627,38 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale21020 e 21009
Prefisso0332
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012009
Cod. catastaleA645
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 513 GG[3]
Nome abitantibardellesi
Patronosanto Stefano
Giorno festivo26 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bardello
Bardello
Sito istituzionale

Bardello (Bardèl in dialetto varesotto[4]) è una frazione di 1 581 abitanti del comune di Bardello con Malgesso e Bregano, nella provincia di Varese in Lombardia.

Comune autonomo fino al 2022, dal 1º gennaio 2023 si è fuso con i comuni di Malgesso e Bregano per dare vita al nuovo comune di Bardello con Malgesso e Bregano.[5]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Bardello si trova sulle Prealpi Varesine, il territorio è interamente collinare ed è bagnato dal lago di Varese. Il comune di Bardello è inoltre diviso dal comune di Gavirate dal fiume Bardello che è un emissario del Lago di Varese, esso sfocia nel Lago Maggiore nei pressi di Besozzo.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Bardello potrebbe avere due origini, la prima ipotesi è stata formulata dal linguista Dante Olivieri che sosteneva che il nome del paese derivasse dal latino Bardellum, quindi Bardo. La seconda ipotesi venne formulata da Luigi Brambilla che dichiarò che il nome Bardello derivasse dalla lingua celtica bar ("monte") e dello ("piccolo").

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime tracce di civiltà nella zona di Bardello risalgono al Neolitico Inferiore (seconda metà del quinto millennio). Questa scoperta è stata effettuata grazie ai resti delle palafitte rinvenuti nella zona del lago. La città di Bardello era popolata anche in epoca romana, ciò è attestato da una necropoli presente nel comune.

In età Medioevale il comune di Bardello era soggetto al dominio Visconteo fino all'annessione nel XVII secolo nell'Impero spagnolo per poi passare sotto l'Impero Austro-Ungarico. Nella seconda metà del XIX secolo, il comune con tutta la Lombardia, venne annesso al Regno di Sardegna per poi diventare, nel 1861, Regno d'Italia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Gonfalone del cessato comune di Bardello

Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 dicembre 1998.[6]

«D'azzurro, alla banda ondata d'argento, accompagnata da due pesci persici d'oro, uno posto in capo, l'altro, rivoltato, in punta; al capo di rosso, caricato di tre bisanti d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone era un drappo di giallo con la bordatura di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santo Stefano[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa del paese, costruita nella seconda metà del XVI secolo, conserva diversi affreschi in stile barocco.

Convento[modifica | modifica wikitesto]

Descritto nei catasti storici come "casa a corte" destinato alla residenza, con annessi rustici e giardino, probabilmente nato come castello fortificato, nel 1700 apparteneva alla famiglia Besozzi divenuto poi sede del municipio e delle scuole. Ora è la casa delle suore missionarie di Nostra Signora degli Apostoli (proprietarie dal 1922).

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

A Bardello sono presenti le seguenti scuole:

  • Scuola Elementare Statale "I. Molinari"
  • Asilo infantile "Salvatore Sala"

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1914 e il 1940 Bardello ospitò una stazione e le officine sociali della tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV)[8]. La stessa struttura ospita ora la sede centrale delle Autolinee Varesine, principale compagnia di trasporto su gomma del Varesotto.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Bardello fu in provincia di Como dal 1801 al 1927.

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Rinaldo Monciardini lista civica Sindaco
13 giugno 1999 6 giugno 2009 Valentino Del Grande lista civica Sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Paola Quinte' lista civica Sindaco
25 maggio 2014 25 gennaio 2017 Egidio Calvi lista civica Insieme per Bardello Sindaco
25 gennaio 2017 11 giugno 2017 Luciano Puggioni lista civica Insieme per Bardello Vicesindaco f.f.
11 giugno 2017 11 giugno 2022 Luciano Puggioni lista civica Insieme per Bardello Sindaco
12 giugno 2022 31 dicembre 2022 Monica Maestroni lista civica Insieme per Bardello Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 61, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Istituzione del comune di Bardello con Malgesso e Bregano mediante fusione dei comuni di Bardello, Malgesso e Bregano, in provincia di Varese, su Regione Lombardia.
  6. ^ Bardello, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato l'8 gennaio 2023.
  7. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  8. ^ Maurizio Miozzi, Le tramvie del varesotto, Pietro Macchione, Varese, 2014. ISBN 978-88-6570-169-0

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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