4. Panzer-Division

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4. Panzer-Division
Il simbolo tattico riportato sui veicoli della 4. Panzer-Division (1939)
Descrizione generale
Attiva10 novembre 1938 - 8 maggio 1945
NazioneBandiera della Germania Germania
ServizioHeer (Wehrmacht)
Tipodivisione corazzata
EquipaggiamentoPanzer I, Panzer II, Panzer III, Panzer IV, Panzer V Panther[1]
Battaglie/guerrecampagna di Polonia
battaglia di Varsavia
campagna di Francia
Battaglia di Hannut
battaglia di Dunkerque
operazione Barbarossa
Battaglia di Kiev (1941)
Battaglia di Mosca
battaglia di Kursk
Operazione Bagration
Battaglia di Radzymin
Battaglia del Baltico
Prussia orientale
Simboli
Simbolo divisionale (1940)
Simbolo divisionale (1941)
Simbolo divisionale usato nella battaglia di Kursk
Simbolo divisionale (1943-1945)
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La 4. Panzer-Division[2] fu una divisione corazzata della Wehrmacht, reclutata principalmente in Baviera che combatté con valore e abilità, come dimostrano i numerosi riconoscimenti assegnati ai suoi membri, su vari fronti durante la seconda guerra mondiale, principalmente in quello orientale. I soldati della formazione corazzata ricevettero 84 Croci di Cavaliere della Croce di Ferro, il numero più alto tra tutte le Panzer-Division della Wehrmacht.

Alcuni soldati famosi che militarono nella divisione furono Georg-Hans Reinhardt, Hermann Bix, a cui vengono accreditati un numero di carri nemici distrutti superiore a 75, Hermann von Oppeln-Bronikowski, detentore della medaglia d'oro nella specialità "dressage a squadre" vinta ai giochi della XI Olimpiade, Meinrad von Lauchert, Heinrich Eberbach, Fritz-Rudolf Schulz, Walter Grohe, Hans von Cossel, Ernst von Jungenfeld e infine Dietrich von Saucken, insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti il 5 maggio 1945 mentre era passato al comando della 2ª Armata.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

TEATRI OPERATIVI DELLA 4. PANZER-DIVISION
Luogo Periodo
Polonia sep 1939 - mag 1940
Francia mag 1940 - nov 1940
Germania dic 1940 - feb 1941
Francia feb 1941 - apr 1941
Prussia orientale apr 1941 - giu 1941
Fronte orientale, settore centro giu 1941 - giu 1944
Lettonia giu 1944 - gen 1945
Prussia occidentale gen 1945 - mag 1945

La campagna di Polonia[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 novembre 1938, nella città di Würzburg, prende ufficialmente vita la 4. Panzer-Division.[4] Meno di un anno dopo, il 1º settembre 1939, la nuova divisione corazzata della Wehrmacht partecipa alla campagna di Polonia in seno alla X Armata dell'Heeresgruppe Süd, comandato da Gerd von Rundstedt.
I 183 Panzer I, 130 Panzer II, 12 Panzer IV e 16 Panzerbefehlswagen (carri comando disarmati)[5] della 4. Panzer-Division, comandata dal generale Georg-Hans Reinhardt (ufficiale tra i più esperti di guerra con mezzi corazzati),[6] avanzarono per quattro giorni in direzione di Radomsko,[7] finché l'esercito polacco rispose duramente durante la battaglia di Mokra eliminando almeno 160 veicoli, dei quali circa la metà erano carri armati.[5] Superata questa prima linea di difesa alla 4ª Panzer si unì la 1. Panzer-Division per muovere assieme verso Varsavia, raggiunta l'8 settembre 1939. La 4. Panzer-Division tentò subito un attacco a sorpresa, ma venne respinta. Nella battaglia che si scatenò nei giorni seguenti (battaglia di Varsavia) la formazione corazzata tedesca perse 80 dei 220 carri armati rimasti, e non partecipò alla capitolazione finale della capitale polacca perché inviata ad est con lo scopo di sostenere un contrattacco tedesco nei pressi del fiume Bzura (battaglia del fiume Bzura), riuscendo a piegare la resistenza avversaria in concorso con altre unità germaniche.

Nel corso della campagna la divisione si macchiò di crimini di guerra uccidendo civili e prigionieri.[3]

Cessate le ostilità la divisione venne rimpatriata verso la fine di settembre per un periodo di riposo e di riorganizzazione, stazionando prima al confine col Basso Reno, sotto la VI Armata, e poi nell'Eifel in organico alla IV Armata.[7]

L'invasione della Francia[modifica | modifica wikitesto]

Panzer III della 4. Panzer-Division a Maastricht durante l'offensiva sul fronte occidentale del maggio 1940
11 maggio 1940: carri della 4. Panzer-Division attraversano il canale Alberto in Belgio

Ritornata nelle file della VI Armata del generale Walter von Reichenau, la 4. Panzer-Division (inquadrata insieme alla 3. Panzer-Division nel XVI Panzerkorps) attaccò il Belgio dal 10 maggio 1940: attraversò la Mosa a Maastricht e il 12-13 maggio partecipò alla grande battaglia di carri di Hannut dimostrando una chiara superiorità tattico-operativa sulle unità corazzate francesi delle Division Légères Mécaniques (nonostante la minore potenza dei panzer tedeschi).[8] Dopo aver superato questa disperata resistenza, le due divisioni corazzate del XVI Panzerkorps proseguirono a sud-ovest della città di Maubeuge,[7] da cui entrarono in Francia il 20 dello stesso mese.
La sua avanzata toccò Arras, Roye e Lilla,[7] quindi combatté la battaglia di Dunkerque. Nelle fasi successive all'invasione (giugno 1940) la 4ª Panzer venne inviata verso il sud della Francia, stavolta sotto la IX Armata, ottenendo successi a Péronne e Sézanne, proseguendo per Digione, Lione e Valence, dove apprese la notizia dell'armistizio.

A luglio la divisione era ancora in territorio francese per prepararsi alla mai realizzata operazione Leone marino, inquadrata prima nella II Armata (ottobre 1940) e poi nella I Armata (novembre 1940).

La divisione venne trasferita in Germania il 12 dicembre 1940 per un periodo di riposo e riorganizzazione nelle file della XI Armata. In particolare, il 36. Panzer-Regiment (36º reggimento corazzato) venne ceduto alla neo-costituita 14. Panzer-Division, ricevendo però nel gennaio 1941 il 34. Kradschützen-Bataillon (34º battaglione motociclisti).[5]
Il 15 febbraio 1941 la 4. Panzer-Division venne nuovamente inviata in Francia come truppa di occupazione acquartierandosi a Bordeaux, militando ora nella VII Armata.[7]

Sul fronte orientale[modifica | modifica wikitesto]

Al centro (con gli occhiali) il generale Georg-Hans Reinhardt, primo comandante della 4. Panzer-Division. La foto, scattata nell'estate 1941 sul fronte orientale, mostra il generale, al momento alla testa del XXXXI Panzerkorps, a colloquio con il generale W. Kruger, comandante della 1. Panzer-Division

Il giugno 1941 vide la divisione impegnata nel fronte orientale nell'ambito della vasta operazione Barbarossa, in organico al XXIV Corpo motorizzato (generale Geyr von Schweppenburg), dipendente a sua volta dal 2º Panzergruppe (gruppo corazzato) di Heinz Guderian, inquadrati nell'Heeresgruppe Mitte, comandato dal feldmaresciallo Fedor von Bock. A quel tempo il 35. Panzer-Regiment, il solo rimasto dopo la cessione del reggimento numero "36", aveva a disposizione 44 Panzer II, 31 Panzer III con cannone da 37 mm e 74 con cannone da 50 mm, 20 Panzer IV e 8 Panzerbefehlswagen.[5]

La divisione puntò inizialmente verso il fiume Beresina quindi su Roslavl' e Krasnoje, a sud, contribuendo a chiudere la sacca di Minsk e catturando un gran numero di soldati sovietici, ripetendosi nella battaglia di Kiev ottenendo un'altra grande vittoria. I suoi membri diressero quindi, il 30 settembre 1941 insieme alla 3. Panzer-Division e alla 10. Infanterie-Division,[7] per Mosca, ma le piogge rallentarono i carri che non potevano procedere velocemente nel fango: Tula infatti venne conquistata solo a dicembre e con grandi difficoltà, non riuscendo inoltre a tenere la città nell'immediato contrattacco sovietico. Gli ultimi 6 carri scampati alla distruzione[9] arretrarono fino al fiume Oka vicino ad Orël e Mcensk.

Elementi del 35. Panzer-Regiment fotografati alla fine del marzo 1944

Sulla difensiva per un periodo che va fino alla fine del 1942, durante il quale la divisione venne chiamata a chiudere le brecce aperte dai sovietici lungo il fronte, dopo aver ricevuto rinforzi si vide costretta a cederne una parte ad altri reparti, entrando di nuovo in battaglia vicino a Kursk con 13 Panzer II, 28 Panzer III, oltre 5 Panzer IV e 2 carri comando.[9] Duramente provata dagli scontri con le forze corazzate sovietiche, la 4. Panzer-Division partecipò all'operazione Zitadelle nei ranghi della IX Armata dopo aver ricevuto nuovi rimpiazzi che aumentarono il parco carri armati a 15 Panzer III, 80 Panzer IV e 6 carri comando.[9][10]

Nonostante l'aiuto della 12. Panzer-Division,[7] le forze tedesche non riuscirono, a causa della tenace resistenza sovietica, a raggiungere la sperata vittoria a Kursk, e furono presto costrette alla ritirata. Ritirata che coinvolse anche la 4ª Panzer dal luglio al dicembre 1943 e che si caratterizzò per continui ed estenuanti scontri, come avvenne nel fiume Dnepr, nelle paludi del Pryp"jat' e a Parichi, dove la divisione rimase sino al febbraio 1944. In primavera la formazione corazzata tedesca riuscì a liberare Kovel', in Ucraina, acquisendo inoltre nuovi e validi rinforzi che portarono a 79 Panzer V Panther la forza totale del 35. Panzer-Regiment. La conquista della città concesse un limitato periodo di riposo ai provati membri del reparto corazzato.

Nell'estate 1944 lo sfondamento del Gruppo d'armate Centro costrinse la 4. Panzer-Division ad accorrere in Bielorussia attestandosi sulla difensiva presso Baranavičy, dove cercò senza successo di frenare l'avanzata nemica e subì dure perdite (54 carri armati distrutti).[9] La 4. Panzer-Division si prese la rivincita alle porte di Varsavia dove contribuì in modo decisivo, inquadrata con altre quattro Panzerdivision nel XXXIX Panzerkorps, al successo locale tedesco di Radzymin e Wolomin, che bloccò la marcia dei corpi corazzati sovietici verso la capitale polacca.[11]

Dopo questo successo, in agosto la divisione della Wehrmacht venne trasferita in Curlandia, sempre nei ranghi del XXXIX[12] Panzerkorps (Corpo corazzato). Dopo aver combattuto attorno a Liepāja in ottobre e novembre, nel gennaio 1945 i pochi sopravvissuti vennero evacuati in Prussia Orientale e trasferiti alla II Armata battendosi in varie città tra cui Koszalin, Kartuzy, Gdynia e Danzica. L'8 maggio 1945 ciò che restava della divisione corazzata si arrese alle truppe sovietiche.

Ordine di battaglia[modifica | modifica wikitesto]

1938 - maggio 1940: dalla creazione alla campagna di Francia[3]".[4]

  • Stab (Quartier generale)
  • 5. Panzer-Brigade (5ª brigata corazzata)
    • 35. Panzer-Regiment (35º reggimento corazzato)
      • Panzer-Abteilung I[13]
      • Panzer-Abteilung II
    • 36. Panzer-Regiment
      • Panzer-Abteilung I
      • Panzer-Abteilung II
  • 4. Schützen-Brigade (4ª brigata di fanteria meccanizzata)
    • 12. Schützen-Regiment (12º reggimento di fanteria meccanizzata)
      • Schützen-Bataillon I
      • Schützen-Bataillon II
    • 33. Schützen-Regiment - dall'estate 1939
      • Schützen-Bataillon I
      • Schützen-Bataillon II
  • 103. Artillerie-Regiment
    • Artillerie-Abteilung I
    • Artillerie-Abteilung II
  • 49. Panzerjäger-Abteilung (39º battaglione anticarro)
  • 79. Pionier-Batallion (79º battaglione del genio militare)
  • 7. Aufklärungs-Abteilung (mot.) (7º battaglione da ricognizione motorizzato)
  • 79. Nachrichten-Abteilung (79º battaglione trasmissioni)
  • 84. Divisions-Nachschubführer (84º treno rifornimenti)
  • Unità di servizi e supporto

1941: operazione Barbarossa.[5][14]

  • Stab
  • 5. Panzer-Brigade
    • 35. Panzer-Regiment
      • Panzer-Abteilung I[13]
      • Panzer-Abteilung II
  • 4. Schützen-Brigade
    • 12. Schützen-Regiment
      • Schützen-Bataillon I
      • Schützen-Bataillon II
    • 33. Schützen-Regiment
      • Schützen-Bataillon I
      • Schützen-Bataillon II
  • 34. Kradschützen-Abteilung (34º battaglione motociclisti)
  • 103. Artillerie-Regiment
    • Artillerie-Abteilung I
    • Artillerie-Abteilung II
  • 49. Panzerjäger-Abteilung
  • 79. Pionier-Batallion
  • 7. Aufklärungs-Abteilung (mot.)
  • 79. Nachrichten-Abteilung
  • 84. Divisions-Nachschubführer
  • Unità di servizi e supporto

1943[7][15]

  • 12. Panzergrenadier-Regiment (12º reggimento panzergrenadier)
    • Panzergrenadier-Bataillon I
    • Panzergrenadier-Bataillon II
  • 33. Panzergrenadier-Regiment
    • Panzergrenadier-Bataillon I
    • Panzergrenadier-Bataillon II
  • 35. Panzer-Regiment
    • Panzer-Abteilung I
    • Panzer-Abteilung II
  • 103. Artillerie-Regiment
    • Panzer-Artillerie-Abteilung I
    • Panzer-Artillerie-Abteilung II
    • Panzer-Artillerie-Abteilung III
  • 49. Panzerjäger-Abteilung
  • 79. Panzer-Pionier-Bataillon (79º battaglione corazzato del genio militare)
  • 79. Panzer-Nachrichten-Abteilung (79º battaglione corazzato trasmissioni)
  • 290. Heeres Flak-Abteilung (290º distaccamento FlaK dell'esercito)
  • 103. Feldersatz-Bataillon (103º battaglione rimpiazzi)
  • 84. Divisions-Nachschubführer
  • Unità di servizi e supporto

Decorazioni[modifica | modifica wikitesto]

La 4. Panzer-Division fu la più decorata divisione corazzata dell'Heer:[7][16] 38 uomini vennero premiati con la Spilla per il Combattimento corpo a corpo, 167 con la Croce Tedesca in oro e 8 con quella d'argento, 78 si videro appuntare la Spilla d'Onore dell'Esercito e 84 la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro, delle quali 11 con Fronde di Quercia e una con Fronde di Quercia e Spade.[3]

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Nome Grado Inizio Fine Note
Georg-Hans Reinhardt Generalleutnant 10 novembre 1938 5 febbraio 1940
Ludwig Ritter von Radlmeier Generalmajor 5 febbraio 1940 3 aprile 1940
Johann Joachim Stever Generalmajor 4 aprile 1940 14 maggio 1940
Hans von Boineburg-Lengsfeld Oberst 15 maggio 1940 18 maggio 1940
Johann Joachim Stever Generalmajor 19 maggio 1940 23 luglio 1940
Hans von Boineburg-Lengsfeld Oberst 24 luglio 1940 6 settembre 1940
Willibald von Langermann und Erlencamp Generalmajor 8 settembre 1940 27 dicembre 1941
Dietrich von Saucken Generalmajor 28 dicembre 1941 2 gennaio 1942 gravemente ferito in azione
da schegge di granata alla testa
Heinrich Eberbach Oberst 6 gennaio 1942 1º marzo 1942
Otto Heidkämper Oberstleutnant 2 marzo 1942 31 marzo 1942
Heinrich Eberbach Generalmajor 1º aprile 1942 22 giugno 1942
Paul Hielscher Generalleutnant 23 giugno 1942 3 luglio 1942
Heinrich Eberbach Generalmajor 4 luglio 1942 23 novembre 1942
Karl Mauss Oberst 24 novembre 1942 27 novembre 1942
Erich Schneider Oberst 28 novembre 1942 31 dicembre 1942
Erich Schneider Generalmajor 1º gennaio 1943 6 gennaio 1943
Karl Mauss Oberst 7 gennaio 1943 28 gennaio 1943
Erich Schneider Generalmajor 28 gennaio 1943 30 maggio 1943
Dietrich von Saucken Generalleutnant 31 maggio 1943 22 ottobre 1943
Karl Mauss Oberst 23 ottobre 1943 20 gennaio 1944
Hans Junck Generalmajor 21 gennaio 1944 6 febbraio 1944
Clemens Betzel Oberst 7 febbraio 1944 3 marzo 1944
Dietrich von Saucken Generalleutnant 4 marzo 1944 30 aprile 1944
Clemens Betzel Oberst 1º maggio 1944 30 giugno 1944
Clemens Betzel Generalmajor 1º luglio 1944 20 dicembre 1944
Hans Christern Oberst 21 dicembre 1944 28 dicembre 1944
Clemens Betzel Generalleutnant 28 dicembre 1944 27 marzo 1945 caduto presso Danzica sotto
il fuoco dell'artiglieria sovietica
Ernst-Wilhelm Hoffmann Oberst 27 marzo 1945 31 marzo 1945
Hans Hecker Generalmajor 1º aprile 1945 8 maggio 1945

Dati tratti da:[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Questo equipaggiamento fu utilizzato nel corso del tempo, generalmente usando contemporaneamente due o più tipi di carro.
  2. ^ Nella lingua tedesca il punto "." equivale al numero ordinale nella lingua italiana; nel caso specifico è messo al posto della "ª".
  3. ^ a b c d (EN) 4. Panzer-Division su Axis History Factbook, su axishistory.com. URL consultato il 19 dicembre 2009.
  4. ^ a b Panzer, i blindati tedeschi della Seconda guerra mondiale, vol. 4, p. 37, DeAgostini, 2009, Novara.
  5. ^ a b c d e Panzer, i blindati tedeschi della Seconda guerra mondiale, vol. 4, p. 38, DeAgostini, 2009, Novara.
  6. ^ F. Kurowski, Panzer aces, J.J. Fedorowitz publ., 1992.
  7. ^ a b c d e f g h i j Unità della Wehrmacht su okh.it, su okh.it. URL consultato il 19 dicembre 2009.
  8. ^ K. Macksey, Carri armati, gli scontri decisivi, Fratelli Melita editori, 1991.
  9. ^ a b c d Panzer, i blindati tedeschi della Seconda guerra mondiale, vol. 4, p. 39, DeAgostini, 2009, Novara.
  10. ^ In questo periodo il 103. Artillerie-Regiment, assegnato alla divisione, aveva ricevuto alcuni Hummel.
  11. ^ D. Glanz, J. House, When titans clashed, pp. 211-212.
  12. ^ Nella Wehrmacht erano proprio scritti così gli opportuni numeri per distinguere i corpi corazzati, pertanto la scrittura non è un errore.
  13. ^ a b Abteilung" significa "battaglione".
  14. ^ La suddivisione in battaglioni dei reggimenti in questo periodo non è certa, è stata scritta in quanto ritenuta congrua con il precedente ordine di battaglia.
  15. ^ (EN) 4. Panzer-Division su feldgrau.com, su feldgrau.com. URL consultato il 19 dicembre 2009.
  16. ^ Nel paragrafo "Collegamenti esterni" sono presenti dei link che conducono alla lista completa dei soldati che ottennero le onorificenze.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Panzer, i blindati tedeschi della Seconda guerra mondiale, vol. 4, DeAgostini, 2009, Novara, ISSN 2035-388X

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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