Matthias Sindelar: differenze tra le versioni

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Versione delle 02:22, 28 mar 2016

Matthias Sindelar
NazionalitàBandiera dell'Austria Austria
Altezza175 cm
Peso74 kg
Calcio
RuoloCentrocampista, attaccante
Termine carriera1939
Carriera
Giovanili
1918-1921Template:Calcio ASV Herta Vienna
Squadre di club1
1921-1924Template:Calcio ASV Herta Vienna23+ (4+)
1924-1939Austria Vienna[1]32+ (13+)
Nazionale
1926-1938Bandiera dell'Austria Austria43 (26)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

«Il nuovo Führer dell'Austria Vienna ci ha proibito di salutarla, ma io vorrò sempre dirle "Buongiorno" ogni volta che avrò la fortuna di incontrarla.»

Matthias Sindelar (Kozlov, 10 febbraio 1903Vienna, 23 gennaio 1939) è stato un calciatore austriaco, di ruolo centrocampista o attaccante.

Giocò nella nazionale austriaca degli anni Trenta, conosciuta come il Wunderteam (ovvero "squadra delle meraviglie"), una delle più forti dell'epoca, di cui fu anche capitano. Partecipò ai Campionati Mondiali di calcio del 1934 disputati in Italia. Era soprannominato "carta velina" (in tedesco "Der Papierene") per la sua esile figura e il "Mozart del pallone" per l'armoniosità dei movimenti, il controllo di palla, l'abilità e la fantasia nel dribbling e nello smarcarsi tra gli avversari.[2][5]

Nel 1999 l'International Federation of Football History and Statistics (IFFHS) lo ha eletto come miglior giocatore austriaco del XX secolo[6] e l'anno seguente è stato eletto "sportivo austriaco del secolo". Fu noto anche per la sua avversione al nazismo: anche per questo motivo, dopo l'Anschluss, si rifiutò di giocare con la nazionale tedesca. Le cause e le circostanze della sua morte prematura, avvenuta a neppure 36 anni di età, non sono mai state chiarite e lasciano ancor oggi spazio a diverse ipotesi e speculazioni.

Biografia

Infanzia

Matthias Sindelar nacque a Kozlov (Kozlau in tedesco), un piccolo paese della Moravia attualmente situato nella Repubblica Ceca che a quei tempi faceva parte dell'Impero austro-ungarico. La famiglia, cattolica (nonostante alcune voci la descrivessero ebrea[7][8]) e di origine operaia, era molto povera e nel 1906 decise di trasferirsi a Vienna in cerca di lavoro per migliorare le proprie condizioni di vita.

Il piccolo Matthias cominciò presto a tirare calci a pallone, distinguendosi tra i coetanei per l'abilità nel dribbling: a quei tempi, tra l'altro, il gioco del calcio rappresentava per i ragazzi della classe operaia non solo un divertimento ma anche una delle poche opportunità di avanzamento sociale. Nel 1917 la famiglia Sindelar ricevette un colpo terribile: il padre, muratore, morì sul fronte nella battaglia dell'Isonzo. Il giovane Matthias dovette perciò aiutare la madre, lavandaia, al mantenimento della famiglia (aveva tre sorelle) e trovò un impiego in una officina meccanica, riuscendo comunque a dedicare del tempo alla sua grande passione, il calcio[4].

Carriera

Club

Nel 1918 il suo talento non passò inosservato: notato da Karl Weimann, un insegnante di professione, entrò nelle giovanili del club del suo quartiere, l'Herta ASV di Vienna, piccola squadra locale il cui stadio era situato nei pressi della via dove abitava. Nel 1921, all'età di diciotto anni, esordì con il club viennese nella massima serie austriaca. Nel 1923, cadendo in piscina, si infortunò gravemente al menisco del ginocchio destro (all'epoca trauma non facilmente curabile) e rischiò seriamente di doversi ritirare prematuramente dal calcio giocato: fortunatamente venne operato con successo da un famoso medico viennese, il dottor Hans Spitzy, e riuscì in meno di un anno a tornare a calcare i campi da gioco.

La paura di potersi rifare male o che il ginocchio potesse nuovamente cedere lo accompagnerà però per tutto il resto della sua carriera: da questo momento in poi, infatti, egli indosserà sempre una fasciatura elastica sul ginocchio infortunato[4]. Nello stesso anno, il 1924, a causa della difficile situazione finanziaria della squadra, l'Herta fu costretta a cedere i migliori giocatori. Sindelar aveva perfino valutato l'opportunità di lasciare Vienna e andare a giocare in Italia a Trieste: alla fine scelse di rimanere in patria e venne ceduto all'Amateure di Vienna (che a breve cambierà denominazione in quella attuale di Austria Vienna) che aveva appena vinto il titolo nazionale.

L'attaccante divenne subito uno degli idoli della tifoseria "viola". Grazie alla presenza di altri celebri giocatori austriaci e ungheresi dell'epoca (Alfred Schaffer, Gustav Wieser - 3 volte capocannoniere del campionato austriaco dal 1923-24 al 1925-26 - e Viktor Hierländer) l'Austria Vienna divenne una tra le più forti compagini europee dell'epoca, permettendo a Sindelar di vincere tutto quello che era allora possibile vincere, comprese 2 Coppe dell'Europa Centrale, denominata anche Mitropa Cup che, all'epoca, rappresentava la massima competizione europea per club, antesignana dell'attuale Coppa dei Campioni.

Negli anni Trenta la sua fama era pari solo a quella di Giuseppe Meazza in Italia e di György Sárosi in Ungheria: i tre erano considerati, infatti, i migliori calciatori dell'epoca. Al pari di Meazza, Sindelar fu anche uno dei primi sportivi a ricevere compensi per reclamizzare orologi, vestiti e generi alimentari e ad avere, quindi, degli sponsor personali[4].

Nonostante nel corso degli anni ricevette numerose offerte per andare a giocare in altre squadre, rimase con l'Austria Vienna per tutto il resto della sua carriera: neppure l'Arsenal, che gli aveva offerto la cifra - considerevole per l'epoca - di 40.000 sterline dopo averlo visto giocare magnificamente un'amichevole disputata a Londra tra le Nazionali dei due Paesi, riuscì a convincerlo a trasferirsi in Inghilterra. Rifiutò di giocare per la nazionale tedesca e venne trovato morto in casa, assieme alla moglie ebrea di origine italiana, ufficialmente a causa dell'uscita di gas da una stufa.[5]

Nazionale

Esordì con la nazionale austriaca nel 1926. Nel 1928, in seguito a una gara amichevole disputata su un campo completamente innevato contro una selezione tedesca e persa dall'Austria per 5-0, il commissario tecnico Hugo Meisl decise di escludere Sindelar dalla Nazionale: il giocatore, infatti, fu autore di una pessima prestazione e durante l'incontro perse moltissimi palloni preferendo, come suo solito, giocare tecnicamente con passaggi corti invece di usare un metodo di gioco più consono alle condizioni del campo. L'esclusione durò ben 14 partite ma alla fine l'allenatore, sotto la pressione di tifosi, giornalisti e addetti ai lavori, fu costretto a reintegrare il centravanti nella rosa del Wunderteam[4].

Da quel momento l'Austria ottenne una serie di successi clamorosi tra i quali un 5-0 alla Scozia, un 6-0 e 5-0 alla Germania, un 2-1 all'Italia e un 8-2 all'Ungheria. Memorabile rimase anche l'incontro disputato contro l'Inghilterra nello stadio londinese di Stamford Bridge il 7 dicembre 1932: Sindelar fu autore di una prestazione eccezionale impreziosita da un gol realizzato partendo da metà campo dopo aver dribblato da solo l'intera difesa avversaria. L'Austria uscì alla fine sconfitta per 4-3 meritando però, secondo le cronache dell'epoca, ampiamente il pareggio.

Nel 1934 Sindelar partecipò con la sua Nazionale ai campionati mondiali di calcio disputati in Italia nei quali l'Austria si classificherà quarta, sconfitta in semifinale per 1-0 proprio dalla nazione ospitante: questa partita suscitò all'epoca numerose polemiche da parte austriaca per l'arbitraggio dello svedese Eklind, il quale convalidò la rete decisiva realizzata da Guaita, in sospetto fuorigioco, e lasciò impunito il giocatore italiano Monti, autore di numerosi falli "scientifici" proprio su Sindelar, il quale fu costretto a giocare acciaccato per quasi tutta la partita.

L'ultima gara disputata in Nazionale da Sindelar, seppure non riconosciuta come partita ufficiale tra le due Nazionali, fu in occasione della celeberrima "Partita della riunificazione" (Anschlussspiel) organizzata allo stadio Prater di Vienna il 3 aprile del 1938 tra Austria (denominata ormai Ostmark) e la Germania. Tale incontro doveva sancire l'unione tra i due Paesi in seguito all'Anschluss del mese precedente, con la conseguente dissoluzione della squadra nazionale austriaca e il passaggio dei suoi giocatori migliori nelle file della Nazionale del Terzo Reich: la federazione tedesca sperava così di poter competere per la vittoria finale agli imminenti campionati mondiali di Francia cui l'Austria, pur qualificata, non avrebbe potuto partecipare.

Quel giorno, abbandonata la classica divisa bianca con calzoncini neri, la Nazionale austriaca scese in campo con una maglia rossa con calzoncini bianchi, i colori della bandiera nazionale. Sindelar, capitano in quella partita, segnò al 70° la rete dell'1-0 e andò subito dopo ad esultare sotto la tribuna centrale ove i gerarchi nazisti assistevano all'incontro. Il suo compagno di squadra, nonché amico, Karl Sesta segnò nel finale il raddoppio per la definitiva vittoria per 2-0 degli austriaci sui tedeschi.

Alla fine della partita, i calciatori, secondo il curatissimo protocollo degli organizzatori, furono chiamati a salutare nuovamente le autorità tedesche presenti in tribuna. Tutti i calciatori, compresi gli austriaci più giovani e meno coinvolti, fecero il saluto nazista: solamente Sindelar e Sesta, tra l'altro gli autori dei gol, si rifiutarono, come in seguito si rifiutarono di vestire la maglia della Nazionale tedesca[3][4]. Sindelar disputò in totale 43 incontri con la Nazionale austriaca con un bilancio di 25 vittorie, 11 pareggi e 7 sconfitte realizzando ben 26 reti[9]

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato Coppa nazionale Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1921-1922 Bandiera dell'Austria ASV Herta Vienna ? 6 1 ? ? ? ? ? ? - - - 6 1
1922-1923 ? 17 3 ? ? ? ? ? ? - - - 17 3
1923-1924 ? ? ? ? ? ? ? ? ? - - - ? ?
Totale ASV Herta Vienna 23+ 4+ ? ? ? ? 23+ 4+
1924-1925 Bandiera dell'Austria Wiener Amateur I 17 4 W ? ? - - - - - - 17+ 4+
1925-1925 I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1926-1927 Bandiera dell'Austria Austria Vienna I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1927-1928 I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1928-1929 I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1929-1930 I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1930-1931 I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1931-1932 I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1932-1933 I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1933-1934 I ? ? W ? ? CEC ? ? - - - ? ?
1934-1935 I ? ? W ? ? CEC ? ? - - - ? ?
1935-1936 I ? ? W ? ? - - - - - - ? ?
1936-1937 N ? ? W ? ? CEC ? ? - - - ? ?
1937-1938 N 15 9 W ? ? CEC ? ? - - - 15+ 9+
1938-1939 G ? ? - - - - - - - - - ? ?
Totale Austria Vienna 32+ 13+ ? ? ? ? - - 32+ 13+
Totale carriera 55+ 17+ ? ? ? ? - - 55+ 17+

Cronologia presenze e reti in Nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Austria
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
28-9-1926 Praga Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 1 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole 1
10-10-1926 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 7 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Amichevole 2
7-11-1926 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 3 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole 1
20-3-1927 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole -
10-4-1927 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 6 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole - Ingresso al 42’ 42’
6-5-1928 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 3 – 0 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole - [10]
28-10-1928 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 2 – 0 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale 1927-1930 -
23-3-1930 Praga Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
16-5-1931 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 5 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Amichevole 1 [11]
24-5-1931 Berlino Germania Bandiera della Germania 0 – 6 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
13-9-1931 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 5 – 0 Bandiera della Germania Germania Amichevole 3
4-10-1931 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Coppa Internazionale 1931-1932 -
29-11-1931 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 8 Bandiera dell'Austria Austria Coppa Internazionale 1931-1932 1
20-3-1932 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale 1931-1932 2
24-4-1932 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 8 – 2 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole 3 [12]
22-5-1932 Praga Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 1 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Coppa Internazionale 1931-1932 1
17-7-1932 Stoccolma Svezia Bandiera della Svezia 3 – 4 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole 1
2-10-1932 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 2 – 3 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
23-10-1932 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 3 – 1 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale 1931-1932 -
7-12-1932 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 4 – 3 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole 1
12-2-1933 Parigi Francia Bandiera della Francia 0 – 4 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole 1
9-4-1933 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Amichevole -
30-4-1933 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 1 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
11-6-1933 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 4 – 1 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole 1
17-9-1933 Praga Cecoslovacchia Bandiera della Cecoslovacchia 3 – 3 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole 2 cap.
1-10-1933 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 2 – 2 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole - cap.
29-11-1933 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
10-12-1933 Amsterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 0 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
15-4-1934 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 5 – 2 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Amichevole -
25-4-1934 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 6 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Qual. Mondiali 1934 1
27-5-1934 Torino Austria Bandiera dell'Austria 3 – 2 Bandiera della Francia Francia Mondiali 1934 1
31-5-1934 Bologna Austria Bandiera dell'Austria 2 – 1 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Mondiali 1934 -
3-6-1934 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Austria Austria Mondiali 1934 -
23-9-1934 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 2 – 2 Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia Coppa Internazionale 1933-1935 -
7-10-1934 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 3 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Coppa Internazionale 1933-1935 -
24-3-1935 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Coppa Internazionale 1933-1935 -
6-5-1936 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 2 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole -
17-5-1936 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
27-9-1936 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 5 – 3 Bandiera dell'Austria Austria Coppa Internazionale 1936-1938 2
21-3-1937 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - [13]
9-5-1937 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 1 – 1 Bandiera della Scozia Scozia Amichevole -
23-5-1937 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
19-9-1937 Vienna Austria Bandiera dell'Austria 4 – 3 Bandiera della Svizzera Svizzera Coppa Internazionale 1936-1938 1
Totale Presenze 43 Reti 26

L'incontro disputato dall'Austria (come "Ostmark") e dalla Germania (come "Altreich") dopo l'Anschluß non è considerato ufficiale da entrambe le Federazioni.

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Austria
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
3-4-1938 Vienna Bandiera dell'Austria Austria 2 – 0 Bandiera della Germania Germania 1
Totale Presenze 1 Reti 1

La morte

La tomba di Matthias Sindelar al cimitero centrale di Vienna

Il 23 gennaio 1939 fu trovato morto nel suo appartamento insieme alla sua fidanzata italiana, la milanese di religione ebraica Camilla Castagnola (che aveva conosciuto qualche anno prima in un ospedale di Milano in seguito ad un infortunio occorso al giocatore austriaco durante i Campionati mondiali di calcio del 1934): l'autopsia attribuì la morte all'avvelenamento da monossido di carbonio.

Per diversi anni circolò l'ipotesi che Sindelar fosse di lontane ascendenze ebraiche e che l'unione con una donna ebrea avesse portato a un assassinio di entrambi da parte dei nazisti, sia per la loro religione, sia per il suo rifiuto di vestire la maglia della Nazionale teutonica e di iscriversi al Partito nazista. Esiste una tesi che attribuisce la sua morte a ragioni accidentali, dovuta ad un caminetto difettoso[14].

Restano tuttavia molti dubbi sulla sua scomparsa e soprattutto sulla rapidità con la quale il calciatore e la sua compagna furono seppelliti senza ulteriori indagini. Del resto Sindelar non nascose mai le sue antipatie per il regime hitleriano, nemmeno nella già citata "Partita della riunificazione": il gesto di esultanza in occasione del gol e il fatto di non voler salutare i gerarchi nazisti presenti sulle tribune non gli fu mai perdonato e lo rese inviso al regime fino alla fine dei suoi giorni, tanto che la Gestapo l'aveva posto sotto osservazione[15].

Palmarès

Club

Nazionale

1931-1932

Sindelar nella cultura di massa

Lo scrittore austriaco Friedrich Torberg dedicò a Sindelar la poesia Auf den Tod eines Fußballers ("Sulla morte di un calciatore"), in cui Torberg affermava che Sindelar si era suicidato in seguito all'Anschluss, l'annessione dell'Austria alla Germania nazista del 1938. Nel febbraio 2007 è stato pubblicato un romanzo biografico, La partita dell'addio. Matthias Sindelar, il campione che non si piegò a Hitler, dedicato al grande calciatore austriaco ad opera dell'ex calciatore di Serie A, Nello Governato.

Note

  1. ^ Sino al 1926 Wiener Amateur.
  2. ^ a b Piero Mei, Cartavelina, in Il primo gol, Milano, Sperling & Kupfer, 2006.
  3. ^ a b Matthias Sindelar su Storiedicalcio
  4. ^ a b c d e f Il Bologna e l'Austria Vienna di Sindelar, su archiviotimf.blogspot.it. URL consultato il 10 luglio 2013.
  5. ^ a b (EN) John Isaacs, Jack in the Box, Kibworth, Troubador Publishing, 2014, pp. 75, 77, ISBN 9781783067169. URL consultato il 13 settembre 2015.
  6. ^ Austria - Player of the Century, su rsssf.com. URL consultato il 16 gennaio 2014.
  7. ^ Jonathan Wilson, "Sindelar: the ballad of the tragic hero", The Guardian, 3 aprile 2007
  8. ^ Ulrich Hesse-Lichtenberger, Tor!: The Story of German Football, London: WSC Books, 2003 p. 83. ISBN 978-0-9540134-5-5
  9. ^ In accordo con il sito http://www.austriasoccer.at/LSP/Datenbank/lstat9.htm, http://www.austriasoccer.at/LSP/Datenbank/lstat7.htm (archivio statistico dell'Austrian Football Association: Länderspiele von September 1923 – April 1934 e Länderspiele von April 1934 – Mai 1952) e con il sito RSSSF alla pagina Austria – Record International Players. Altre fonti riportano 44 presenze in Nazionale e/o 27 reti realizzate a seconda che si consideri o meno l'incontro sospeso Austria-Italia e/o il gol realizzato nella "Partita della riunificazione".
  10. ^ La Nazionale austriaca quel giorno disputò due incontri, uno contro l'Ungheria e uno contro la Jugoslavia: l'Austria considera entrambi gli incontri come ufficiali mentre la Jugoslavia non riconosce ufficiale l'incontro disputato contro l'Austria.
  11. ^ In seguito a questa sonante vittoria sulla Scozia nascerà il mito del "Wunderteam", la squadra delle meraviglie.
  12. ^ Sindelar realizzò le prime tre reti; fu la sua seconda tripletta in soli 8 mesi.
  13. ^ L'incontro fu sospeso al 73' e, in quanto tale, non è riconosciuto come incontro ufficiale dalla Federazione italiana. Fonti: http://www.rsssf.com/miscellaneous/unb-italy-19.html (vedi nota [5]); http://www.rsssf.com/miscellaneous/ital-recintlp.html (vedi NB); http://www.austriasoccer.at/LSP/1930_39/1937/s1937_02.htm
  14. ^ da soccernet
  15. ^ John Ashdown, "World Cup: 25 stunning moments … No11: Austria's Wunderteam go close", The Guardian, 22 aprile 2014

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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