Zambia National Broadcasting Corporation

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Zambia National Broadcasting Corporation
StatoBandiera dello Zambia Zambia
Linguainglese, bemba, chewa, lozi, tonga, kaonde, lunda, luvale
Tipotelevisione, radio
Targettutti
SloganJust for You ("Solo per te")
VersioniRadio Lusaka
(data di lancio: 1941 - solo radio)
Central African Broadcasting Station (CABS)
(data di lancio: 1945 - solo radio)
Federal Broadcasting Corporation (FBC)/Rhodesia Television (RTV) B/N
(data di lancio: 1958 - radio / 1961 - televisione)
Northern Rhodesia Broadcasting Corporation B/N
(data di lancio: 1964)
Zambia Broadcasting Corporation (ZBC) B/N
(data di lancio: 1964)
Zambia Broadcasting Service (ZBS) PAL
(data di lancio: 1966)
Zambia National Broadcasting Corporation (ZNBC) 576i (SDTV)
(data di lancio: 1988)
EditoreGoverno dello Zambia
DirettoreBerry Lwando
Sitosito ufficiale
Diffusione
Terrestre

ZNBC (Zambia)
DVB-T - FTA
SD
Satellite

Eutelsat 8 West B
8.0° Ovest
ZNBC (DVB-S2 - FTV)
3847 R - 18000 - 3/4
SD

Eutelsat 3B
3.1° Est
ZNBC (DVB-S2 - FTV)
3688 R - 18000 - 3/4
SD
DStv South Africa
Intelsat 20
68.5° Est
ZNBC (DVB-S - Irdeto)
11130 H - 30000 - 5/6
SD

Intelsat 33e
60.0° Est
ZNBC (DVB-S - FTV)
3772 R - 5000 - 3/4
SD
Zuku/StarSat
SES 5
5.0° Est
ZNBC (DVB-S2 - Conax/Verimatrix)
11900 V - 27500 - 3/4
SD

Hellas Sat 3
39.0° Est
ZNBC (DVB-S - FTA)
11012 H - 30000 -
SD
DStv Africa
Express AMU1
36.1° Est
ZNBC (DVB-S - Irdeto)
12303 V - 27500 - 3/4
SD

Express AMU1
36.1° Est
ZNBC (DVB-S2 - FTV)
12418 V - 31420 - 3/4
SD
StarSat
SES 5
5.0° Est
ZNBC (DVB-S2 - Conax)
11766 H - 27500 - 3/4
SD
Streaming
ZNBC Streaming dal sito

Zambia National Broadcasting Corporation, nota anche con l'acronimo ZNBC, è l'ente radiotelevisivo pubblico dello Zambia. Trasmette dalla capitale Lusaka in inglese, bemba, chewa, lozi, tonga, kaonde, lunda e luvale.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Età coloniale[modifica | modifica wikitesto]

La radio fu introdotta nello Zambia, allora colonia britannica della Rhodesia Settentrionale, nel 1941, quando il Dipartimento dell'informazione del governo installò un trasmettitore da 300 Watt nella capitale Lusaka.[2] Conosciuta come "Radio Lusaka", questa stazione fu costruita allo scopo di diffondere informazioni sullo svolgimento della guerra.[3] Fin dalla fondazione la stazione di Lusaka trasmetteva programmi rivolti agli africani nelle loro lingue locali, diventando la pioniera nel campo della radiodiffusione nei vernacoli locali in Africa.[4] Nel 1945 Harry Franklin, direttore del dipartimento informazione, propose che Radio Lusaka fosse trasformata in una stazione interamente per gli africani.[5] Dal momento che la Rhodesia Settentrionale non si poteva permettere tale servizio specialistico da sola, gli amministratori della Rhodesia Meridionale e del Nyasaland si convinsero a condividere i costi, mentre il governo britannico acconsentì a fornire un capitale societario;[6] pertanto nacque la Central African Broadcasting Station (CABS).[7]

Nel 1953 il Regno Unito creò la Federazione della Rhodesia e del Nyasaland con Salisbury, Rhodesia Meridionale (adesso Harare, Zimbabwe) come capitale; la Southern Rhodesian Broadcasting Service, che operava in Rhodesia Meridionale per gli ascoltatori europei, fu rinominata "Federal Broadcasting Service" (FBS).[8] CABS, ancora con sede a Lusaka, continuò ad usare le lingue africane insieme all'inglese.[9]

Nel 1955 una commissione d'inchiesta federale propose la creazione nel 1956 di una nuova organizzazione radiotelevisiva che fondesse le due esistenti, da chiamare "Rhodesia and Nyasaland Broadcasting Corporation",[10] ma ciò fu possibile solo nel 1958, quando FBS e CABS dettero vita alla Federal Broadcasting Corporation (FBC).[11]

Nel 1961 fu attivato un servizio televisivo, inizialmente limitato alle aree di Salisbury e Bulawayo, e poi esteso alla provincia di Copperbelt,[12] al quale fu dato il nome di "Rhodesia Television" (RTV), e la cui sede fu in seguito spostata a Lusaka.[13]

Dall'indipendenza in poi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1964 una serie di disaccordi tra i tre territori costitutivi della federazione portarono alla sua dissoluzione, in seguito alla quale la Rhodesia Settentrionale e il Nyasaland ottennero l'indipendenza. La FBC di Lusaka tornò allora ad essere una società a sé stante e prese il nome di Northern Rhodesia Broadcasting Corporation; dopo che il Paese ebbe cambiato nome in Zambia, qualche mese dopo, l'azienda adeguò il suo nome in "Zambia Broadcasting Corporation" (ZBC),[14] che a sua volta divenne "Zambia Broadcasting Service" (ZBS) nel 1966.[15] Lo stesso anno il governo iniziò a gestire anche la nuova televisione zambiana, la Television Zambia, che fu integrata nella ZBS nel 1967.[16]

Nel 1987 l'azienda, maggiore e più vecchio servizio radiotelevisivo dello Zambia, fu riformata in seguito ad un decreto parlamentare, che da dipartimento governativo del Ministero dell'informazione, dei servizi di emittenza e del turismo la trasformò in un ente pubblico, cambiandone il nome in "Zambia National Broadcasting Corporation" (ZNBC) a fine 1988.[1]

Programmi radiofonici[modifica | modifica wikitesto]

  • ZNBC Radio 1, trasmette da 8 trasmettitori FM nelle sette lingue principali (bemba, nyanja, lozi, tonga, kaonde, lunda e luvale), utilizzate a rotazione per assicurare uno spazio equo a ciascun gruppo linguistico
  • ZNBC Radio 2, trasmette da 8 trasmettitori FM in inglese
  • ZNBC Radio 3, era un servizio internazionale[17] utilizzato principalmente dai movimenti di liberazione di altri Paesi della regione; chiuse nel 1992, ritenendosi che la stazione avesse ormai svolto il proprio compito
  • ZNBC Radio 4, trasmette in inglese da 5 trasmettitori FM

I programmi includono notizie, attualità, intrattenimento leggero, sport, religione e programmi didattici. Le trasmissioni scolastiche vanno in onda durante i periodi in cui le scuole sono aperte. I programmi rivolti agli agricoltori coprono tutte le aree del Paese; l'ascolto della radio da parte degli agricoltori è promosso dalla fornitura gratuita di apparecchi radio ai relativi forum, che sono oltre 600.

Programmi televisivi[modifica | modifica wikitesto]

ZNBC offre i 4 canali generalisti ZNBC TV1, ZNBC TV2, ZNBC TV3 e ZNBC TV4.

Programmi per bambini[modifica | modifica wikitesto]

Cartoni animati[modifica | modifica wikitesto]

Serie televisive[modifica | modifica wikitesto]

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

  • All Our Yesterdays
  • Man Alive

Attualità[modifica | modifica wikitesto]

  • World in Action

Religione[modifica | modifica wikitesto]

  • The World Tomorrow

Sitcom[modifica | modifica wikitesto]

Soap opera[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b John P. Sangwaambia, Zambia, pp. 10-11, Article 19, Freedom of Expression Institute, Media Institute of Southern Africa, 1998.
  2. ^ Horizon: The Magazine of the Rhodesian Selection Trust Group of Companies, p. 21, volume 7, 1965.
  3. ^ EBU Review: Radio and Television Programmes, Administration, Law, p. 27, numero 83, Administrative Office of the European Broadcasting Union, 1964.
  4. ^ African Broadcast Cultures: Radio in Transition, p. 23, Richard Fardon, Graham Furniss, James Currey Publishers, 2000.
  5. ^ Wayaleshi, p. 195, Pierre Fraenkel, Weidenfeld and Nicolson.
  6. ^ Sydney W. Head, Broadcasting in Africa: A Continental Survey of Radio and Television, pp. 125-127, Temple University Press, 1974.
  7. ^ Alan Wells, World Broadcasting: A Comparative View, pp. 157-159, Greenwood Publishing Group, 1996.
  8. ^ E.B.U. Review: General and Legal. B, numeri 71-76, p. 12, Administrative Office of the E.B.U., 1962.
  9. ^ S. Steinberg, Springer, The Statesman's Year-Book: Statistical and Historical Annual of the States of the World for the Year 1957, p. 286.
  10. ^ BBC Handbook, p. 132, BBC, 1956.
  11. ^ Africa Media Review, volumi 3-4, p. 75.
  12. ^ S. Steinberg, The Statesman's Year-Book 1964-65, p. 472, Springer.
  13. ^ Graham Mytton, Listening, Looking and Learning: Report on a National Mass Media Audience Survey in Zambia (1970-73), p. 33, Institute for African Studies, University of Zambia, 1974.
  14. ^ EBU Review: Radio and Television Programmes, Administration, Law, numero 83, p. 27, Administrative Office of the European Broadcasting Union, 1965,
  15. ^ Africa Media Review, volumi 3-4, p. 75, African Council on Communication Education.
  16. ^ Irving Kaplan, Area Handbook for Zambia, p. 255, volume 550, numero 75, American University (Washington, D.C.), Foreign Area Studies, U.S. Government Printing Office, 1969.
  17. ^ Handbook of the Commonwealth Broadcasting Association, p. 147, Secretariat, Commonwealth Broadcasting Association, 1988.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]