Zabriskie Point (luogo)

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Coordinate: 36°25′12″N 116°48′40″W / 36.42°N 116.811111°W36.42; -116.811111
Gower Gulch visto da Zabriskie Point all'alba

Zabriskie Point (punto di Zabriskie in italiano) è una parte del Death Valley National Park nota per la bellezza del paesaggio di origine sedimentaria, vulcanica ed in seguito erosiva. Si trova negli Stati Uniti e precisamente in California. La topografia del luogo è tale che essa rientra nella cosiddetta formazione di Furnace Creek, chiamata popolarmente badlands perché in questa terra cattiva, a causa della siccità e del sale, non riesce a crescere alcuna pianta.

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Zabriskie Point è composto da sedimenti provenienti da un antico lago, chiamato Furnace Creek, prosciugatosi 5 milioni di anni fa, molto tempo prima della formazione della Valle della Morte. A causa della deviazione di un vicino canale d'acqua, oggi questo paesaggio corre il rischio di venire eroso.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Zabriskie deriva da Christian Brevoort Zabriskie, che nei primi anni del XX secolo fu vicepresidente e general manager della Pacific Coast Borax Company, famosa per l'estrazione e il trasporto di borace dalle miniere della Death Valley tramite i twenty mule teams, pariglie composte da diciotto muli e due cavalli.

Il lago Furnace Creek[modifica | modifica wikitesto]

Panorama di Zabriskie Point all'alba
Zabriskie Point nella tarda mattinata
Zabriskie Point a mezzogiorno in agosto
Cartello turistico a Zabriskie Point

Milioni di anni prima dell'esistenza del lago Manly e dell'attuale abbassamento ed allargamento della Valle della Morte, questa era coperta da un altro lago (la cui formazione risale a 9 milioni di anni fa), assieme all'area che circonda Zabriskie Point. Nei successivi milioni di anni nel fondo del lago si sono formati sedimenti di fango salino, ghiaia proveniente dalle montagne circostanti e ceneri della zona vulcanica - allora attiva - delle Black Mountains. Questi sedimenti si combinarono a formare l'attuale Furnace Creek Formation. Il clima nei pressi del Furnace Creek era arido, ma non quanto oggi.

Nel fango intorno al lago hanno lasciato le loro impronte cammelli, mastodonti, cavalli, carnivori ed uccelli, assieme ad erba e giunchiglie fossili. I depositi di borati, che in passato erano presenti in gran parte della Valle della Morte, vennero concentrati nel fondo dei laghi dall'azione delle acque termali e a causa dell'alterazione della riolite della vicina zona vulcanica. La meteorizzazione ed alterazione da parte delle acque termali sono responsabili anche della varietà di colori osservabile presso Zabriskie Point.

L'orogenesi verso Ovest mutò il clima rendendolo più arido e causando il prosciugamento del lago e la creazione di una pianura. Il successivo allargamento ed abbassamento della Valle della Morte, combinato al sollevamento tettonico della catena collinare delle Black Mountains, cambiò l'aspetto della regione, rendendo possibile l'erosione che produsse i calanchi oggi visibili. Il materiale scuro che copre le creste dei calanchi è lava proveniente da eruzioni avvenute 3-5 milioni di anni fa.

Questa lava ha ritardato l'erosione in molti punti e potrebbe spiegare perché Manly Beacon, la formazione sulla destra nella foto, è più alta delle altre porzioni di calanchi. Manly Beacon venne chiamata così in onore di William L. Manly che, assieme a John Rogers, durante la corsa all'oro del 1849, guidò un gruppo di cercatori d'oro fuori dalla Valle della Morte.

La fonte principale di borati ammassati nella Valle della Morte è la Furnace Creek Formation, costituita da 1500 m di fango, silt e conglomerato.

Riferimenti nel mondo della cultura[modifica | modifica wikitesto]

La località deve parte della sua fama all'omonimo film diretto da Michelangelo Antonioni nel 1970, girato proprio nel Gower Gulch.

Il filosofo Michel Foucault, nei suoi scritti, definì il trip avuto a Zabriskie Point la migliore esperienza della propria vita.[1]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Michel Foucault, 1975. Aprile-maggio, in Alessandro Dal Lago (a cura di), Prigioni e dintorni. Detti e scritti tratti dall'"Archivio Foucault", Milano, Feltrinelli, 1997, p. 100.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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