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Wikipedia: Fonti attendibili in ambito musicale[modifica | modifica wikitesto]

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Citando WP:FA, le voci di Wikipedia devono essere basate su fonti attendibili e pubblicate. Questa pagina mira quindi ad illustrare quali fonti sono da ritenersi valide nell'ambito musicale.

Fonti attendibili per stime di vendita e altri dati numerici[modifica | modifica wikitesto]

In merito alle vendite, alle certificazioni o alle presenze ai concerti di un determinato artista, sono reperibili molteplici fonti, tuttavia è bene specificare quali di queste sono da ritenersi attendibili e valide.

Stime di vendita:[modifica | modifica wikitesto]

Per le stime di vendita di un artista, quindi l'approssimativo ammontare delle copie da questo vendute nel mondo, è bene utilizzare come fonti solamente i giornali specialistici di settore, quali Billboard o Rolling Stone, evitando invece quotidiani nazionali non aventi sufficienti qualifiche in ambito musicale, come La Repubblica o La Stampa, a maggior ragione se pubblicati nella nazione natale dell'artista (al fine di evitare casi di localismo). Da non utilizzare nemmeno i siti ufficiali degli artisti, i blog o le fanpage, di prassi ritenute fonti inattendibili.

Infine, non sono da ritenere valide quelle stime ricavate dalla sommatoria delle certificazioni per nazione, poiché, in quanto frutto di calcoli effettuati dal singolo utente, sono considerabili ricerca originale.

Sono invece fonti più che affidabili le enti internazionali che operano in campo musicale (es. I.F.P.I.).

Certificazioni nazionali di album e singoli:[modifica | modifica wikitesto]

Per le certificazioni nazionali (es. disco d'oro, disco di platino...) è buona norma utilizzare unicamente i dati divulgati in via ufficiale dalle enti fonografiche nazionali (es. RIAA (Stati Uniti), FIMI (Italia)...), evitando di adoperare i dati proposti da giornali non specialistici.

Vendite complessive di album o singoli:[modifica | modifica wikitesto]

Per le vendite complessive, da intendersi come il totale di copie del singolo/album vendute nel mondo, sono da utilizzare preferibilmente i dati divulgati da enti internazionali di settore (ovvero I.F.P.I.) oppure, se reperibili, quelli proposti da giornali specialistici.

Sono invece da non utilizzare le cifre pubblicate da quotidiani nazionali non specialistici, blog o fanpage.

Presenze ai concerti:[modifica | modifica wikitesto]

Per le presenze ai concerti di un artista è preferibile utilizzare i boxscore diffusi dai giornali specialistici di settore, tuttavia, se non reperibili, sono da considerarsi valide anche le stime proposte da quotidiani a tiratura nazionale. È comunque consigliabile confrontare il dato trovato con quelli proposti da altre testate giornalistiche, così da verificarne l'attendibilità

Fonti attendibili per la vita privata degli artisti[modifica | modifica wikitesto]

La vita privata degli artisti, in quanto è un argomento molto delicato e per lo più superfluo ai fini dell'enciclopedia, è bene che sia trattata nella maniera più sintetica possibile e con le fonti più adatte.

È quindi buona norma non utilizzare siti di gossip, riviste di cronaca rosa, blog, profili social e simili, in quanto spesso pubblicanti recentismi e notizie non veritiere. Sono invece da preferire giornali di tiratura nazionale unanimamente riconosciuti come autorevoli o notiziari con la medesima fama.

Per eventuali notizie recenti sulla vita dell'artista, quali divorzi, incidenti di vario genere e simili, è bene attendere che la news venga pubblicata da un cospicuo numero di notiziari autorevoli, così da avere la certezza della sua veridicità ed un ampio numero di conferme.

Notizie di poco conto o superflue sul piano enciclopedico concerni la quotidianità dell'artista, per quanto sostenute da fonti autorevoli, non sono comunque da aggiungere su Wikipedia.

Pagine correlate[modifica | modifica wikitesto]



Sia/sinossi bio[modifica | modifica wikitesto]

Sia Kate Isobelle Furler, nota professionalmente come Sia (Adelaide, 18 dicembre 1975), è una cantautrice, compositrice e attrice australiana.

L'artista, grazie alla grande fama riscossa ed il caschetto biondo e corvino che l'ha resa globalmente riconoscibile, è definita una delle più importanti ed iconiche popstar del nuovo millennio.[1][2]

Inizia la sua carriera nella band acid jazz di Adelaide Crisp nel 1993. Nel 1997, allo sciogliersi del gruppo, pubblica il suo album di debutto Only See



Incorniciata genio del pop[3] e definita da diverse testate giornalistiche come la più grande cantante donna al mondo,[4] nel maggio 2019 ha venduto un totale di circa 140 milioni di copie su scala globale fra singoli e collaborazioni.[5] Inoltre, come riportato dalla stessa società, risulta essere la terza cantante donna con più ascolti dalla nascita della nota piattaforma di streaming Spotify [6] e l'ottava dall lancio di Apple Music. [7] Grazie a ciò è stata incoronata come una delle nuove regine del pop,[8][9][10][11][12] nonché una delle più importanti e iconiche popstar del nuovo millennio.

Premiata sin dagli esordi con diversi riconoscimenti, ha ottenuto fra i tanti anche nove ARIA Awards e MTV Video Music Award. Inoltre è stata nominata a 9 Grammy, 2 BRIT Awards e 2 Golden Globe[13]. Alla fine del 2014 era la 97ª persona australiana più ricca sotto la soglia di età dei 40 anni, con un guadagno complessivo di $20 milioni.[14]




Sia Kate Isobelle Furler, nota professionalmente come Sia (Adelaide, 18 dicembre 1975), è una cantautrice, attrice e compositrice australiana; inizialmente nota al grande pubblico per le sue collaborazioni, raggiunge la fama mondiale come solista con il singolo Chandelier.

Inizia la sua carriera a soli 17 anni come cantante nella band acid jazz di Adelaide "Crisp" nel 1993. Nel 1997, quando i Crisp si sciolsero,pubblica "How to breathe". In seguito pubblica il suo album di debutto intitolato OnlySee pubblicato dalla Flavoured Records in Australia. Successivamente si trasferisce a Londra, dove entra a far parte del duo britannico Zero 7.

Nel 2000 firma un contratto sotto-etichetta della Sony Music Pool Danza e l'anno successivo pubblica il suo secondo album in studio: Healing Is Difficult. Contrariata per la promozione del disco, firma un contratto discografico con Go! Beat e nel 2004 pubblica il suo terzo album in studio: Colour the Small One. Insoddisfatta del progetto finalizzato a connettersi ad un pubblico mainstream, Sia si trasferì a New York nel 2005 e iniziò un tour negli Stati Uniti d'America. Sia ha pubblicato il quarto e il quinto album in studio, Some People Have Real Problems e We Are Born, rispettivamente nel 2008 e nel 2010.

Contemporaneamente alla carriera da solista, Sia consegue una proficua carriera da compositrice e autrice pop per conto di altri artisti. Nel 2011 interpreta e co-scrive Titanium insieme al dj David Guetta. Questo singolo porta la cantante alle notorietà su scala mondiale. Le sue collaborazioni aumentano nel corso del tempo. Collabora infatti con la maggior parte dei più importanti e influenti artisti musicali, fra i quali celeberrime cantautrici e cantautori come Madonna, Céline Dion, Beyoncé, Rihanna, Katy Perry, Adele, Britney Spears, Cher, Shakira, Kylie Minogue, Jennifer Lopez, Selena Gomez, Carly Rae Jepsen, Ed Sheeran e The Weeknd, rapper fra cui Eminem, Kanye West, Lil Wayne, Flo Rida, Kendrick Lamar e Pitbull, nonché dj e produttori del calibro di David Guetta, Afrojack, Alan Walker, Diplo e molti altri, ricevendo inoltre le attenzioni e la stima di cantanti quali Prince e Christina Aguilera[15]. Risulta così essere fra le autrici pop di maggior successo degli ultimi tempi[16], tanto da ricevere la nomina di Queen of songwriting.[17]

Nel 2014 prosegue la sua carriera da solista, pubblicando il suo sesto album in studio, 1000 Forms of Fear, dal quale vengono estratti singoli di successo come Chandelier, Elastic Heart e Big Girls Cry. Questo album porta la cantante alla notorietà su scala globale in veste di solista, e i singoli che ne fanno parte diventano brevemente delle hit di enorme impatto globale. Chandelier nello specifico riscuote enorme attenzione mediatica e riesce a scalare le classifiche globali, raggiungendo la top 5 di oltre 20 paesi, conquistando un triplo platino negli USA e registrando vendite di milioni di copie.

Il 29 gennaio 2016 ha pubblicato il suo settimo album in studio, This Is Acting, per poi pubblicare una riedizione del disco, anticipata dalla hit The Greatest. Questo album supera il successo del precedente, scalando le classifiche di oltre 50 paesi, e raggiungendo in breve tempo diversi milioni di copie vendute. La hit trainante, Cheap Thrills, diventa fra le più vendute degli ultimi tempi.

Durante lo stesso anno la sua hit Chandelier, dopo Cheap Thrills, raggiunge il traguardo dei 700 milioni di streaming su Spotify. Sia pertanto risulta la prima cantante della storia a raggiungere per due volte questa soglia, confermandosi come una delle artiste più ascoltate e seguite sulla piattaforma. Nel 2018 viene infatti proclamata come la terza donna con più ascolti dalla nascita della piattaforma di streaming.[7]

Nel 2018 forma con il celebre produttore Diplo ed il cantautore inglese Labrinth un supergruppo chiamato LSD, con il quale rilascerà un album omonimo nel 2019. [18]

La cantautrice, spesso definita un genio del pop,[19] nel dicembre 2017 ha venduto un totale di circa 130 milioni di copie su scala globale fra singoli e collaborazioni,[20] rientrando inoltre fra i 10 artisti più influenti al mondo su Spotify[21] e grazie a ciò è stata incoronata come una delle nuove regine del pop,[8][9][10][11][12] nonché una delle più importanti e iconiche popstar del nuovo millennio.[1][2] Premiata sin dagli esordi con diversi riconoscimenti, ha ottenuto fra i tanti anche nove ARIA Awards e MTV Video Music Award. Inoltre è stata nominata a 9 Grammy, 2 BRIT Awards e 2 Golden Globe[22]. Alla fine del 2014 era la 97ª persona australiana più ricca sotto la soglia di età dei 40 anni, con un guadagno complessivo di $20 milioni.[23]

  1. ^ a b (EN) Genevieve Rota, 33 Things You Didn't Know About Sia, in POPSUGAR Celebrity Australia. URL consultato il 19 novembre 2017.
  2. ^ a b Sia, in Billboard. URL consultato il 19 novembre 2017.
  3. ^ 5 Songs That Prove Sia is a Pop Genius, su read.tidal.com. URL consultato il 19 novembre 2017.
  4. ^ (EN) Luke Ferris, Sia Career History, su www.refinery29.com. URL consultato il 28 giugno 2019.
  5. ^ Singoli:
  6. ^ (EN) Amy X. Wang, Amy X. Wang, Drake, Ed Sheeran and Eminem Are Spotify’s Biggest Artists Ever, su Rolling Stone, 10 ottobre 2018. URL consultato il 28 giugno 2019.
  7. ^ a b (EN) Amy X. Wang, Amy X. Wang, Drake, Ed Sheeran and Eminem Are Spotify’s Biggest Artists Ever, su Rolling Stone, 10 ottobre 2018. URL consultato il 5 dicembre 2018.
  8. ^ a b (EN) 10 reasons why Sia was the pop queen of 2014, su mikeymoscow.com. URL consultato il 1º ottobre 2017.
  9. ^ a b (EN) Alexis Petridis, Sia: This Is Acting review – pop hitmaker pushes her winning formula to its limits, in The Guardian, 28 gennaio 2016. URL consultato il 1º ottobre 2017.
  10. ^ a b SIA – This is Acting - Recensione – FuoriPosto, su fuoriposto.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
  11. ^ a b Un concerto di Sia non è come te lo aspetti - Music Attitude - Tutta la Musica di cui hai davvero bisogno, su www.musicattitude.it. URL consultato il 31 dicembre 2017.
  12. ^ a b (EN) The Artist Is Not Present: The Significance of Sia's Anti-Pop Persona, in PopMatters, 26 marzo 2015. URL consultato il 31 dicembre 2017.
  13. ^ Chet Faker and Violent Soholead 2014 ARIA nominations, su fasterlouder.com.au, fasterlouder. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2014).
  14. ^ BRW Young Rich 2014, su BRW, 31 ottobre 2014. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  15. ^ Fenomeno Sia Furler: «Pop con rabbia per sfidare il dolore», su www.corriere.it. URL consultato il 19 ottobre 2017.
  16. ^ Sia, esce This is Acting e non ce n'è più per nessuno: applausi alla migliore autrice pop degli anni Zero - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano, 28 gennaio 2016. URL consultato il 1º ottobre 2017.
  17. ^ Carl Greenwood, Sia reveals her wig-less FACE as she poses with Katy Perry and Missy Elliot, in mirror, 14 febbraio 2016. URL consultato il 1º ottobre 2017.
  18. ^ Diplo, Sia & Labrinth Announce Debut LSD Album Release Date, su Billboard. URL consultato il 19 giugno 2019.
  19. ^ 5 Songs That Prove Sia is a Pop Genius, su read.tidal.com. URL consultato il 19 novembre 2017.
  20. ^ Singoli:
  21. ^ Sky Mag, "Everyday is Christmas" è l'album di Natale di Sia. URL consultato il 19 novembre 2017.
  22. ^ Chet Faker and Violent Soholead 2014 ARIA nominations, su fasterlouder.com.au, fasterlouder. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2014).
  23. ^ BRW Young Rich 2014, su BRW, 31 ottobre 2014. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).