Utente:OppidumNissenae/Sandbox017

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
OppidumNissenae/Sandbox017
[[File:|frameless|center|260x300px]]Il rito della vestizione del Capitano
TipoFesta
PeriodoSettimana pasquale
Celebrata inBandiera dell'Italia Italia
Celebrata aCaltanissetta (CL)
Tradizioni culinariebuccellato, Cubaita, Torrone, Cassata,[1]
Data d'istituzioneepoca medioevale

«“Si ordina provede e comanda a tutta la mastranza e genti
atti alle armi di questa città che per lo giorno della festa dello
glorioso san Micheli Archangilo vogliano e debiano venire con
loro archabugi e suffiuna, per accompagnare la processione del
glorioso santo, e per tale effetto li signori giurati ci donano la
porvuli ...”»

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della Real Maestranza risalgono al medioevo, quando nacque come milizia cittadina per difendere Caltanissetta in caso di invasione dei Saraceni, tuttavia essa non aveva un'organizzazione stabile e permanente. La Maestranza così come la conosciamo oggi nasce nel 1551. Essa era formata da artigiani (mastri, appunto), divisi in varie categorie (formate interamente dai mastri che esercitavano lo stesso mestiere), e guidata da un capitano d'armi, generalmente un nobile. L'attuale processione ebbe origine dal fatto che la mattina del mercoledì santo, a conclusione delle quaranta ore in cui il Santissimo Sacramento (il Venerabile) rimaneva esposto all'interno della chiesa madre all'adorazione dei fedeli, la Maestranza salutava, armata di archibugi e picche, l'ostensione del Venerabile, che veniva mostrato dal parroco alla folla in un ostensorio dal sagrato della chiesa madre. In quel momento la Maestranza sparava a salve con gli archibugi per rendere l'onore delle armi al Santissimo Sacramento.[3]

Il titolo di "Reale" le fu attribuito nel 1806 da Ferdinando IV di Borbone che, trovatosi in visita a Caltanissetta, restò impressionato dalla grande sfilata della Maestranza. Nel 1821 la milizia perse il suo carattere militare, per timore che potesse sostenere possibili rivolte anti-borboniche. Le armi furono sostiutuite con i ceri, con cui ancora oggi vanno in processione, continuando però a partecipare a importanti manifestazioni religiose cittadine come la processione del Cristo Nero del Venerdì santo.

La processione[modifica | modifica wikitesto]

Il Capitano riceve il Crocifisso velato di nero

Il fulcro attorno al quale ruota la processione, e tutti gli altri avvenimenti della Settimana Santa, è il Capitano, un artigiano scelto ogni anno in una categoria diversa, che durante tutta la settimana gode di alcuni privilegi: ha in consegna le chiavi della città; porta con sé la spada, simbolo di comando; si cinge della fascia tricolore, simbolo della fedeltà all'autorità statale; riceve la nomina a Cavaliere della Repubblica.

Durante la processione, il Capitano è preceduto dallo Scudiero, che porta innanzi lo scudo e la lancia. Ancora davanti allo Scudiero è l'Alfiere Maggiore, che apre il corteo portando il vessillo raffigurante tutti i Santi Patroni delle categorie. Per ogni categoria, poi, è nominato un Portabandiera, che ne porterà il vessillo, ed un Alabardiere.

Oltre a queste cariche, rinnovate di anno in anno, ve ne sono altre che hanno mandato più lungo: il Gran Cerimoniere, solitamente il Mastro più anziano, il Maestro Cerimoniere, il Cerimoniere Ecclesiastico, il Responsabile di Corteo, il Console Generale, i Membri del Direttivo, i Consoli di Categoria. Infine, tutti gli altri artigiani sono i Milizioti, termine che ricorda l'antica origine della Maestranza.

Il Capitano ed il Paggetto, con le chiavi della città

I preparativi per la cerimonia iniziano sin dalla prima mattina del mercoledì santo, seguendo una rigorosa tradizione. I Mastri della categoria che ha espresso il Capitano si recano in corteo a prelevare l'Alabardiere, il Portabandiera, l'Alfiere Maggiore e lo Scudiero dalle loro abitazioni. Successivamente, tutte le categorie si riuniscono in Piazza Garibaldi e si recano a rendere omaggio al Capitano, davanti la sua abitazione. Il Maestro Cerimoniere sale a casa del Capitano e può iniziare la vestizione, con il tipico abito settecentesco, sotto l'attento occhio dei Capitani degli anni precedenti, del Console Generale e dei Cerimonieri. Dopo un breve saluto dal balcone, il Capitano scende in strada, annunciato da tre squilli di tromba ed accolto da un caloroso applauso.

Qui è accolto dal Presidente della Real Maestranza, che lo invita a passare in rassegna la milizia schierata davanti l'abitazione del Capitano, con la formula: Capitano, la Milizia è schierata. La onori passandola in rassegna. Durante questa fase il Capitano usa il saluto militare, retaggio delle origini miliziane della Maestranza.

Dopo la rassegna, il corteo, composto in genere da circa quattrocento Mastri, si reca in Municipio, dove il Sindaco consegna al Capitano le chiavi della città, investendolo simbolicamente della responsabilità della città fino alla Domenica di Pasqua.

Il corteo della Real Maestranza che sfila in Corso Umberto I la mattina del mercoledì santo

Da qui tutto il corteo si sposta nel cortile della Biblioteca comunale "Luciano Scarabelli", dove vengono accesi i ceri, si alza il gonfalone e, non appena il Capitano abbia ricevuto il Crocifisso velato di nero, parte la processione penitenziale fino in Cattedrale, accompagnata dal solo suono dei tamburi della banda musicale. Tutta la Maestranza indossa guanti e farfallini neri, in segno di lutto. Dentro la Cattedrale, il Capitano riceve il perdono perché si è fatto carico dei peccati di tutti ed, insieme a tutta la Maestranza, sostituisce le calze, la cravatta e i guanti con quelli bianchi, in segno di gioia. A mezzogiorno la Real Maestranza esce dalla Cattedrale scortando in processione il Venerabile portato dal Vescovo in un ostensorio d'oro, mentre la banda musicale li accompagna suonando a festa e il Capitano porta un cero invece del Crocifisso velato.

Al termine dell'intensa mattinata, il Capitano si ritira nuovamente a casa, dove per tutto il pomeriggio e buona parte della sera riceverà le categorie di artigiani, le autorità civili, quelle ecclesiastiche ed infine gli amici ed i parenti.

Le attuali categorie che partecipano alla Real Maestranza sono: il Sindacato Panificatori, gli Idraulici e Stagnini, i Barbieri, i Pittori Decoratori, l'Unione Muratori, i Marmisti, i Falegnami ed Ebanisti, l'Unione Carpentieri e Ferraioli, i Calzolai, Pellettieri e Tappezzieri, e i Fabbri.

Categorie[modifica | modifica wikitesto]

didascalia
Categoria Protettore/i Armoriale
Barbieri S. Cosma e Damiano
Calzolai, Tappezzieri e Pellettieri S. Crispino e Crispiniano
Carpentieri e Ferraioli Madonna di Loreto
Fabbri Ferrai S. Adriano di Nicomedia
Falegnami ed Ebanisti S. Giuseppe
Idraulici e Stagnini S. Eligio
Marmisti S. Pietro
Muratori S. Vincenzo Ferreri
Panificatori S. Michele Arcangelo
Pittori Decoratori S. Luca

Categorie scomparse:

  • Cretai - S.Antonio di Padova
  • Elettricisti - Sacro Cuore di Gesù
  • Ferrai e Stagnai - S.Eligio
  • Panettieri - S. Onorato
  • Pastai e Mugnai - S. Michele Arcangelo
  • Sarti - S. Omobono
  • Scalpellini e Marmisti - S.Pietro
  • Stovigliai - S. Francesco di Paola
  • Tegolai - S. Francesco d'Assisi

Statuto[modifica | modifica wikitesto]

[2]

Cariche annuali[modifica | modifica wikitesto]

Le Cariche da: "I Riti della Settimana Santa a Caltanissetta" di Francesco Miceli.

  • Capitano
nei primi secoli il capitano era un militare di carriera, spesso forestiero, già a metà settecento il capitano della maestranza era eletto all'interno delle corporazioni artigiane. il Capitano ebbe il privilegio della Grazia Pasquale, cioè poteva liberare dal carcere un condannato a pene minori. Ogni anno esso viene scelto - secondo un turno preciso delle dieci categorie di artigiani - tra i maestri d'arte, che godano di stima da un punto di vista professionale e umano.
  • Alabardiere
colui che porta l’alabarda ricordo dell'antico armamento della milizia
  • Porta Bandiera o Alfiere maggiore
porta uno stendardo con tutti i simboli delle dieci categorie
  • Scudiero
regge lo scudo con l'insegna della real maestranza

Cariche pluriennali[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Gran Cerimoniere
  • Il Maestro Cerimoniere
  • Il Cerimoniere Ecclesiastico, che ha il la funzione di dettare il cerimoniale da seguire e ha l’onore di custodire il crocifisso che porta ogni anno il capitano
  • Il Responsabile di Corteo
  • Il Console Generale
  • I Membri del Direttivo
  • I Consoli di Categoria

Cronotassi dei Capitani[modifica | modifica wikitesto]

[4]

Le bande musicali[modifica | modifica wikitesto]

Settimana Santa[modifica | modifica wikitesto]

Domenica delle Palme[modifica | modifica wikitesto]

Lunedì[modifica | modifica wikitesto]

Martedì[modifica | modifica wikitesto]

Mercoledì[modifica | modifica wikitesto]

Giovedì[modifica | modifica wikitesto]

Venerdì[modifica | modifica wikitesto]

Sabato[modifica | modifica wikitesto]

Domenica[modifica | modifica wikitesto]

San Michele[modifica | modifica wikitesto]

Processione dei tre Santi[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi della Real maestranza[modifica | modifica wikitesto]

p. 15

Riconoscimento UNESCO[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1]
  2. ^ Rosanna Zaffuto Rovello, Le origini della maestranza nissena ipotesi di ricerca, su storiapatriacaltanissetta.it, Anno IV, n°6 - Storia Patria Caltanissetta, 19.
  3. ^ Claudio Bernardi, La drammaturgia della settimana santa in Italia, claudio bernardi, 1º January 1991, pp. 354-362, ISBN 978-88-343-2902-3.
  4. ^ La Real Maestranza di Caltanissetta: Elenco dei Capitani dal 1898 ad oggi, su lamiasettimanasanta9e.blogspot.it, 500 anni tra milizia e artigianato" di G. Ricotta - M. M. Santagati - R. Zaffuto Rovello, Paruzzo Editore Caltanissetta, aprile 2000..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

[[Categoria:Festività cattoliche della Sicilia]] [[Categoria:Pasqua]] [[Categoria:Devozioni della settimana santa]] [[Categoria:Settimana santa]] [[Categoria:Tradizioni popolari della Sicilia]]