Utente:Giovanni Panighel/Sandbox

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La liraglutide (NN2211), è un farmaco ipoglicamizzante, analogo sintetico del GLP-1 (Glucagon-like peptide-1) e agisce come agonista a lunga azione del suo recettore.[1] Viene venduto sotto il marchio di Victoza in Europa, Canada, Stati Uniti e Giappone. L’utilizzo di questo farmaco è stato approvato nel 2009 dall’EMA (Agenzia europea per i medicinali) e nel 2010 dalla FDA per la terapia del diabete di tipo 2 non adeguatamente controllato da metformina, sulfaniluree o tiazolidindioni (da soli o associati).[2] La liraglutide rappresenta il secondo agonista del GLP-1, l’altro omologo del GLP-1 è la versione sintetica dell’esendina-4 cioè exenatide (Byetta). [3] La liraglutide ha una rilevante capacità di far perdere peso ed è stata recentemente registrata (2015) in Europa una preparazione (Saxenda) a somministrazione unica e giornaliera per il trattamento cronico del peso.[2]

Meccanismo d'azione[modifica | modifica wikitesto]

Il GLP-1 (Glucagon-like peptide 1) è un peptide prodotto dalle cellule L che promuove la secrezione d’insulina da parte delle cellule β del pancreas. Tuttavia è velocemente degradato ad opera delle DPP-4. Il peptide in sé non può essere somministrato come tale, per cui son stati studiati dei derivati analoghi, resistenti all'azione degradativa di questi enzimi.[2]

Liraglutide è un agonista del recettore GLP-1 ed è al 97% identica strutturalmente al peptide endogeno[4]: la Lys34 è stata sostituita con una Arg, ed è stato inserito uno spaziatore costituito da acido α-glutammico, accoppiato ad un residuo di acido grasso. Ciò permette il legame del farmaco all'albumina, quindi una maggior permanenza in circolo, con conseguente aumento dell’emivita plasmatica del farmaco.[3]

Il legame al recettore GLP-1 comporta l’attivazione della proteina Gs a lui accoppiata, con conseguente attivazione dell'adenilato ciclasi e quindi un aumento del cAMP.[3] L’effetto finale sarà una stimolazione della secrezione e produzione di insulina da parte delle cellule β.[3]

Liraglutide inoltre regola la secrezione di glucagone:

  • in condizioni di iperglicemia, la stimolazione di insulina è promossa, mentre quella del glucagone viene inibita;
  • in condizioni di ipoglicemia riduce la secrezione di insulina e non ostacola quella del glucagone.[4]

I recettori GLP-1 si trovan non solo a livello del pancreas, ma anche nelle cellule del SNC, SNP, nel cuore, nei vasi, nel rene, polmone e mucosa del tratto gastro-intestinale. [3]

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Assorbimento[modifica | modifica wikitesto]

L'assorbimento di liraglutide dopo l'iniezione sottocutanea è lento e i livelli massimi di concentrazione si raggiungono dopo 8-12 ore dalla somministrazione.[3] Si è visto che l'esposizione del farmaco aumenta proporzionalmente alla dose, ad esempio: in seguito alla somministrazione di una singola dose di liraglutide 0,6 mg la concentrazione massima è di 9,4 nmol/L, mentre dopo l'iniezione di una singola dose di liraglutide 1,8 mg la concentrazione media è approssimativamente di 34 nmol/L.[4] La biodisponibilità assoluta di liraglutide dopo somministrazione per via sottocutanea è di circa il 55%.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Per essere distribuito a livello dei vari tessuti, questo farmaco si lega per più del 98% alle proteine plasmatiche, e il suo volume di distribuzione apparente è di 11-25 L dopo somministrazione sottocutanea.[1]

Biotrasformazione[modifica | modifica wikitesto]

Studi condotti su soggetti sani nelle 24 ore successive alla somministrazione, hanno dimostrato che il componente principale nel plasma era costituito da liraglutide intatto[4], nonostante siano stati individuati due metaboliti plasmatici minori.[1] La liraglutide viene metabolizzata similmente alle proteine di grandi dimensioni, pertanto non è stato identificato un organo principalmente responsabile della sua eliminazione.[4]

Eliminazione[modifica | modifica wikitesto]

L'escrezione renale ed epatica di liraglutide è minima e l'eliminazione avviene soprattutto attraverso i passaggi metabolici delle proteine plasmatiche di grandi dimensioni.[3] L'emivita di eliminazione è di 12-14 ore, questo ne permette un'unica somministrazione giornaliera [5]. Non è stata rilevata liraglutide intatta nelle urine o nelle feci, solo una piccola parte è stata escreta come metaboliti correlati a liraglutide nelle urine o nelle feci. [1] La clearance media dopo la somministrazione sottocutanea di una singola dose è di circa 0,9-1,4 L/ora.[4]

Vie di somministrazione e posologia[modifica | modifica wikitesto]

La liraglutide viene commercializzata sotto forma di iniettore a penna che rilascia da 0,6 a 1,2 o 1,8 mg di farmaco[3] ed è progettata per essere usata con aghi monouso NovoFine e NovoTwist, non inclusi nella confezione.[4] La sua somministrazione avviene esclusivamente per via sottocutanea (mai per via endovenosa o intramuscolo), a livello dell'addome, della coscia o della parte superiore del braccio. Generalmente, una volta scelto l'orario che si preferisce della giornata, indipendentemente dai pasti, è conveniente iniettare il farmaco all'incirca alla stessa ora ogni giorno.[4]

Il trattamento con liraglutide inizia a basse dosi, poi il dosaggio viene aumentato in base alla risposta clinica. Infatti, anche per migliorare la tollerabilità gastrointestinale[4], la dose iniziale è di 0,6 mg al giorno, dopo una settimana viene aumentata a 1,2 mg al giorno. Se necessario, per migliorare ulteriormente il controllo glicemico, si passa ad una dose di 1,8 mg al giorno nel caso specifico di Victoza, perchè dosi maggiori non sono raccomandate[4], mentre nel caso di Saxenda è possibile giungere ad una dose di mantenimento pari a 3 mg al giorno.[4]

In caso di solo trattamento con liraglutide non risulta necessario l'automonitoraggio della glicemia per aggiustarne la dose, risulta invece necessario se liraglutide viene aggiunta ad una terapia con sulfanilurea o insulina, per correggere le dosi di questi ultimi. Non è richiesto correggere la dose a seconda dell'età (anche se sicurezza ed efficacia non sono state stabilite in bambini e adolescenti al di sotto della maggiore età) o in caso di pazienti con lieve o moderata compromissione della funzionalità renale (anche elevata) ed epatica.[4]

Effetti collaterali[modifica | modifica wikitesto]

Le reazioni più comuni in seguito a trattamento con liraglutide riguardano patologie gastrointestinali quali nausea (28%), diarrea (12%), vomito (10%), ma anche stipsi e dolori addominali. Questo genere di effetti collaterali si sviluppano con maggior frequenza in pazienti con età superiore a 70 anni. La maggior parte di questi tuttavia si attenuano dopo pochi giorni dall'inizio della terapia, motivo per cui questa è molto ben tollerata dai pazienti. Molti degli effetti collaterali si riscontrano quando il farmaco viene associato a sulfaniluree per potenziare l'azione di queste ultime.[4]

Le reazioni avverse più comuni sono:

  • nausea
  • vomito
  • ritardo dello svuotamento gastrico, da tener presente qualora si associ liraglutide a farmaci aventi il medesimo effetto. Per questo va anche a modificare le proprietà farmacocinetiche di farmaci richiedenti un rapido assorbimento gastrointestinale, come contraccettivi e antibiotici.[3]

Meno comuni sono invece:


Interazioni con altri farmaci[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta per lo più di interazioni farmacodinamiche: tutti i farmaci capaci di indurre iperglicemia possono antagonizzare l’azione degli ipoglicemizzanti orali. [6]

Poiché l’attivazione del recettore del GLP-1 ritarda lo svuotamento gastrico, gli agonisti di GLP-1 possono alterare la farmacocinetica di farmaci che richiedono un rapido assorbimento GI, come i contraccetivi orali e gli antibiotici.[3] Tuttavia, dal momento che gli studi di interazione non hanno mostrato alcun ritardo clinicamente rilevante nell’assorbimento di prodotti medicinali orali assunti in concomitanza, non è richiesto nessun aggiustamento della dose. [4] Fanno eccezione pochi pazienti trattati con liraglutide che hanno riferito almeno un episodio di diarrea, che può influire sull’assorbimento.[4]

A seguito di studi in vitro liraglutide ha mostrato un potenziale molto basso di coinvolgimento in interazioni farmacocinetiche con altre sostanze attive correlate al citocromo.[4] Fra le interazioni farmacocinetiche: la possibilità di induzione ( barbiturici, fenitoina, carbamazepina, rifamicina) e di inibizione enzimatica (antimicotici azolici, cimetidina, cloramfenicolo, ecc.) nei confronti dei composti soggetti a biotrasformazione epatica; lo spiazzamento delle proteine plasmatiche ad opera di anticoagulanti orali e antiinfiammatori; la possibilità che l’acarbose riduca la biodisponibilità orale della digossina. [6]

Nonostante non siano stati effettuati studi di interazione, non è possibile escludere un’interazione clinicamente rilevante con sostanze attive a bassa solubilità o limitato indice terapeutico, quali il warfarin. [4] All’inizio della terapia con liraglutide in pazienti trattati con tale farmaco o altri derivati cumarinici si raccomanda un monitoraggio più frequente del Rapporto Internazionale Normalizzato. [4] Nel caso di paracetamolo, liraglutide non ne modifica l’esposizione totale dopo una singola dose di 1000 mg, perciò non è richiesta una correzione della dose per l’uso concomitante di paracetamolo.[4] Lo stesso vale per atorvastina (40mg), griseofulvina (500mg), lisinopril.[4]

Nessuna interazione farmacocinetica o farmacodinamica è stata osservata tra liraglutide e insulina detemir quando è stata somministrata una singola dose da 0,5 U/kg di insulina detemir e 1,8 mg di liraglutide allo steady state in pazienti con diabete tipo 2.[4]

Il trattamento con liraglutide deve essere interrotto in gravidanza e durante l’allattamento al seno. [4]

Obesità[modifica | modifica wikitesto]

Il GLP-1 è un regolatore fisiologico dell’appetito e del consumo di cibo, ma l’esatto meccanismo d’azione non è completamente chiaro. Negli studi sugli animali la somministrazione periferica di liraglutide ha indotto l’assorbimento della stessa in regioni cerebrali specifiche deputate alla regolazione dell’appetito.[4]

In queste aree liraglutide, mediante l’attivazione specifica del GLP-1R, regola l'appetito aumentando le sensazioni di pienezza e di sazietà e diminuendo contemporaneamente le sensazioni di fame e di desiderio di consumo di cibo; induce pertanto una riduzione dell’apporto di cibo e conseguentemente una riduzione del peso corporeo.[1] La dose iniziale per il trattamento dell'obesità è 0,6 mg fino al dosaggio consigliato di 3 mg a somministrazione unica giornaliera. [1]

La gestione del peso corporeo tramite la somministrazione di liraglutide, in aggiunta a una dieta povera di calorie e a un aumento dell'attività fisica[1] , viene eseguita in pazienti adulti con un indice di massa corporea (IMC o BMI) iniziale:

  • ≥30 kg/m² (obesità)[2]
  • da ≥27 kg/m² a <30 kg/m2 (sovrappeso) in presenza di una comorbilità correlata al peso come ipertensione, dislipidemia, diabete o apnea ostruttiva durante il sonno.[2]

Liraglutide è attualmente l'unico farmaco anti-obesità iniettabile approvato dall'FDA. La somministrazione di questo farmaco si associa anche a riduzione dei livelli sierici di trigliceridi e di colesterolo totale e aumento del colesterolo HDL.[1] Liraglutide riduce il peso corporeo nell’uomo prevalentemente attraverso la perdita di massa grassa con diminuzioni relative del grasso viscerale maggiori della perdita di grasso sottocutaneo. [1] Se entro 16 settimane dall'inizio del trattamento non è stata conseguita una perdita di peso pari o superiore al 4%, il trattamento di 3 mg/die con liraglutide dovrebbe essere sospeso. [2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j F.Rossi, V. Cuomo e C. Riccardi, Farmacologia: Principi di base e applicazioni terapeutiche, 3ª ed., Edizioni Minerva Medica, 2016, p. 970, ISBN 9788877118813.
  2. ^ a b c d e f B. G. Katzung e A.J. Trevor, Farmacologia generale e clinica, 10ª ed., Piccin, 2017, p. 821, ISBN 9788829928477.
  3. ^ a b c d e f g h i j Goodman & Gilman, Le basi farmacologiche della terapia. Il manuale., 2ª ed., Zanichelli, 2015, p. 784, ISBN 9788808179043.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y Farmaco | Banca Dati Farmaci dell'AIFA voce Liraglutide, su farmaci.agenziafarmaco.gov.it. URL consultato il 15 novembre 2018.
  5. ^ Furlanut, Mario., Farmacologia : principi e applicazioni, IIª ed., Piccin, 2013, p. 362, ISBN 9788829921652, OCLC 849109280. URL consultato il 23 novembre 2018.
  6. ^ a b H.P. Rang, RANG&DALE Farmacologia, 8ª ed., Edra, 2016, p. 363, ISBN 9788821440397.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Goodman e Gilman, Le basi farmacologiche della terapia : il manuale, collana Zanichelli, 2ª ed., 2015.
  • Katzung e Bertram G., Basic & Clinical Pharmacology, 14ª ed..
  • Rossi, Francesco, Farmacologia: principi di base e applicazioni terapeutiche, 3ª ed..
  • H.P. Rang, Rang&Dale Farmacologia, 8ª ed..

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]