Tommaso Ruffo

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo arcivescovo domenicano di Bari, al secolo Giacomo, vedi Giacomo Ruffo.
Tommaso Ruffo
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Ruffo, opera di Giuseppe Maria Crespi
 
Incarichi ricoperti
 
Nato15 settembre 1663 a Napoli
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo7 aprile 1698 da papa Innocenzo XII
Consacrato arcivescovo13 aprile 1698 dal cardinale Fabrizio Spada
Creato cardinale17 maggio 1706 da papa Clemente XI
Deceduto16 febbraio 1753 (89 anni) a Roma
 

Tommaso Ruffo (Napoli, 15 settembre 1663Roma, 16 febbraio 1753) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era figlio di Carlo Ruffo, terzo duca di Bagnara e di Andreana Caracciolo. Si laureò in utroque iure all'Università La Sapienza.

Fu legato pontificio in Romagna nel 1709, a Ferrara dal 1710, e dal 1717 al 1738 arcivescovo. Durante il periodo di sei anni trascorsi a Bologna come cardinale legato (dal 1721 al 1727) visitò frequentemente la sua diocesi.

Come arcivescovo di Ferrara curò il rifacimento della cattedrale dedicata a San Giorgio martire e trasferì il seminario in via Cairoli.

Nel 1717 promosse la ristrutturazione e trasformazione del palazzo del vescovo su progetto dell'architetto romano Tommaso Mattei. I lavori furono affidati a Vincenzo Santini e si conclusero nel 1720[1]. Nell'edificio fu temporaneamente collocata la sua quadreria personale.

Visitò ripetutamente la diocesi e tenne un sinodo nel 1726 emanando ottime costituzioni improntate alle necessità del tempo (cfr. il Sinodo romano del 1725).

Dopo essere stato tra i "papabili" nel conclave dell'agosto del 1740, in cui poi fu eletto Benedetto XIV (1740-58), venne nominato vicecancelliere di Santa Romana Chiesa e commendatario della Basilica di San Lorenzo in Damaso (1740-53), nella quale commissionò la cappella destra del vestibolo a Nicola Salvi, con affreschi di Corrado Giaquinto e la pala d'altare di Sebastiano Conca. Si stabilì così nel Palazzo della Cancelleria, occupando l'appartamento che affaccia sulla piazza, dove allestì anche la sua collezione di dipinti, sistemata in cinque sale decorate in chiaroscuro a simulare il travertino e con lesene in finto marmo "portasanta".

La sua importante collezione venne donata tra 1915 e 1919 dal principe Fabrizio Ruffo di Motta Bagnara (1845-1917) e destinata in parte al Museo di San Martino a Napoli e in parte al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma (vedi).

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J. Bentini, Il collezionismo ferrarese: una tradizione ininterrotta, in La leggenda del collezionismo. Le quadrerie storiche ferraresi, 1996, pp. 60-62

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carla Di Francesco , Antonio Samaritani (a cura di), Palazzo arcivescovile: il cardinale Tommaso Ruffo a Ferrara, 1717-1738, Ferrara, G. Corbo, 1994. ISBN 8885325351
  • Jadranka Bentini, Il collezionismo ferrarese: una tradizione ininterrotta, in Grazia Agostini, Jadranka Bentini, Andrea Emiliani (a cura di), La leggenda del collezionismo. Le quadrerie storiche ferraresi, Catalogo della Mostra tenuta a Ferrara nel 1996, Venezia, Nuova Alfa, 1996, pp. 60–62 ISBN 8877790741
  • Maria Antonietta De Angelis, I dipinti del cardinale Tommaso Ruffo (1663-1753): la quadreria di un alto prelato nella Roma del Settecento, in Collezionisti, disegnatori e pittori dall'Arcadia al Purismo, 2, Roma 2010, pp. 53–92.
  • Mario Alberto Pavone (a cura di), Il collezionismo del cardinale Tommaso Ruffo tra Ferrara e Roma, Roma, Campisano Editore, 2013, ISBN 9788898229086
  • Giuseppe Caridi, RUFFO, Tommaso, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. URL consultato il 17 marzo 2018. Modifica su Wikidata

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Inquisitore generale di Malta Successore
Francesco Acquaviva d'Aragona 21 maggio 1694 - 7 aprile 1698 Giacinto Filiberto Ferrero di Masserano
Predecessore Arcivescovo titolare di Nicea Successore
Giovanni Giacomo Cavallerini 7 aprile 1698 - 17 maggio 1706 Ferdinando Nuzzi
Predecessore Nunzio apostolico nel Granducato di Toscana Successore
Tommaso Bonaventura della Gherardesca 19 aprile 1698 - 23 marzo 1700 Niccolò Caracciolo
Predecessore Maestro di Camera della Corte Pontificia Successore
Francesco Acquaviva d'Aragona 23 marzo 1700 - 17 maggio 1706 Lodovico Pico della Mirandola
Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Panisperna Successore
Giambattista Rubini 25 giugno 1706 - 28 gennaio 1709 Giulio Piazza
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Leandro Colloredo, C.O. 28 gennaio 1709 - 1º luglio 1726 Pier Marcellino Corradini
Predecessore Legato apostolico di Romagna Successore
Filippo Antonio Gualterio 9 settembre 1709 - 27 novembre 1713 Ulisse Giuseppe Gozzadini
Predecessore Legato apostolico di Ferrara Successore
Lorenzo Corsini 19 febbraio 1710 - 20 giugno 1714 Giulio Piazza I
Giambattista Patrizi 6 agosto 1727 - 31 ottobre 1730 Alessandro Aldobrandini II
Predecessore Vescovo di Ferrara
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Taddeo Luigi dal Verme 10 maggio 1717 - 27 luglio 1735 -
Predecessore Legato apostolico di Bologna Successore
Curzio Origo 16 giugno 1721 - 25 agosto 1727 Giorgio Spinola
Predecessore Cardinale vescovo di Palestrina Successore
Francesco Barberini 1º luglio 1726 - 3 settembre 1738 Giorgio Spinola
Predecessore Arcivescovo di Ferrara Successore
- 27 luglio 1735 - 26 aprile 1738 Raniero d'Elci
Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Pietro Ottoboni 3 settembre 1738 - 29 agosto 1740 Lodovico Pico della Mirandola
Predecessore Sottodecano del Collegio Cardinalizio Successore
Pietro Ottoboni 3 settembre 1738 - 29 agosto 1740 Lodovico Pico della Mirandola
Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Damaso
(Titolo presbiterale in commendam)
Successore
Pietro Ottoboni 29 agosto 1740 - 16 febbraio 1753 Girolamo Colonna di Sciarra
Predecessore Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa Successore
Pietro Ottoboni 29 agosto 1740 - 16 febbraio 1753 Girolamo Colonna di Sciarra
Predecessore Segretario della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione Successore
Pietro Ottoboni 29 agosto 1740 - 16 febbraio 1753 Neri Maria Corsini
Predecessore Cardinale vescovo di Ostia e Velletri Successore
Pietro Ottoboni 29 agosto 1740 - 16 febbraio 1753 Pier Luigi Carafa
Predecessore Decano del Collegio Cardinalizio Successore
Pietro Ottoboni 29 agosto 1740 - 16 febbraio 1753 Pier Luigi Carafa
Predecessore Governatore di Velletri Successore
Pietro Ottoboni 29 agosto 1740 - 16 febbraio 1753 Pier Luigi Carafa
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