Gabriele Paolini: differenze tra le versioni

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Gabriele Paolini a Roma il 20 settembre 2015

Gabriele Paolini (Milano, 12 ottobre 1974) è un disturbatore televisivo italiano.

Biografia

Nato a Milano ma cresciuto a Roma, dal 2002 è nel Guinness dei primati per le sue apparizioni di disturbo sul piccolo schermo, con la motivazione: «he regularly sabotages journalist and presenter links on national TV in Italy, encouraging the use of condoms, as part of his civil battle against AIDS» («sabota regolarmente i collegamenti di giornalisti e presentatori su TV nazionali in Italia, incoraggiando l'uso del preservativo come parte della propria battaglia civile contro l'AIDS»).[1]

Televisione

Autodefinitosi "inquinatore televisivo", Paolini irrompe in programmi televisivi che eseguono collegamenti in diretta all'aperto: si tratta generalmente di telegiornali, ma anche di trasmissioni di attualità. Apparendo alle spalle degli inviati, espone spesso cartelli con brevi messaggi provocatori di varia natura, fa gesti scurrili come le corna, rivolge insulti a politici o a personaggi dello spettacolo e, in generale, disturba l'attività degli inviati, costringendo spesso ad interrompere il collegamento oppure a inviare immagini di copertura.

Durante i Mondiali di calcio Francia 1998 il giornalista Paolo Frajese, inviato del TG1, lo prese a calci in diretta da Marsiglia. La sequenza, divulgata anche dal programma di Rai 3 Blob, che contribuì a renderla più celebre, è stata riproposta in decine di trasmissioni televisive, anche fuori dall'Italia (ad esempio dalla CNN e da Channel 4).

Pornografia

Fino alla fine del 2006 ha pubblicato tramite internet materiale pornografico nel quale mostrava se stesso intento in atti sessuali espliciti di natura estrema[2].

Nel 2012 girò il film porno Storie di un italiano vero per la regia di Max Bellocchio[3]. Il 7 marzo 2013 uscì il film I soliti noti, una compilation di spezzoni pornografici presentata da Sara Tommasi. Protagonisti degli spezzoni, oltre a Paolini che vi appare in una breve scena, sono la stessa Sara Tommasi, Rocco Siffredi, Franco Trentalance, Remo Nicolini, l'ex tronista di Uomini e donne Fernando Vitale, e l'ex concorrente della trasmissione La pupa e il secchione Luca Tassinari.

Procedimenti giudiziari

Una sentenza della Corte di Cassazione dell'8 marzo 2006 riconobbe a suo carico il reato di molestie per un'azione durante un collegamento televisivo Rai del 28 marzo 2002 in diretta da palazzo Chigi, nel corso del quale Paolini si era posto alle spalle di un giornalista con un cartello giudicato offensivo del decoro del presentatore Pippo Baudo. Confermando la condanna a tre mesi di reclusione, la Cassazione definì le intrusioni di Paolini nelle dirette televisive molestie determinate da un'azione di disturbo che «altera le normali condizioni di tranquillità» delle persone che stanno lavorando «attraverso un'azione impertinente, indiscreta, invadente, senz'altro riconducibile nella nozione di petulanza»[4].

Il 5 dicembre 2006 la Polizia postale di Roma, su richiesta del Pubblico Ministero Maiorano, pose sotto sequestro i siti che Paolini usava per pubblicare il proprio materiale pornografico come elemento relativo al procedimento penale che lo coinvolgeva, intrapreso dal critico cinematografico Robert Bernocchi per le dichiarazioni presenti sul sito a lui indirizzate[5].

Il 19 ottobre 2010 il tribunale di Roma condannò Paolini a due anni e otto mesi di reclusione per tentata estorsione, calunnia, diffamazione e molestie ai danni di Robert Bernocchi[6].

Il 12 maggio 2012 il Tribunale di Roma lo condannò a 6 mesi di carcere e ad un risarcimento di 30.000 euro per molestie nei confronti di tre giornalisti di Mediaset[7].

La sua attività di disturbatore l'ha portato inoltre a ricevere dei fogli di via della durata di 3 anni dai comuni di Fiumicino[8] e Milano[9], rispettivamente nel settembre 2008 e agosto 2011.

Il 10 novembre 2013 fu arrestato con l'accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione minorile[10]. Il successivo 28 novembre ottenne gli arresti domiciliari su decisione del Tribunale del riesame che accolse il ricorso dei suoi difensori[11]. Il 24 ottobre 2014 fu rinviato a giudizio dal GUP, dopo aver respinto in precedenza la richiesta di rito abbreviato, con l'accusa di induzione alla prostituzione (avrebbe pagato 5 minorenni per far sesso), produzione di materiale pedo-pornografico e tentata violenza sessuale. Il 13 luglio 2015 tornò libero con obbligo di firma due volte a settimana, e nel contempo negò di voler tornare a fare il disturbatore televisivo e affermò: "voglio pensare solo alla mia biografia, al cinema visto che dalla biografia nascerà un film, e alla pittura"[12].

Il 14 luglio 2015 la procura di Roma lo rinviò a giudizio per violenza sessuale aggravata e interruzione di pubblico servizio in occasione di una diretta durante la quale aveva palpeggiato una giornalista impedendole di continuare la trasmissione[13].

Il 9 giugno 2017 viene condannato a 5 anni di reclusione per produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale su minore.

Pubblicazioni

Note

  1. ^ Most TV links hijacked by a campaigner, su guinnessworldrecords.com. URL consultato il 14 novembre 2013.
  2. ^ Archivio Web 2006 - Paolinihard.com, su paolinihard.com. URL consultato il 14 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2006).
  3. ^ http://www.iafd.com/title.rme/title=storie+di+un+italiano+vero/year=2012/storie-di-un-italiano-vero.htm
  4. ^ Cassazione: condannato Paolini "Un reato le incursioni in tv", la Repubblica, 13 giugno 2008. URL consultato il 14 novembre 2013.
  5. ^ Paolinihard.com. URL consultato il 14 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2007).
  6. ^ Tentata estorsione a ex amico: 2 annial disturbatore tv Gabriele Paolini, in Il Messaggero, 19 ottobre 2010. URL consultato il 14 novembre 2013.
  7. ^ Adelaide Pierucci, Condannato il disturbatore Paolini, Corriere della Sera, 12 maggio 2012. URL consultato il 14 novembre 2013.
  8. ^ Fiumicino vietata per 3 anni a Paolini, il disturbatore televisivo dei TG, in Corriere.it, 17 settembre 2008. URL consultato il 23 settembre 2008.
  9. ^ Guai per il noto disturbatore televisivo Foglio di via da Milano per 3 anni, in Tgcom.mediaset.it, 19 agosto 2011. URL consultato il 20 agosto 2011.
  10. ^ Arrestato Gabriele Paolini, è accusato di prostituzione minorile, in Corriere della Sera, 10 novembre 2013.
  11. ^ Giovanni Corato, Domiciliari per Paolini, in Il Giornale, 28 novembre 2013. URL consultato il 7 luglio 2014.
  12. ^ Il disturbatore Paolini a piede libero: "Ecco cosa farò da oggi"
  13. ^ Gabriele Paolini, chiesto processo per violenza sessuale: "Palpeggiò giornalista" - Il Fatto Quotidiano

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN121855629 · ISNI (EN0000 0001 1515 9899 · SBN RAVV095244 · BNF (FRcb137702521 (data)