Primavera (partito politico)

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Primavera
(PL) Wiosna
LeaderRobert Biedroń
StatoBandiera della Polonia Polonia
SedeVarsavia
Fondazione3 febbraio 2019
Dissoluzione11 giugno 2021
Confluito inNuova Sinistra
IdeologiaLiberalismo sociale
Progressismo
Ambientalismo
Femminismo
Laicismo
Europeismo
CollocazioneCentro-sinistra[1]
/Sinistra[2][3]
CoalizioneLa Sinistra (2019-2021)
Gruppo parl. europeoS&D
Seggi massimi Sejm
18 / 460
(2019)
Seggi massimi Senato
1 / 100
(2019)
Seggi massimi Europarlamento
2 / 52
(2019)
SloganJesteśmy wiosną

(Noi siamo la primavera)

Sito webwiosnabiedronia.pl

Primavera (in polacco Wiosna) è stato un partito politico polacco di orientamento social-democratico e europeista fondato nel 2019 dall'ex sindaco di Słupsk, Robert Biedroń. Esso è confluito l’11 giugno 2021 nel partito Nuova Sinistra.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il partito è stato fondato il 3 febbraio 2019, presso il Centro Sportivo Hala Torwar di Varsavia, in vista delle elezioni europee di maggio[4] e rompere il "duopolio" delle formazioni politiche che da decenni dominano la politica polacca: Diritto e Giustizia e Piattaforma Civica[5].

Alle elezioni europee del 2019 avendo ottenuto 826.975 voti, pari al 6,06% dei voti validi, gli sono stati assegnati tre seggi all'Europarlamento[6]. Il partito fa parte del gruppo parlamentare di centrosinistra Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D)[7].

Alle elezioni parlamentari del 2019, il partito, dopo aver avuto contatti con l'alleanza Coalizione Europea (di cui fa parte anche Piattaforma Civica)[8], ha annunciato l'intenzione di presentarsi all'interno della coalizione di sinistra Lewica[9], con Razem (Insieme) e l'Alleanza della Sinistra Democratica[10]. L'alleanza porta all'elezione di 19 deputati e di un senatore di Primavera.

Il partito si è sciolto ufficialmente nel 2021 per fondersi con l’Alleanza della Sinistra Democratica (SLD) in un partito unitario chiamato “Nuova Sinistra”. L'11 giugno 2021, l'assemblea generale del partito ha ufficializzato lo scioglimento votando a favore della fusione con l'SLD.

Ideologia[modifica | modifica wikitesto]

«Sono stati anni freddi e cupi, anni di conflitti senza fine, interessi di partito, ostilità crescenti che hanno preso il posto all'empatia. L’inverno gelido deve finire, siamo la primavera, e porteremo aria fresca alla Polonia!»

Il programma del partito si incentrava, in particolare, su tematiche marcatamente progressiste[11], come:

Il partito si caratterizzava inoltre per uno spiccato anticlericalismo[16], nonché per la richiesta di una forte separazione tra Stato e Chiesa[17]. Infatti, i vantaggi fiscali di cui la Chiesa cattolica polacca aveva goduto sino a quel momento erano considerati – dai sostenitori del partito – veri e propri "privilegi".

Inoltre, venne prevista la creazione di una Commissione ad hoc di «giustizia e riconciliazione» per giudicare i pubblici ufficiali che, nello svolgimento delle proprie funzioni, hanno violato i princìpi dello stato di diritto.

Parlamentari[modifica | modifica wikitesto]

Deputati IX legislatura (2019-2023)[modifica | modifica wikitesto]

Senatori X legislatura (2019-2023)[modifica | modifica wikitesto]

Europarlamentari IX legislatura (2019-2024)[modifica | modifica wikitesto]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi
Europee 2019 826.975 6,06
3 / 51
Parlamentari 2019 Sejm In SLD
19 / 460

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Polonia: Biedron annuncia tour attraverso il paese per promuovere nuovo partito Wiosna, in Agenzia Nova, 4 febbraio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).
  2. ^ (EN) Annabelle Chapman, How the Spring party is reviving the Polish left, in New Statesman, 27 febbraio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2019).
  3. ^ Giuseppe Sedia, La primavera polacca sogna con Biedron, gay e progressista, in il manifesto, 16 febbraio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2019).
  4. ^ (PL) Paweł Kośmiński, Wiosna - partia Roberta Biedronia. 'Czas na nowy rozdział - wspólnie zmienimy Polskę!', su Gazeta Wyborcza, 3 febbraio 2019. URL consultato il 3 Febbraio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).
  5. ^ Alexia Fafara, Polonia: la “Primavera” sta arrivando, una nuova speranza per spezzare il duopolio PiS /PO ?, in MondoDem, 14 maggio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).
  6. ^ (PL) Eurowybory 2019: Kto dostał się do Parlamentu Europejskiego?, su Gazeta Prawna, 27 May 2019. URL consultato il 27 May 2019 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2019).
  7. ^ (EN) Bartek Lech, Polish Left need to unite for October election, in EUobserver, 4 luglio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 22 luglio 2019).
  8. ^ (EN) Dominik Istrate, Robert Biedroń to join Poland’s European Coalition, in Emerging Europe, 2 luglio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 22 luglio 2019).
  9. ^ (EN) Joanna Plucinska, Angelika Meczkowska, Poland's fragmented opposition coalesces into left, center blocs, in Reuters, 18 luglio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 22 luglio 2019).
  10. ^ Polonia: partiti politici Wiosna, Lewica Razem e Sld andranno insieme a prossime elezioni, in Agenzia Nova, 19 luglio 2019. URL consultato il 20 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2019).
  11. ^ Polonia, nuovo partito progressista “sfonda” nei sondaggi, in askanews, 11 febbraio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).
  12. ^ Francesco Lepore, Polonia, Wiosna correrà da sola alle elezioni politiche. Per Biedrón anche Koalicja Europejska è troppo vicina alla Chiesa cattolica, in GayNews, 28 maggio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).
  13. ^ Micol Flammini, Il partito polacco Wiosna e una domanda sul futuro del populismo, in Il Foglio, 16 febbraio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).
  14. ^ (EN) Andrew Rettmann, EU far-right less impressive than predicted, in EUobserver, 27 maggio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2019).
  15. ^ Monica Perosino, Varsavia, il primo politico gay sfida la Polonia conservatrice, in La Stampa, 5 febbraio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).
  16. ^ Andrea Tarquini, Polonia, il documentario sugli abusi della chiesa che fa tremare i sovranisti, in la Repubblica, 17 maggio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).
  17. ^ Daniel Mosseri, Polonia, la sfida di Biedron. Un sindaco gay ed europeista a caccia dei voti delle donne, in Il Giornale, 5 febbraio 2019. URL consultato il 21 luglio 2019 (archiviato il 21 luglio 2019).

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