KORWiN

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Coalizione per il Rinnovamento della Repubblica - Libertà e Speranza
Koalicja Odnowy Rzeczypospolitej Wolność i Nadzieja
LeaderJanusz Korwin-Mikke
PresidenteSlawomir Mentzen
StatoBandiera della Polonia Polonia
SedeVarsavia
AbbreviazioneKORWiN
Fondazione22 gennaio 2015
IdeologiaLiberalismo[1][2]
Libertarianismo di destra[1]
Liberalismo conservatore[3]
Euroscetticismo[2][4]
Minarchismo
CollocazioneDestra[5][6]
CoalizioneConfederazione (dal 2018)
Seggi Sejm
8 / 460
(2023)
Seggi Senato
0 / 100
(2023)
Seggi Europarlamento
0 / 51
(2019)
Sito webpartiakorwin.pl

KORWiN, acronimo di Koalicja Odnowy Rzeczypospolitej Wolność i Nadzieja (Coalizione per il Rinnovamento della Repubblica - Libertà e Speranza) è un partito politico polacco fondato nel 2015 da Janusz Korwin-Mikke, in seguito ad una scissione interna al Congresso della Nuova Destra[7]. Tra gli altri esponenti della formazione vi sono Przemysław Wipler, eletto al Sejm, e Robert Iwaszkiewicz, membro del Parlamento europeo.

Il partito si attesta su posizioni libertarie di destra ed euroscettiche. L'acronimo della sua denominazione coincide col cognome del suo fondatore (KORWiN).

Korwin-Mikke prese parte alle elezioni presidenziali del 2015, ottenendo il 3,26%, mentre il candidato del Congresso della Nuova Destra, da cui Korwin era fuoriuscito, ottenne lo 0,46%.[8]

Dal 2018, il partito fa parte della Confederazione Libertà e Indipendenza, coalizione di cui KORWiN è il partito principale, insieme ai sovranisti euroscettici del Movimento Nazionale, ai monarchici paleolibertari della Confederazione della Corona Polacca, al Partito degli Automobilisti, ai conservatori dell'Unione delle Famiglie Cristiane e ai nazionalisti della Lega Nazionale[9].

Alle elezioni parlamentari del 2019 la Confederazione raccoglie 1.256.953 voti, pari al 6,81% dei consensi, ottenendo 11 seggi al Sejm, di cui 5 vanno a KORWiN, 5 al Movimento Nazionale e 1 alla Confederazione della Corona Polacca[10].

Alle elezioni europee del 2019 la Confederazione ottiene 621.188 voti, pari al 4,55%, non riuscendo a superare la soglia di sbarramento del 5% e rimanendo così fuori dal Parlamento europeo[11].

Parlamentari[modifica | modifica wikitesto]

Deputati della IX legislatura (2019-2023)[modifica | modifica wikitesto]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % Seggi
Parlamentari 2015 Sejm 722.999 4,76
0 / 460
Europee 2019[N 1] 621.188 4,55
0 / 51
Parlamentari 2019[N 2] Sejm 1.256.953 6,81
5 / 460
  1. ^ Con Movimento Nazionale
  2. ^ Con Movimento Nazionale; totale seggi: 11
Parlamentari 2023 Sejm 1.547.364 7.2
8 / 460

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Marek Jan Chodakiewicz, Ushering in Poland’s Reagan Democrats, in SFPPR News & Analysis, Selous Foundation for Public Policy Research, 2 novembre 2015. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2021).
  2. ^ a b Przemek Skwirczynski, Poland back on her feet?, in TheCommentator, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2019).
  3. ^ 'Banderite Ukraine, not Russia, is Our Enemy' – Polish Politician, Sputniknews.com, 13 ottobre 2015.
  4. ^ Polls differ on Poland's Sunday election, su euractiv.com, 23 ottobre 2015.
  5. ^ Alberto Nardelli, Polish elections 2015: a guide to the parties, polls and electoral system, in The Guardian, 22 ottobre 2015.
  6. ^ Polish youth votes for conservatives, Radio Poland (TheNews.pl), 26 ottobre 2015.
  7. ^ Korwin-Mikke odsunięty z funkcji prezesa KNP z przyczyn osobistych? - GazetaPrawna.pl - biznes, podatki, prawo, finanse, wiadomości, praca, su gazetaprawna.pl, 7 gennaio 2015. URL consultato il 5 marzo 2015.
  8. ^ Janusz Korwin-Mikke: Jeśli wygram będę silnym prezydentem, którego trzeba się bać [ZDJĘCIA+VIDEO, su polskatimes.pl. URL consultato il 5 marzo 2015 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2016).
  9. ^ (PL) Redakcja, Konfederacja KORWiN, Liroy, Braun, Narodowcy. Zaprezentowano nazwę i logo. Znamy szczegóły, su Polska Times, 27 febbraio 2019. URL consultato il 25 aprile 2020.
  10. ^ parlamentarne-2019, su ewybory.eu. URL consultato il 25 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2019).
  11. ^ (PL) Wybory do Parlamentu Europejskiego 2019, su pe2019.pkw.gov.pl. URL consultato il 25 aprile 2020.

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