Pennabilli
Pennabilli comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Rimini |
Amministrazione | |
Sindaco | Lorenzo Valenti (lista civica) dal 16-5-2011 |
Territorio | |
Coordinate | 43°49′05.52″N 12°15′52.2″E / 43.8182°N 12.2645°E |
Altitudine | 629 m s.l.m. |
Superficie | 69,66 km² |
Abitanti | 3 002[1] (31-12-2010) |
Densità | 43,1 ab./km² |
Frazioni | Ca' Morlano, Maciano, Miratoio, Molino di Bascio, Ponte Messa, Scavolino, Soanne, |
Comuni confinanti | Badia Tedalda (AR), Carpegna (PU), Casteldelci, Maiolo, Montecopiolo (PU), Novafeltria, Sant'Agata Feltria, Sestino (AR) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 47864 |
Prefisso | 0541 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 099024 |
Cod. catastale | G433 |
Targa | RN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 581 GG[3] |
Nome abitanti | pennesi |
Patrono | san Pio V |
Giorno festivo | 5 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pennabilli all'interno della provincia di Rimini | |
Sito istituzionale | |
Pennabilli (la Pénna in dialetto romagnolo[4]) è un comune italiano di 3.098 abitanti[5] della provincia di Rimini in Emilia-Romagna.
Geografia fisica
Il territorio del comune è interessato dal Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello e fa parte della Comunità Montana Alta Valmarecchia. Pennabilli è il comune più a Sud della regione Emilia-Romagna.
Storia
Ritrovamenti archeologici fanno risalire i primi insediamenti umani nel territorio di Pennabilli all'epoca etrusca e romana. Durante le scorrerie barbariche della metà del I millennio d.C., le due alture impervie su cui sorge il capoluogo (ora chiamate "Roccione" e "Rupe"), servirono da rifugio alle popolazioni stanziate nei dintorni e lungo il fiume Marecchia. Ebbero così origine le comunità di "Penna" e "Billi" i cui toponimi (l'uno derivante dal latino "Pinna", vetta, punta, l'altro da "Bilia", cima tra gli alberi) fanno riferimento alla caratteristica conformazione dei due colli. Secondo un'altra teoria "Billi" deriverebbe, invece, dal nome del dio etrusco del fuoco "Bel", venerato in un tempio divenuto, in era cristiana, chiesa di San Lorenzo (martire del fuoco).
Nel 1004 un discendente della famiglia Carpegna soprannominato "Malatesta", forse perché testardo e scapestrato, cominciò la costruzione della rocca sul Roccione: era la nascita del celebre casato che, sceso da Penna prima a Verucchio e poi a Rimini, avrebbe assoggettato tutta la Romagna. L'unione con il vicino castello di Billi avvenne solo nel 1350 con la posa della "pietra della pace" nella piazza del mercato sorta tra i due nuclei abitati. Il nuovo comune passò più volte sotto l'influenza dei Malatesta, dei Montefeltro, dei Medici e dello Stato Pontificio. Nel 1572, con il trasferimento della sede vescovile da San Leo, papa Gregorio XIII lo insignì del titolo di "Città". Pennabilli è tuttora sede della diocesi di San Marino-Montefeltro.
Nell'Italia unita il comune di Pennabilli è appartenuto alle Marche (provincia di Pesaro e Urbino) fino al 15 agosto 2009, quando ne è stato distaccato congiuntamente ad altri sei comuni dell'Alta Valmarecchia in attuazione dell'esito di un referendum svolto il 17 e 18 dicembre 2006. Contro la variazione territoriale le Marche hanno proposto ricorso alla Corte costituzionale, ma questa lo ha ritenuto infondato.[6]
Personalità legate a Pennabilli
- Matteo da Bascio, al secolo Matteo Serafini (Pennabilli, 1495 circa – Venezia, 6 agosto 1552), è stato un presbitero italiano, fondatore e primo superiore generale dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini.
- Tonino Guerra (Santarcangelo di Romagna, 16 marzo 1920 - S. Arcangelo di Romagna, 21 marzo 2012) viveva e lavorava a Pennabilli dal 1989, dove diede vita a numerose installazioni artistiche, mostre permanenti che prendono il nome de "I Luoghi dell'anima".
- Pietro Micheletti (Maciano di Pennabilli 19 ottobre 1900 - Maciano di Pennabilli 25 marzo 2005) militare italiano, eroe della prima guerra mondiale, pluridecorato, è stato l'ultimo cavaliere di Vittorio Veneto della Regione Marche.
Il Tibet e Pennabilli (la visita del Dalai Lama)
Pennabilli è stretta da un forte legame con il Tibet, che risale al XVIII secolo, quando padre Orazio Olivieri partì dalla città dei Malatesta per creare una Missione cattolica a Lhasa.
Lì creò un ottimo rapporto con i monaci e la popolazione, portò la prima stamperia a caratteri mobili e scrisse il primo dizionario italo-tibetano, che fu successivamente tradotto anche in inglese.
Nel 1994, Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, visitò la città per celebrare il 250º anniversario della morte del missionario: in quell'occasione scoprì una lapide sulla facciata della casa natale del frate cappuccino.
Nel 2005 si ha una seconda visita di Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, e viene inaugurata una struttura metallica sul colle che domina il paese composta da una campana a ricordo del missionario pennese Orazio, affiancata a tre mulini di preghiera tibetani o manikorlo (liberamente azionabili dai visitatori). La campana è il calco della campana originale della missione di Padre Orazio in Tibet. Ciascun mulino di preghiera presenta in rilievo il mantra buddhista Oṃ Maṇi Padme Hūṃ (in sanscrito ॐ मणि पद्मे हूँ,) cioè Salve o Gioiello nel fiore di loto; secondo la religione tibetana, il gesto di far ruotare un mulino di preghiera assume il significato di una invocazione rivolta verso il cielo, proprio come il suono di una campana.
Luoghi d'interesse
A Pennabilli si trova I Luoghi dell'anima: Orto dei frutti dimenticati di Tonino Guerra, un luogo in cui convivono installazioni artistiche e varietà antiche di alberi da frutto[7].
Nelle sale dell’antico palazzo comunale è ospitato Mateureka, uno dei pochissimi musei italiani dedicati alla storia della Matematica e degli Strumenti di calcolo.
Di un certo interesse storico-artistico è il duomo, cattedrale della diocesi di San Marino-Montefeltro.
Eventi
- Mostra mercato nazionale dell'antiquariato: si svolge a luglio.
- Artisti in piazza: festival internazionale dell'arte di strada che si tiene ogni anno, tra la fine di maggio e l'inizio di giugno.
Bandiera Arancione
Pennabilli dal 20 maggio 2010 è entrato a far parte del club italiano di Bandiera Arancione
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT[9] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 148 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Albania 36 1,20%
Romania 34 1,13%
Amministrazione
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 567.
- ^ Bilancio demografico 2008, dati ISTAT
- ^ La Valmarecchia rimane in Romagna
- ^ Orto dei frutti dimenticati su www.montefeltro.net.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Statistiche demografiche ISTAT
Voci correlate
Bibliografia
- Roland Guenter e Tonino Guerra. Aufbruch in Troisdorf. Herausgegeben vom Kulturamt der Stadt Troisdorf. Essen, 1992.
- Roland Guenter. Poetische Orte. Im Tal der Marecchia zwischen dem Hochappennin und Rimini. Essen, 1998.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pennabilli
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Pennabilli
- Wikinotizie contiene l'articolo Referendum popolare alta Valmarecchia, 18 dicembre 2006
Collegamenti esterni
- Pennabilli Sito ufficiale amministrazione comunale
- Pennabilli Sito ufficiale Pro Loco Pennabilli
- Antiquariato, Mostra Mercato Sito ufficiale della Mostra Mercato Nazionale Antiquariato di Pennabilli
- sito del Festival Artisti In Piazza che si tiene a Pennabilli
- Legge 3 agosto 2009, n. 117, in materia di "Distacco di comuni dalle Marche all’Emilia Romagna"
- L'Emilia Romagna ha 7 comuni in più - La mappa della provincia di Rimini con i nuovi 7 comuni