Nikolaj Bujanov

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Monumento a Bujanov nella città natale Mogilëv-Podol'skij

Nikolaj Grigor'evič Bujanov (in russo Никола́й Григо́рьевич Буя́нов?, in ucraino Микола Григорович Буянов?, Mykola Hryhorovyč Bujanov; Mogilëv-Podol'skij, 24 aprile 1925Castelnuovo dei Sabbioni, 8 luglio 1944) è stato un militare e partigiano sovietico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cippo a Bujanov presso il parco di Cavriglia.

Nato in Ucraina nel 1925, si arruolò nell'Armata Rossa e fu fatto prigioniero dai nazisti durante l'invasione dell'Unione Sovietica. Fu deportato in Italia per essere inquadrato in reparti antipartigiani, ma riuscì a fuggire trovando ospitalità presso una famiglia di San Giovanni Valdarno e successivamente si unì alle formazioni partigiane operanti nel Valdarno aretino. Membro della 5ª Compagnia "Chiatti" della 22ª Brigata Garibaldi "Vittorio Sinigaglia", durante un rastrellamento tedesco a Castelnuovo dei Sabbioni ignorò l'ordine di ritirarsi e venne ucciso mentre proteggeva i compagni e permetteva loro di mettere in salvo donne e bambini di Castelnuovo[1].

Nel 1978 a Nikolaj Bujanov è stato dedicato un parco a Cavriglia[2]. Nel 1985 gli è stata conferita con Decreto del Presidente della Repubblica la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria[3]. Nel 2019 è uscita la prima pubblicazione in italiano riguardante la storia di Nikolaj Bujanov, dal titolo Nikolaj Bujanov. Il partigiano sovietico che dette la vita per Cavriglia[4].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria). - nastrino per uniforme ordinaria
«Giovane cittadino ucraino, si sottraeva in S. Giovanni Valdarno al servizio con i tedeschi per unirsi a una formazione partigiana. Memore delle atrocità compiute dai nazisti nella terra natia, si offriva volontario in numerose azioni di sabotaggio che portava felicemente a termine con capacità e sprezzo del pericolo. L’8 luglio 1944 a protezione della evacuazione dei superstiti della dura rappresaglia del 4 luglio 1944 in Castelnuovo dei Sabbioni, nonostante i richiami superiori, impegnava il nemico da postazione assunta d’iniziativa più avanzata di quella assegnatagli, arrestando il rastrellamento e la popolazione civile. Solo, sulla postazione difesa sino all’estremo, esaurite le munizioni, crivellato di colpi, cadeva da prode[5]»
— Secciano di Cavriglia, 8 luglio 1944

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nicolai Bujanow, in Provincia di Arezzo - Progetto Memoria. URL consultato il 22 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2021).
  2. ^ Partigiani sovietici nella Resistenza Italiana, in Coordinamento Nazionale per la Jugoslavia - Italijanska Koordinacija za Jugoslaviju onlus. URL consultato in data 22 maggio 2011.
  3. ^ Nel quadro delle celebrazioni..., in Ambasciata d'Ucraina nella Repubblica Italiana, 7 luglio 2010. URL consultato in data 22 maggio 2011.
  4. ^ Edito da Settore 8 Editoria e scritto da Davide Torelli, il volume contiene l'inserto a fumetti a cura di Varchi Comics Finché udimmo cantar la mitraglia, sceneggiato da Francesco Benucci, con i disegni di Frenks Tassi e le chine di Gianluca Borgogni. Le illustrazioni interne e quelle di copertina sono state ideate e prodotte da Elisabetta Simonti. Nikolaj Bujanov. Il partigiano sovietico che dette la vita per Cavriglia, su davidetorelli.com, 8 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2019).
  5. ^ Presidenza della Repubblica, 20 maggio 1985.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]