Discussione:Arte marziale

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Progetto karate[modifica wikitesto]

Salve, c'è qualcuno appassionato di karate come me che darebbe vita al porgetto karate? Io sono abbastanza esperto... Bonza 17:56, 22 mag 2006 (CEST)[rispondi]

Ciao, io studio Ju Jitsu da 16 anni e mi intendo molto di arti marziali. Sono sempre state una passione forte per me. Mi piacerebbe volentieri aiutarti. ---Fabry- 02:47, 8 giu 2006 (CEST)[rispondi]

io proporrei anke un progggggettttto Jūdō --Angelonot

Oggi ha avuto inizio una piccola edit war con un utente anonimo (scrivo qui proprio perché questo ha un ip variabile e non posso parlare direttamente con lui) riguardo l'inserimento di un collegamento esterno. L'utente insiste nell'inserire il collegamento ad un sito di una federazione di arti marziali (per altro prevalentemente orientali) quando invece questo è un articolo generalissimo sull'accezione di arte marziale e quindi anche sulla sua formazione storica nei vari paesi. Tali link a federazioni andrebbero messi (se proprio vanno messi su wikipedia) sulle voci che trattano degli stili specifici. Adesso concello nuovamente il link ed invito chiunque abbia intenzione di reinserirlo di partecipare prima di tutto alla discussione. --ЩәĚη†єяЩιη†єя۞ 21:04, 8 set 2006 (CEST)[rispondi]

Secondo me il collegamento alla federazione del CONI è giusta: mi sembra puerile una discussione e figuriamoci una guerra editoriale! Ho letto che sei praticante di alcune arti marziali quindi son perplesso per la tua ostinazione: tale federazione comprende lotta e arte marziale in genere ma ovviamente privilegia le specialità olimpiche! Inoltre diverse arti marziali hanno pochi praticanti in Italia quindi entreranno in tale federazione quando il numero di praticanti aumenterà: è solo questione di tempo! Comunque mi astengo dal ripristino e lascio giudicare ad altri utenti. 8 settembre, 22:36

Gli edit war sono puerili. Le discussioni evitano gli edit war. Da qui segue che le discussioni non sono puerili. Appoggiandomi a questa tesi ti motivo il mio punto di vista: quella federazione non ha posto in questa voce perché, cito dal loro sito ([1]): Compiti e finalità della FIJLKAM sono esaurientemente esposti nello Statuto: la Federazione è costituita dalle Società, dalle Associazioni e dagli Organismi affiliati che svolgono, senza scopo di lucro, le attività sportive e promozionali del Judo, della Lotta, del Karate, del Ju Jitsu, dell’Aikido e del Sumo, e che riconosce le lotte tradizionali S’Istrumpa e Capoeira. Quando questa comprenderà anche il Kenpō, le arti marziali cinesi, il taekwondo, il Kendo, il Silat, il Kalarippayattu, il savate, e tutte le miriadi di altre arti marziali che non ho citato, allora riterrò opportuno inserirla nei collegamenti esterni. Ma poiché questa è una voce che riguarda la totoalità delle arti marziali, non è corretto inserire tale federazione. È corretto a mio avviso inserirla nelle voci delle arti marziali che rappresenta: Judo, karate, ecc... anche se in alcune c'è già. --ЩәĚη†єяЩιη†єя۞ 00:02, 9 set 2006 (CEST)[rispondi]

Concordo pienamente con WeEnterWinter. La FIJLKAM è solo una delle tante federazioni di arti marziali affiliate al CONI, non la federazione. Tra le altre cose non capisco perché le arti marziali non contemplate dalla FIJLKAM dovrebbero essere condierate arti marziali con pochi praticanti in Italia che entreranno in tale federazione quando il numero di praticanti aumenterà. Ad esempio le arti marziali cinesi hanno un gran numero di praticanti, una loro federazione affiliata la CONI (la FIWUK), una miriade di altre piccole e medie federazioni, i loro campionati (a livello regionale, italiano, europeo e mondiale) e non mi risulta che abbiano in progetto di essere assorbite da qualcun altro. --J B 12:13, 11 set 2006 (CEST)[rispondi]

cancellazione elenco di alcune arti marziali[modifica wikitesto]

trovo che l'elenco presente in questa pagina sia inutile e ridondante, visto che è già presente un link a fine pagina all'elenco di arti marziali note. propongo quindi la cancellazione e l'integrazione con il suddetto.

  • sto procedendo al da farsi. --Smark 01:57, 3 gen 2007 (CET)[rispondi]
  • invece no l'elenco è utilissimo , da un idea globale sullo sviluppo delle arti marziali--Angelo Not 10:52, 3 gen 2007 (CET)[rispondi]
    • secondo me elencarne solamente alcune è riduttivo (oltre che facilmente passibile di accuse di parzialità, mostrandone alcune a discapito di altre): se uno è interessato a vedere quali sono le arti marziali che si sono sviluppate può tranquillamente scorrere l'elenco nella pagina apposita, almeno quello è completo di Wikilink e, secondo me, si potrebbe aggiungere in fianco a ciascuna arte marziale una breve frase che la identifichi, salvando così parzialmente (e ampliando) il lavoro che era stato fatto in questa pagina! che ne dici? --Smark 14:06, 3 gen 2007 (CET)[rispondi]

Contributi da aggiungere[modifica wikitesto]

Incollo dei contributi forniti da 82.61.42.225, per discuterne l'eventuale inserimento. erano stati cancellati a causa di un rollback (l'autore aveva cancellato parti del testo preesistenti).Ricordo che sono trattate solo le arti marziali orientali nel testo che segue.

Visione d'insieme[modifica wikitesto]

Innanzitutto bisogna suddividere le arti marziali in due differenti blocchi: il primo è composto dalle arti marziali armate (kobudo, kendo, kyudo) e il secondo dalle arti disarmate, cioè a mani nude. A loro volta, le arti a mani nude vanno classificate in arti della lotta, che consistono principalmente nelle tecniche di proiezione, squilibrio, immobilizzazioni eccetera (esempi sono il Jūdō, il jujitsu, il sumo, la lotta greco-romana) e le arti basate sui colpi (calci, pugni ecc.), come il karate e il taekwondo. Una caratteristica comune a molte arti marziali dell'Asia Orientale è la codifica delle forme "da combattimento", (in cinese lu, in giapponese kata). Le "forme" sono sequenze di tecniche prestabilite contro uno o più avversari immaginari e rappresentano il patrimonio stilistico e tecnico della propria arte marziale. In generale, nei vari sistemi di combattimento a mani nude si utilizzano le sequenti tecniche: tecniche di mano chiusa o aperta, tecniche di gamba (calci), tecniche di percosse (effettuati con ginocchia, gomiti, e altre parti del corpo), proiezioni, leve articolari, punti di pressione, tecniche di immobilizzazione, soffocamento, strangolamento. Certe arti marziali tradizionali cinesi uniscono conoscenze marziali a quelle mediche: per esempio, esse insegnano alcuni aspetti della medicina tradizionale cinese come il Qi-Gong, l'agopuntura e l'agopressione.

in Asia[modifica wikitesto]

La scarsa presenza di fonti storiche riguardanti le arti marziali in Asia non ci permette di stabilire esattamente come le arti marziali si siano sviluppate. Sappiamo però che la maggior parte di esse deriva dalle tecniche di lotta della Cina del nord sviluppatesi durante la dinastia Zhou (XI-III secolo a.C.). Da queste, prese forma una serie di tecniche che durante la dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.) venivano chiamate Chi Ch'iao ("abilità e talento") o Shou Po ("mano che colpisce a pugno"). Le tecniche di lotta diffuse in Cina entrarono in contatto con i principi filosofici del Buddismo Chan (Zen in giapponese) intorno al VI secolo d.C., quando il monaco indiano Bodhidarma (chiamato Ta-Mo dai cinesi) arrivò nel tempio di Shaolin. I principi filosofici del buddismo influenzarono moltissimo le arti marziali cinesi e giapponesi, elevandole da semplici metodi di difesa personale ad arti per la ricerca della perfezione della tecnica e dello spirito. Ricordiamo, comunque, che le arti cinesi vennerò influenzate, non solo dal Buddismo, ma anche da altre correnti religiose, come il Taoismo e il Confucianesimo. L'insegnamento delle arti marziali in Asia ha storicamente seguito il tradizionale principio insegnante-discepolo. Gli studenti apprendono attraverso uno stretto sistema gerarchico al cui vertice sta il maestro: Sensei in giapponese; Sifu in cinese; Sah Bum Nim in coreano, Guru in hindi.

In occidente l'interesse per le arti marziali dell'Asia orientale è iniziato alla fine del XIX secolo, grazie all'incremento degli scambi commerciali traAmerica, Cina e Giappone. Con la permanenza in Giappone dei militari americani dopo la Seconda guerra mondiale, si verificò una crescente adozione delle tecniche marziali e, dagli anni '60 divennero molto popolari in tutto il mondo, arti giapponesi come il karate e il Jūdō. Allo stesso modo, con la guerra in Corea, l'esercito americano ebbe la possibilità di scoprire il Taekwondo e farlo conoscere in occidente. Dagli anni '70 il cinema di Hong Kong cominciò ad interessarsi alle arti marziali cinesi (dove fu coniato il termine Kung-fu per la prima volta), soprattutto grazie alle grandi capacità dell'attore Bruce Lee, il quale contribuì enormemente alla diffusione del genere dapprima negli USA e successivamente nel resto del mondo. Anche in altre regioni dell'Asia si sono sviluppate tecniche marziali, meno noti in occidente. In Indonesia si praticano arti che vanno sotto il nome di Silat; in Iran il Kung Fu Toa; nelle Filippine si praticano Kali, Escrima, Arnis de Mano; in India il Kalaripayat, in Malaysia il Kuantao; in Thailandia la Muay Thai; in Vietnam si praticano Viet Vo Dao e Quan Ki Dao.

Commenti (inevitabilmente personali ed opinabili) sui contributi di qui sopra[modifica wikitesto]

  • Che si possano distinguere arti marziali armate e arti marziali disarmate mi sembra estremamente dubbio. Se questo è approssimativamente vero per le arti marziali giapponesi non regge assolutamente per tutte le altre; giusto per fare un esempio il Tai-chi si pratica solitamente a mani nude ma il Tai-chi con la spada è estremamente diffuso ed il Tai-chi con altre armi è meno diffuso in occidente ma presente nelle scuole tradizionali in Cina.
  • Una lista delle tecniche che si studiano negli stili a mani nude è condannato ad essere incompleto, di parte e probabilmente inutile e quindi lo eliminerei (che senso ha dire che si studiano tecniche di gamba?).
  • I Lu/Kata (o come li si voglia chiamare) hanno valenza puramente didattica per facilitare l'insegnamento ma non sono essenziali nelle arti marziali. Arti marziali come la scherma, la boxe ma anche il cinesissimo Quin-Na non hanno vere e proprie forme codificate.
  • Le arti marziali esistevano in Europa (ma anche in Africa, in India, in Sudamercia ecc) secoli prima che ci fossero contatti con l'estremo oriente. L'identificazione delle arti marziali con le arti marziali dell'estremo oriente è un errore che, ovviamente, non deve trovare posto in una voce enciclopedica.
--J B 09:40, 8 gen 2007 (CET)[rispondi]

Praticanti di arti marziali[modifica wikitesto]

Qui è venuto fuori un problema: un praticante di arti marziali si chiama "artista marziale" (com'è ora nel template {{Bio}} e nelle categorie), "maestro di arti marziali" o altro? Incollo sotto l'intervento citato sopra:

Perchè Artista Marziale non significa assolutamente nulla. L'arte marziali non è un'arte figurativa, ma una mutuazione. si intende per arte marziali un sistema o metodo di combattimento che ha anche una componente importante nella grazia ed eleganza dei movimenti. Ma non ha nulla a che fare con la danza, la pittura, la scrittura (poesia) etc. Artista marziale non ha sinificato mentre Maestro di Arti Marziali denota un personaggio che ha contribuito in maniera consistente alla creazione e alla trasmissione di un sistema di combattimento che ha precise caratteristiche, di efficacia e di grazia. --SankukaiEditor (msg) 15:58, 11 gen 2010 (CET)

--Superchilum(scrivimi) 13:16, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]

Mi pare strano che "praticante di arti marziali" possa essere sinonimo di "maestro di arti marizili". Secondo me un "praticante di arti marziali" può essere sia un "maestro", ma anche uno che ha iniziato da poco... --Gig (Interfacciami) 13:25, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
Da profano, artista marziale lo casserei, in favore di maestro di arti marziali (a me da l'idea di "insegnante", oltre che di "contributo fondamentale") e volendo anche esperto di arti marziali (forse più neutro). Entrambi, a seconda del personaggio? --Azrael 13:27, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
(conflittato) Ma infatti. Secondo me per altro occorre dividere per sport: "praticante di arti marziali" è un significato troppo ampio, è come dire "praticante di giochi col pallone" in cui includere calcio, basket, tennis... Suddividendo, il problema sparisce: un praticante (che è diverso da "maestro") di Karate sio chiama karateka, un praticante di Judo si chiama Judoka, etc, con le relative varianti sport per sport. --Roberto Segnali all'Indiano 13:30, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
[conflittato] pur non sapendone nulla, se posso permettermi direi che è proprio il tutto che è da riformare... ovvero sostituirei nel bio la disciplina praticata... non so se la cosa rende più semplice la "denominazione" (come cavolo si dirà uno sportivo che si dedica al Taekwondo?) però arti marziali è imho troppo generico... sicuramente artista marziale è fuori luogo... --torsolo 13:34, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
puoi scegliere tra taekwondoka e taekwondoista. PersOnLine 15:16, 18 gen 2010 (CEST) [rispondi]
grazie dell'info... --torsolo 15:18, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
Concordo con Roberto: karateka, judoka... et similia. --Buggia 14:24, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
Le attività karateka, judoka eccetera le abbiamo già, e chiaramente è meglio usare quelle quando possibile, ma non sempre un personaggio può essere inquadrato in una (o più d'una) disciplina specifica, vedi Chuck Norris per dirne uno. E in ogni caso, le categorie generiche ci servono come contenitori per quelle specifiche, per cui rimaniamo sul problema iniziale --Bultro (m) 16:22, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
E' il problema della traduzione dall'inglese di "martial artist", che in inglese è appunto la dizione corretta della categoria, ma che in italiano, per l'ambivalenza semantica del termine "artista" (che non è relativo - come in inglese - alle "discipline in senso generale", ma proprio alla consuetudine d'uso riferito alla sola dimensione figurativo-espressiva) rimane "sopra le righe". Difficile dare una sintesi complessiva della macrocategoria. Marzialista è un neologismo, artista marziale è corretto ma per consuetudine d'uso non ottimale... "Praticante/istruttore (in base al caso) di arti marziali" è l'unica dizione che mi sovviene. Veneziano- dai, parliamone! 17:13, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
L'arte non è solo performativa, e utilizzare arte marziale è perfettamente lecito (marziale sul Treccani). I praticanti di un'arte vengono solitamente denominati artisti in senso generale, e con nomi specifici in senso ristretto: artista visivopittore, fotografo, ect; artista performativodanzatore, attore, cantante; artista marzialejudoka, karateka. La dicitura maestro è troppo simile ad insegnante: maestro di arti marziali mi fa pensare a qualcuno che le insegna. Dove sta il problema? Chi pratica un'arte è un artista, e chi pratica uno sport è un atleta. Se un'artista marziale è famoso per aver partecipato a gare ed eventi sportivi, allora va utilizzato atleta. Essere un judoka o un karateka non è un criterio per essere incluso in Wikipedia... la disciplina marziale è una cosa, ma la pratica di essa come sport è un'altra. --EXE.eseguibile 08:46, 19 gen 2010 (CET)[rispondi]

[conflittato] leggendo i post di Bultro e Veneziano direi che la soluzione potrebbe trovarsi... se come afferma Veneziano artista marziale è corretto si adotti questo (anche se lo trovo personalmente orripilante)... ma direi di "utilizzarlo" solo nelle categorizzazioni... il tpml bio imho dovrebbe avere un riferimento "puntuale" all'attività svolta, non essere generico... praticante/istruttore o similari li eviterei come la peste :-), altrimenti domani per assurdo ci troviamo la categorizzazione praticante di atletica leggera in una voce di presidente degli Stati Uniti perchè fa jogging... insomma essere dei semplici praticanti o istruttori non ha (non dovrebbe avere) tutto questo rilievo enciclopedico, al massimo se ne dà conto come semplice informazione nel testo... in merito a maestro sarei più possibilista in quanto sento spesso "qualificare" così alcune figure significative di quelle discipline... però anche in questo caso c'è il rischio che venga utilizzata anche in altri settori... p.e. ci sono i c.d. maestri di sci, che sono si dei professionisti nell'insegnamento di quello sport invernale, ma che io non classificherei (nel caso meritassero una voce) con una categoria apposita... comunque fate vobis... --torsolo 08:59, 19 gen 2010 (CET)[rispondi]

artista di strada penso vada bene...--217.201.206.254 (msg) 12:17, 19 gen 2010 (CET)[rispondi]
Facendo una rapida ricerca su internet vedo che il termine "artista marziale" è utilizzato frequentemente. Anche a me, che non l'ho mai sentito prima, suona male, ma forse è solo una questione di abitudine. --Jotar (msg) 13:43, 19 gen 2010 (CET)[rispondi]
E "Cultore di arti marziali"? Non è impegnativo come maestro, ma è meno squallido di praticante. --Vermondo (msg) 15:33, 19 gen 2010 (CET)[rispondi]

Visto che la dicitura tra le attività si mettono solo per coloro che praticano le arti marziali a livello elevati si potrebbe usare forse "esperto marzialista" però non è una dicitura consolidata né diffusa. PersOnLine 01:27, 21 gen 2010 (CEST)[rispondi]

Poco più su avevo proposto semplicemente esperto di arti marziali: il termine mi pare utilizzato, di immediata comprensione, e non da luogo a strane ambiguità. --Azrael 09:41, 21 gen 2010 (CET)[rispondi]
Esperto di arti marziali non significa atleta. Tutti quelli che stanno su Wikipedia sono atleti che praticano le arti marziali come sport. Le pagine sui maestri sono pochissime. Essere un esperto di arti marziale non significa essere enciclopedico. Essere un'atleta di arti marziali a livello internazionale sì. Questa è la differenza. --EXE.eseguibile 16:39, 21 gen 2010 (CET)[rispondi]

Citazione spostata dalla voce[modifica wikitesto]

Sposto qui una o piú citazioni che ho rimosso dalla sezione iniziale della voce, in quanto non rispettano Wikipedia:Citazioni. Reinseritele solo dopo aver corretto gli errori (tipicamente, lunghezza e/o numero eccessivi, e/o carenza di fonti). Grazie, Nemo 10:45, 18 dic 2011 (CET)[rispondi]

«Se mi accorgo che qualcuno mi guarda con odio, non reagisco. Mi limito a fissarlo negli occhi, avendo cura di non trasmettergli alcuna sensazione d'ira o di pericolo. E il combattimento, prima ancora di cominciare è già finito. Il nemico da battere è dentro di noi. Le arti marziali non significano violenza, ma conoscenza di sé stessi e degli altri .»

Eh, infatti: lo scopo è giungere alla pace...!--79.24.123.209 (msg) 19:28, 14 ago 2015 (CEST)[rispondi]

Non ho cercato, lo ammetto, ma vorrei suggerire la lotta "bendata", se non fosse ancora registrata (v. "Misticismo e Arti..." bruce Lee). --79.24.123.209 (msg) 19:05, 14 ago 2015 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Arte marziale. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 00:20, 8 feb 2018 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 22:47, 2 apr 2022 (CEST)[rispondi]