Culto di Alessandro in Egitto

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Il culto di Alessandro in Egitto fu un antico culto egizio diffusosi alla fine del IV secolo a.C. a seguito della costruzione della tomba monumentale di Alessandro Magno ad Alessandria d'Egitto, capitale del regno ellenistico dell'Egitto tolemaico, per volontà del faraone Tolomeo I Sotere.[1] Il culto di Alessandro fu associato a quello dei Tolomei e ogni anno veniva nominato un sacerdote eponimo di Alessandro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la morte di Alessandro il Grande del 323 a.C. uno dei suoi generali, Tolomeo I, nei lunghi e difficili conflitti succeduti alle battaglie di Alessandro, le guerre dei diadochi, riuscì ad aggiudicarsi dalla massa ereditaria dell'impero di Alessandro Magno, l'intero Egitto come sua signoria territoriale e consolidò questa terra come base di partenza per il suo regno.

Per legittimare la sua assunzione di potere sulla terra del Nilo si appellò, come d'altro canto fecero anche gli altri diadochi insieme alla sua fortuna bellica, anche alla legittima discendenza (diadochē) di Alessandro, come nella sua opera storica egli stilizzò sé stesso quale suo più stretto amico.

Alessandro era considerato dagli egizi come un liberatore dalla dominazione straniera dei persiani e di fronte a loro riuscì, secondo il rito dell'antico Egitto, a salire al trono come Faraone, «figlio di Amon-Ra» e inoltre ottenere uno status di divinità. La fruizione della sua successione poté di conseguenza essere a Tolomeo solo utile alla sua presa del potere in Egitto.

Nel nuovo stato tolemaico la classe dominante poteva essere tuttavia costituita dagli elleni, macedoni e greci seguaci di Alessandro e i loro successori, ai quali infine persino la casa reale tolemaica non apparteneva.

Rafforzato dai suoi grandi successi, Alessandro aveva nei suoi ultimi anni di vita preteso da tutti i suoi sudditi greci l'apoteosi, il riconoscimento come dio vivente. Nel mondo greco queste richieste erano tendenzialmente e in modo contraddittorio accolte negativamente, ma le numerose fondazioni di città da parte di Alessandro gli avevano assicurato una profonda venerazione come dio, poiché i cittadini di una città ellenica tributavano ad ogni loro fondatore (ecista) onori da divinità. Così anche ad Alessandria d'Egitto, che Tolomeo scelse come capitale del suo regno.

Come nessun altro diadoco, Tolomeo incarnò la successione ideale di Alessandro per sé e l'associò propagandisticamente alla dinastia da lui fondata. Per questo Alessandro dovette essere elevato dallo stato di un semplice dio cittadino a quello di un dio dell'intero regno, che da tutti gli elleni all'interno dei confini dell'Egitto tolemaico doveva essere adorato.

Alessandro come dio dei tolemaici[modifica | modifica wikitesto]

Subito verso il 290 a.C. Tolomeo iniziò in Alessandria la costruzione di un tempio funerario per Alessandro, il cosiddetto "corpo" (sēma), e vi pose a capo un prete (ἱερεύς, hiereus) come guida spirituale e celebrante delle cerimonie religiose. L'ufficio sacerdotale alessandrino avanzò rapidamente verso la più alta dignità del regno tolemaico.

La sua importanza veniva sottolineata dal suo carattere eponimo, il che significa, che l'anno di governo di un re veniva chiamato secondo il nome del sacerdote e documenti in greco e demotico venivano datati con il suo nome.

Come primo titolare del servizio fu scelto il fratello del re, Menelao. Sotto Tolomeo I i sacerdoti potevano ricoprire la carica per più anni, mentre da Tolomeo II il periodo di servizio, con poche eccezioni, era limitato a un anno.

La fortunata instaurazione del culto di Alessandro ad Alessandria fu agevolata senza dubbio dalla presa di possesso della salma di Alessandro, che già nel 321 a.C. era stata trafugata da Babilonia e portata in Egitto. Tolomeo I lasciò che i trafugatori la sistemassero a Menfi, ma sotto Tolomeo II la salma venne traslata ad Alessandria.

La presenza della salma del fondatore della città nella stessa città egizia innalzò il prestigio della medesima, come anche quello della dinastia tolemaica, su quelle degli altri diadochi e rafforzò la fede nel nuovo culto di stato. Le spoglie mortali di Alessandro non vennero del resto cremate, secondo l'uso greco-macedone, ma esposte in un sarcofago dorato, che più tardi, fu sostituito da un contenitore trasparente. Così essa divenne uno dei luoghi di pellegrinaggio più frequentati nell'antico mondo del Mediterraneo, che ancora incitava al pellegrinaggio gli imperatori romani.

Nel pantheon delle divinità greche, Alessandro fu aggiunto alle divinità olimpiche, e quindi a quelle più importanti, dai Tolomei. Ciò spiega tra l'altro l'omissione dell'indicazione di "dio" nei documenti e negli atti, poiché per i dei olimpici il nome individuale era sufficiente ad individuarne lo status, cosicché l'epiteto "dio" (theos) dinnanzi al nome era superfluo. Come Zeus o Apollo, ora anche Alessandro era il nome di un dio.

I Tolomei come dei che condividevano il tempio[modifica | modifica wikitesto]

Mentre sotto Tolomeo I fu stabilito il culto di Alessandro, il suo figlio e successore Tolomeo II ne compì il collegamento con il culto della propria dinastia.

Il culto tolemaico fu fondato tra il 283 e il 282 a.C. con l'imposizione della coppia defunta dei genitori di Tolomeo II come "divinità salvatrici" (theoi soteres).

Il significato emergente del culto di Alessandro per la dinastia fu in quell'occasione ulteriormente rafforzato, mentre anche le statue del culto tolemaico furono poste nel tempio e il sacerdote di Alessandro ora subentrò anche in ogni cerimonia di culto, che doveva offrire sacrifici ai Tolomei divinizzati. Così i Tolomei sottolineavano il primato di Alessandro come divinità principale e parimenti il loro sottordine nei suoi confronti, poiché essi come "dei" condividevano il tempio di Alessandro (theoi synnaoi) ma lasciavano al suo posto il dio principale. Alessandro rimase il principale destinatario di tutte le offerte, mentre i Tolomei vi partecipavano solamente.

L'innalzamento di Alessandro sui Tolomei e il loro legame con lui divennero successivamente, con l'ampliamento del suo culto istituzionale, più profondi. Così nel 269 a.C. fu istituito il servizio sacerdotale della "portatrice del cesto" (kanēphóros), della "dea dei fratelli e sorelle"/Arsinoe II, nel 211 a.C. di ognuna delle "Premiate – cioè - coronate" (athlophoros) della "dea benefattrice"/Berenice II e nel 199 a.C. un servizio di sacerdotesse per la "dea amante del padre"/Arsinoe III. Tutti questi impieghi erano subalterni al sacerdote di Alessandro. Cleopatra III unì ad essi tre ulteriori tre servizi sacerdotali per il suo culto personale come "benefattrice e dea materna": quello del "sacro puledro" (hieros pōlos), quello della "incoronata" (stephanēphoros) e quello della "portatrice di luce" (phōsphoros).

Anche lo status della "divinità che condivide il tempio" fu ulteriormente consolidato, dopo che sotto Tolomeo IV la inumazione dei resti dei Tolomei fu attuato nella sema, e, al contrario della salma di Alessandro, secondo l'usanza greca, essi furono cremati e conservati in urne.

Elenco dei sacerdoti eponimi di Alessandro[modifica | modifica wikitesto]

Tolomeo I Sotere (305–282 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
006 Menelao, figlio di Lago 285/284 a.C. 39 P. Hib. I 84a. Fratello di Tolomeo I
4ª volta
007 Menelao, figlio di Lago 284/283 a.C. 40 P. Eleph. 2. 5ª volta
008 Eurea, figlio di Proito 283/282 a.C. 41 P. Eleph. 3. ebbe la carica tre volte

Tolomeo II Filadelfo (285/282–246 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
Per i sacerdoti n° 9-16 (dal quarto all'undicesimo anno di regno di Tolomeo II) se ne conoscono solo due ma senza data precisa.
? Ateneo o Limneo, figlio di Apollonio ? ? P. Hib. I 97.
? Filisco, figlio di Spudeo ? ? P. Hib. I 30.
017 Leontisco, figlio di Callimede 274/273 a.C. 12 P. Cair. Zen. I 59001.
P. Hib. I 110.
018 Nearco o Neomede, figlio di Neocle o Filocle 273/272 a.C. 13 P. Hib. I 110; II 199.
019 Callicrate, figlio di Boisco 272/271 a.C. 14 P. Hib. II 199.
PP VI 14607.
di Samo. Primo sacerdote di Alessandro e dei Theoi Adelphoi (Tolomeo II e Arsinoe II)
020 Patroclo, figlio di Patrono 271/270 a.C. 15 P. Hib. II 199.
PP VI 15063.
dalla Macedonia
Per i sacerdoti n° 21-25 (dal sedicesimo al ventesimo anno di regno di Tolomeo II) non si hanno né papiri né iscrizioni.
026 Timarchide, figlio di Asclepiodoro 265/264 a.C. 21 P. Strasb. V 641.
027 Pelope, figlio di Alessandro 264/263 a.C. 22 P. Hib. I 92.
PP VI 14618.
dalla Macedonia, padre di Pelope
028 Cinea, figlio di Alcheta 263/262 a.C. 23 P. Hib. I 88; II 209.
PP VI 17215.
dalla Tessaglia
029 Aristonico, figlio di Perilao 262/261 a.C. 24 P. Hib. I 85 e 190.
PP VI 14897.
di Samo
030 Tolomeo, figlio di Aratocle 261/260 a.C. 25 P. Hib. I 143.
P. Osl. II 16.
PP III/IX 5236.
di Rodi
031 Taurino, figlio di Alessandro 260/259 a.C. 26 BGU VI 1226. dalla Macedonia, fratello di Pelope
032 Medeo, figlio di Lampone (o Laagone) 259/258 a.C. 27 BGU VI 1227.
P. Petrie III 56b.
033 Antifilo, figlio di Lichino 258/257 a.C. 28 BGU VI 1228.
P. Hib. I 94.
034 Antioco, figlio di Chebba 257/256 a.C. 29 BGU VI 1229; X 1979, 1980.
P. Cair. Zen. I 59133.
P. Hib. I 95.
dalla Tessaglia
035 ? 256/255 a.C. 30
036 Glaucone, figlio di Eteocle 255/254 a.C. 31 PP IX 5203.
P. Cair. Zen. II 59173, 59182.
di Atene
037 ? 254/253 a.C. 32
038 Aeto, figlio di Apollonio 253/252 a.C. 33 P. Cair. Zen. II 59248.
PP IX 4988.
di Aspendo
039 Neottolemo, figlio di Craiside 252/251 a.C. 34 P. Hib. I 98. dalla Pisidia
040 Tolomeo, figlio di Andromaco 251/250 a.C. 35 P. Cair. Zen. II 59289. Forse identico a Tolomeo Andromaco
041 Epeneto, figlio di Epeneto 250/249 a.C. 36 P. Cornell 2.
042 ? 249/248 a.C. 37 P. Cornell 2.
043 Antioco, figlio di Cratida 248/247 a.C. 38 PP III/IX 4999.
P. Petrie III 54a.
di Aptera
044 Tlepolemo, figlio di Artapate 247/246 a.C. 39 P. Cair. Zen. III 59340. di Xanthos

Tolomeo III Evergete (246–222 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
044 Tlepolemo, figlio di Artapate 246/246 a.C. 1
045 Tlepolemo, figlio di Artapate 246/245 a.C. 2 P. Petrie III 43.
PSI IV 385.
2ª volta
046 Archelao, figlio di Dama 245/244 a.C. 3 BGU X 1981.
P. Hib. I 145.
PP III/IX 5040.
047 Archelao, figlio di Dama 244/243 a.C. 4 BGU X 1981.
P. Hib. I 145.
PP III/IX 5040.
2ª volta
048 Aristobulo, figlio di Diodoto 243/242 a.C. 5 P. Hib. I 171.
PSI IV 389.
049 Tantalo, figlio di Cleonico 242/241 a.C. 6 P. Petrie II 44 = III 54b.
050 Archibio, figlio di Feidone 241/240 a.C. 7 P. Hausw. 2; 8; 9.
051 Onomasto, figlio di Pirgone o Pirrone 240/239 a.C. 8 P. Hib. I 89; II 261, 262.
052 Apollonide, figlio di Moschione 239/238 a.C. 9 OGIS I 56.
053 Apollonide, figlio di Moschione 238/237 a.C. 10 P. Petrie IV 1. 2ª volta
054 Seleuco 237/236 a.C. 11 P. Petrie III 58d.
055 Eucle, figlio di Eubata 236/235 a.C. 12 BGU X 1982.
P. Petrie IV 16.
056 Sosibio, figlio di Dioscuride 235/234 a.C. 13 P. Petrie III 55a; IV 22.
PP VI 14631.
057 Ellanico, figlio di Ellanico o Eufragora 234/233 a.C. 14 P. Amsterdam Inv. 250.
058 ?, figlio di Leone 233/232 a.C. 15 P. dem. Cair. II 30604.
059 Aristomaco, figlio di Timandro 232/231 a.C. 16 P. Hamb. Inv. 676.
060 Mennea, figlio di Menoitio 231/230 a.C. 17 P. dem. Berl. 3089.
061 ? 230/229 a.C. 18
062 Filone, figlio di Antipatro 229/228 a.C. 19 P. dem. Cair. II 31208; 31210.
063 Icatida, figlio di Icatida 228/227 a.C. 20 SB V 7631.
064 Galeste, figlio di Filistione 227/226 a.C. 21 P. Petrie III 21a–b.
SB III 6277; 6301.
P. dem. Cair. 30624.
065 Alessicrate, figlio di Teogene 226/225 a.C. 22 P. Petrie I 19; III 19c.
066 Tolomeo, figlio di Crisermo 225/224 a.C. 23 PP III/IX 5238; VI 14624.
067 Archetea, figlio di Iasio 224/223 a.C. 24 P. Hamb. Inv. I 24.
068 Dositeo, figlio di Drimilo 223/222 a.C. 25 CPJud. I 127d–e.
Terzo libro dei Maccabei 1, 3.
Ebreo per nascita
069 ? 222 a.C. 26

Tolomeo IV Filopatore (222–205 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
069 Nicanore, figlio di Bacchio 222/221 a.C. 1 BGU VI 1273; X 1983.
070 Pitea, figlio di Apollodoro 221/220 a.C. 2 P. Hausw. 16.
SB X 10450; XII 10859.
071 Demetrio, figlio di Apelle 220/219 a.C. 3 BGU X 1984.
072 Demetrio, figlio di Apelle 219/218 a.C. 4 SB XII 11061.
073 Mnasiade, figlio di Policrate 218/217 a.C. 5 BGU VI 1274. di Argo, padre di Policrate
074 Tolomeo, figlio di Eropo 217/216 a.C. 6 PP III/IX 5239; VI 15168 e 15237. di Argo
075 Agatocle, figlio di Agatocle 216/215 a.C. 7 BGU VI 1262; X 1958; 1986.
076 Tolomeo, figlio di Tolomeo 215/214 a.C. 8 BGU VI 1264; 1275; 1276; 1277; 1278; X 1943; 1959; 1969.
077 Andronico, figlio di Nicanore 214/213 a.C. 9 BGU X 1944; 1945; 1960; XIV 2397.
078 Pitangelo, figlio di Filocleito 213/212 a.C. 10 BGU X 1946; 1947.
SB III 6289.
079 Eteoneo (?, figlio di Eteoneo?) 212/211 a.C. 11 BGU X 1963; 1965.
SB III 6288.
080 Eteoneo (?, figlio di Eteoneo?) 211/210 a.C. 12 P. dem. Berl. 3075.
081 Antifilo, figlio di Agatanore 210/209 a.C. 13 P. BM Andrews 18.
082 Aiachide, figlio di Geronimo 209/208 a.C. 14 P. Hausw. 14.
083 Demostene o Timostene, figlio di Cratino 208/207 a.C. 15 P. BM Andrews 28.
084 ? 207/206 a.C. 16
085 ? 206/205 a.C. 17
086 Asclepiade, figlio di Asclepiade 205 a.C. 18 P. KölnÄgypt. 7.

Tolomeo V Epifane (205–180 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
086 ? 205/204 a.C. 1
087 Aristomene, figlio di Mennea 204/203 a.C. 2 P. dem. Cair. 30660, 30700. di Alizia
088 Satiro, figlio di Eumene 203/202 a.C. 3 PP III/IX 5263.
089 Adaio, figlio di Gorgia 202/201 a.C. 4 P. Tebt. III 820.
090 Pausania, figlio di Demetrio 201/200 a.C. 5 P. Tebt. III 1003.
091 Andromaco, figlio di Lisimaco 200/199 a.C. 6
092 Twnn, figlio di Tolomeo 199/198 a.C. 7 P. dem. Louvre 2435.
093 Demetrio, figlio di Sitalche 198/197 a.C. 8 P. dem. Louvre 3266.
094 Aeto, figlio di Aeto 197/196 a.C. 9 Stele di Rosetta = OGIS I 90.
095 Zoilo, figlio di Andro 196/195 a.C. 10 Londra, BM EA 10624, 10629.
096 Tolomeo, figlio di Tolomeo 195/194 a.C. 11 PP IX 5240a.
097 ? 194/193 a.C. 12
098 ?, figlio di Eumelo 193/192 a.C. 13 P. Tebt. III 816.
099 Teone, figlio di Zenodoto 192/191 a.C. 14 BGU XIV 2388.
100 Antipatro, figlio di Dionisio 191/190 a.C. 15 Londra, BM EA 10560.
101 ? 190/189 a.C. 16
102 ? 189/188 a.C. 17
103 Carileo, figlio di Ninfione 188/187 a.C. 18 P. Mich. Inv. 928.
104 Aristonico, figlio di Aristonico 187/186 a.C. 19 di Alessandria
105 Timoteo, figlio di Timoteo 186/185 a.C. 20 P. Mich. Inv. 3156.
P. BM. Reich 10226.
106 Tolomeo, figlio di Tolomeo 185/184 a.C. 21 PP III/IX 5241, VI 14946.
107 Tolomeo, figlio di Tolomeo 184/183 a.C. 22 PP III/IX 5241, VI 14946. 2ª volta
108 Tolomeo, figlio di Pirride 183/182 a.C. 23 Stele 5576.
109 Egesistrato, figlio di Egesistrato 182/181 a.C. 24 P. BM Andrews 10.
110 ?, figlio di Zenodoro 181/180 a.C. 25

Tolomeo VI Filometore (180–170 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
110 ? 181/180 a.C. 1
111 Poseidonio, figlio di Poseidonio 180/179 a.C. 2 P. Amh. II 42.
112 Filone, figlio di Castore 179/178 a.C. 3 P. dem. Cair. 30783, 30968. di Alessandria
113 ? 178/177 a.C. 4
114 Tolomeo, figlio di Tolomeo 177/176 a.C. 5 Londra, BM EA 10518.
115 Tolomeo, figlio di Filocrate 176/175 a.C. 6
116 Filostrato, figlio di Asclepiodoto 175/174 a.C. 7 P. Tebt. III 818, 979.
117 Eracleodoro, figlio di Apollofane 174/173 a.C. 8 P. Amh. II 43.
118 Apollodoro, figlio di Zenone 173/172 a.C. 9 P. BM Siut 10594.
P. Mich. Inv. 190.
119 Demetrio, figlio di Democle 172/171 a.C. 10 P. Tebt. III 819.
120 Alessandro, figlio di Epicrate 171/170 a.C. 11 Londra, BM EA 10675.

Tolomeo VI Filometore / Tolomeo VIII Evergete / Cleopatra II (170–145 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
121 Pirro, figlio di Pirro 170/169 a.C. 12 / 1 Londra, BM EA 10513.
122 ? 169/168 a.C. 13 / 2
123 ? 168/167 a.C. 14 / 3
124 ? 167/166 a.C. 15 / 4
125 Melagcoma (figlio di Filodamo) 166/165 a.C. 16 / 5 PP III/IX 5194. dall'Etolia
126 Policrito, figlio di Aristodemo 165/164 a.C. 17 / 6
127 Eracleide o Eracleito, figlio di Filosseno 164/163 a.C. 18 / 7
128 Isidoto, figlio di Teone o Tione 163/162 a.C. 19 / 8
129 ? 162/161 a.C. 20 / 9
130 ? 161/160 a.C. 21 / 10
131 ? 160/159 a.C. 22 / 11
132 ? 159/158 a.C. 23 / 12
133 Tolomeo, figlio di Tolomeo 158/157 a.C. 24 / 13 P. dem. Cair. 30606.
Londra, BM EA 10561, 10618.
Figlio maggiore di Tolomeo VI e di Cleopatra II
134 ? 157/156 a.C. 25 / 14
135 Cafisodoro, figlio di Cafisodoro 156/155 a.C. 26 / 15 PP III/IX 5167.
136 ? 155/154 a.C. 27 / 16
137 ? 154/153 a.C. 28 / 17
138 Demetrio, figlio di Stratonico 153/152 a.C. 29 / 18
139 ? 152/151 a.C. 30 / 19
140 ? 151/150 a.C. 31 / 20
141 Epitico o Epidico 150/149 a.C. 32 / 21 Londra, BM EA 10620.
142 ? 149/148 a.C. 33 / 22
143 Callicle, figlio di Diocrate o Teocrate 148/147 a.C. 34 / 23 P. dem. Cair. 31179.
144 ?, figlio di Zoilo 147/146 a.C. 35 / 24 Londra, BM EA 10620(b).
145 Tyiywns, figlio di Santippo 146/145 a.C. 36 / 25 P. dem. Cair. 30605.

Tolomeo VIII Evergete / Cleopatra II (145–141 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
145 Tyiywns, figlio di Santippo 145 a.C. 25 P. dem. Cair. 30605.
146 ? 145/144 a.C. 26
147 Tolomeo, figlio di Tolomeo 144/143 a.C. 27 P. Köln VIII 350. Il secondo figlio di Tolomeo VI e di Cleopatra II, faraone tra il 145 e il 144 a.C.
148 ? 143/142 a.C. 28
149 ? 142/141 a.C. 29

Tolomeo VIII Evergete / Cleopatra II / Cleopatra III (141–116 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
150 ? 141/140 a.C. 30
151 ? 140/139 a.C. 31
152 ? 139/148 a.C. 32
153 Dionisio, figlio di Demetrio 138/137 a.C. 33 P. dem. Cair. 30619.
154 ? 137/136 a.C. 34
155 Antipatro, figlio di Ammonio 136/135 a.C. 35 P. Tebt. III 810.
156 Tolomeo, figlio di Tolomeo 135/134 a.C. 36 P. Tebt. III 810. Figlio di Tolomeo VIII, probabilmente Menfite o Sotere
Per i sacerdoti n° 157-171 (dal trentasettesimo al cinquantesimo anno di regno di Tolomeo VIII) non si hanno ne papiri ne iscrizioni.
172 Apollonio, figlio di Eireneo 120/119 a.C. 51 Londra, BM EA 10398.
173 Tolomeo, figlio di Castore 119/118 a.C. 52 PP III/IX 5251.
P. Hamb. Inv. 12.
174 ? 118/117 a.C. 53
175 ? 117/116 a.C. 54

Cleopatra III / Tolomeo IX Sotere (116–107 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
175 ? 116 a.C. 1
176 Tolomeo Sotere Latiro 116/115 a.C. 2 P. dem. Cair. 30602; 30603.
177 Tolomeo Sotere Latiro 115/114 a.C. 3 P. Genf. I, 25.
P. Strasb. 81, 83, 84.
178 Tolomeo Sotere Latiro 114/113 a.C. 4 P. Genf. II, 20.
P. Strasb. 85.
BGU 944.
179 Tolomeo Sotere Latiro 113/112 a.C. 5 P. Lond. III 1204.
180 Artemidore, figlio di Satione
Tolomeo Sotere Latiro
112/111 a.C. 6 P. Strasb. 86. Artemidore fu sacerdote solamente nei primi mesi dell'anno sacerdotale. Successivamente fu sostituito da Tolomeo Sotere.
181 Tolomeo Sotere Latiro 111/110 a.C. 7 ?
182 Tolomeo Sotere Latiro 110/109 a.C. 8 BGU III 995.
183 Tolomeo Sotere Latiro 109/108 a.C. 9 P. Lond. III 881.
184 Tolomeo Sotere Latiro 108/107 a.C. 10 ?
185 Tolomeo Sotere Latiro 107 a.C. 11 BGU III 996.

Cleopatra III / Tolomeo X Alessandro (107–101/88 a.C.)[modifica | modifica wikitesto]

Sacerdote Anno Anno di regno Fonti Note
185 Tolomeo Alessandro 107/106 a.C. 11 / 8 P. Bruxelles Inv. E. 7155, 7156A.
186 Tolomeo Alessandro 106/105 a.C. 12 / 9 P. Tebt. I 166.
187 Cleopatra Tea 105/104 a.C. 13 / 10 P. Köln II 81.

Abbreviazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • BGU = Ägyptische Urkeen aus den Staatlichen Museen zu Berlin, Griechische Urkeen (13 edizioni dal 1895; Neudruck von Bd. I–IX, Milano 1972).
  • CPJud = Victor A. Tcherikover, Alexander Fuks: Corpus Papyrorum Judaicarum, vol. I, Cambridge (Massachusetts) 1957.
  • Londra, BM EA = Inventario dei Papiri e delle Iscrizioni del British Museum di Londra.
  • OGIS = Wilhelm Dittenberger: Orientis Graeci inscriptiones selectae, ed. I, Lipsia 1903.
  • P. Amh. = B. P. Grenfell e A. S. Hunt: The Amherst Papyri, 2 edizioni, Londra 1900–1901.
  • P. Amsterdam inv. = Inventario dei Papiri dell'Università di Amsterdam.
  • P. BM Andews = C. A. R. Andrews: Ptolemaic Legal Texts from the Theban Area, Londra 1990.
  • P. dem. Berl. = Demotische Papyri aus den Staatlichen Museen zu Berlino, 3 edizioni, Berlino 1978–1993.
  • P. Bruxelles Inv. = Inventario dei Papiri dei musei reali dell'arte e della storia di Bruxelles.
  • P. Cair. Zen. = C. C. Edgar: Zenon Papyri, vol. I–V, Il Cairo 1925–1931.
  • P. Cornell = W. L. Westermann, C. J. Kraemer Jr.: Greek Papyri in the Library of Cornell University, New York 1926.
  • P. dem. Cair. = Wilhelm Spiegelberg: Die Demotischen Denkmäler: ed. I: Die demotischen Inschriften, Lipsia 1904; ed. II: Die demotischen Papyri, Strasburgo 1908; ed. III: Demotische Inschriften e Papyri, Berlino 1932.
  • P. Eleph. = Otto Rubensohn: Aegyptische Urkeen aus den königlichen Museen in Berlin, in: Griechische Urkeen. Edizione speciale: Elephantine Papyri, Berlino 1907.
  • P. Genf. I = J. Nicole: Les Papyrus de Genève, vol. I, Ginevra 1896–1906.
  • P. Hamb. Inv. = P. Meyer: Griechische Papyrusurkeen der Hamburger Staats- und Universitätsbibliothek, Lipsia/Berlino 1911–1924.
  • P. Hib. I = Bernard P. Grenfell, Arthur S. Hunt: The Hibeh Papyri, parte I, Londra 1906.
  • P. Hib. II = E. G. Turner: The Hibeh Papyri, parte II, Londra 1955.
  • P. Hausw. = Wilhelm Spiegelberg, Josef Partsch: Die demotischen Hauswaldt Papyri: Verträge der ersten Hälfte der Ptolemäerzeit (Ptolemaios II–IV) aus Apollinopolos (Edfu), Lipsia 1913.
  • P. KölnÄgypt. = D. Kurth, H.-J. Thissen e M. Weber (Hrsg.): Kölner ägyptische Papyri, Opladen 1980.
  • P. Köln II = B. Kramer e D. Hagedorn: Kölner Papyri, ed. II, Opladen 1978.
  • P. Köln VIII = M. Gronewald, K. Maresch e C. Römer: Kölner Papyri, ed. VIII, Opladen 1997.
  • P. Lond. III = F. G. Kenyon, H. I. Bell: Greek Papyri in the British Museum, vol. III, Londra 1907.
  • P. Mich. Inv. = Inventario dei Papiri dell'Università del Michigan.
  • P. Osl. = S. Eitrem, L. Amesen: Papyri Osloenses, vol. II–III, Oslo 1931–1936.
  • P. Petrie = J. P. Mahaffy, J. G. Smyly: The Flinders Petrie Papyri, vol. I–III, Dublino 1891–1905.
  • P. BM. Reich = Nathaniel Reich J.: Papyri juristischen Inhalts in hieratischer e demotischer Schrift aus dem British Museum, Vienna 1914.
  • P. BM Siut = Herbert Thompson: A Family Archive from Siut from Papyri in the British Museum, Oxford 1934.
  • P. Strasb. = Papyrus grecs de la Bibliothèque nationale et universitaire de Strasbourg, Strasburgo 1912–1914.
  • P. Tebt. I = B. P. Grenfell, A. S. Hunt, J. G. Smyly: The Tebtunis Papyri, vol. I, Londra 1902.
  • P. Tebt. III = Bernard P. Grenfell, Arthur S. Hunt, J. Gilbart Smyly: The Tebtunis Papyri, vol. III, Londra 1933.
  • PP VI = Willy Peremans, Edmond Van‘t Dack, Leon Mooren, W. Swinnen: Prosopographia Ptolemaica VI: La cour, les relations internationales et les possessions extérieures, la vie culturelle (Nos 14479-17250), in: Studia Hellenistica, ed. XXI, Löwen 1968.
  • PP III/IX = Willy Clarysse: Prosopographia Ptolemaica IX: Addenda et Corrigenda au volume III, in: Studia Hellensitica, ed. XXV, Löwen 1981.
  • PSI = Papiri Greci e Latini, vol. I–XIV, Firenze 1912–1957.
  • SB = Hans A. Rupprecht, Joachim Hengstl: Sammelbuch griechischer Urkeen aus Ägypten, ed. I–XXVI, 1903–2006.
  • Stele 5576 = Urbain Bouriant: La Stèle 5576 du Musée de Boulaq et l’Inscription de Rosette, in Recueil de travaux, vol. 6, Parigi 1885, S. 1–20.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Saunders 2007, pag. 44-45.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]