Parapsicologia: differenze tra le versioni

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In un tipico esperimento ganzfeld, il "mittente" e il "ricevente" sono isolati <ref name=HymanGanzfeld>The Ganzfeld Psi Experiments: A Critical Appraisal, Ray Hyman, Journal of Parapsychology 49, 1985.</ref> . Al mittente è mostrato un video o immagini e gli viene chiesto di inviarle mentalmente al ricevente. A questi, mentre si trova nello stato "ganzfeld", viene chiesto di parlare a voce alta dei propri processi mentali, incluso le immagini, i pensieri e ciò che sente; alla fine del periodo di "invio", tipicamente lungo dai venti ai quaranta minuti, il ricevente viene tirato fuori dallo stato ganzfeld e gli vengono mostrate quattro immagini o dei video, uno solo dei quali è quello visualizzato dal mittente. Il ricevente prova quindi a indicare quella giusta utilizzando le percezioni avute durante l'isolamento. Secondo i parapsicologi Dean Radin, Charles Honorton, e Daryl Bem i risultati dell'esperimento condotti complessivamente in più di tremila sessioni da due dozzine di ricercatorio nel mondo indicherebbe che l'immagine corretta è individuata più spesso di quanto ci si aspetterebbe in baso al caso <ref name=Radnin97>{{cite book |last=Radin |first=Dean |authorlink = |title=The Conscious Universe: The scientific Truth of Psychic Phenomena |publisher=HarperSanFrancisco |year=1997 |pages= |isbn=0062515020}}</ref>. L'affermazione fatta dai parapsicologi su tali dati che sono da loro stati definiti [[Significatività|statisticamente significativi]] ha innescato un acceso dibattito sulle riviste di psicologia su come interpretare correttamente i dati <ref name=Honorton>{{cite journal |last=Bem |first=Daryl J. |authorlink= |coauthors=Honorton, Charles |title=Does psi exist? Replicable evidence for an anomalous process of information transfer |journal=Psychological Bulletin |volume=115 |issue=1 |pages=4–18 |year=1995 |url=http://www.dbem.ws/Does%20Psi%20Exist%3F.pdf |format=PDF |accessdate=2007-07-31 |doi=10.1037/0033-2909.115.1.4}}</ref>.
In un tipico esperimento ganzfeld, il "mittente" e il "ricevente" sono isolati <ref name=HymanGanzfeld>The Ganzfeld Psi Experiments: A Critical Appraisal, Ray Hyman, Journal of Parapsychology 49, 1985.</ref> . Al mittente è mostrato un video o immagini e gli viene chiesto di inviarle mentalmente al ricevente. A questi, mentre si trova nello stato "ganzfeld", viene chiesto di parlare a voce alta dei propri processi mentali, incluso le immagini, i pensieri e ciò che sente; alla fine del periodo di "invio", tipicamente lungo dai venti ai quaranta minuti, il ricevente viene tirato fuori dallo stato ganzfeld e gli vengono mostrate quattro immagini o dei video, uno solo dei quali è quello visualizzato dal mittente. Il ricevente prova quindi a indicare quella giusta utilizzando le percezioni avute durante l'isolamento. Secondo i parapsicologi Dean Radin, Charles Honorton, e Daryl Bem i risultati dell'esperimento condotti complessivamente in più di tremila sessioni da due dozzine di ricercatorio nel mondo indicherebbe che l'immagine corretta è individuata più spesso di quanto ci si aspetterebbe in baso al caso <ref name=Radnin97>{{cite book |last=Radin |first=Dean |authorlink = |title=The Conscious Universe: The scientific Truth of Psychic Phenomena |publisher=HarperSanFrancisco |year=1997 |pages= |isbn=0062515020}}</ref>. L'affermazione fatta dai parapsicologi su tali dati che sono da loro stati definiti [[Significatività|statisticamente significativi]] ha innescato un acceso dibattito sulle riviste di psicologia su come interpretare correttamente i dati <ref name=Honorton>{{cite journal |last=Bem |first=Daryl J. |authorlink= |coauthors=Honorton, Charles |title=Does psi exist? Replicable evidence for an anomalous process of information transfer |journal=Psychological Bulletin |volume=115 |issue=1 |pages=4–18 |year=1995 |url=http://www.dbem.ws/Does%20Psi%20Exist%3F.pdf |format=PDF |accessdate=2007-07-31 |doi=10.1037/0033-2909.115.1.4}}</ref>.

===Psicocinesi e generazione casuale di numeri===
{{vedi anche|Psicocinesi}}
L'avvento della potente e poco costosa [[elettronica]] e dei computer ha permesso la creazione di esperimenti pienamente automatizzati al fine di studiare l'interazione tra mente e materia. Nella maggior parte di questi esperimenti un generatore casuale di numeri (RNG), basato su rumori elettronici o radioattivi, produce un flusso di dati che sono registrati e analizzati dal [[software]] di un computer. Un individuo prova ad alterare con la mente la distribuzione dei numeri. Tale tecnica è stata usata sia per testare la psicocinesi su individui che su più ampi gruppi di persone <ref name=Dunne85>{{en}} {{cite journal |last=Dunne |first=Brenda J. |authorlink= |coauthors=Jahn, Robert G. |title=On the quantum mechanics of consciousness, with application to anomalous phenomena |journal=Foundations of Physics |volume=16 |issue=8 |pages=721–772 |year=1985 |url=http://www.springerlink.com/content/vtrr87tg356154r7/ |doi=10.1007/BF00735378|accessdate=2007-07-31}}</ref>. <!--
Major meta-analyses of the RNG database have been published every few years since appearing in the journal ''[[Foundations of Physics]]'' in 1986.<ref name="Dunne85"/> PEAR founder [[Robert G. Jahn]] and his colleague Brenda Dunne say that the effect size in all cases was found to be very small, but consistent across time and experimental designs, resulting in an overall [[statistical significance]]. The most recent meta-analysis was published in ''[[Psychological Bulletin]]'', along with several critical commentaries.<ref name="pmid16822162">{{cite journal |author=Bösch H, Steinkamp F, Boller E |title=Examining psychokinesis: the interaction of human intention with random number generators&mdash;a meta-analysis |journal=Psychological bulletin |volume=132 |issue=4 |pages=497–523 |year=2006 |pmid=16822162 |doi=10.1037/0033-2909.132.4.497|quote=The study effect sizes were strongly and inversely related to sample size and were extremely heterogeneous. A Monte Carlo simulation revealed that the small effect size, the relation between sample size and effect size, and the extreme effect size heterogeneity found could in principle be a result of publication bias.}}</ref><ref name="pmid16822164">{{cite journal |author=Radin, D.; Nelson, R.; Dobyns, Y.; Houtkooper, J. |title=Reexamining psychokinesis: comment on Bösch, Steinkamp, and Boller |journal=Psychological bulletin |volume=132 |issue=4 |pages=529–32; discussion 533–37 |year=2006 |pmid=16822164 |doi=10.1037/0033-2909.132.4.529}}</ref> This was composed of 380 studies, with the authors reporting an overall positive effect size that was statistically significant but very small, within the margin that could be explained by [[publication bias]]. -->


== La ricerca parapsicologica in Italia ==
== La ricerca parapsicologica in Italia ==

Versione delle 17:21, 5 gen 2009

La parapsicologia (più raramente detta metapsichica) è la disciplina che si propone di studiare con metodi scientifici [1] tre categorie di fenomeni anomali (poteri psichici, interazione tra mente e materia e sopravvivenza alla morte). La parapsicologia non è lo studio di ogni fenomeno paranormale [1], nonostante si occupi di dimensioni e di fenomeni inerenti a processi estranei alle comuni e note leggi fisiche e alle esperienze sensoriali, ma comunque attribuibili alla psiche dell'uomo.[2]

Ad oggi la comunità scientifica non ritiene provata l'esistenza di fenomeni paranormali. Oggetto di critica sono sia i metodi utilizzati negli studi sia i risultati ottenuti.[3] [4].

Gli stessi parapsicologi hanno ammesso la difficoltà di fare accettare le loro ricerche dagli scienziati[1] e in genere scienziati e accademici considerano la parapsicologia una pseudoscienza[5].

Storia

Il termine parapsicologia fu coniato introno al 1889 dallo psicologo Max Dessoir. Il termine fu poi adottato da J.B.Rhine nel 1930 in luogo di "ricerca psichica" al fine di indicare un significativo discostamento dalle metodologie di laboratorio allora utilizzate [6] Il termine deriva dal greco παρά (para) e psicologia. I parapsicologi indicano i fenomeni psichici oggetto della loro ricerca con il termine "Psi", termine che intende essere descrittivo senza che vi sia sotteso un meccanismo [7].

Il filosofo e psicologo americano American William James (1842-1910) fu tra i primi a effettuare ricerche nel campo della parapsicologia

Gli albori

Nel 1882 venne fondata a Londra la Society for Psychical Research (SPR). La istituzione di tale società fu il primo passo che gli scienziati fecero per organizzarsi al fine di investigare i fenomeni paranormali. I primi associati furono filosofi, studenti, scienziati, educatori e politici come Henry Sidgwick, Arthur Balfour, William Crookes, Rufus Osgood Mason and Charles Richet.[8]. L'SPR distinse i propri studi in diverse aree: telepatia, ipnosi, fenomeni di Reichenbach, esperienze di apparazioni, e gli aspetti psichici dello spiritismo. Uno dei primi lavori svolti dall'SPR fu il "censimento delle allucinazioni" volto a ricercare esperienze di apparizioni e allucinazioni in persone sane prive di problemi psichici. Tale ricerca fu il primo tentativo di dare una valutazione statistica dei fenomeni paranormali; la successiva pubblicazione del rapporto, nel 1886, Phantasms of the Living costituisce ancora oggi un fonte importante per la ricerca parapsicologica. L'SPR divenne un modello per altre associazioni simili che sorsero in altri paese europei e negli Stati Uniti d'America verso la fine del XIX secolo. Nel 1885 a New York City nacque l'American Society for Psychical Research (ASPR) soprattutto grazie al supporto dello psicologo William James [9].

Oggi sia la SPR che la ASPR continuano le loro ricerche su fenomeni psi. Il fine della SPR è dichiarato in ogni numero del proprio giornale: esaminare senza pregiudizio e con spirito scientifico quelle facoltà dell'uomo, reali o supposte, che appaiono inespicabili a qualsiasi ricognizione generale [10].

L'era di Rhine

Nel 1911 la Stanford University divenne il primo istituto accademico negli Stati Uniti a studiare la percezione extrasensoriale (ESP) e la psicocinesi in laboratorio. I lavori erano guidati dallo psicologo John Edgar Coover. Nel 1930 la Duke University divenne la seconda maggiore università a indagare criticamente i presunti fenomeni ESP e la psicocinesi. Sotto la guida dello psicologo William McDougall e con l'aiuto di altri come Karl Zener, Joseph B. Rhine, and Louisa E. Rhine e utilizzando dei volontari scelti tra gli studenti, il laboratorio divenne operativo. Al contrario del tradizionale approccio della ricerca psichica che generalmente richiedeva "prove qualitative" per i fenomeni paranormalli, gli esperimenti alla Duke University puntarono alla ricerca "quantitativa", usando un approccio statistico con le carte Zener e i dadi. Conseguenza di questi esperimenti alla Duke fu che tale tipo di metodo fu adottato in larga parte del mondo da chi indagava i fenomeni paranormali [9].

Il libro pubblicato da Rhine, New Frontiers of the Mind (1937), fece conoscere al mondo le risultanze dei lavori svolti nel laboratorio. Nel suo libro Rhine utilizzava largamente la parola "parapsicologia" per descrivere le ricerche condotte alla Duke. Rhine inoltre fondò un autonomo laboratorio di parapsicoloia all'interno della Duke e iniziò a pubblicare il Journal of Parapsychology del quale era coeditore McDougall [9].

Gli esperimenti alla Duke attirarono molte critiche dagli psicologi che si tacciarono tali studi di mancare di prove circa l'esistenza dell'ESP. Rhine e i suoi colleghi cercarono di indirizzare queste critiche verso nuovi esperimenti, articoli e libri e riassunse le critiche e le sue risposte a riguardo in un libro: Extra-Sensory Perception After Sixty Years.[11] Il consiglio direttivo della Duke University ebbe nel tempo sempre meno interesse verso la parapsicologia, e dopo il pensionamento di Rhine nel 1965, goni collegamento tra ricerca parapsicologica e l'università venne meno. In seguito Rhine diede vita alla Foundation for Research on the Nature of Man (FRNM) e all'Institute for Parapsychology per continuare i lavori svolti nel laboratorio della Duke [9]. Nel 1995, centenario della nascita di Rhine, l'FRNM fu rinominato Rhine Research Center che ha come scopo quello di implementare la condizione umana creando una consapevolezza scientifica su quelle abilità e capacità sensitive che sembrano trascendere gli ordinari limiti dello spazio e del tempo [12].

La fondazione dell'Associazione Parapsicologica

L'Associazione Parapsicologica (PA) fu creata a Durham in North Carolina il 19 giugno del 1957. La sua istituzione fu proposta da J. B. Rhine in un workshop sulla parapsicologia tenuto nel laboratorio della Duke University. Il fine dell'associazione, così come descritto nello statuto, è "promuovere la parapsicologia a scienza, diffondere la conoscenza di essa e integrare le scoperte con quelle compiute in altri campi scientifici" [13].

Sotto la direzione di Margaret Mead, l'associazione fece grandi passi in avanti nel campo della parapsicologia e nel 1969 divenne affiliata della American Association for the Advancement of Science (AAAS), la più grande associazione scientifica del mondo.[14]. Nel 1979 il fisico John A. Wheeler affermò che la parapsicologia è una pseudoscienza e che quindi l'affiliazione all'AAAS andava riconsierata [15]. Tuttavia la richiesta di Wheeler non ebbe successo [15]. Oggi, l'Associazione Parapsicologica conta 300 aderenti tra associati e affiliati e mantiene la sua affiliazione all'AAAS [16]. Il convegno annuale dell'AAAS prevede un forum dove i parapsicologi possono presentare le proprie ricerche agli scienziati di altre aree e portare avanti la parapsicologia nell'attività lobby sulle policy nazionali relative alla scienza [16].

Gli anni settanta e l'incremento delle ricerche

L'affiliazione della Parapsychological Association all'American Association for the Advancement of Science unitamente alla generale apertura verso i fenomeni psichici e all'occulto segno gli anni settanta come il decennio caratterizzato dall'incremento delle ricerche nel campo parapsicologico. In questi anni venne fondate altre importanti organizzazioni: l'Academy of Religion and Psychical Research, l'Institute of Noetic Sciences (1973), la International Kirlian Research Association (1975), e il Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory (1979). Il lavoro sulla parapsicologia fu altresì svolto nello Stanford Research Institute (SRI).[6]. Gli stessi scopi della ricerca parapsicologica furono ampliati. Lo psichiatra Ian Stevenson condusse gra parte delle proprie discusse ricerche sulla reincarnazione durante questi anni. Lo psicologo Thelma Moss impiego molto del suo tempo nello studio dell'effetto Kirlian nel laboratorio parapsicologico di UCLA. L'influenza di maestri spirituali provenienti dall'Asia e le loro affermazioni sui poteri prodotti dalla meditazione, spinse la ricerca verso gli "stati alterati della coscienza". Il direttore dell'American Society for Psychical Research, Karlis Osis, condusse esperimenti sulle esperienze extracorporee e sui segnali astrali. Il fisico Russell Targ coniò il termine "visualizzazione remota" (remote viewing) per utilizzarlo nelle sue ricerche psi nel 1974 [6].

In quegli anni anche gli accademici che non si occupavano di parapsicologia sembravano ottimisti sulle ricerche che si stavano conducendo. Nel 1979 un sondaggio tra più di 1100 professori universitari negli Stati Uniti mise in luce come solo il 2% degli psicologi ritenesse la percezione extrasensoriale impossibile. Una più alta percentuale (34%) riteneva che i fenomeni ESP fossero già provati o che comunque fosse possibile provarli. In un altra area di studio la percentuale fu perfino più alta: il 55% di coloro che si occupavano di scienze naturali, il 66% di coloro che si occupavano di scienze sociali (esclusi gli psicologi) e il 77% degli insegnanti d'arte e di materie umanistiche riteneva che fosse utile compiere ricerche sull'ESP [17]. I sondaggi sul paranormale continuarono attraverso gli anni settanta sino agli inizi degli anni ottanta. Proprio all'inizio degli anni ottanta la Parapsychological Association affermò di avere ricercatori affiliati in più di trenta Stati. Inoltre, anaolghe ricerche erano condotte da ricercatori non affiliatia alla PA nell'europa dell'est e in Unione Sovietica [6].

La parapsicologia oggi

Dagli anni settanta in poi la considerazione per le ricerche parapsicologiche è andata via via scemando. Le prime ricerche furono considerate inconcludenti e i parapsicologi si trovarono di fronte la forte opposizione dei loro colleghi accademici [6]. Alcuni effetti che sembravano essere paranormali, ad esempio l'effetto Kirlian, scomparvero quando furono testati sotto stretti controllo, lasciando quindi queste ricerche ad un punto morto [6]. Molti laboratori di ricerca statunitensi furono chiusi, citando come ragione la mancanza di accettazione da parte della scienza e lasciando così la ricerca parapsicologica confinata nelle istituzioni private finanziate con fondi privati [6]. Dopo ventotto anni di ricerche il Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory ha chiuso i propri laboratori nel 2007 [18].

Due università negli Stati Uniti hanno ancora dei laboratori per la parapsicologia: il dipartimento per gli studi percettivi, che è una unità del dipartimento di medicina psichiatrica dell'università della Virginia, studia la possibilità di una permanenza del conscio dopo la morte del corpo; il laboratorio Veritas dell'Università dell'Arizona conduce ricerche sui medium. Varie istituzioni private, incluso l'Institute of Noetic Sciences, conducono e promuovono la ricerca parapsicologica. La Gran Bretagna è leader in europa nella ricerca parapsicologica con privati che hanno fondato laboratori all'interno della Università di Edinburgo, della Universita di Northampton, e della Liverpool Hope University, ed anche in diverse altre [18]. Le ricerche parapsicologiche inoltre hanno trovato incremento anche in alcune sub-discipline della psicologia. Un esempio ne è la psicologia transpersonale che si propone di studiare gli aspetti trascendenti o spirituali della mente umana e anomalie psicologiche, analizzando credenze paranormali ed esperienze soggettive anomale con i tradizionali strumenti della psicologia [19][18]

Ricerche

La parapsicologia studia un certo numero di apparenti fenomeni paranormali, tra i quali:

  • Telepatia: il trasferimento di informazioni o sensazioni attraverso il pensiero tra i individui non ricorrendo ai classici cinque sensi.
  • Percezione extrasensoriale (ESP): percezioni che non possono essere attribuite ai cinque sensi
  • Chiaroveggenza: capacità di acquisire conoscenze di eventi, luoghi o oggetti, che possono essere lontani (nel tempo o nello spazio) oppure nascosti, attraverso una presunta percezione extrasensoriale
  • Psicocinesi: l'abilità della mente di influenzare la materia, il tempo o l'energia
  • Reincarnazione: rinascita dell'anima in nuovo corpo dopo la morte

La Parapsychological Association sottolinea come il campo d'interesse non abbraccia tutti i fenomeni paranormali e così anche non si interessa di astrologia, UFO, vampiri, alchimia o stregoneria [1].

I parapsicologi impiegano una moltitudine di approcci nelle loro ricerche che includono approcci qualitativi come la tradizionale psicologia ma anche metodologie quantitative empiriche. I loro studi più contestati utilizzano la meta-analisi per esaminare prove statistiche dei fenomeni paranormali.

Esperimenti Ganzfeld

Participanti di un esperimento Ganzfeld i cui proponenti sostengono mostrino prove di telepatia.

Gli esperimenti Ganzfeld (in tedesco significa "intero campo") è una tecnica usata per testare le presunte capacità telepatiche di un soggetto. La tecnica fu sviluppata per mettere velocemente in silenzio il "rumore mentale" utilizzando una leggera copertura che nascondesse l'ambiente alla vista e all'udito. L'isolamente del senso della vista è solitamente ottenuto creando un luce rossa soffusa. L'udito è invece bloccato con "rumore bianco" o suoni similari. Il soggetto inoltre è di solito seduto con la schiena reclinata in una posizione confortevole per minimizzare il senso del tatto.

In un tipico esperimento ganzfeld, il "mittente" e il "ricevente" sono isolati [20] . Al mittente è mostrato un video o immagini e gli viene chiesto di inviarle mentalmente al ricevente. A questi, mentre si trova nello stato "ganzfeld", viene chiesto di parlare a voce alta dei propri processi mentali, incluso le immagini, i pensieri e ciò che sente; alla fine del periodo di "invio", tipicamente lungo dai venti ai quaranta minuti, il ricevente viene tirato fuori dallo stato ganzfeld e gli vengono mostrate quattro immagini o dei video, uno solo dei quali è quello visualizzato dal mittente. Il ricevente prova quindi a indicare quella giusta utilizzando le percezioni avute durante l'isolamento. Secondo i parapsicologi Dean Radin, Charles Honorton, e Daryl Bem i risultati dell'esperimento condotti complessivamente in più di tremila sessioni da due dozzine di ricercatorio nel mondo indicherebbe che l'immagine corretta è individuata più spesso di quanto ci si aspetterebbe in baso al caso [21]. L'affermazione fatta dai parapsicologi su tali dati che sono da loro stati definiti statisticamente significativi ha innescato un acceso dibattito sulle riviste di psicologia su come interpretare correttamente i dati [22].

Psicocinesi e generazione casuale di numeri

Lo stesso argomento in dettaglio: Psicocinesi.

L'avvento della potente e poco costosa elettronica e dei computer ha permesso la creazione di esperimenti pienamente automatizzati al fine di studiare l'interazione tra mente e materia. Nella maggior parte di questi esperimenti un generatore casuale di numeri (RNG), basato su rumori elettronici o radioattivi, produce un flusso di dati che sono registrati e analizzati dal software di un computer. Un individuo prova ad alterare con la mente la distribuzione dei numeri. Tale tecnica è stata usata sia per testare la psicocinesi su individui che su più ampi gruppi di persone [23].

La ricerca parapsicologica in Italia

Anche in Italia così come nelle altre nazioni molti sono i centri di studio e le associazioni di ricerca impegnate nel campo di questa disciplina. Tra i convegni annuali e internazionali che si tengono nel nostro Paese su queste tematiche:

  • Il Congresso internazionale di studi delle esperienze di confine
  • Il convegno del Movimento della Speranza

Note

  1. ^ a b c d (EN) FAQ of Parapsychological Association Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "para4" è stato definito più volte con contenuti diversi
  2. ^ dr.Edoardo Borra "50 parole chiave della parapsicologia", edizione Paoline (1980) - pag.7 alla voce "Che cosa è la parapsicologia?"
  3. ^ Science Framework for California Public Schools, UniveCalifornia State Board of Education. Testo " 1990" ignorato (aiuto)
  4. ^ Sean Carroll describes it as such on his blog Cosmic Variance
  5. ^ David Layton, Studies in Science Education, University of Leeds, Centre for Studies in Science Education. Testo " 1974" ignorato (aiuto)
  6. ^ a b c d e f g J. G. Melton, Parapsychology. In Encyclopedia of Occultism & Parapsychology, Thomson Gale, 1996, ISBN 978-0810394872.
  7. ^ D. J. Bem, Honorton, C., Does psi exist? Replicable evidence for an anomalous process of information transfer, in Psychological Bulletin, vol. 115, 1994, pp. 4–18, DOI:10.1037/0033-2909.115.1.4.
  8. ^ John Beloff, Handbook of parapsychology, Van Nostrand Reinhold, 1977, ISBN 0442295766.
  9. ^ a b c d Arthur S. Berger, Berger, Joyce, The Encyclopedia of Parapsychology and Psychical Research, Paragon House Publishers, 1991, ISBN 1557780439.
  10. ^ Robin Wooffitt, The Language of Mediums and Psychics: The Social Organization of Everyday Miracles, Ashgate, 2006, ISBN 075464202X.
  11. ^ Rhine, J.B. (1966). Foreword. In Pratt, J.G., Rhine, J.B., Smith, B.M., Stuart, C.E., & Greenwood, J.A. (eds.). Extra-Sensory Perception After Sixty Years, 2nd ed. Boston, US: Humphries.
  12. ^ The History of the Rhine Research Center, su rhine.org, Rhine Research Center. URL consultato il 29 giugno 2007.
  13. ^ History of the Parapsychological Association, in The Parapsychological Association. URL consultato il 29 giugno 2007.
  14. ^ J. G. Melton, Parapsychological Association. In Encyclopedia of Occultism & Parapsychology, Thomson Gale, 1996, ISBN 978-0810394872.
  15. ^ a b John Archibald Wheeler, Geons, Black Holes, and Quantum Foam: A Life in Physics, W. W. Norton, 1998, ISBN 0-39304-642-7.
  16. ^ a b Harvey J. Irwin, An Introduction to Parapsychology, Fourth Edition, McFarland & Company, 2007, ISBN 0786418338. URL consultato il 31 luglio 2007.
  17. ^ M. W Wagner, Monnet, M., Attitudes of college professors toward extrasensory perception, in Zetetic Scholar, n. 5, 1979, pp. 7–17.
  18. ^ a b c Lucy Odling-Smee, The lab that asked the wrong questions, in Nature, vol. 446, n. 446, 1º marzo 2007, pp. 10–11, DOI:10.1038/446010a. URL consultato il 29 giugno 2007.
  19. ^ Etzel Cardena, Varieties of Anomalous Experience: Examining the Scientific Evidence Recently at the PA annual convention and conference, AP members re-recognizing "the forgotton pioneers of parapsychology", thus re-examining and accepting the roles of additional contributors of parapsychology, overlooked over the years, that pertain to today., American Psychological Association (APA), 2004, ISBN 1557986258.
  20. ^ The Ganzfeld Psi Experiments: A Critical Appraisal, Ray Hyman, Journal of Parapsychology 49, 1985.
  21. ^ Dean Radin, The Conscious Universe: The scientific Truth of Psychic Phenomena, HarperSanFrancisco, 1997, ISBN 0062515020.
  22. ^ Daryl J. Bem, Honorton, Charles, Does psi exist? Replicable evidence for an anomalous process of information transfer (PDF), in Psychological Bulletin, vol. 115, n. 1, 1995, pp. 4–18, DOI:10.1037/0033-2909.115.1.4. URL consultato il 31 luglio 2007.
  23. ^ (EN) Brenda J. Dunne, Jahn, Robert G., On the quantum mechanics of consciousness, with application to anomalous phenomena, in Foundations of Physics, vol. 16, n. 8, 1985, pp. 721–772, DOI:10.1007/BF00735378. URL consultato il 31 luglio 2007.

Voci correlate

Protagonisti della storia della parapsicologia in Italia
Sui rapporti tra Chiesa e Parapsicologia
Investigatori di fenomeni paranormali
Premi per la dimostrazione di fenomeni paranormali

Collegamenti esterni

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