Emirato Islamico dell'Afghanistan (1996-2001): differenze tra le versioni

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Divieti draconiani furono imposti in via generale anche alla popolazione di sesso maschile.
Divieti draconiani furono imposti in via generale anche alla popolazione di sesso maschile.

== Relazioni Internazionali ==
In politica estera l'Emirato Islamico dell'Afghanistan seguì una linea principalmente isolazionista arrivando a dichiarare che ''"I Talebani credono nella non-interferenza negli affari di altri paesi e similarmente non desiderano interferenze estere nei loro affari interni"''<ref>{{Cita libro|nome=Kamal|cognome=Matinuddin|titolo=The Taliban phenomenon : Afghanistan 1994-1997|url=https://www.worldcat.org/oclc/40962985|accesso=2021-09-03|data=1999|editore=Oxford University Press|OCLC=40962985|ISBN=0-19-577903-7}}</ref> mantenendo comunque limitate relazioni con i paesi limitrofi come d'esempio un accordo per la fornitura di gas, elettricità e petrolio col [[Turkmenistan]]

Le relazioni con l'Iran, inizialmente pacifiche, deteriorarono fino a sfociare nell'assalto al consolato iraniano di [[Mazar-i Sharif|Mazar-i-Sharif]] del 1998 e la conseguente uccisione di alcuni diplomatici iraniani che spinsero il governo di Teheran a minacciare di invadere militarmente l'Afghanistan ammassando truppe al confine, la mediazione delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] permise di evitare il conflitto.

La [[Cina]] iniziò ad avere contatti coi Talebani nel 1998. Nel novembre nel 2000, Lu Shulin, l'allora ambasciatore cinese in [[Pakistan]], fu il primo esponente politico di un paese non-mussulmano ad incontrare il Mullah Omar<ref>{{Cita pubblicazione|data=2021-08|titolo=PRAC meeting 5 August 2021: COVID-19 vaccine safety issues|rivista=Reactions Weekly|volume=1868|numero=1|pp=3–3|accesso=2021-09-03|doi=10.1007/s40278-021-00460-8|url=http://dx.doi.org/10.1007/s40278-021-00460-8}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://dx.doi.org/10.1163/9789004256064_hao_com_000195|titolo=Events of 1274/August 1857–August 1858|sito=History of Afghanistan|accesso=2021-09-03}}</ref>.

Pakistan, [[Arabia Saudita]] ed [[Emirati Arabi Uniti]] furono gli unici paesi a riconoscere ufficialmente l'Emirato.

== Forze Armate ==
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Le loro forze aree mantennero cinque caccia [[Mikoyan-Gurevich MiG-21|Mig-21]], dieci caccia-bombardieri [[Sukhoi Su-17|Su-17]], sei elicotteri da trasporto [[Mil Mi-8|Mil-Mi 8]], cinque elicotteri d'attacco [[Mil Mi-24|Mil-Mi 35]], cinque addestratori [[Aero L-39 Albatros|L-39]] e sei aerei da trasporto [[Antonov An-12|An-12]].<ref>{{Cita libro|titolo=Introduction|url=http://dx.doi.org/10.4324/9781315553726-12|accesso=2021-09-03|data=2016-02-24|editore=Routledge|pp=19–26|ISBN=978-1-315-55372-6}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://dx.doi.org/10.1163/9789004346185.usao-07_076|titolo=NPIC, FISHBED (MIG-21) in Flight, North Korea, August 6, 1965, Top Secret [codewords not declassified], CREST.|sito=U.S. Intelligence on Asia, 1945-1991|accesso=2021-09-03}}</ref>. Tutti questi aerei furono distrutti dagli Stati Uniti nel corso dell'invasione dell 2001<ref>{{Cita libro|titolo=Afghans caught in the crossfire of war against Taliban / Chris Sands and Fazelminallah Qazizai.|url=http://dx.doi.org/10.29171/azu_acku_pamphlet_ua853_a3_s334_2015|accesso=2021-09-03|data=2015|editore=Afghanistan Centre at Kabul University}}</ref>






== Note ==
== Note ==

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Disambiguazione – Se stai cercando l'emirato esistito dal 1823 al 1926, vedi Emirato dell'Afghanistan.
Emirato Islamico dell'Afghanistan
Motto: (AR) لا إله إلا الله، محمد رسول الله
(Lā ʾilāha ʾillā llāh, Muhammadun rasūlu llāh)
(IT) Non c'è altro dio che Allah, e Maometto è il Suo messaggero
Emirato Islamico dell'Afghanistan - Localizzazione
Emirato Islamico dell'Afghanistan - Localizzazione
Mappa dell'Emirato islamico dell'Afghanistan prima dell'intervento statunitense del 2001. In chiaro le aree controllate dai talebani, in rosso quello controllate dall'Alleanza del Nord
Dati amministrativi
Lingue ufficialipashtu
dari
Lingue parlatePashtu
Dari
InnoNessuno[1][2]
CapitaleKabul (de iure)
Kandahar (de facto)[3]
Politica
Forma di StatoEmirato
Forma di governoTeocrazia islamica sotto una dittatura totalitaria
Nascita27 settembre 1996 con Mohammed Omar
CausaPrima caduta di Kabul
Fine17 dicembre 2001 con Mohammed Omar
CausaBattaglia di Tora Bora come parte dell'invasione statunitense
Territorio e popolazione
Popolazione26.813.057 nel 2001
Religione e società
Religioni preminentiIslam sunnita
Religione di StatoIslam sunnita
Religioni minoritarieSikh
Ebraismo
Evoluzione storica
Preceduto da Stato Islamico dell'Afghanistan
Succeduto da Stato Islamico dell'Afghanistan
Ora parte diBandiera dell'Afghanistan Repubblica Islamica dell'Afghanistan (de iure)

Emirato Islamico dell'Afghanistan fu la designazione ufficiale e forma di governo assunta dal regime politico del paese asiatico a seguito della presa di Kabul da parte dei Talebani, nel 1996, ma dissoltosi dopo l'invasione statunitense del 2001.

Questo Stato venne internazionalmente riconosciuto solo da tre governi (Pakistan, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita) e non riuscì mai a controllare l'intero territorio del Paese dato che le regioni settentrionali rimasero nelle mani dell'Alleanza del Nord.

Storia

I talebani

Lo stesso argomento in dettaglio: Talebani.

I Talebani sono un movimento politico religioso fondamentalista islamico che ottenne il controllo dell'Afghanistan in seguito a una guerra civile iniziata con la caduta del governo filo-sovietico. Il movimento talebano, che nacque a Kandahar nel 1994, nel 2000 controllava il 95% del paese. I talebani hanno cercato di imporre la shari'a e hanno accolto nel paese molti terroristi islamici internazionali, tra i quali lo sceicco saudita Osama bin Laden.

Per via del rigido trattamento talebano nei confronti della minoranza sciita, l'Iran ha intensificato i rifornimenti per l'Alleanza del Nord. Le relazioni dell'Iran con i talebani sono ulteriormente deteriorate nel 1998, dopo che questi hanno preso il controllo del consolato iraniano a Mazar-i Sharif e giustiziato alcuni diplomatici iraniani. A seguito di questo incidente l'Iran è quasi entrato in guerra con i talebani, ma l'intervento del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e degli Stati Uniti ha fatto desistere le intenzioni iraniane.

Il regime

I Talebani imposero una interpretazione della shari'a che prevedeva la condanna a morte per i comunisti e la mutilazione di mani e piedi per i ladri e per altri criminali.

Dal 1996 fino al 2001 i diritti delle donne (già ridimensionati dal 1992 dai mujahidin sotto Rabbani, le cui leggi prevedevano la lapidazione per adulterio, l'obbligo del velo e il mahram) scomparvero del tutto. In particolare alle donne fu impedito di:[4][5][6]

  • uscire fuori casa se non coperte dal Burqa e non accompagnate dal marito o da un "parente di sangue" (mahram)
  • guidare biciclette, motocicli ed autoveicoli e di viaggiare in mezzi pubblici promiscui o fuori dagli spazi riservati alle donne
  • lavorare fuori casa, con limitatissime eccezioni
  • apparire in qualunque forma in fotografie, riviste e giornali o in televisione
  • entrare in qualsiasi forma in contatto con uomini diversi dal marito o dai parenti, incluso il personale sanitario
  • utilizzare cosmetici, gioielli o di indossare scarpe ed abiti ritenuti immodesti

Ancorché, teoricamente, il regime non avesse vietato l'istruzione femminile, questa era stata "temporaneamente" del tutto impedita. Furono altresì rinominati tutti i luoghi pubblici con denominazioni femminili o che facessero riferimento alle donne.[7] Furono inoltre chiusi parrucchieri e saloni di bellezza.

Divieti draconiani furono imposti in via generale anche alla popolazione di sesso maschile.

Relazioni Internazionali

In politica estera l'Emirato Islamico dell'Afghanistan seguì una linea principalmente isolazionista arrivando a dichiarare che "I Talebani credono nella non-interferenza negli affari di altri paesi e similarmente non desiderano interferenze estere nei loro affari interni"[8] mantenendo comunque limitate relazioni con i paesi limitrofi come d'esempio un accordo per la fornitura di gas, elettricità e petrolio col Turkmenistan

Le relazioni con l'Iran, inizialmente pacifiche, deteriorarono fino a sfociare nell'assalto al consolato iraniano di Mazar-i-Sharif del 1998 e la conseguente uccisione di alcuni diplomatici iraniani che spinsero il governo di Teheran a minacciare di invadere militarmente l'Afghanistan ammassando truppe al confine, la mediazione delle Nazioni Unite permise di evitare il conflitto.

La Cina iniziò ad avere contatti coi Talebani nel 1998. Nel novembre nel 2000, Lu Shulin, l'allora ambasciatore cinese in Pakistan, fu il primo esponente politico di un paese non-mussulmano ad incontrare il Mullah Omar[9][10].

Pakistan, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti furono gli unici paesi a riconoscere ufficialmente l'Emirato.

Forze Armate

I Talebani mantennero 400 carri armati T-55 e T-62 e più di 200 veicoli per il trasporto truppe[11]. I Talebani addestrarono soldati e comandanti anche col supporto del Pakistan[12]

Le loro forze aree mantennero cinque caccia Mig-21, dieci caccia-bombardieri Su-17, sei elicotteri da trasporto Mil-Mi 8, cinque elicotteri d'attacco Mil-Mi 35, cinque addestratori L-39 e sei aerei da trasporto An-12.[13][14]. Tutti questi aerei furono distrutti dagli Stati Uniti nel corso dell'invasione dell 2001[15]



Note

  1. ^ La musica era fuori legge.
  2. ^ The Taliban Phenomenon: Afghanistan 1994-1997, su books.google.it.
  3. ^ FACTBOX: Five Facts on Taliban Leader Mullah Mohammad Omar, su reuters.com.
  4. ^ Antonio De Lauri, Afghanistan Ricostruzione, ingiustizia, diritti umani, Milano, Mondadori Università, 2012, ISBN 9788861842076. URL consultato il 12 agosto 2021.
  5. ^ (EN) Peter Marsden, The Taliban: War, religion and the new order in Afghanistan, Londra, Zed Books Ltd., 1998, pp. 88-101, ISBN 1-85649-522-1.
  6. ^ (EN) The Taliban's war on women. A Health and Human Rights Crisis in Afghanistan (PDF), Boston, Physicians for Human Rights, 1998, ISBN 1-879707-25-X.
  7. ^ (EN) Sangh Mittra e Bachchan Kumar, Encyclopaedia of Women in South Asia: Afghanistan, Delhi, Kalpaz publications, 2004, pp. 59-67, ISBN 81-7835-187-0.
  8. ^ Kamal Matinuddin, The Taliban phenomenon : Afghanistan 1994-1997, Oxford University Press, 1999, ISBN 0-19-577903-7, OCLC 40962985. URL consultato il 3 settembre 2021.
  9. ^ PRAC meeting 5 August 2021: COVID-19 vaccine safety issues, in Reactions Weekly, vol. 1868, n. 1, 2021-08, pp. 3–3, DOI:10.1007/s40278-021-00460-8. URL consultato il 3 settembre 2021.
  10. ^ Events of 1274/August 1857–August 1858, su History of Afghanistan. URL consultato il 3 settembre 2021.
  11. ^ Neamatollah Nojumi, The Taliban Advance toward Mazar-e-Sharif, Palgrave Macmillan US, 2002, pp. 158–170. URL consultato il 3 settembre 2021.
  12. ^ NOTES, Pluto Press, pp. 227–229. URL consultato il 3 settembre 2021.
  13. ^ Introduction, Routledge, 24 febbraio 2016, pp. 19–26, ISBN 978-1-315-55372-6. URL consultato il 3 settembre 2021.
  14. ^ NPIC, FISHBED (MIG-21) in Flight, North Korea, August 6, 1965, Top Secret [codewords not declassified], CREST., su U.S. Intelligence on Asia, 1945-1991. URL consultato il 3 settembre 2021.
  15. ^ Afghans caught in the crossfire of war against Taliban / Chris Sands and Fazelminallah Qazizai., Afghanistan Centre at Kabul University, 2015. URL consultato il 3 settembre 2021.

Voci correlate