Vasyl' Lomačenko

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Vasyl' Lomačenko
NazionalitàBandiera dell'Ucraina Ucraina
Altezza170 cm
Peso60 kg
Pugilato
CategoriaPesi piuma
Pesi superpiuma
Pesi leggeri
SquadraKolos
Carriera
Incontri disputati
Totali21
Vinti (KO)18 (12)
Persi (KO)3 (0)
Pareggiati0
Palmarès
20142016Titolo mondiale WBOpiuma
20162018Titolo mondiale WBOsuperpiuma
20182020Titolo mondiale WBA (Super)leggeri
2018-2020Titolo mondiale WBOleggeri
20182020Titolo The Ringleggeri
20192020Titolo mondiale WBC (Franchise Champion)leggeri
2024-Titolo mondiale IBFleggeri
 Olimpiadi
OroPechino 2008piuma
OroLondra 2012leggeri
 Mondiali
ArgentoChicago 2007piuma
OroMilano 2009piuma
OroBaku 2011leggeri
 Europei
OroLiverpool 2008piuma
Statistiche aggiornate al 27 agosto 2012

Vasyl' Anatolijovyč Lomačenko (in ucraino Василь Анатолійович Ломаченко?; trasl. angl. Vasyl Lomachenko; Bilhorod-Dnistrovs'kyj, 17 febbraio 1988) è un pugile ucraino.

Soprannominato "Loma", "Hi-Tech", "Matrix"[1] e "No Mas Chenko"[2], è stato detentore delle corone WBA (Super), WBO, The Ring e WBC in franchising dei leggeri. In passato ha detenuto anche la corona WBO dei piuma e dei superpiuma. È l'attuale campione del mondo dei pesi leggeri per la IBF, dopo aver sconfitto l'australiano George Kambosos. Annoverato come il miglior pugile del panorama boxistico moderno,[3] è noto per la sua grande velocità di mano, per la precisione dei colpi e il gioco di gambe fuori dal comune, che lo rendono un pugile completo e molto ostico per gli avversari.[4][5] Detiene il primato per il minor numero di incontri impiegati (7) per vincere un titolo iridato in più classi di peso.

Con un record di 396-1 come dilettante, è considerato tra i più forti pugili amatoriali di tutti i tempi.[6] Ha inoltre vinto la medaglia d'oro nella categoria dei pesi piuma al torneo di pugilato delle Giochi olimpici di Pechino del 2008, nel corso delle quali ha ricevuto la Coppa Val Barker e la medaglia d'oro nella categoria dei pesi leggeri al torneo di pugilato delle Giochi olimpici di Londra.

Lomačenko è nato in Ucraina nella città di Bilhorod-Dnistrovs'kyj, da una famiglia di atleti: il padre Anatoly (suo attuale allenatore) è un allenatore di pugilato molto stimato in Ucraina. La madre è Maestro dello sport dell'Unione Sovietica in ginnastica artistica, mentre la sorella, nella stessa disciplina, è Maestro dello sport dell'Ucraina di classe internazionale[7]. Lomačenko è laureato presso l'Università Pedagogica Nazionale dell'Ucraina del Sud, e come hobby si dedica all'hockey su ghiaccio nella città di Bilhorod-Dnistrovs'kyj dove risiede.[8]

Nel 2020 viene schedato dal sito Myrotvorec', affiliato con il Ministero degli affari interni dell'Ucraina, per aver dichiarato nel film russo "Hello, Brother! Christ is Risen!" che russi, ucraini e bielorussi sono un unico popolo.[9][10]

Nel febbraio 2022 si è arruolato nell'esercito ucraino a seguito dell'invasione da parte della Russia.[11][12][13]

Carriera pugilistica

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Lomačenko ha partecipato a due edizioni dei giochi olimpici (Pechino 2008 e Londra 2012), a tre dei campionati del mondo (Chicago 2007, Milano 2009 e Baku 2011) e ad una degli europei (Liverpool 2008). Vanta inoltre una partecipazione alla coppa del mondo di pugilato (Mosca 2008), alla quale non si è presentato perdendo così l'incontro per walk-over. Chiude la sua carriera tra i dilettanti con un record di 396 vittorie ed una sola sconfitta, ad opera di Albert Selimov.

Il 22 giugno 2014 ha conquistato il titolo vacante WBO dei pesi piuma sconfiggendo a Carson lo statunitense Gary Russell Jr. ai punti. Si è laureato campione al suo terzo incontro tra i professionisti, eguagliando così il record di Saensak Muangsurin quale pugile più veloce a vincere un titolo mondiale.

L'11 giugno 2016 sconfigge per KO al 5º round Roman Martinez, ottenendo la cintura Wbo dei superpiuma e diventando campione in due categorie di peso diverse.[1]

Il 9 dicembre 2017 sconfigge Guillermo Rigondeaux per abbandono dopo in 6º round a causa di apparenti problemi alla mano sinistra, mantenendo così la cintura di campione WBO dei superpiuma.

Il 12 maggio 2018 sconfigge per TKO al 10º round Jorge Linares con un colpo fegato, diventando così il nuovo campione WBA dei pesi leggeri, oltre che campione di tre categorie di peso diverse con solo 12 incontri da professionista, il più veloce nella storia.

L'8 dicembre 2018 conquista il titolo WBO battendo Jose Pedraza ai punti per decisione unanime. Dopo un'agile vittoria contro Anthony Crolla, conquista anche la cintura WBC, all'epoca vacante, sconfiggendo Luke Campbell ai punti.

Principali incontri disputati

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Statistiche aggiornate al 27 agosto 2012.

Evento Edizione Categoria Trentaduesimi Sedicesimi Ottavi Quarti Semifinale Finale Pos. Note

Mondiali
Chicago 2007 Piuma
(-57 kg)
Abner Cotto
(Bandiera di Porto Rico Porto Rico)
V 26-9
Theodoros Papazov
(Bandiera della Grecia Grecia)
V 19-5
Mikhail Bernadski
(Bandiera della Bielorussia Bielorussia)
V 21-6
Arturo Santos Reyes
(Bandiera del Messico Messico)
V RSCO 3
Li Yang
(Bandiera della Cina Cina)
V +13-13
Albert Selimov
(Bandiera della Russia Russia)
P 11-16
[14]

Giochi olimpici
Pechino 2008 Piuma
(-57 kg)
N.D. Albert Selimov
(Bandiera della Russia Russia)
V 14-7
Bahodirjon Sooltonov
(Bandiera dell'Uzbekistan Uzbekistan)
V 13-1
Li Yang
(Bandiera della Cina Cina)
V 12-3
Yakup Kılıç
(Bandiera della Turchia Turchia)
V 10-1
Khedafi Djelkhir
(Bandiera della Francia Francia)
V RSC 1
[15]

Europei
Liverpool 2008 Piuma
(-57 kg)
N.D. Bye Vladimir Nikiforov
(Bandiera dell'Estonia Estonia)
V 10-0
David Oliver Joyce
(Bandiera dell'Irlanda Irlanda)
V 10-2
Hicham Ziouti
(Bandiera della Francia Francia)
V 2-1
Araik Ambartsumov
(Bandiera della Germania Germania)
V 7-1
[16]
Coppa del Mondo Mosca 2008 Piuma
(-57 kg)
N.D. Bahodirjon Sooltonov
(Bandiera dell'Uzbekistan Uzbekistan)
P wo
Non qualificato [17]

Mondiali
Milano 2009 Piuma
(-57 kg)
Bye Mario Aleksic
(Bandiera della Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina)
V 16-2
Craig Evans
(Bandiera del Galles Galles)
V 15-1
Branimir Stankovic
(Bandiera della Serbia Serbia)
V 8-2
Óscar Valdez Fierro
(Bandiera del Messico Messico)
V 12-1
Sergey Vodopyanov
(Bandiera della Russia Russia)
V 12-1
[18]

Mondiali
Baku 2011 Leggeri
(-60 kg)
Lomalito Moala
(Bandiera delle Tonga Tonga)
V RSC 1
Jose Ramirez
(Bandiera degli Stati Uniti USA)
V 16-9
Robson Conceição
(Bandiera del Brasile Brasile)
V 21-20
Fazliddin Gaibnizarov
(Bandiera dell'Uzbekistan Uzbekistan)
V 18-10
Domenico Valentino
(Bandiera dell'Italia Italia)
V 17-11
Toledo
(Bandiera di Cuba Cuba)
V 17-12
[19]

Giochi olimpici
Londra 2012 Leggeri
(-60 kg)
N.D. Bye Wellington Arias
(Bandiera della Rep. Dominicana Rep. Dominicana)
V 15-3
Felix Sanchez
(Bandiera di Porto Rico Porto Rico)
V 14-9
Toledo
(Bandiera di Cuba Cuba)
V 14-11
Soonchul Han
(Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud)
V 19-9
[20]
Ordine al Merito di III Classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il raggiungimento di alti risultati sportivi ai XXIX Giochi Olimpici di Pechino (Cina), ha trovato il coraggio, la dedizione e la voglia di vincere, rafforzando l'autorità internazionale dell'Ucraina»
— 4 settembre 2008[21]
Ordine al Merito di II Classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo di rilievo allo sviluppo degli sport nazionali, ottenendo buoni risultati, rafforzando l'autorità internazionale dell'Ucraina»
— 12 ottobre 2011[22][23]
Ordine al Merito di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il raggiungimento di alti risultati sportivi ai Giochi olimpici di Londra, ha trovato la dedizione e la voglia di vincere, rafforzando l'autorità internazionale dell'Ucraina»
— 15 agosto 2012[24]
  • Campione del mondo dei pesi piuma WBO
  • Campione del mondo dei pesi super piuma WBO
  • Campione del mondo dei pesi leggeri WBC
  • Campione del mondo dei pesi leggeri WBA
  • Campione del mondo dei pesi leggeri WBO
  • Campione del mondo dei pesi leggeri IBF

Nel dicembre 2021, la star mondiale della boxe e leggenda vivente dell'Ucraina, Volodymyr Klitschko, era molto indignata per l'atto del suo connazionale Vasyl Lomachenko. Dopo il combattimento con Commey, è entrato sul ring non con la bandiera dell'Ucraina, ma con la bandiera della sua città natale Akkerman (Belhorod-Dnistrovskyi).

"Vasyl ha vinto, congratulazioni, ma ha rappresentato il paese senza indossare la bandiera del suo paese?" - Klitschko ha posto una domanda retorica, aggiungendo la sigla WTF"[25].

  1. ^ https://www.theguardian.com/sport/2019/aug/29/luke-campbell-vasiliy-lomachenko-world-title-fight-boxing
  2. ^ https://www.espn.com/boxing/story/_/id/21738354/vasiliy-lomachenko-no-mas-chenko-not-just-regular-fighter
  3. ^ (EN) Robert Morales, Vasyl Lomachenko best ‘since Muhammad Ali,’ Bob Arum says, Los Angeles Daily News, 9 giugno 2016. URL consultato il 13 giugno 2016.
  4. ^ (EN) Lyle Fitzsimmons, Why Guillermo Rigondeaux vs. Vasyl Lomachenko Is a Boxing Purist's Dream Bout, Bleacher Report, 11 dicembre 2013. URL consultato il 13 giugno 2016.
  5. ^ Gianfranco Troina, Boxe: sabato Linares-Lomachenko, in attesa dei giganti lo show è tra i leggeri, La Gazzetta dello Sport, 9 maggio 2018. URL consultato il 13 maggio 2018.
  6. ^ Lomachenko determined to be great, su espn.go.com. URL consultato il 12 giugno 2016.
  7. ^ (EN) London 2012. Athletes. Vasyl Lomachenko, su london2012.com, AIBA, 14 settembre 2009. URL consultato il 1º settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2012).
  8. ^ (EN) Lomachenko lapping up the applause, su aiba.org, AIBA, 14 settembre 2009. URL consultato il 1º settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2009).
  9. ^ Two Ukrainian boxers land up on Ukraine's Myrotvorets 'black list', su unian.info.
  10. ^ The media disperse a new scandal with Lomachenko: the champion published a video with an actor from the "black list" of the Ministry of Culture, su klymenko-time.com. URL consultato il 6 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2023).
  11. ^ Guerra Ucraina, ex campione boxe Lomachenko si unisce a forze armate, su adnkronos.com, 28 febbraio 2022. URL consultato il 1º marzo 2022.
  12. ^ Guerra in Ucraina: dai fratelli Klitschko a Usyk, i pugili del Paese pronti a combattere, su lastampa.it, 28 febbraio 2022. URL consultato il 1º marzo 2022.
  13. ^ (EN) Top boxer Lomachenko joins battalion in Ukraine, su espn.com, 27 febbraio 2022. URL consultato il 1º marzo 2022.
  14. ^ (EN) World Champs 2007, su amateur-boxing.strefa.pl, strefa.pl. URL consultato il 31 agosto 2012.
  15. ^ (EN) Beijing 2008. Boxing. Feather 57kg (PDF), su aiba.org, AIBA, 23 agosto 2008. URL consultato il 28 agosto 2012.
  16. ^ (EN) European Elite Boxing Championships 2008 (PDF), su aiba.org, EUBC, 15 novembre 2008. URL consultato il 28 agosto 2012.
  17. ^ (EN) World Cup - Moscow, Russia, su amateur-boxing.strefa.pl, strefa.pl. URL consultato il 31 agosto 2012.
  18. ^ (EN) AIBA World Boxing Championships Milan 2009. Medallist by weight cathegory. (PDF), su 88.85.4.2, AIBA, 12 settembre 2009. URL consultato il 31 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2014).
  19. ^ (EN) AIBA World Boxing Championships Baku 2011. Men's Light 60kg. Draw sheet. (PDF), su 88.85.4.2, AIBA, 8 ottobre 2011. URL consultato il 28 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2012).
  20. ^ (EN) London 2012. Men's Light (60kg). Timetable, su london2012.com, london2012.com. URL consultato il 28 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2012).
  21. ^ (UK) Указ Президента України № 804/2008 від 4 вересня 2008 року «Про відзначення державними нагородами України спортсменів, тренерів та фахівців національної збірної команди України на XXIX літніх Олімпійських іграх», su zakon1.rada.gov.ua, Legislazione Ucraina, 4 settembre 2008. URL consultato il 20 settembre 2012.
  22. ^ (UK) Указ Президента України № 978/2011 від 12 жовтня 2011 року «Про відзначення державними нагородами України», su president.gov.ua, Sito ufficiale del presidente dell'Ucraina, 12 ottobre 2011. URL consultato il 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
  23. ^ (UKEN) ufficio stampa del presidente Viktor Janukovyč, President awards World Boxing Championship 2011 winners, su president.gov.ua, Sito ufficiale del presidente dell'Ucraina, 12 ottobre 2011. URL consultato il 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2014).
  24. ^ (UK) Указ Президента України № 474/2012 від 15 серпня 2012 року «Про відзначення державними нагородами України», su president.gov.ua, Sito ufficiale del presidente dell'Ucraina, 15 agosto 2012. URL consultato il 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2012).
  25. ^ (UK) Кличко розніс Ломаченка за його поведінку: "Якого чорта! Чи представляв він країну?", su myukraine.in.ua. URL consultato il 24 aprile 2023.

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