Utente:RVD3/Sandbox/Three Percenters

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Emblema dei Three Percenters tratto dalla bandiera (qui sotto).
La “bandiera di Gayle Nyberg” usata dai Three Percenters.[1][2]
Vessillologia:
Il modello su cui si basa la bandiera è quello della versione di Betsy Ross conforme al Flag Act del 1777 con una alterazione: il numero romano tre al centro del cerchio di 13 stelle. Il 3 è un riferimento al 3% dei coloni che secondo i Three Percenters hanno combattuto nell'esercito continentale durante la guerra d'indipendenza americana.

Il Three Percent movement[3] (spesso abbreviato come III%; lett. "movimento del tre per cento") è una rete antigovernativa[4] e movimento di estrema destra[N 1] fondato da Michael Brian Vanderboegh nel 2008.[5] Gli aderenti del movimenti sono detti Three Percenters[6] e operano a livello nazionale negli Stati Uniti d'America[N 2] tramite una serie di organizzazioni paramilitari decentralizzate. L'insieme di questi gruppi sono considerati dagli analisti e dai ricercatori come una sfaccettatura del più grande movimento della milizia degli Stati Uniti.[4][7]

Il credo cardine del movimento è il diritto di ribellione armata verso la percezione di un eccesso del potere del governo federale degli Stati Uniti, in particolare contro i tentativi di limitare il possesso privato di armi da fuoco, che sono visti dai Three Percenters come una violazione del II emedamento della Costituzione statunitense.[8][9] Le posizioni politiche all'interno del movimento hanno portato alcuni aderenti a commettere atti criminali, tra cui scontri con le forze dell'ordine[10], manifestazioni violente[11], il complotto per distruggere edifici e il tentativo di rapire funzionari pubblici[12][13].

I membri delle milizie dei Three Percenters, dal Texas e dalla California, si sono resi responsabili dell'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti; uno di loro (Rocky Hardie) era armato di pistola carica, violando le leggi sul controllo delle armi di Washington D.C.[14][15]. Il 21 febbraio 2021, la leadership ha sciolto l'organizzazione nazionale statunitense – The Three Percenters Original – in risposta all'attacco al Campidoglio del 2021 e ha condannato le violenze di quel giorno. Nonostante questa decisione, gli altri Three Percenters rimangono attivi come gruppi locali indipendenti.[16]

Nel giugno 2021, il Dipartimento di Sicurezza Pubblica del Canada ha classificato i Three Percenters come entità terroristica, a causa della minaccia che essi rappresentano per la sicurezza nazionale canadese. Le autorità canadesi hanno citato la rivolta del 6 gennaio nella loro lista. Il Ministro della Pubblica Sicurezza Bill Blair ha evidenziato la pericolosità dei Three Percenters per la sicurezza canadese, visto l'interesse nel reclutare membri della polizia e persone con addestramento militare.[17]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Ideologia[modifica | modifica wikitesto]

I Three Percenters in un diagramma sull'estremismo antigovernativo del Newlines Institute for Strategy and Policy.[18]

Malcolm Wrightson Nance, analista di intelligence ed esperto di antiterrorismo, considera l'ideologia delle milizie dei Three Percenters come estremo libertarismo di destra fuso con la teoria cospirativa del Nuovo Ordine Mondiale. I diversi obiettivi del movimento includono combattere i "tiranni liberali", che sono inseriti in delle "liste di controllo". Lo United Constitutional Patriots, un gruppo affiliato al Three Percent, guidato Larry Mitchell Hopkins aveva stilato una lista di persone da assasinare comprendente importanti democratici, tra cui: Barack Obama, Hillary Clinton e George Soros. L'American Patriot Council ha invece creato una lista di individui da tenere sotto controllo che comprendeva Kamala Harris, Mark Zuckerberg e Deborah Birx.[19] Nella visione dei Three Percenters il governo federale è un analogo alla monarchia britannica del XVIII secolo in termini di violazione delle libertà civili.[20]

Oltre al movimento della milizia, i Three Percenters fanno parte del patriot movement e sono considerati una realtà dell'America rurale. I sedicenti gruppi patriottici trovano regolarmente alleati tra i membri del Tea Party, della John Birch Society, di Gun Owners of America, del Tenth Amendment Center e dell'AmericanLands Council finanziato dai fratelli Koch che promuove il trasferimento delle terre pubbliche dalle mani dei federali ai privati per incoraggiare lo sfruttamento da parte delle industrie estrattive. Tra le varie fazioni c'è una convinzione condivisa e cospiratoria sul diritto costituzionale degli Stati Uniti, denominata “movimento dei cittadini sovrani”.[21]

I sostenitori del movimento Three Percent condividono una visione politica che sostiene un ritorno alla "Repubblica americana originaria", così come se la immaginano loro.[22] Secondo il sito web dei The Three Percenters - Original, «intendiamo fornire una guida che il "Popolo" possa utilizzare per ripristinare i principi fondanti della nostra Repubblica costituzionale». Un documento del 2016 inteso come guida per gli aspiranti Three Percenters articola ulteriormente questa posizione: «La Costituzione è stata metaforicamente stracciata in molti Stati, e i nostri diritti sono diventati una mera ombra di ciò che dei Padri Fondatori avevano immaginato. Dobbiamo riportare l'America alla Repubblica che era un tempo».[22]

Esistono anche gruppi islamofobi e nativisti[23] (ad esempio la White Rabbit Militia) che sposano l'ideologia del movimento del Three Percent e che, oltre al governo federale, percepiscono Antifa e Black Lives Matter come nemici.[24] Mentre altri gruppi più moderati come Washington State Three Percenters hanno manifestato contro il razzismo.[25]

Alcuni Three Percenters sposano l'ideologia dello sceriffo costituzionale e si oppongo al coinvolgimento federale, affermando che gli sceriffi di contea sono "la legge suprema del Paese e hanno il potere di cacciare i federali se le loro azioni sono incostituzionali".[26]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La struttura dei Three Percenters è volontariamente decentralizzata in modo da fornire un'alternativa alle milizie più strutturate.[27] Nance descrive i Three Percenters come una rete liberamente affiliata che ha una struttura a sei livelli: nazionale, regionale, statale, di zona, distrettuale e di contea. A differenza degli Oath Keepers, che mirano a reclutare forze dell'ordine e militari, i membri del Three Percent possono essere chiunque. Non c'è un'adesione formale, a parte l'addestramento con altri membri e perciò molti di loro acquistano toppe e oggetti militari per mostrare la loro fedeltà. Il movimento Three Percent ha seguaci in tutti gli Stati Uniti e alcuni gruppi noti sono ad esempio, Three-Percent United Patriots, American Patriots Three Percent, Three-Percent Security Force, Three-Percent Defense Militia, e altri gruppi denominati in base allo Stato federato o alla regione di appartenenza.[19]

Il Newlines Institute for Strategy and Policy ha individuato — oltre ai gruppi principali come The Three Percenters Original, American Patriots The III%, United Patriots 3% e Three Percent Security Force (anche conosciuto come IIISF) — numerosi spin-off locali molti dei quali si sono staccati da organizzazioni più grandi a livello nazionale come American Constitution Elite III%, Rhode Island Patriots III% e Confederate States III%.[24] Quest'ultimo gruppo dell'Arkansas utilizza il simbolismo confederato anziché quello statunitense.[28]

Ogni gruppo è strutturato gerarchicamente secondo il suo statuto. Oltre all'attivismo politico, i gruppi si dedicano ad attività paramilitari come l'addestramento al tiro a segno. L'adesione a questi gruppi richiede l'opposizione alle leggi che gli stessi considerano incostituzionali. I membri prestano un giuramento simile a quello delle forze armate statunitensi. Alcuni Three Percenter che sono anche membri attivi delle forze armate viene chiesto di prestare un giuramento aggiuntivo in cui si promette di disobbedire a determinati ordini ufficiali, come ad esempio l'ordine di disarmare i cittadini statunitensi.[29]

Lista non esaustiva dei gruppi negli Stati Uniti d'America[modifica | modifica wikitesto]

Nome del gruppo Abbr. Area di azione Fondatore Ideologia Status legale N. membri Anno di fondazione
The Three Percenters Original TTPO Presenza nazionale Mike Vanderboegh Libertarismo di destra[30] Inattiva;

dissoluzione volontaria

200 000 (2020)[31] 2008
American Patriots Three Percent[32] APIII Presenza nazionale Scott Seddon Libertarismo di destra[30] Attiva N/A 2009
Georgia Three Percent Martyrs[32] Georgia (Bremen) Justin Thayer Trumpismo[33] Attiva N/A 2020
Georgia III% Security Force[32] III%SF Georgia Chris Hill Libertarismo di destra[30]
Trumpismo[34]
Islamofobia[35]
Attiva N/A N/A
III% United Patriots[32] III%UP Colorado, Florida,Georgia, Minnesota,Missouri, Carolina del Nord, Texas, Virginia Libertarismo di destra[30] Attiva N/A N/A
Three Percent of Washington[32] WA3% Washington Matt Marshall Conservatorismo[36]
Survivalismo[36]
Antirazzismo[37]
Attiva N/A N/A
White Rabbit Militia[N 3] White Rabbits Illinois Michael Hari[38][39] Fondamentalismo cristiano[40]
Islamofobia[23]
Inattiva;

componenti

arrestate

c. 5[41][N 4] N/A
Real 3% of Idaho[32][N 5] Real III%'ers Idaho Eric Parker[42] Costituzionalismo[43] Attiva N/A N/A

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

Il movimento del 3% è stato fondato da Michael "Mike" Brian Vanderboegh (1952–2016).[44][45] Ex attivista di estrema sinistra, Mike Vanderboegh è stato coinvolto per la prima volta nell'attivismo antigovernativo attraverso i gruppi di sinistra; dal 1969 al 1975 circa ha fatto parte di Students for a Democratic Society, del Socialist Workers Party e del Maoist Progressive Labor Party.[46][47] Afferma di essersi allontanato dal comunismo dopo aver letto La via della servitù di Friedrich von Hayek nel 1977. Dopo essere stato introdotto al libertarismo, divenne un attivista del secondo emendamento e negli anni '90 fu coinvolto nel movimento della milizia.[48][49] Vanderboegh è stato poi coinvolto nella Milizia dell'Alabama e negli Oath Keepers.[50][51]

Nel 2008 Vanderboegh ha autopubblicato online un romanzo a puntate, Absolved, che ha definito "un racconto di ammonimento per i poliziotti armati fuori controllo dell'ATF"; il suo romanzo ha aricevuto una maggiore attenzione da parte dei media nel 2011, quando quattro presunti membri di una milizia in Georgia sono stati arrestati per un piano di attacco biologico che sarebbe stato ispirato dal romanzo stesso.[52][53] Vanderboegh ha preso le distanze dal presunto complotto.[54] È deceduto il 10 agosto 2016.[55][56]

III Arms Co. e III Citadel Project[modifica | modifica wikitesto]

L'immagine del movimento è stata utilizzata per creare servizi e prodotti commerciali disegnati ad-hoc per i sostenitori del movimento. Le più note attività lucrose sono l'azienda produttrice di armi da fuoco III Arms Co. e la piccola comunità pianificata denominata The Citadel ("la Cittadella") nella contea rurale di Benewah, nel saliente dell'Idaho progettata per ospitare 7.000 persone in seguito a un grave disastro.[57][8] I dirigenti della III Arms Company, come Christian Allen Kerodin e James L. Miller Jr., sarebbero dovuti essere al capo del progetto della comunità; il possesso di armi dai 13 anni in su sarebbe stato obbligatorio[58] mentre i dissidenti politici sarebbero stati essere espulsi, come "azione preventiva".[59]

«I marxisti, i socialisti, i liberali e i repubblicani dell'establishment troveranno probabilmente che la vita nella nostra comunità è incompatibile con la loro ideologia e i loro stili di vita preferiti»

Nonostante la natura dell'organizzazione, l'ATF ha approvato i permessi di produzione d'armi della III Arms Co. e, ad oggi, lo stato del progetto della comunità non è chiaro.[60] Nel 2013, le forze dell'ordine locali descrissero il progetto come una "truffa".[61]

Scontro del ranch di Cliven Bundy[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stallo di Bundy.

Nel periodo tra l'aprile e il maggio 2014, alcune milizie Three Percenters hanno partecipato insieme ad altri estremisti (la CSPOA, gli Oath Keepers, la Praetorian Guard, la White Mountain Militia e la Missouri Citizens Militia) allo scontro di Bundy nel sud-est del Nevada. Il confronto armato tra i sostenitori dell'allevatore Cliven Bundy e le forze dell'ordine è il seguito di una disputa legale in cui il Bureau of Land Management (BLM) aveva ottenuto ordini del tribunale che ingiungevano all'allevatore di pagare oltre 1 milione di dollari di tasse di pascolo.

Il leader della Real 3% of Idaho, Eric Parker, si è piazzato in posizione prona come cecchino su un ponte durante lo scontro vicino al ranch di Cliven Bundy a Bunkerville, in Nevada. Parker ha puntando il fucile verso il campo base del Bureau of Land Management (BLM). I procuratori hanno visto un atto di terrorismo interno nell'atto di Parker armato di fucile semiautomatico. Il background politico di Parker è controverso: ha dichiarato che da giovane fosse un manifestante antifa di Phoenix; sul braccio ha tatuata la bandiera nera.[43]

Manifestazioni e attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Manifestazione contro il controllo delle armi al Campidoglio del Minnesota, 28 aprile 2018.

Politici del Partito Repubblicano come Janice McGeachin[62], Lauren Boebert[63], Marjorie Taylor Greene[64], Chris Miller[65] e Shane Hernandez[66] si sono associati ai miliziani durante campagne elettorali, eventi e manifestazioni. La giornalista Caroline Orr del Byline Times afferma che i miliziani Three Percenter hanno partecipato a vari eventi anti-lockdown, in parte finanziati da alcuni dei più ricchi donatori conservatori degli Stati Uniti, tra cui la famiglia Mercer, la famiglia DeVos e il canale di denaro Donors Trust[67].

La Bureau of American Islamic Relations (BAIR), un gruppo associato al più ampio Three Percent movement, ha condotto proteste armate nei pressi di alcune moschee in Texas. Il 22 novembre 2015 vicino una moschea sunnita a Irving e il 2 aprile 2016 fuori una moschea di Nation of Islam a Dallas.[68]

Un gruppo di Three Percenters ha fornito servizio di sicurezza per un evento trumpista del 2017 tenuto dai Patriot Prayer chiamato "Rally for Trump and Freedom"[69][70].

I Washington State Three Percenters (WA3%) fondati da Matt Marshall è il ramo dei Three Percenters nello stato federato di Washington che ha partecipato a manifestazioni anti-razziste con il Puget Sound John Brown Gun Club (PSJBGC), un gruppo di sostenitori delle armi da fuoco di estrema sinistra.[71] La collaborazione fra i due gruppi è terminata dopo le controversie sull''attentato incendiario del 2019 a Tacoma, perpretato da un ex membro del PSJBGC.[72][73]

I membri del WA3% avevano proposto un'ipotetica occupazione del campidoglio di Olympia (la capitale dello stato di Washington) che sarebbe dovuta iniziare la notte del 10 gennaio 2021.[74]

Nel giugno 2019, il governatore dell'Oregon Kate Brown ha inviato la Polizia di Stato dell'Oregon per riportare al Campidoglio 11 senatori repubblicani assenti. I senatori repubblicani si erano nascosti per impedire il voto su una proposta di cap-and-trade con l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra entro il 2050 per combattere il cambiamento climatico. I Three Percenters hanno offerto il loro sostegno ai senatori repubblicani, dichiarando che avrebbero "fatto tutto il necessario per mantenere questi senatori al sicuro"[75][76][77]. Il 22 giugno 2019, una sessione del Senato dell'Oregon è stata annullata quando l'Oregon State Capitol è stato chiuso a causa di un avvertimento da parte della polizia di Stato di una "possibile minaccia della milizia"[75][76][77][78].

La Georgia III% Matyrs ("Martiri del III% della Georgia") è un gruppo paramilitare formatosi nell'Aprile 2020 sotto la guida di Justin “Slayer” Thayer con sede in Georgia. I Martyrs sono una delle 20 milizie attive nello stato federato della Georgia, hanno fornito servizio di vigilanza privata alla rappresentante della Georgia Marjorie Taylor-Greene e all'allora senatrice Kelly Loeffler durante un raduno per il secondo emendamento a Ringgold, in Georgia, il 19 settembre 2020.[79] Il 6 aprile 2020, il gruppo ha risposto a un commento sul nome del gruppo su un forum web utilizzato per il reclutamento chiamato mymilitia.com, dicendo: "Abbiamo scelto quel nome perché siamo disposti a morire per le nostre convinzioni e la nostra causa. Non tutti sono pronti a farlo".[80]

Nel maggio 2020, durante una manifestazione per il Secondo Emendamento nel fine settimana del Memorial Day a Frankfort, in Kentucky, i Three Percenters e altri manifestanti hanno violato diverse barriere off-limit per accedere al portico della Governor's Mansion, la residenza principale del governatore Andy Beshear, e hanno iniziato a disturbare gli occupanti della Mansion in risposta alle restrizioni del governatore relative alla pandemia COVID-19. Poco dopo, i membri del gruppo si sono allontanati di diverse centinaia di metri e hanno innalzato da un albero un'effigie con il volto del governatore e un cartello con scritto sic semper tyrannis ("così sempre ai tiranni")[81]. Alcuni funzionari statali si erano uniti ai Three Percenters in occasione di eventi precedenti, tra cui i rappresentanti dello Stato del Kentucky Savannah Maddox e Stan Lee, e il senatore dello Stato del Kentucky John Schickel[82][83]. Beshear ha etichettato Three Percenters come "radicali", che le loro azioni erano "volte a creare paura e terrore", e ha dichiarato che i funzionari che sono apparsi ai precedenti eventi dei Three Percenters "non possono alimentare le fiamme e poi condannare il fuoco"[84].

Unite the Right rally[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Unite the Right rally.
I Three Percenters pattugliano Emancipation Park a Charlottesville, Virginia.

Diversi Three Percenters erano presenti allo Unite the Right rally tenutosi a Charlottesville, in Virginia, nell'agosto 2017; hanno dichiarato insieme alla Redneck Revolt, una milizia di sinistra, "di aver cercato di sventare gli scontri e di fornire assistenza medica di emergenza".[85] Dopo gli eventi di Charlottesville, il "Consiglio nazionale" dei Three Percetners ha emesso un "ordine di ritiro", affermando "non ci allineeremo con alcun tipo di gruppo razzista".[86]

Chris Hill ("General Blood Agent"), fondatore della Georgia III% Security Force.

Alex Michael Ramos, un precedente membro di origine portoricana della III% Security Force con sede in Georgia, è stato condannato a sei anni di carcere per aver aggredito un ragazzo afroamericano in un parcheggio durante lo Unite the Right rally.[87]

La III% Security Force è una delle numerose milizie che hanno manifestato a Stone Mountain.[88] Fondata nel 2014 e guidata dall'ex Marines Chris Hill ("General Blood Agent"), la milizia ha invocato il desiderio per una guerra civile e svolge regolarmente addestramenti paramilitari. Inoltre, ha organizzato raduni a livello nazionale per rivendicare la necessità di una riparazione delle rimostranze contro il governo degli Stati Uniti e ha partecipato alle proteste contro i risultati delle elezioni presidenziali del 2021. I membri del gruppo si sono spesso presentati armati. Il leader è un collaboratore di lunga data della deputata repubblicana Marjorie Taylor-Greene, che ha partecipato a diversi eventi in cui il gruppo era presente.[80]

Occupazione del Malheur National Wildlife Refuge[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 un gruppo di Three Percenters dell'Idaho (i "Real 3% of Idaho") ha partecipato alla occupazione del Malheur National Wildlife Refuge organizzata da Ammon Bundy, figlio dell'autore del precedente scontro in Nevada del 2014. Già dal 2015 il gruppo Real 3% of Idaho aveva protestato contro il reinsediamento dei rifugiati in quello Stato[89]. Nel 2016 il gruppo "3 Percenter of Idaho" ha annunciato che avrebbe inviato alcuni dei suoi membri a sostegno dell'occupazione del Malheur National Wildlife Refuge in Oregon, presumibilmente per "rendere sicuro il perimetro" e per prevenire una "situazione in stile Waco"[90]. Due giorni prima, Vanderboegh aveva descritto gli occupanti come "una collezione di frutta e noci"[91]. "Quello che Bundy e questa collezione di frutta e noci hanno fatto è stato dare ai federali l'opportunità perfetta per portare avanti la loro agenda per screditarci", ha detto.[91]

Tentati rapimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ottobre 2020, Barry G. Croft Jr., un leader nazionale dei Three Percenters è stato incriminato per aver tramato di rapire la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer – il tentato rapimento ha coinvolto altri noti estremisti: vari aderenti del movimento Boogaloo e i Wolverine Watchmen, una propaggine della Michigan Militia. Croft è stato identificato come il secondo in comando del ramo del Wisconsin dei Three Percenters[92][93].

Attentati[modifica | modifica wikitesto]

Progetto di attentato veicolo bomba contro una banca nel centro di Oklahoma City[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017, un ventitreenne dell'Oklahoma, Jerry Drake Varnell, è stato arrestato con l'accusa federale di aver progettato un attentato con un veicolo bomba contro una banca nel centro di Oklahoma City, sul modello dell'attentato di Oklahoma City del 1995[94]. Durante un incontro del 2017 con agenti dell'FBI sotto copertura, Varnell si è identificato con il movimento Three Percenters, dicendo di sottoscrivere "l'ideologia del III%" e di avere l'intenzione di "iniziare la prossima rivoluzione"[95]. Nel marzo 2020, Varnell è stato dichiarato colpevole di cospirazione per l'uso di un ordigno esplosivo per danneggiare un edificio utilizzato nel commercio interstatale e di pianificazione dell'uso di un'arma di distruzione di massa contro una proprietà utilizzata nel commercio interstatale[96]. È stato condannato a 25 anni di carcere[97].

Attentato dinamitardo al centro islamico Dar Al-Farooq di Bloomington, Minnesota[modifica | modifica wikitesto]

L'Attentato dinamitardo al centro islamico Dar Al-Farooq è stato perpretato dalla White Rabbit Militia, una milizia antigovernativa guidata dall'ex vice-sceriffo Michael Hari che aveva l'obiettivo di "riprendersi l'America" usando tattiche di guerriglia.[98] Nel 2018, tre uomini sono stati arrestati in relazione all'attentato dinamitardo al centro islamico Dar Al-Farooq di Bloomington, Minnesota. L'attentato non è stato letale.[99][80][100]

Complotto bomba clinica per aborto di Champaign, Illinois[modifica | modifica wikitesto]

Nel novembre 2018 la White Rabbit Militia, già responsabile del precedente attentato, è stata incriminata per un complotto bomba volto a distruggere la Women's Health Practice, una clinica che praticava l'aborto.[101][102][103]

Gli attentatori si sono definiti sul loro sito web come degli "americani mainstream dei bei tempi andati" che vogliono epurare "il lievito socialista, comunista, nazista e femminista dalla terra e l'hanno riportata all'autogoverno."[104] Il movente dell'attentato è stato descritto come fondamentalismo cristiano.[105]

I documenti del tribunale del Minnesota hanno rivelato piani di attacchi futuri in diversi Stati:[106]

  • un piano di attentato a una sede di Planned Parenthood a Saint Paul;
  • un piano di riscatto contro la Canadian National Railway, minacciando di danneggiare i binari in Illinois se la compagnia non avesse pagato;
  • una rapina di una filiale della Bank of America in Missouri, perché i miliziani avrebbero associato la banca a George Soros.

Altre controversie[modifica | modifica wikitesto]

Un manifestante indossa una bandiera dei Three Percenters durante l'assalto al Campidoglio del 2021.

Nell'aprile 2013, un gruppo di agenti di polizia di Jersey City, New Jersey, sono sanzionati per aver indossato delle toppe con la scritta "One of the 3%"[107][108].

In seguito alle sparatorie del 2015 a Chattanooga, Tennessee, in un centro commerciale, in un centro di reclutamento militare e in un centro di supporto operativo della Marina degli Stati Uniti, i Three Percenters, gli Oath Keepers e altri gruppi di miliziani hanno iniziato a organizzare raduni armati al di fuori dei centri di reclutamento in diversi Stati, con l'obiettivo dichiarato di fornire protezione ai membri del servizio, ai quali era vietato portare armi mentre erano in servizio nei centri di reclutamento civili[109]. In risposta, la Divisione Sicurezza del Centro Operativo di Comando dell'Esercito ha emesso una lettera in cui si ordinava ai soldati di non interagire o riconoscere civili armati fuori dai centri di reclutamento, e che "se interrogati da questi presunti cittadini preoccupati, siate educati, professionali e terminate immediatamente la conversazione e segnalate l'incidente alle forze dell'ordine locali", osservando che l'ufficiale che ha emesso la lettera è "sicuro che i cittadini abbiano buone intenzioni, ma non possiamo presumerlo in tutti i casi e non vogliamo sostenere questo comportamento"[110].

Simbolismo[modifica | modifica wikitesto]

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome dei Three Percenters, creato nel 2008, si basa su un'affermazione storica imprecisa, secondo cui solo il 3% dei coloni prese le armi contro il Regno di Gran Bretagna nella guerra rivoluzionaria.[111][112][113]

Abbigliamento[modifica | modifica wikitesto]

I Three Percenters in genere sono armati e vestiti in mimetica[114]; si adornano con emblemi rappresentati il numero romano "III" e sono anche stati visti indossare delle toppe con il teschio di "The Punisher" della Marvel Comics[115]. La forte associazione del numero romano "III" con i Three Percenters ha costretto un'unità del Comando per le Operazioni Speciali dell'Esercito – Trauma 3 – a modificare il loro emblema: il vecchio emblema usava il numero romano combinato con un cerchio di stelle volto a richiamare la bandiera di Betsy Ross[116][117].

Gesti e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Il gesto della mano usato per indicare l'affiliazione con i Three Percenters consiste nel distendere il dito medio, l'anulare e il mignolo per rappresentare il numero romano "III"[118]. Simboli comuni dell'immaginario della rivoluzione americana vengono generalmente usati dai miliziani, tra questi: il Liberty Tree, la bandiera di Gadsden e la bandiera di Betsy Ross.[119]

Motti e slogan[modifica | modifica wikitesto]

I motti e gli slogan usati dai Three Percenters sono a volte citazioni dei Padri fondatori (ad esempio, George Washington e Thomas Jefferson) o passi della Costituzione degli Stati Uniti: "When tyranny becomes law, rebellion becomes duty," e varianti; “All enemies foreign and domestic.”; "The tree of libery must be refreshed from time to time with the blood of patriots and tyrants."; "Well Regalated American Militia". Altri motti e slogan comprendono: "We are everywhere” e “expect us,”; "I became unreasonable"; “I will not comply,”; "His name was Duncan Lemp"; "sic semper tyrannis"[81]; "MolonLabe", "ΜΟΛΩΝΛΑΒΕ" e "Μολον Λαβε": frase greca per "vieni e prendilo" (come and take it).[119]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le fazioni interne del movimento (spin-off inclusi) sono eterogenee e non necessariamente coerenti. Esse comprendono:
    1. Fondamentalisti cristiani
    2. Islamofobi
    1. Negli Stati Uniti d'America il nativismo non è esclusivo degli abitanti nativi originari (ossia, i popoli indigeni delle Americhe), ma anche degli abitanti consolidati da tempo (ossia i figli di immigrati). Si veda: Ray A. Billington, The Protestant Crusade, 1800–1860: A Study of the Origins of American Nativism (1938)
  2. ^ In passato anche in Canada
  3. ^ Nome completo: "White Rabbit Militia — Illinois Patriot Freedom Fighters, Three Percent"
  4. ^ Michael B. Hari, Michael McWhorter, Joe Morris, Ellis J. Mack e Wesley Johnson
  5. ^ Anche detta The Real Three Percenters Idaho

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

(EN) Malcolm Nance, They Want to Kill Americans: The Militias, Terrorists, and Deranged Ideology of the Trump Insurgency, St. Martin's Publishing Group, 12 luglio 2022, ISBN 978-1250279002.

(EN) Thomas R. Mockaitis, Violent Extremists: Understanding the Domestic and International Terrorist Threat, Santa Barbara, California, Praeger Publishing, 2019, ISBN 978-1-4408-5949-6.

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

(EN) Alejandro Beutel e Daryl Johnson, The Three Percenters: A Look Inside an Anti-Government Militia, Newlines Institute for Strategy and Policy, 1º marzo 2021.

(EN) Chip Berlet e Spencer Sunshine, Rural rage: the roots of right-wing populism in the United States, in The Journal of Peasant Studies, vol. 46, n. 3, Taylor & Francis, Routledge, 7 maggio 2019, DOI:10.1080/03066150.2019.1572603.

(EN) Daveed Gartenstein-Ross, Colin P. Clarke e Samuel Hodgson, Militia Violent Extremists in the United States: Understanding the Evolution of the Threat, International Centre for Counter-Terrorism - ICCT, p. 5.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Beutel e Johnson, p. 8
  2. ^ Nyberg Three Percent Flag (U.S.), su www.crwflags.com. URL consultato l'11 agosto 2023.
  3. ^ (EN) Hannah Allam, A rural Washington school board race shows how far-right extremists are shifting to local power [Una corsa al consiglio scolastico nella zona rurale di Washington mostra come gli estremisti di estrema destra si stiano spostando verso il potere locale], su washingtonpost.com.
  4. ^ a b Gartenstein-Ross e Clarke, p. 5
  5. ^ Amazon still selling merchandise for far-right groups with ‘a track record of violence’ [Amazon continua a vendere merce per gruppi di estrema destra con "precedenti di violenza".], su sacbee.com.
  6. ^ (EN) Barry J. Balleck, Hate Groups and Extremist Organizations in America: An Encyclopedia, ABC-CLIO, 8 luglio 2019, ISBN 978-1-4408-5751-5. URL consultato il 27 gennaio 2021.
  7. ^ (EN) Examining Extremism: The Militia Movement | Examining Extremism | CSIS, su www.csis.org. URL consultato il 16 settembre 2023.
  8. ^ a b (EN) Spencer Sunshine, Profile on the Right: Three Percenters, in Political Research Associates, 5 gennaio 2016. URL consultato il 29 luglio 2023.
  9. ^ (EN) Stanford University, Mapping Militant Organizations. “Three Percenters.”, su cisac.fsi.stanford.edu. URL consultato il 29 luglio 2023.
  10. ^ (EN) War in the West: The Bundy Ranch Standoff and the American Radical Right, su Southern Poverty Law Center. URL consultato il 23 novembre 2022.
  11. ^ (EN) Far-right activist Ammon Bundy's rush to save an Idaho ranch ends without a standoff, su Los Angeles Times, 15 novembre 2019. URL consultato il 10 febbraio 2023.
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