Trash (Alice Cooper)

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Trash
album in studio
ArtistaAlice Cooper
Pubblicazione25 luglio 1989
Durata40:14
Dischi1
Tracce10
GenerePop metal
Hair metal
Hard rock
Heavy metal
EtichettaEpic
ProduttoreDesmond Child
Registrazione1988/89 – Bearsville Studios, The Power Station, Right Track, Sigma Sound Studios, Mediasound, Grog Kill Studios, Village Recorders, The Complex, Record Plant, Blue Jay Studios, Sanctuary Sound
FormatiCD, LP, MC, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Austria Austria[1]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Finlandia Finlandia[2]
(vendite: 50 912+)
Bandiera della Germania Germania[3]
(vendite: 250 000+)
Bandiera della Lettonia Lettonia[4]
(vendite: 5 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[5]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[6]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[7]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[8]
(vendite: 15 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[9]
(vendite: 1 000 000+)
Alice Cooper - cronologia
Album successivo
(1991)
Singoli
  1. Poison
    Pubblicato: 5 settembre 1989
  2. Bed of Nails
    Pubblicato: ottobre 1989
  3. House of Fire
    Pubblicato: dicembre 1989
  4. Only My Heart Talkin'
    Pubblicato: marzo 1990
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[10]
Rolling Stone[11]

Trash è il diciottesimo album in studio del cantante statunitense Alice Cooper, pubblicato il 25 luglio 1989 dalla Epic Records.

L'album è principalmente ricordato per il singolo Poison, che rappresentò il maggior successo di Cooper dai tempi di You and Me del 1977.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album segue Constrictor e Raise Your Fist and Yell, i due lavori che avevano segnato il ritorno di Alice Cooper nell'industria musicale, dopo un periodo di forte crisi personale nei primi anni ottanta. Cooper chiese aiuto al famoso compositore Desmond Child per preparare l'album della sua definitiva rinascita discografica. Quando uscì, Trash si rivelò uno dei maggiori successi del cantante, accompagnato da singoli come Poison, Bed of Nails e House of Fire, che riportarono Cooper nelle parti alte delle classifiche dopo più di un decennio. Seguì un tour mondiale di successo in supporto all'album, documentato nel concerto Trashes the World distribuito l'anno successivo in VHS.

Al disco parteciparono molti ospiti speciali, tra cui Steven Tyler, Joe Perry, Steve Lukather, Michael Anthony, così come il chitarrista Kane Roberts, che aveva già suonato nei due album precedenti del cantante. Inoltre, Cooper venne aiutato nella scrittura dei brani da alcuni compositori esterni come Joan Jett, Diane Warren, Jon Bon Jovi, Richie Sambora e lo stesso Desmond Child.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Poison – 4:29 (Alice Cooper, Desmond Child, John McCurry)
  2. Spark in the Dark – 3:52 (Cooper, Child)
  3. House of Fire – 3:47 (Cooper, Child, Joan Jett)
  4. Why Trust You – 3:12 (Cooper, Child)
  5. Only My Heart Talkin' – 4:47 (Cooper, Bruce Roberts, Andy Goldmark)
  6. Bed of Nails – 4:20 (Cooper, Child, Kane Roberts, Diane Warren)
  7. This Maniac's In Love With You – 3:47 (Cooper, Child, Bob Held, Tom Teeley)
  8. Trash – 4:01 (Cooper, Child, Mark Frazier, Jamie Sever)
  9. Hell Is Living Without You – 4:11 (Cooper, Child, Jon Bon Jovi, Richie Sambora)
  10. I'm Your Gun – 3:48 (Cooper, Child, McCurry)
Tracce bonus nell'edizione giapponese
  1. Cold Ethyl (Live) – 3:12 (Cooper, Bob Ezrin)
  2. Ballad of Dwight Fry (Live) – 7:22 (Michael Bruce, Cooper)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti
Produzione

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1989) Posizione
Australia[25] 48
Germania[26] 90
Regno Unito[27] 96
Classifica (1990) Posizione
Canada[28] 90
Germania[29] 51
Stati Uniti[30] 68

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Alice Cooper - Trash – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato l'8 aprile 2020.
  2. ^ (FI) Musiikkituottajat - Tilastot - Kulta- ja platinalevyt - Alice Cooper, su Musiikkituottajat. URL consultato il 25 aprile 2023.
  3. ^ (DE) Alice Cooper – Trash – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  4. ^ (LV) International Latvian Certification Awards from 1998 to 2001, su directupload.net, Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 7 aprile 2020.
  5. ^ (SV) Gold & Platinum 1987–1998 (PDF), su ifpi.se, IFPI Sverige. URL consultato il 12 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2012).
  6. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 22 ottobre 2014.
  7. ^ (EN) Trash – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 15 novembre 2018.
  8. ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
  9. ^ (EN) Trash – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 14 ottobre 2014.
  10. ^ (EN) Alex Henderson, Trash, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 31 marzo 2015.
  11. ^ (EN) Nathan Brackett, Christian Hoard, The New Rolling Stone Album Guide, Rolling Stone, 2004, ISBN 0-7432-0169-8.
  12. ^ (EN) Alice Cooper - Trash, su australian-charts.com. URL consultato il 31 marzo 2015.
  13. ^ (DE) Alice Cooper - Trash, su austriancharts.at. URL consultato il 31 marzo 2015.
  14. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 51, No. 16, March 03 1990, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 31 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).
  15. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  16. ^ (DE) Alice Cooper - Trash, su offiziellecharts.de, Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 31 marzo 2015.
  17. ^ (EN) Alice Cooper - Trash, su norwegiancharts.com. URL consultato il 31 marzo 2015.
  18. ^ (EN) Alice Cooper - Trash, su charts.org.nz. URL consultato il 31 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
  19. ^ (EN) Alice Cooper - Trash, su dutchcharts.nl, Dutch Charts. URL consultato il 31 marzo 2015.
  20. ^ (EN) Alice Cooper: Trash, su chartarchive.org, Chart Stats. URL consultato il 31 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2015).
  21. ^ (EN) Alice Cooper - Chart history (Billboard 200), su Billboard. URL consultato il 31 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2015).
  22. ^ (EN) Alice Cooper - Trash, su swedishcharts.com. URL consultato il 31 marzo 2015.
  23. ^ (DE) Alice Cooper - Trash, su hitparade.ch. URL consultato il 31 marzo 2015.
  24. ^ (HU) Top 40 album-, DVD- és válogatáslemez-lista, su slagerlistak.hu, Hivatalos magyar slágerlisták.html. URL consultato il 31 marzo 2015.
  25. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 50 Albums 1989, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 31 marzo 2015.
  26. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1989, su offiziellecharts.de, Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 31 marzo 2015.
  27. ^ (EN) Complete UK Year-End Album Charts, su chartheaven.9.forumer.com. URL consultato il 31 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2012).
  28. ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 53, No. 6, December 22 1990, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 31 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  29. ^ (DE) Album – Jahrescharts 1990, su offiziellecharts.de, Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 31 marzo 2015.
  30. ^ (EN) 1990: Billboard 200 Albums, su Billboard. URL consultato il 31 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2013).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]