Brutal Planet

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Brutal Planet
album in studio
ArtistaAlice Cooper
Pubblicazione6 giugno 2000
Durata48:42
Dischi1
Tracce11
GenereAlternative metal
Industrial metal
EtichettaSpitfire Records
ProduttoreAlice Cooper
Registrazione2000
FormatiCD
Alice Cooper - cronologia
Album precedente
(1994)
Album successivo
(2001)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Rolling Stone Album Guide[1]

Brutal Planet è il ventunesimo album in studio di Alice Cooper. Viene pubblicato il 6 giugno 2000 per l'Etichetta discografica Spitfire Records.

Il Disco[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un album dalle sonorità molto dure e dalle tematiche molto delicate e attuali. Il titolo ("Pianeta Brutale" in italiano) riassume il contenuto del disco, che parla di violenze e atrocità che il nostro mondo ci riserva. Take It Like A Woman, ad esempio, parla delle violenze domestiche perpetrate ai danni di persone indifese come donne e bambini mentre Blow Me A Kiss e Wicked Young Man sono ispirati al massacro della Columbine High School, in cui due studenti ammazzarono alcuni compagni ferendone altri. Il successivo Dragontown continua le tematiche trattate da Cooper in questo disco. Il brano Cold Machines sembra riprendere il riff principale di The Beautiful People di Marilyn Manson: Cooper su questo punto preferisce escludere una diretta filiazione, forse ironizzando.[2] Cold Machines è stato inserito nella colonna sonora del film Return of the Living Dead: Necropolis.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Brutal Planet – 4:40
  2. Wicked Young Man – 3:50
  3. Sanctuary – 4:00
  4. Blow Me a Kiss – 3:18
  5. Eat Some More – 4:36
  6. Pick Up the Bones – 5:14
  7. Pessi-Mystic – 4:56
  8. Gimme – 4:46
  9. It's the Little Things – 4:11
  10. Take It Like a Woman – 4:12
  11. Cold Machines – 4:14

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Altri Membri[modifica | modifica wikitesto]

  • Natalie Delaney - cori

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Alice Cooper, p. 12; books.google.it.
  2. ^ (EN) Intervista ad Alice Cooper in cui tratta del suo rapporto con Marilyn Manson, su alicecooperechive.com. URL consultato il 21 febbraio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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