Tram ATM serie 7000 (Milano)

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ATM 7000
Vettura tranviaria articolata
Vettura 7019 in via dei Missaglia
Anni di costruzione 1999-2002
Anni di esercizio 2000-…
Quantità prodotta 26
Costruttore TIBB/Adtranz/Bombardier Transportation Italy
Lunghezza 34105 mm
Larghezza 2 473 mm
Altezza 3 188 mm
Capacità 68 posti a sedere
194 posti in piedi
Scartamento 1 445 mm
Interperno 10 084 mm
Passo dei carrelli 1 400 mm
Massa vuoto 37,9 t
Rodiggio Bo' 2' Bo' Bo'
Diametro ruote 561 mm
Potenza continuativa 330 kW
Velocità massima omologata 70 km/h
Alimentazione 550–600 V cc da linea aerea
Dati tratti da:
Viganò, Un gigante per Milano, p. 30

Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 2001

Le elettromotrici serie 7000 dell'ATM di Milano sono una serie di vetture tranviarie articolate, a pianale integralmente ribassato, utilizzate sulla rete tranviaria urbana. Appartengono alla famiglia degli Eurotram dell'azienda canadese Bombardier, dopo che questa ha acquisito la Adtranz, e quindi la ABB Tecnomasio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni novanta del XX secolo, la rete tranviaria di Milano visse una fase di espansione e rilancio che rese necessario il rinnovamento e l'ampliamento del parco rotabili, all'epoca obsoleto (le vetture più recenti erano i "jumbotram" serie 4900, risalenti al 1976)[1].

Nel 1996 l'Azienda Trasporti Municipali indisse una gara per la fornitura di nuove vetture a pianale interamente ribassato, che venne vinta dall'ABB Tecnomasio (poi Adtranz) con il modello Eurotram, già fornito alla rete di Strasburgo[1]. Il contratto prevedeva la fornitura di 20 vetture, poi aumentate fino a 26[2].

La prima unità venne consegnata nel dicembre 1999[3] ed iniziò un lungo periodo di prove sulla rete[4]; dopodiché fu immessa in servizio regolare sulla linea 14 dal 25 settembre 2000[5].

La fornitura delle 26 vetture della serie (numerate da 7001 a 7026), proceduta a rilento per i rivolgimenti societari, venne conclusa da Bombardier agli inizi del 2002[6].

Dal 7 dicembre 2002 le 7000 furono utilizzate anche sulla nuova linea 7 (cosiddetta "metrotranvia di Bicocca"), sulla quale potevano esprimere al meglio le loro caratteristiche innovative[7]. Del resto, a causa della loro smisurata lunghezza e del notevole ingombro dei moduli di estremità, rappresentati da cabina di guida e coda, si rese ben presto evidente che le nuove motrici mal si adattavano alla circolazione lungo le strette e curvose vie del centro cittadino, tanto che dal 2004 tutte le 7000 sono utilizzate esclusivamente sulla linea tram 15 Rozzano-Duomo, con andamento del tracciato piuttosto rettilineo e per buona parte su sede riservata.

Nel tempo, diverse unità sono rimaste coinvolte in incidenti più o meno gravi, al punto che attualmente sono oramai diverse quelle poste fuori servizio. Ciononostante, nel corso del 2019 ATM ha annunciato la revisione generale di questa tipologia di materiale, che permetterà la sostituzione ex novo dell'equipaggiamento elettronico, il rinnovo degli ambienti interni e la ricolorazione di tutte le vetture in livrea bitonale giallo Milano[8]. In data 12 gennaio 2021 è stata pubblicata l'assegnazione del revamping alla società Bombardier Transportation Italy S.p.A. di Vado Ligure (SV).

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Le 7000 sono vetture articolate, composte di 7 elementi, identificati con le lettere da A a G; gli elementi dispari (A, C, E, G) sono corti e sostenuti da carrelli, gli elementi pari (B, D, F) sono lunghi e sospesi[9].

Il tram è a pianale interamente ribassato; il design esterno, opera di Zagato, venne premiato nel 2001 con il "Compasso d'Oro"[10].


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Viganò, Binari nuovi per Milano, p. 35.
  2. ^ Viganò, Un gigante per Milano, p. 35.
  3. ^ Viganò, Un gigante per Milano, p. 28.
  4. ^ Novità milanesi, in I Treni, n. 216, giugno 2000, p. 10.
  5. ^ Eurotram a Milano, in I Treni, n. 221, dicembre 2000, p. 7.
  6. ^ Pietro Ferrari, Sirio brilla a Milano, in I Treni, n. 236, aprile 2002, p. 29.
  7. ^ Sergio Viganò, Tram veloce in periferia, in I Treni, n. 245, febbraio 2003, pp. 25-26.
  8. ^ forum.milanotrasporti.org (JPG), su tplmilano.altervista.org.
  9. ^ Viganò, Un gigante per Milano, p. 29.
  10. ^ Tram premiato, in I Treni, n. 231, novembre 2001, p. 5.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Viganò, Binari nuovi per Milano, in I Treni, n. 196, settembre 1998, pp. 28-35.
  • Sergio Viganò, Un gigante per Milano, in I Treni, n. 213, marzo 2000, pp. 28-35.

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