Stayin' Alive

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Stayin' Alive
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaBee Gees
Pubblicazione13 dicembre 1977
Durata4:45
Album di provenienzaColonna sonora La febbre del sabato sera
GenereDisco[1]
EtichettaRSO Records
ProduttoreRobert Stigwood
Registrazione1977
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera della Francia Francia[3]
(vendite: 500 000+)
Bandiera della Germania Germania[4]
(vendite: 250 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[5]
(vendite: 150 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[6]
(vendite: 90 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (2)[7]
(vendite: 1 200 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[8]
(vendite: 60 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[9]
(vendite: 2 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[2]
(vendite: 50 000+)
Bee Gees - cronologia
Singolo precedente
(1977)
Singolo successivo
(1978)

Stayin' Alive è un singolo del gruppo musicale Bee Gees, pubblicato il 13 dicembre 1977 come secondo estratto dalla compilation Saturday Night Fever, colonna sonora del film La febbre del sabato sera.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Scritta dai tre membri del gruppo, i fratelli Barry, Robin e Maurice Gibb, e co-prodotta da Albhy Galuten e Karl Richardson, è rimasta negli anni una delle canzoni più celebri e popolari dei Bee Gees, in parte grazie al suo utilizzo nella prima sequenza dopo i titoli di testa de La febbre del sabato sera.

Storia del brano[modifica | modifica wikitesto]

Il produttore esecutivo della colonna sonora Robert Stigwood, il quale era anche il manager dei Bee Gees, chiese al gruppo di scrivere un paio di canzoni per il film sul quale stava lavorando. In quel momento, il film era ancora in uno stato di mero progetto, privo persino del titolo. Le uniche indicazioni che Stigwood poté dare ai fratelli Gibb furono di inserire riferimenti alla moda della musica disco che impazzava in quegli anni.

Stayin' Alive venne scritta nel giro di pochi giorni dai componenti della band e venne registrata agli Château d'Hérouville Studios vicino a Parigi. Durante le registrazioni del brano morì la madre del batterista Dennis Byron, che fu costretto ad interrompere i lavori, quindi i Bee Gees dovettero cercare un rimpiazzo, e non riuscendo a trovarne uno in quella zona della Francia decisero di registrare e riprodurre un nastro magnetico nel quale veniva ripetuto all’infinito un frammento di batteria di Night Fever, altro brano da loro appena realizzato e che avrebbe avuto molto successo; il gruppo accreditò poi le parti di batteria di Stayin' Alive ad un fantomatico "Bernard Lupe".

La RSO Records, l'etichetta discografica del gruppo, voleva che la canzone venisse chiamata Saturday Night, in modo da fungere da title track per l'album, ma i tre fratelli insistettero per cambiare il titolo, poiché pensavano che fossero già presenti troppi brani che contenevano nel titolo e nel testo la parola "saturday" ("sabato"); c'era inoltre già una canzone, Night Fever, ad avere nel titolo la parola "night" ("notte"). Stigwood rivelò il titolo del film (nell'originale inglese Saturday Night Fever, quindi contenente anch'esso il termine saturday) al gruppo prima della realizzazione della canzone, e fu in quel momento che a Maurice Gibb venne l'idea di battezzare il brano Stayin' Alive.

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo La febbre del sabato sera, Stayin' Alive è stata inserita nella colonna sonora di decine di film, spesso con intenti diversi rispetto al suo primo utilizzo e principalmente in modo parodistico. In una famosa scena del film comico L'aereo più pazzo del mondo, il brano (accelerato rispetto alla versione originale) fa da sottofondo ad una esagerata sequenza di danza, parodia del genere disco. La canzone inoltre si è sentita in In viaggio con Pippo, Un furfante tra i boy scout , A Night at the Roxbury, Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi, Arthur e il popolo dei Minimei, Young @ Heart, Madagascar, Il cacciatore di ex (in versione remixata), in Ted e in Ready Player One.

Successo commerciale[modifica | modifica wikitesto]

Il singolo mantenne la prima posizione della Billboard Hot 100 per quattro settimane, come pure in Canada, mentre in Australia e in Italia vi rimase per sette settimane, in Spagna per cinque settimane ed in Nuova Zelanda per due settimane. Il brano, spesso indicato come la signature song del gruppo, è ancora oggi molto ascoltato in numerose occasioni, in particolar modo quando si desidera ricreare le atmosfere degli anni settanta.

Nel 2004, Stayin' Alive è stata collocata alla 189ª posizione nella lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi dalla celebre rivista Rolling Stone, mentre sempre nello stesso anno, è stata aggiunta nella AFI's 100 Years... 100 Songs alla nona posizione.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip utilizzava un'idea completamente differente rispetto a quella de La febbre del sabato sera. Nel video infatti, il gruppo esegue il brano sul set del film Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, che rappresentava uno scenario urbano. Fu realizzato anche un altro video per il brano, destinato al mercato europeo, in cui il gruppo interpretava Stayin' Alive in uno studio di registrazione, alternando sequenze riprese nelle strade di New York. Caratteristica particolare di questa seconda versione è il look di Barry Gibb, che insolitamente appare senza barba.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Per il brano, i Bee Gees ottennero un Grammy Award nel 1979 nella categoria "miglior arrangiamento vocale per due o più voci".

Nel corso degli anni Stayin' Alive ha ricevuto diversi riconoscimenti ed attestati. La canzone è stata inserita alla posizione 189 della lista delle 500 più grandi canzoni secondo la rivista Rolling Stone. Inoltre si è aggiudicata anche la quarantaseiesima posizione della Billboard's All Time Top 100.[10]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1978) Posizione
Australia[11] 4
Austria[23] 6
Belgio (Fiandre)[24] 6
Canada[25] 9
Francia[26] 12
Germania[27] 5
Italia[18] 5
Nuova Zelanda[28] 6
Paesi Bassi[29] 7
Spagna[20] 4
Stati Uniti[30] 4
Sudafrica[31] 4
Svizzera[32] 5

Cover[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 1978 la cantante Mina ha interpretato questa canzone nel suo disco Mina Live '78.
  • Gli N-Trance hanno prodotto una versione dance del brano nel 1995.
  • Nel 2002 le Bandana, popolare gruppo pop argentino, ha pubblicata una cover della canzone rivisitata in spagnolo nel loro secondo album Noche.
  • Nel 2004 il gruppo rockabilly Hormonauts ne realizza una versione country.
  • Nel 2005 Ozzy Osbourne ha realizzato una cover in coppia con Dweezil Zappa, la canzone è apparsa sul terzo CD del box set Prince Of Darkness.
  • Nel 2009 Jovanotti ha inserito nell'album live OYEAH una propria versione del brano.
  • Nel 2013 i Capital Cities hanno pubblicato una loro versione del brano nel singolo "Kangaroo Court"[33]
  • Il 26 febbraio 2014 a Brisbane, a pochi km da casa dei fratelli Gibbs, Bruce Springsteen ha eseguito una cover del brano in apertura del suo concerto.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Il ritornello della canzone, in particolare lo spezzone in cui viene ripetuto più volte "Ah, ah, ah, ah, stayin' alive, stayin' alive", viene spesso utilizzato nelle esercitazioni delle manovre di rianimazione cardio-polmonare (RCP), in cui il soccorritore preme con i palmi delle mani giunte sullo sterno della persona da rianimare seguendo la canzone per effettuare le compressioni con il giusto ritmo, in quanto il brano è caratterizzato da una velocità di 103 BPM, ideale per una sollecitazione che deve indurre al recupero da un arresto cardiaco.[34]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Disco music anni 70: Ecco i titoli delle canzoni discoteca che hanno segnato un epoca, su retronline.it. URL consultato il 25 marzo 2022.
  2. ^ Stayin' Alive (certificazione), su FIMI. URL consultato il 26 agosto 2019.
  3. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su InfoDisc. URL consultato il 16 ottobre 2015. Selezionare "BEE GEES" e premere "OK".
  4. ^ (DE) Bee Gees – Stayin' Alive – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 31 marzo 2023.
  5. ^ (EN) Stayin' Alive – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  6. ^ (DA) Stayin' Alive, su IFPI Danmark. URL consultato il 16 marzo 2023.
  7. ^ (EN) Stayin' Alive, su British Phonographic Industry. URL consultato il 4 aprile 2023.
  8. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 13 gennaio 2024. Digitare "Bee Gees" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  9. ^ (EN) Bee Gees - Stayin' Alive – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  10. ^ Billboard Hot 100 Chart 50th Anniversary, su billboard.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2012).
  11. ^ a b (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  12. ^ a b c d e f g h (NL) Bee Gees - Stayin' Alive, su Ultratop. URL consultato il 27 agosto 2019.
  13. ^ (EN) Top Singles - February 18, 1978, su Library and Archives Canada. URL consultato il 27 agosto 2019.
  14. ^ a b (EN) Song title - Stayin' Alive, su tsort.info. URL consultato il 27 agosto 2019.
  15. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  16. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su InfoDisc. URL consultato il 27 agosto 2019. Selezionare "BEE GEES" e premere "OK".
  17. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 27 agosto 2019.
  18. ^ a b I singoli più venduti del 1978, su Hit Parade Italia. URL consultato il 27 agosto 2019.
  19. ^ (EN) Official Singles Chart: 26 February 1978 - 4 March 1978, su Official Charts Company. URL consultato il 27 agosto 2019.
  20. ^ a b (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  21. ^ a b c (EN) Bee Gees – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 27 agosto 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  22. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 - 1989 Acts (B), su rock.co.za. URL consultato il 27 agosto 2019.
  23. ^ (DE) Jahreshitparade 1978, su austriancharts.at. URL consultato il 27 agosto 2019.
  24. ^ (NL) Jaaroverzichten 1978, su Ultratop. URL consultato il 27 agosto 2019.
  25. ^ (EN) Top 100 Singles of 1978, su Library and Archives Canada. URL consultato il 27 agosto 2019.
  26. ^ (FR) Top - 1978, su top-france.fr. URL consultato il 27 agosto 2019 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  27. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1978, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 27 agosto 2019.
  28. ^ (EN) Top Selling Singles of 1978, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 27 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2016).
  29. ^ (NL) Dutch charts jaaroverzichten 1978, su Dutch Charts. URL consultato il 27 agosto 2019.
  30. ^ (EN) Billboard Top 100 - 1978, su longboredsurfer.com. URL consultato il 27 agosto 2019.
  31. ^ (EN) Top 20 Hit Singles of 1978, su rock.co.za. URL consultato il 27 agosto 2019.
  32. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1978, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 27 agosto 2019.
  33. ^ http://my-way-online.blogspot.it/2013/12/capital-cities-stayingalive.html
  34. ^ Anna Fregonara, Massaggio cardiaco, la playlist che può aiutare a tenere il «ritmo» giusto durante le manovre salvavita. (PDF), su multimedica.it.

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