Wikipedia:Bar/Discussioni/L'Unione Europea, il copyright e il sapere libero: differenze tra le versioni

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*Indifferente, quella per la Turchia l'avevo vista più come messaggio di solidarietà ai colleghi turchi. Nel 2011 non c'avevamo nemmeno pensato. --<span style="font-family:Linux_Libertine;">'''[[Utente:Civvì|<span style="color:purple;">Civvì</span>]]''' <small><span style="color:blue;">([[Discussioni utente:Civvì|Parliamone...]])</span></small></span> 13:21, 29 giu 2018 (CEST)
*Indifferente, quella per la Turchia l'avevo vista più come messaggio di solidarietà ai colleghi turchi. Nel 2011 non c'avevamo nemmeno pensato. --<span style="font-family:Linux_Libertine;">'''[[Utente:Civvì|<span style="color:purple;">Civvì</span>]]''' <small><span style="color:blue;">([[Discussioni utente:Civvì|Parliamone...]])</span></small></span> 13:21, 29 giu 2018 (CEST)
* anch'io penso che più rumore facciamo meglio è, favorevole --[[Utente:Adalhard Waffe|Adalhard Waffe]] • [[Discussioni utente:Adalhard Waffe|msg]] 13:23, 29 giu 2018 (CEST)
* anch'io penso che più rumore facciamo meglio è, favorevole --[[Utente:Adalhard Waffe|Adalhard Waffe]] • [[Discussioni utente:Adalhard Waffe|msg]] 13:23, 29 giu 2018 (CEST)
* come dice Nemo, le firme non servono a un tubo (e il banner neppure). La cosa più divertente da fare, anche se non credo sia fattibile in pratica, sarebbe fare in modo che ogni query richieda un minuto prima della risposta, con un testo tipo "ci stiamo preparando alla nuova direttiva UE, e dobbiamo verificare preventivamente che la richiesta sia lecita". --[[Discussioni utente:.mau.| .mau. &#x2709;]] 14:58, 29 giu 2018 (CEST)

Versione delle 14:58, 29 giu 2018

L'Unione Europea, il copyright e il sapere libero


Info sul tema

Tutta la raccolta di link informativi è stata sottopaginata qui: Wikipedia:Bar/Discussioni/L'Unione Europea, il copyright e il sapere libero/Media

Discussione

Come forse avrete già appreso, l'Unione Europea ha ritenuto di legiferare sul web, sul copyright e su materie importanti per il sapere libero. È passata in Commissione Legal una proposta di direttiva sul copyright, con Link Tax e Censorship Machine, e senza Libertà Di Panorama.

Occorrono ancora alcuni passaggi procedurali perché la norma entri in vigore, ma l'attuale posizione dell'organismo transnazionale nei confronti della libertà di sapere appare già incisivamente formata. Si tratta certamente di posizione legittima di organismo legittimamente costituito, questo non è affatto in discussione. Tuttavia, ancorché questo sito si trovi in giurisdizione degli Stati uniti d'America, la partecipazione di utenti ricadenti in territori europei e la fruizione da parte di cittadini residenti in Stati membri dell'Unione ne appaiono gravemente condizionate.

Wikipedia non fa differenze per nazionalità, accoglie cittadini soggetti a qualunque normazione e si rivolge a Uomini e Donne di qualunque condizione giuridica senza discriminazioni. Per questo la partecipazione alla Community internazionale e la fruizione del sapere libero sono importanti anche in Europa. Dove, gli ascolti parlano eloquentemente, non è irrisorio il fabbisogno di un sapere libero, neutrale, oggettivo e gratuito; perché una norma sul web è facile farla, una norma che agisca sulle cause di questo fabbisogno garantendo a chiunque i mezzi per accedere a una conoscenza libera, neutrale e oggettiva non si vede all'orizzonte. E non è il caso di investigare perché. Basterà notare che in luogo di risolvere problemi di una certa serietà, la normazione va nel verso di creare problemi seri là dove le cose funzionano. Legittimamente, per carità. Ma seriamente. Il fabbisogno resta, e per ora restano solo i Progetti come Wikipedia (e tanti altri) a occuparsene. Nonostante le ironie, le allusioni e i commenti innanzitutto maleducati che si sono dovuti leggere in questo periodo.

L'Unione Europea è quindi a un passo dallo schierarsi definitivamente CONTRO il sapere libero. CONTRO la conoscenza neutrale e oggettiva.

Come europeo, debbo oggi notare che proprio oggi, in Italia, all'esame di maturità agli studenti è richiesto di commentare un estratto di Aldo Moro, che mi pare il caso di riportare per esteso: «Ci unisce, malgrado tutto, la nostra storia. Ci unisce un intento di pace al riparo di ogni minaccia alla sicurezza. Ci unisce il bisogno ed il desiderio di cooperazione. (...) Ma l’Italia ha sempre avuto la convinzione che occorre dare allo svolgimento, graduale e non sempre piano, della distensione, un contenuto nuovo e più sostanzioso, al di là delle pur necessarie intese tra governi, vale a dire, l’esaltazione degli ideali di libertà e di giustizia, una sempre più efficace tutela dei diritti umani, un arricchimento dei popoli in forza di una migliore conoscenza reciproca, di più liberi contatti, di una sempre più vasta circolazione delle idee e delle informazioni. »

Buona fortuna. All'Europa. -- g · ℵ (msg) 13:31, 20 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Capisco che è presto per poter comprendere tutte le conseguenze di una direttiva che non è stata ancora approvata e che potrebbe mutar forma, tuttavia, mi domando già quali impatti avrà su Wikipedia?
  • Certamente, estendere a tutto il continente le restrizioni sulla Libertà di panorama inciderebbe molto. Sarebbe, per altro, una norma retroattiva? Le immagini con le quali spieghiamo i nostri luoghi non sono un semplice abbellimento estetico, ma costituiscono parte essenziale delle voci.
  • come ci dovremmo confrontare con la link tax? Riportare il doi di un articolo su rivista imporrebbe il versamento di una tassa? Potremo essere efficaci nel refernziare i contenuti senza collegamenti esterni? Questa mi sembra una questione fondamentale da chiarire tra noi.
  • [@ Gianfranco] puoi fornirci qualche informazione in più sulla Censorship Machine? Cos'è?
Grazie per aver avviato la discussione con la tua riflessione. --Harlock81 (msg) 17:56, 20 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Grazie a te, anzi mi scuso per aver dato per scontato che la materia fosse meglio conosciuta (ma la stampa non è priva di interessi in questa materia). Andiamo con ordine:
  1. La proposta
    Gli articoli più controversi sono l'11 (Protezione delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo digitale) e il 13 (Utilizzo di contenuti protetti da parte di prestatori di servizi della società dell’informazione che memorizzano e danno accesso a grandi quantità di opere e altro materiale caricati dagli utenti).
  2. A dirla molto breve (preferirò in questa sede essere un po' impreciso ma spero chiaro sulla sostanza), con l'art. 13 si impone a siti che ospitano materiale caricato dagli utenti (noi lo siamo; come WP, ma anche come Commons e comunque come ogni altro Progetto WMF) di effettuare un filtraggio preventivo dei contenuti onde prevenire il copyviol. Il controllo quindi, che noi normalmente operiamo a posteriori, andrebbe fatto prima, ed evidentemente - poiché non è pensabile che l'utente mandi il contenuto via mail all'amministratore - va fatto con filtri automatici. La censorship machine. Già, perché filtrare il contenuto in via preventiva consente di operare una vera e propria censura che, per proteggere il copyviol, autorizza, ma diciamo pure che incentiva il filtraggio di argomenti con una discrezionalità pressoché segreta: i filtri, anche ove li si volesse tenere visibili, sarebbero così tecnici e così annidati all'interno di un sito, da consentire "manovre" di censura in discreta tranquillità. Anche perché poi in caso di incidente c'è sempre la scusa: "uh, pardon, è stato il filtro automatico, non ce ne siamo accorti, figurati se ti censuriamo". Noi abbiamo già i filtri anti-abusi, e "censurano" le parolacce e le bestemmie, i vandalismi e altre problematicità. Ma dinanzi a un uso massiccio quale quello descritto e potenzialmente prescritto dalla norma, i nostri filtri sono un ciglio perso dentro un'esposizione di pellicce. E i nostri filtri sono squisitamente antivandalici e li decidiamo noi; con la censoring machine qualsiasi detentore di diritti (nota bene: non necessariamente un autore), o comunque chiunque in grado di rappresentarsi come tale, potrebbe imporci filtri della natura più varia. Con una portata per noi insostenibile, dal momento che tutte le fonti cui rinviamo sarebbero potenzialmente da censurare in quanto ci riferiamo a opere in potenza tutelate. Basta che sia tutelato uno studio in cui si cita un passo di Svetonio ed ecco che il filtro dovrebbe scattare alla cieca ogniqualvolta citassimo quel passo di Svetonio ancorché non prelevato dall'opera tutelata. Inutile dire che fine farebbero le parodie, o i centoni. Senza contare quale impegno tecnologico ci si richiederebbe, visto quanti editori sono interessati, davvero o potenzialmente, dal nostro ricorso alle fonti: solo per dar retta alle loro pretese dovremmo disporre di risorse come un paio di Google e tre o quattro Yahoo. Con cosa infatti dovremmo confrontare gli edit in arrivo?
    In argomento si sono espressi alcuni dei soggetti più rappresentativi del web in una lettera aperta, e c'è anche un documento ONU che considera inaccettabile l'ipotesi.
  3. La link tax è la prescrizione che obbliga a munirsi di una licenza preventiva rilasciata dal detentore dei diritti ogniqualvolta si linka una notizia. La cosa potrebbe inizialmente sembrare a noi esterna, ma ad una seconda riflessione ci ricordiamo quante volte abbiamo per fonte articoli di giornale (o di altre pubblicazioni). Se dovessimo osservare la norma, il tempo di far passare un bot e ci troveremmo metà delle voci senza fonti, perché noi non pagheremo una lira per fornire la prova della validità dei nostri contenuti. E laddove un mecenate volesse offrirci una fonte, bisogna vedere se il detentore ci vorrà rilasciare il permesso di usarla; perché se la fonte pone qualcuno in cattiva luce, quel qualcuno potrebbe guardare con benevola gratitudine quell'editore che non la licenziasse. Situazioni edificanti, come vedete. Omertose, sarebbe il caso di dire. Unite al diritto all'oblio, sono gli strumenti perfetti per il malavitoso ricco che, occultando con la legge e con i soldi le tracce delle sue malefatte, voglia per ipotesi buttarsi un giorno in politica con una verginità ricucita a norme CEE.
    Non basta: per l'art. 12 le licenze possono essere concesse con diritto a royalty sugli utilizzi successivi. Ipotesi che implica che chi linka debba poi mettere in condizione il licenziante di fargli le pulci circa i rapporti di riutilizzo, in pratica legittimandolo a ficcanasare continuativamente in un contesto operativo cui è estraneo e in cui non entra così spesso e così a lungo manco l'ispettorato del lavoro.
    (EN) Un articolo di Motherboard.
  4. La norma è implicitamente retroattiva, nel senso che se un contenuto è tutelato dalla norma, in qualsiasi momento sarebbe illecito continuare a detenerlo senza specifica licenza. Se abbiamo messo una fonte 10 anni fa, sempre dobbiamo verificare oggi se sia lecito continuare a usarla. Circa la LdP, il copyright pertinente è il diritto d'autore del progettista sull'opera che ha progettato. Se in una fotografia appare anche parzialmente, magari solo di sfondo, una casetta in stile tardo geometra, quel tardo geometra ha in teoria diritto a pretendere, ora anche con i nuovi strumenti che questa norma prevede. E questo vale anche per i selfie che pubblicate sui social. Diversa faccenda per WLM, i monumenti del concorso sono tutti autorizzati alla ripresa dagli enti proprietari (e quindi riguarda il famigerato Decreto Urbani e successive integrazioni e modifiche).
  5. (EN) Alcuni esempi di nuovi illeciti telematici (fonte Julia Reda).
Ora, poiché è giusto dare alle questioni il peso che hanno, ritengo venuto il momento di condividere un'esperienza personale, sia perché possa costituire giusto orgoglio di chi in questo Progetto lavora onestamente, sia perché sia chiaro in faccia a chi si sta sbattendo questa norma. A maggio dell'anno scorso, di pomeriggio, nella sede della SIAE discutevo di violazioni di copyright con il suo Dirigente più importante dopo il DG. E poiché è poco noto quanto e come lavoriamo da volontari in difesa del copyright, senza averne l'interesse materiale che altri a partire da Siae stessa vi avrebbero, chiesi di aprire le ultime modifiche di WP: spiegai che con inesorabile frequenza noi rimuoviamo copyviol, diciamo ogni ora di ogni giorno di ogni mese di ogni anno, perciò sicuramente nell'ultima ora dovevamo averne cancellato minimo uno. E così era, un noto scavezzacollo aveva appena pulito un copyviol, così potei aggiungere che se, come spesso, l'utente scorretto avesse reiterato l'illecito, sarebbe stato bloccato; passammo ai log e vedemmo che infatti l'utente aveva reiterato, e che l'admin puntualmente l'aveva bloccato. Colpo di scena: sapevo anche la durata prima di leggerla. E tutto riguardava cose successe dopo l'inizio di quell'incontro, quindi io non potevo sapere che quel tale ip avrebbe fatto il tal copyviol. Il dirigente rimase, più che stupefatto, attonito; feci vedere anche dell'altro, ma certamente rimase indelebile la circostanza per cui io potevo in argomento prevedere accadimenti e reazioni con una precisione incredibile. Ovviamente tutto ciò era assolutamente ignoto in quella sede. E poiché, anche in virtù di quell'incontro poi sono stato consulente di quell'Ente per qualche mese, ho in seguito potuto rinsaldare il convincimento che quanto fanno i volontari di Wikipedia non lo fanno i "professionisti" che dovrebbero farlo per mestiere. Nessuno contrasta il copyviol sul web come Wikipedia. Nessuno si è interrogato su come contrastarlo prima di Wikipedia. Quando qui si facevano nottate insonni per perfezionare tecniche e know-how, vi garantisco che europarlamentari non c'erano nemmeno in cartolina, non ce n'era manco una sola contata figurina Panini. E, se it.wiki ha anche in questo campo un suo primato nel mondo wiki, non è che negli altri Progetti si dorma. È in questo contesto che dal nulla fiorisce qualche spiritoso a scoprirsi novello paladino dei diritti d'autore. E butta complicazione addosso a chi, non essendo in verità davvero tenuto a farlo (perché la responsabilità è personale, denunciassero pure chi vìola), svolge questo ruolo da sempre, con la miglior specializzazione tecnica disponibile, e avendo per prima, prima di altri, e probabilmente molto meglio di altri, portato attenzione sul punto: Wikipedia. Che ha un tale sistema che io posso andare alla cieca a dire cosa sta succedendo e come evolve senza dover assistere in diretta ai fatti, per quanto è impeccabile il sistema (e chi lo fa funzionare). Mi auguro che ognuno di voi possa provare l'orgoglio, il profondo e grato orgoglio che ho provato io in quel momento, e possa sentirlo come un patrimonio prezioso frutto del nostro lavoro comune. Mi auguro che quando leggete paroloni severi e moralistici da parte di certi Soloni da strapazzo, sappiate tenere a mente che qui dentro, fra le tante eccellenze, c'è anche questa. Chiedete a un europarlamentare se può prevedere le mosse di un suo collega come io potei e posso alla cieca con Super e con tutti i nostri straordinari admin.
Sino ad oggi, ed ecco perché questi commenti, abbiamo tenuto fede ad un impegno che ci siamo auto-imposti, ed è l'umiltà. Sono tuttora convinto che sia la modalità preferibile per poterci consentire di operare al meglio. Ma ove dovessimo accorgerci che l'umiltà non paga, che il fatto di non alzare mai la voce induca taluno a erroneamente considerare che siamo disponibili ad accettare passivamente ingiuste ed ingiustificate limitazioni al nostro volontariato in favore di interessi antagonisti, sempre senza che venga mai il momento che una norma, una, 1, venga mai in favore di un'attività di questa qualità e di questa portata, ebbene in quel caso dovremo percorrere strade sgradevoli, ma di sicuro interesse. Sicuramente non noiose, questo si può dire.
A ciascuno i suoi diritti, e non abbiamo nessuna difficoltà a riconoscerlo; ma questo include anche il nostro diritto di fare liberamente qualcosa che sappiamo fare bene, che il pubblico dice che facciamo bene visto come e quanto ci segue e ci usa, che le istituzioni dicono che facciamo bene visto che vengono a stipulare convenzioni con il nostro mondo con il timbro e il bollo dello Stato o di amministrazioni locali. Altrimenti dobbiamo pensar male e scegliere l'opzione che riteniamo più attendibile fra le due sole che ci restano: che si sia legiferato senza essersi informati adeguatamente su come funziona il web, o che si disponesse di tutte le informazioni e quindi si sapesse bene che così legiferando si sarebbe fatto questo sgarbo a Wikipedia, irrogandolo senza incertezze.
Voi capite che purtroppo non è facile pensare a una scelta disinformata. -- g · ℵ (msg) 04:02, 21 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Scusate se chiedo qui al bar di WP un problema di un progetto fratello. Wikinotizie è attualmente impostato come aggregatore di news tratte da articoli raggiunti tramite link. Allo stato attuale delle conoscenze sui nuovi provvedimenti, bisognerà cambiare formula?--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 09:12, 21 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[@ Mizardellorsa], Wikinews dovrebbe scomparire del tutto, se dovessimo tener conto della norma locale; per fortuna il Progetto è statunitense, quindi la questione si sposta vilmente sul piano dei singoli contributori, che ove cittadini UE sarebbero in posizione decisamente imbarazzante. Ogni singolo link ad ogni singola notizia dovrebbe essere munito di una preventiva licenza. Che potrebbe non essere concessa. Per cui ogni articolo di Wikinews sarebbe fontato come "<ref>L'abbiamo saputo.</ref>". E non è molto diverso qui. -- g · ℵ (msg) 11:58, 21 giu 2018 (CEST)[rispondi]

[@ Gianfranco] Grazie per la tua esposizione, ti chiederei un'ultima indicazione, da quello che ho letto (un po' distrattamente) questa normativa per ora ha passato un primo grado di esame ma dovrebbe ora passare all'approvazione definitiva.

  • Corrisponde al vero?
  • Quali sono le tempistiche?
  • Cosa possiamo fare per fare "raising awareness"? Perché mi sembra che presi dai sensazionalismi di casa le informazioni su questa regolamentazione siano state un po' trascurate (understatement) dalla nostra stampa. --Civvì (Parliamone...) 13:51, 21 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[↓↑ fuori crono] Se ho ben capito da qui, il mandato per negoziare col consiglio europeo è stato approvato dal comitato ma deve essere ancora confermato. Se si oppongono almeno 76 membri del parlamento europeo, agli inizi di luglio ci sarà una votazione in seduta plenaria. A quel punto se almeno la metà dei voti sarà contro, i negoziati saranno rimandati e il testo potrà ancora essere modificato a settembre e rimesso a votazione in autunno. Ora, a prescindere dai passaggi precedenti che permettono un'ulteriore revisione della proposta, qualora il mandato sarà finalmente confermato, si darà il via ai negoziati col consiglio (informali e tutt'altro che trasparenti) durante i quali probabilmente si tenterà di quagliare in fretta in vista delle elezioni europee a maggio 2019. Quindi nel bene o nel male, se si riuscirà a trovare un accordo, la votazione finale del parlamento si dovrebbe tenere non oltre dicembre/gennaio.--Sakretsu (炸裂) 15:34, 21 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Grazie anche da parte mia per le spiegazioni. Non è affatto facile seguire la materia solo dai giornali. Una domanda che mi pongo (forse ingenuamente) è quanto regole come quelle ipotizzate siano realmente applicabili. In ogni caso, a prescindere da questo occorre opporsi, naturalmente. --Virginia (msg) 14:54, 21 giu 2018 (CEST)[rispondi]
(fc) Scusate ma ho tempi di risposta involontariamente lunghi. Nel frattempo Sakretsu ha già anticipato la scaletta che ci attende. I tempi per il prossimo punto cruciale sono quindi molto stretti, Civvi, meno di una decina di giorni.
Virginia, queste norme non sono applicabili nei nostri Progetti. I nostri Progetti potrebbero perciò dover essere oscurati in Europa e per poter continuare a lavorarci dovremmo tutti ricorrere a espedienti ineleganti, ma utili ed efficaci, a partire dall'uso di TOR o altri sistemi di anonimizzazione. Per fare ciò di cui possiamo invece andare in giro a testa alta, altissima. La norma in realtà incentiva a 360° il ricorso alla clandestinità digitale, e avrà per effetto un incremento delle attività del deep web, quello "sporco". A me di finire là andrebbe poco, ma di smettere di fare una cosa legittima per il comodo di quattro speculatori va ancora meno. -- g · ℵ (msg) 03:33, 22 giu 2018 (CEST)[rispondi]

(f.c.) A me la legge sembra poco condivisibile (anche se è chiaro su internet qualche problema col copyright c'è e qua su Wiki siamo tra i pochi a prenderlo seriamente), però credo che un po' di equilibrio e una descrizione più precisa del problema non guasterebbero. In particolare, la cosiddetta "link tax" è in realtà una "snippet tax" (cioè per chi oltre all'articolo mette anche una breve descrizione dell'articolo) che non sembrerebbe possa essere applicata a Wikipedia o a Wikinews.--Sandro_bt (scrivimi) 17:14, 24 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Quindi potrebbero essere "tartassate" le citazioni? --ValterVB (msg) 19:27, 24 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Noi mettiamo i titoli ed alcune volte le citasioni. I titoli contano come parte dello snippet a quanto ho capito.—-20:10, 24 giu 2018 (CEST)
Ora come ora da quello che leggo non sembrerebbe che ci siano problemi a linkare semplicemente il titolo e le citazioni mi sembrano c'entrare poco (tra l'altro da quello che ho capito il discorso si applica solo a link vecchi di al più 1 anno (arrotondato per difetto)). In generale a guardare anche il comunicato WMF e altri articolo non super generici mi sembra che la vera questione sia sull'articolo 13, non sul 11.--Sandro_bt (scrivimi) 00:52, 26 giu 2018 (CEST)[rispondi]


Posso chiedervi se ricorrerete all'auto-oscuramento, come ai tempi della legge bavaglio?

Decideremo insieme, cosa fare, ma sicuramente faremo :-) -- g · ℵ (msg) 03:33, 22 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Quella dell'auto-oscuramento non mi sembra affatto una cattiva idea e potrebbe servire a sensibilizzare la gente che ci legge (che credo sia cresciuta parecchio rispetto ai tempi della legge bavaglio) sul tema, che implica anche delle conseguenze per noi e per la conoscenza libera in generale. Magari da qui ci passa anche qualche eurodeputato, chissà :D --Ferdi2005 (Posta) 17:27, 22 giu 2018 (CEST)[rispondi]
favorevole all'oscuramento. --37.119.104.230 (msg) 17:35, 22 giu 2018 (CEST) Mister Ip[rispondi]
Favorevole anch'io all'oscuramento. --ARIEL 21:24, 22 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Anche io. Quando pensate che si possa attuare?Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 2001:b07:6460:8e42:f8f0:4ef0:22b7:76de (discussioni · contributi) 11:06, 23 giu 2018 (CEST).[rispondi]

[ Rientro] Anche perché, ora ci stavo pensando, questa stupidata dell'UE ci impatta da due punti di vista. Uno è l'articolo 13 e la censorship machine che dovremo (o meglio, che i sysadmin dovranno) mettere in funzione per verificare i contributi, l'altro è l'articolo 11 che ci costringerà a rimuovere i titoli e tutti gli altri datini alle fonti che abbiamo. Quindi secondo me è importante cercare almeno di fare qualcosa per sensibilizzare. (No che non ci fosse scritto, è che non avevo proprio collegato)--Ferdi2005 (Posta) 17:33, 22 giu 2018 (CEST)[rispondi]

L'articolo 11 danneggia tutti, come già autorevolmente espresso da 200 accademici. Wikimedia è toccata ancor piú da vicino dall'articolo 3 (text and data mining, cioè se i fatti e le informazioni siano soggetti a copyright: in caso positivo Wikidata sarebbe malmessa) e 5/7 (pubblico dominio delle digitalizzazioni, preservazione e consultazione di collezioni bibliotecarie e opere orfane) nonché dall'assente 5a sulla libertà di panorama. --Nemo 18:22, 22 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Non mi preoccuperei della libertà di panorama. In Italia non c'è e su it.wiki continuiamo a caricare immagini in aperta violazione (un esempio a caso: questo, disegnato da Franco Albini e usato nella relativa voce, non è sicuramente libero secondo la legislazione attuale. Ma anche quest'altro. Ma ripeto, siamo pieni.) senza che si faccia nulla. Quindi non cambierebbe nulla.--176.206.15.29 (msg) 18:33, 23 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Anche io pro all'oscuramento. --Austro (parliamone!) 10:42, 25 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Mi scuso anticipatamente per il tono brusco e sbrigativo che userò in questo commento, ma in questo periodo ho poche risorse temporali, e stavolta non scrivo che dovremmo guardare la luna e non il dito, perché fatico ad unirmi ad un più che flebile ¡No pasarán!, dato che son già passati e andati oltre, e dico che più che alle foglie dell'albero della Libertà occorrerebbe occuparsi della sua radice.
Mi accorgo di far parte di una minoranza, la generazione che da ragazzo sapeva che esisteva la CECA, quindi per andare in Francia il passaporto finalmente non serviva più e in futuro, ti raccontavano e si sperava, tutto sarebbe stato ancor più bello, per cui oggi 25 giugno 2018 questa "Proposta di direttiva sul copyright, .." mi fa doppiamente vomitare e inc@@@re per il suo contenuto e sopratutto per le modalità con cui simili leggi europee sono abbozzate ([| modalità qui ben descritte]): contrattazioni da mercato delle vacche e degli schiavi, dove concetti come libertà, progresso della società, democrazia sono estranei e pericolosi. Ed è contro queste modalità che in primis occorrerebbe far fronte, per evitare di trovarsi di anno in anno qualche nuova Proposta liberticida.
Forse è già troppo tardi, le catene piacciono e tranquillizzano, è bello che ogni cosa sia strettamente normata da leggi che progressivamente ti ordinano esattamente cosa puoi fare, e che tutto il resto sia vietato o soggetto ad obblighi indiscutibili. Un solo esempio: per poco meno di duecento anni in Italia di fatto abbiamo pienamente e ampiamente goduto della libertà di panorama (un esempio: si provi a contestare, con documenti alla mano, che si sia mai fatta opposizione legale, fino alla fine del secondo millennio d.c., di fotografie del grattacielo Pirelli), nel giro di 10 anni abbiamo creato il meme della mancanza di libertà di panorama in Italia ad uso e consumo di qualche Azzeccagarbugli, tutti gli alfieri della Libertà si saranno silenziosamente rivoltati almeno una volta nella loro tomba.
Per cui forse sarebbe il caso di occuparsi delle radici, sostituendo ai tiranni, che apparentemente non esistono più, come fornitori di concime le pecore e asini senza memoria che preparano la strada ai primi (abbiamo Donald, perché i quadrupedi hanno permesso che l'unico suo vero avversario vincente fosse praticamente pugnalato alle spalle, proviamo a ricordarcelo).
Concludo: sono andato OT? No perché ho scoperto che faccio/farei parte di un movimento e mi piacerebbe osservare che questo movimento, oltre che a gestire   fondi e scrivere belle pagine programmatiche politically corrected, provasse ogni tanto l'ebbrezza di scuotere le fronde dell'albero della Libertà chiamando a raccolta chi ancora crede in essa.
Scusate lo sfogo e buona giornata. --Bramfab Discorriamo 12:32, 25 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Tutto giusto, ma quindi che cosa proponi? Un'insurrezione popolare che instauri il governo del comitato di salute pubblica copyleftiana? Un'iniziativa di disobbedienza civile contro le leggi liberticide? Una migrazione di massa verso legislazioni piú favorevoli? Oppure ci arrendiamo e basta?
Secondo me si può fare molta differenza informando le persone: pochissimi sanno di questa proposta di direttiva e ancora meno sanno che è possibile fare la differenza sui progetti legislativi UE contattando gli eurodeputati. --Nemo 16:34, 25 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[@ Nemo_bis] anche tu ti fermi alle foglie, purtroppo. La proposta più semplice sarebbe un oscuramento di tutte le wiki dei gruppi linguistici europei, ma figuriamoci troppo fuori dalle righe. Sull'elemosinare un interesse dei parlamentari europei, forse sarebbe più utile e incisivo scrivere pubblicamente a tutti questi individui, lesti a interessarsi a wikipedia sfruttandola per avere spazio propagandistico gratuito e loro voce abbellita in vista di elezioni, che: o prendono pubblicamente posizione sul problema ora, subito (e dovrebbero essere all'incirca mezzo parlamento quantomeno), oppure rimuoviamo le loro voci e le mettiamo in black list a tempo indefinito e a loro disdoro. Per una volta: a brigante, brigante e mezzo!--Bramfab Discorriamo 22:40, 25 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Visto quanto prospettato più su in effetti chiusura di baracca e burattini per un paio di settimane è sicuramente un'azione degna di attenzione.--ValterVB (msg) 22:51, 25 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Come nei casi precedenti, a me piacerebbe che ci fosse una discussione più informata discutendo i vari pro e contro, limitando la retorica (e non mi riferisco a Bramfab). Cosa comportano realmente quegli articoli su Wiki e perché? Tra l'altro, oltre a quanto accennavo sopra, sembrerebbe che le leggi non si applichino a siti non-profit, come wikipedia/news/commons/. Ovviamente la cosa può avere comunque ricadute su Wikipedia e può essere sensato agire comunque, ma la cosa andrebbe discussa. Poi, una volta eventualmente deciso che questa legge non ci pare, reagire con la chiusura è la cosa migliore da fare (tenendo conto che ogni volta che lo facciamo la misura perde effetto sulla volta dopo)? E ci aspettiamo che le parti controverse vengano tolte o no? (Imho verranno tolte). Ecco queste domande dovrebbero essere affrontate prima di partire in quarta in una qualunque direzione.--Sandro_bt (scrivimi) 00:52, 26 giu 2018 (CEST)[rispondi]
L'informativa più chiara e sintetica sul possibile impatto di queste norme sui progetti Wikimedia è quella prodotta da WMDE (l'ho tradotta qui). A me piacerebbe capire bene quale possa essere l'impatto per esempio su Wikiquote e su Commons. A me piacerebbe anche leggere un'analisi in italiano e a misura dei progetti Wikimedia scritta da un legale esperto in materia. Una volta raccolte e capite queste informazioni credo si possa valutare con maggiore lucidità che tipo di posizione si vuole prendere, di può decidere che "siccome apparentemente la cosa ci tocca poco" non si fa nulla oppure si può decidere di essere parte di un più ampio movimento dedicato alla diffusione di contenuti liberi e "dire o fare qualcosa". --Civvì (Parliamone...) 11:42, 26 giu 2018 (CEST)[rispondi]
A me sorprende quanto poco se ne stia parlando in giro e quanto poco alla gente gliene frega, non rendendosi minimamente conto delle conseguenze. Eppure a livello degli altri Paesi europei. Io sono per l'oscuramento celermente, giacché il momento politico è pure propizio. --Roberto Segnali all'Indiano 22:34, 27 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Io da sempre sostengo iniziative radicali quali l'oscuramento in casi di pericolo reale per Wikipedia, ma prima di discutere di una reazione tanto appariscente vorrei capire bene come Wikipedia (e qualsiasi altro progetto WMF) verrebbe influenzato. Purtroppo non tutti hanno la possibilità di informarsi approfonditamente e celermente al riguardo. Ringrazio chi ha aperto questa pagina, e ringrazierò ancora di più chi fornirà una sintesi realistica di quel che potrebbe verificarsi sui "nostri" siti. Per valutare una reazione dobbiamo prima conoscere l'effetto dell'azione, quand'anche solo potenziale. --Phyrexian ɸ 07:25, 28 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Sono comparse le prime proposte concrete di banner per Wikipedia in inglese. --Nemo 23:12, 28 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Credo sia anche molto interessante leggere il resoconto del dialogo fra Wales e Julia Reda che chiarisce bene le tempistiche dei prossimi passaggi al Parlamento Europeo --Civvì (Parliamone...) 23:35, 28 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Forse mi son perso qualcosa, ma la censorship machine ce l'abbiamo già: cancelliamo tutti i dati (testo o file) in violazione di copyright. Scampano i file in EDP, ma lì sono caricati seguendo un'altra norma, ossia quella prevista per i contenuti a scopo educativo. La libertà di panorama in Italia è una norma molto vaga e va ad interpretazione: ci sono edifici protetti dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane e altri no, senza che si sappia come applicare la norma all'aspetto esteriore dell'edificio. Quello che a me sembra irrealizzabile è la link tax: citare una fonte è il minimo per dare un minimo di attendibilità ad una notizia, giornalistica o scientifica che sia. Inoltre, come potrebbe venire applicata questa tassazione: ispezionando sito per sito e vedere se ogni link è attivo e se la tassa è stata pagata già? Sarebbe anche facile da aggirare, in ogni modo. --Ruthven (msg) 10:33, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[@ Ruthven] il problema, mi sembra, è che in questo caso la richiesta sarebbe di intervenire preventivamente bloccando la caricazione di materiale in violazione di copyright e non retroattivamente come si fa qui.--Eustace Bagge (msg) 10:38, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[@ Eustace Bagge] Già, questa norma è piena di contraddizioni. Se Google e gli altri motori di ricerca chiudono a causa della link tax, come sarà mai possibile verificare che un testo sia copiato (preventivamente o meno)? Magari evidenziamo tutte le cazzate incongruenze di questa legislazione e il loro tentativo censorio (solo tentativo, perché l'applicazione pratica sarebbe irrealizzabile) in un bel testo ed oscuriamo tutte le wiki i primi giorni di luglio. Questo senza contare che molti testi ormai copiano da noi, quindi anche gli editori ci andrebbero sotto. --Ruthven (msg) 11:00, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Facciamo qualcosa?

Credo che il primo passetto sia scrivere o tradurre la voce en:Directive on Copyright in the Digital Single Market. Poi non vorrei mettere ansia ma il 5 luglio è praticamente domani.
Banner?
Altre proposte?
--Civvì (Parliamone...) 09:01, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

personalmente valutando tra le tre iniziative suggerite da Julia Reda, noto che l'unica con un testo in italiano è quella di Mozilla (magari nelle prossime ore la situazione cambierà). non so se vogliamo prendere come spunto quest'ultima proposta e adottarla anche su itwiki. --valepert 09:27, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Io continuo a sostenere che l'oscuramento sia una soluzione applicabile per "we can win this, if we can make enough noise" (cit. Jimbo Wales al Bar di enwiki). Potremmo linkare l'iniziativa di Mozilla e le altre due che ci sono (act.openmedia e savetheinternet.eu). Avrebbe un'enorme risonanza (ma davvero grandissima)-Ferdi2005 (Posta) 10:27, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
(conflittato) Sí, https://changecopyright.org/it ha il vantaggio di funzionare bene in italiano, di reggere bene al traffico e di non essere concentrata sui soli articoli 11 e 13. --Nemo 10:28, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Concordo anche io con l'oscuramento e sarei anche per un oscuramento "duro", non limitato alle simboliche 12/24 ore ma anche da qua al 5 luglio, giorno della prima votazione, in modo da far capire concretamente anche all'utente ordinario che magari non segue la vicenda cosa significherebbe "non avere più a disposizione Wikipedia". E questo avrebbe risonanza eccome. E nella pagina di oscuramento, oltre alla breve spiega del motivo, metterei un link all'iniziativa di Mozilla, presentandola con una frase in evidenza del tipo "Ma io posso farci qualcosa? Sì! In modo molto facile e gratis, bastano pochi minuti!" --L736El'adminalcolico 10:39, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
D'accordo a oscurare, ma tenete presente che Wikipedia può fare azioni eccezionali soltanto basandosi su sé stessa; appoggiare azioni di altri enti, pur prestigiosi e cari, ad esempio inviando i lettori ai servizi che avete citato, significa che Wikipedia aderisce a qualcosa, e noi non aderiamo a niente. Ciò per cui protestiamo è la nostra indipendenza e la nostra autonomia. Prepariamo contenuti nostri, autonomi, domestic. -- g · ℵ (msg) 10:44, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Basta una paginetta di destinazione tipo m:Freedom_of_Panorama_in_Europe_in_2015, con qualche collegamento ad approfondimenti. --Nemo 10:52, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[@ Gianfranco], in realtà non è che "aderiamo all'iniziativa di Mozilla" ma "diamo un modo a chi vuole di contattare un membro del Parlamento Europeo", come nell'esempio citato da Nemo. A meno che WMF non metta in piedi qualcosa di analogo (e questo può dirlo/farlo solo WMF o magari anche WMI, se le è consentito di farlo per conto proprio), dobbiamo per forza appoggiarci a qualcosa di esterno se non vogliamo limitarci a un banner che lascia al lettore alla fine un senso di totale impotenza - quando così non è.--L736El'adminalcolico 10:55, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Nemmeno io vedo di buon grado linkare azioni analoghe e parallele. Wikipedia è indipendente. Se dobbiamo fare il barbecue, utilizziamo il nostro giardino ed esso solamente. Chi poi vuole attivarsi con proposte Mozilla-like, troverà il modo di farlo. --.avgas 11:20, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche] preciso il mio intervento: non si parla di "aderire" all'iniziativa di Mozilla, ma utilizzare un servizio che mette gentilmente a disposizione un'organizzazione che, in questo particolare contesto, sta sostenendo una causa che riteniamo giusta. il fatto di utilizzare lo stesso mezzo (possiamo pensare anche ad un messaggio leggermente diverso, dato che mi hanno segnalato che sul sito di Mozilla si vede quello inglese mentre qui si trova in italiano) permette di incanalare la protesta nel solco di qualcosa già in atto. pensiamo se vogliamo declinare il messaggio in salsa wiki (magari ponendo l'accento sul danno che provocherebbe all'enciclopedia e ai progetti fratelli). --valepert 11:21, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
già solo far firmare i lettori (ricordate quante firme in brevissimo tempo per la Turchia, un anno fa?) sarebbe una via "nostra"; come far loro lasciare un messaggio (e contare poi i vandalismi e misurarne la percentuale, mostrando in diretta che il filtraggio preventivo non è giustificato). Ma possiamo studiarne altre -- g · ℵ (msg) 11:24, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche] Anche io lo avevo interpretato come Valepert: si tratta di usufruire di un servizio, sul genere dei siti che mettono a disposizione le petizioni digitali. Ma se dà fastidio il fatto che su quel servizio ci sia il logo di "Mozilla", è troppo al di là dei nostri mezzi (WMI) pensare di mettere in piedi noi lo stesso tipo di servizio? Secondo me una chiamata diretta avrebbe un effetto maggiore che non una raccolta di firme considerato soprattutto i tempi stretti - ma se la cosa non è fattibile, facciamoci la nostra petizione on line che però poi bisogna garantire che venga recapitata a Bruxelles, perlomeno a tutti gli europarlamentari almeno italiani (presumo che abbiano una mailbox pubblica di tipo .eu). --L736El'adminalcolico 11:28, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[↓↑ fuori crono] sul sito dell'europarlamento si possono cercare le mail dei MEP. purtroppo noto che, a campione, alcune mail sono riportate come "ue [dot] aporue.lraporue [at] <nome.cognome al contrario>", il che rende poco immediato per chi non lo sa, ricostruire l'indirizzo. chiaramente nel dubbio si può andare a tappeto con "<nome.cognome>@europarl . europa . eu", rischiando che qualche mail non arrivi ai destinatari. --valepert 12:32, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche] Favorevole a oscurare anche per un periodo prolungato con una semplice pagina wiki che spieghi la situazione. Si potrebbe anche come proposto sopra far firmare i lettori come per la Turchia.-- Dao LR Say something 11:31, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
(rientro) Vorrei per altro sottolineare che il periodo per avere risonanza è molto propizio: siamo sotto il periodo degli orali dell'esame di stato e sicuramente più di qualche studente sarà colpito nel vivo dall'oscuramento. Ecco perché l'oscuramento vorrei che fosse minimo di quei tre giorni, ma se fosse di più sarei altrettanto contento. --Roberto Segnali all'Indiano 12:51, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

La link tax non toccherebbe comunque Wikipedia, perché sono gli "snippet" (non i link) a richiedere la licenza, e noi non copiamo pezzi di giornali ma parafrasiamo. Il problema si pone al più su Wikinews. -- .mau. ✉ 09:58, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

E su Wikiquote, che vive di citazioni. E anche su Wikipedia, quando cita virgolettati. --Superchilum(scrivimi) 10:02, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Ci sono molti testi, in alcuni non è solo lo snippet ma anche il titolo a essere vietato salvo autorizzazione. Nelle interpretazioni di alcuni editori tedeschi ciò significa anche 3 parole del titolo. --Nemo 10:26, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Dovremmo sostituire le fonti giornalistiche con la parola FONTE e ciò non sarebbe molto bello. Sia chiaro che Wikinews non cita le fonti in modo diverso da Wikipedia, con semplicemente il titolo e l'autore ed il sito. Il resto è tutto rielaborato in modo completo.--Ferdi2005 (Posta) 10:29, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
NO, .mau., non è vero: nel momento in cui mettiamo una fonte copiando un brano del testuale (che è anche il modo più lineare di inserire una fonte) e collegandovi il link alla sua reperibilità online, stiamo in pratica mettendo uno snippet. Se anche la legge lo limita alla stampa, vi invito a considerare quante volte succede per voci le cui uniche fonti sono sulla stampa e non su libri. -- g · ℵ (msg) 10:38, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Sei veramente sicuro che parafrasiamo? Le voci sono zeppe di citazioni (imho inutili, ma tant'è). --Ruthven (msg) 10:45, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Se le voci sono zeppe di citazioni verbatim lo stiamo facendo male indipendentemente da questa direttiva. Per Wikiquote, l'ancillary copyright varrebbe sui news media: non so quante citazioni arrivino da articoli di giornale, e sicuramente non citiamo mai il titolo perché parafrasato. -- .mau. ✉ 10:57, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
e chi l'ha detto che lo facciamo "male"? Ti sto parlando delle note, dove essere il più rigorosamente possibile fedeli alla fonte vuol proprio dire citare il testuale. Quanto al titolo (dell'articolo originario) è esattamente ciò cui va intestato il link. -- g · ℵ (msg) 11:10, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
aggiungo che in certi casi bisogna citare testualmente da articoli di giornale, senza poter parafrasare pena la perdita di senso. (scusate l'esempio in inglese, ma è abbastanza famoso) --valepert 11:29, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
[@ .mau.] Su Wikiquote purtroppo per le BDV si usano spessissimo articoli di giornale, che raccolgono le loro dichiarazioni. Cosa intendi con "non citiamo mai il titolo perché parafrasato"? Quando citiamo una fonte mettiamo autore, titolo, rivista, data, pagina ecc., quindi anche il titolo (o ho frainteso cosa intendi?). --Superchilum(scrivimi) 12:00, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Esatto, di titoli ce n'è una marea ed è difficile evitarlo. Come abbiamo visto col diritto sui generis per le banche dati, ogni volta che si crea un nuovo diritto esclusivo distinto dai diritti degli autori si sa dove si parte ma non dove si arriva, e di solito si bruciano pure i ponti per tornare indietro. --Nemo 12:04, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
non è "difficile evitarlo", va proprio evitato: ogni parafrasi di un titolo sarebbe un pov ingiustificabile -- g · ℵ (msg) 12:10, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

WMF?

Perdonate l'ennesima sezione, ho pochissimo tempo e potrebbe essere mi sia sfuggito qualcosa, ma WMF in che direzione si sta muovendo? A parte la chiacchierata con la parlamentare pirata che niente ci dice se non l'iter normativo di questo prodotto assai dubbio - nel contenuto e negli effetti, a mio avviso. --.avgas 11:25, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

WMF è USA e deve decidere se vuole prendere una posizione che di fatto riconosca la UE come un decisore che la condiziona; ricordiamo che in teoria potremmo fregarcene di una norma europea, qui siamo in giurisdizione USA, ma è ovvio che un attimo dopo verremmo oscurati in Europa... -- g · ℵ (msg) 11:52, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
WMF si è già espressa contro l'articolo 13, ribadendo ciò che aveva già detto in passato: https://blog.wikimedia.org/2018/06/14/dont-force-platforms-to-replace-communities-with-algorithms/ Nella discussioni in en.wiki sono intervenuti in contemporanea tre membri del consiglio direttivo WMF (non credo sia un caso) dicendo che WMF appoggia un'eventuale presa di posizione della comunità. --Nemo 12:00, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
Non è un comunicato formale WMF che dice "UE non farlo". Sono, per ora, [autorevoli] espressioni di esponenti WMF. Ed è, per ora, giusto così. -- g · ℵ (msg) 12:05, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Proposte

Oscuramento

Come, quanto tempo, quale interazione con Progetti in altre lingue, coordinamento con Progetti fratelli

Cosa dice, se linka a un comunicato, ...

  • Qualunque cosa si decida, la stampa è tutta pro (grazie anche a Oettinger), quindi qualsiasi forma di comunicazione nostra deve essere "cattiva" e "picchiare duro" altrimenti non colpisce e viene sommersa dalla placida melma della stampa mainstream. Possiamo rasentare, imho, e molto da vicino, l'offesa. Ma deve colpire o non serve a niente. -- g · ℵ (msg) 11:49, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • Concordo con la durezza. Ma il banner non basta.... (Vedi sotto)--L736El'adminalcolico 11:55, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • Concordo anche per il comunicato che sia al limite dell'umiliante, pur restando nei limiti dell'educazione e della civiltà. Ma cattivo, cattivo, e umiliante. --Roberto Segnali all'Indiano 12:43, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
    [↓↑ fuori crono] Qualcosa del tipo "È questo il web che si vuole? Se sì, Wikipedia sarà costretta a rimanere così" ? --L736El'adminalcolico 14:56, 29 giu 2018 (CEST) [rispondi]
  • Il banner da solo mi sembra un inutile pannicello caldo. Il comunicato va senza dubbio abbinato all'oscuramento, nel caso in cui si proceda in tal senso. Forse occorrerebbe iniziare ad abbozzarlo. --Nicolabel 13:10, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • Tutto sostituito ed oscurato da una grande pagina su sfondo nero con il logo di Wikipedia ed un titolo cattivissimo, il testo bello grande (poco più piccolo del titolo) me breve e sintetico che spieghi la maggior parte delle cose ed infine un link con un bel bottone blu enorme ad una pagina di approfondimento nella quale parliamo di tutto per bene e con link a mozilla. Link poi ai canali di comunicazione rimasti: IRC sicuramente ed io metterei giusto per informare anche il gruppo telegram per qualcosa di meno ufficiale e più veloce. E così secondo me la risonanza è enorme. Sicuramente sOlo banner non ha senso fare—Ferdi2005 (Posta) 13:13, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • abbinato all'oscuramento e ok alla cattiveria, --Adalhard Waffemsg 13:23, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • Intanto banner subito, in attesa di decisione e tecnicismi per l'eventuale oscuramento. --Civvì (Parliamone...) 13:26, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • Come Nicolabel. Scriviamo il messaggio da mostrare durante l'oscuramento. Al massimo possiamo tirare fuori già ora un banner per invitare la gente a partecipare a questa discussione (come si voleva fare su en.wiki).--Sakretsu (炸裂) 13:34, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]

Raccolta firme

Come, come usarle, ...

  • Affiancare al banner anche una raccolta di firme, come già fatto a suo tempo per la Turchia, da far poi recapitare anche in forma telematica al Parlamento Europeo.--L736El'adminalcolico 11:58, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • abbiamo grosso modo un giorno per creare un pulsante "a prova di utonto" che sia semplicissimo, consenta il commento (che gli admin devono controllare) e per quanto possibile riduca il rischio di conflitti di edizione -- g · ℵ (msg) 12:07, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • Io sono contrario alle raccolte firme: ce ne sono già diverse in corso (una di FSFE, una di un blogger, una su change.org) e non hanno alcun effetto sui politici. Inoltre distraggono dall'unica azione utile che è andare a parlare direttamente agli europarlamentari spiegando perché, come individui, si è interessati alla cosa. --Nemo 12:14, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]
  • veramente non solo a parlare ci siamo andati (mi ci metto in mezzo attribuendo rappresentanza a posteriori a chi lo ha fatto), ma abbiamo anche un lobbista, peraltro pagato. E stiamo come stiamo. Senza contare che comunque lo scopo di una raccolta firme non è solo la sensibilizzazione del politico, ma anche di tutti i player interessati. Il politico preso a sé è paradossalmente poco decisivo, il messaggio è per chi decide davvero, per chi gestisce quegli interessi che il politico ha deciso o ha ricevuto indicazione di tutelare. -- g · ℵ (msg) 12:21, 29 giu 2018 (CEST)[rispondi]