Pietro Degano

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Pietro Degano
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 19??
Carriera
Giovanili
????Bandiera non conosciuta Pontinia Pasian
1935-1937Bandiera non conosciuta Bellotto
Squadre di club1
1937-1940Udinese50 (7)
1940-1942Fiorentina36 (11)
1942-1943Livorno27 (6)
1944Udinese12 (4)
1945-1947Livorno60 (8)
1947-1949Milan36 (13)
1949-1952Venezia65 (11)
????Bandiera non conosciuta Casarsa? (?)
????Bandiera non conosciuta Tarcento? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Pietro Degano (Lissa, 7 settembre 1919Pasian di Prato, 1º aprile 1978) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pietro con la moglie Rina a Udine

Nacque a Lissa, in Dalmazia, dove il padre Vittorio si era trasferito per motivi di lavoro. Rientrato a Udine, nel 1944 sposò Onorina Cosattini, da cui avrebbe avuto tre figli: Enzo, Anna e Claudio. Nel 1952 Pietro con la moglie e il primogenito ritornò a Pasian di Prato dove assunse la gestione di un bar e di un campo di bocce. Morì il 1º aprile 1978 per un male incurabile.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Degano era un'ala tecnicamente elegante e abile nel fraseggio stretto[1], doti che sfruttava per liberarsi al cross o al tiro in prima persona[1]. Veloce e scattante[2], per il suo modo di tenere la palla e di correre nel periodo a Firenze fu soprannominato la gazzella viola.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Degano e Zorzi nel 1937

Inizia a giocare nella Pontinia Pasian di Prato insieme a Luigi Zorzi, suo compagno di squadra anche negli anni successivi. Nel 1935, a 16 anni, passa nelle file della Bellotto Sport, piccola società udinese[3], e due anni più tardi viene acquistato dall'Udinese.

Nella formazione bianconera disputa due campionati da riserva, il primo in Serie C e il secondo in Serie B, nei quali è poco utilizzato dall'allenatore Luigi Miconi (20 presenze complessive). Nel campionato di Serie B 1939-1940, a 20 anni, si impone come titolare, collezionando 30 presenze e 7 reti, ed entra nel giro della nazionale universitaria[4][5].

Il biennio alla Fiorentina (1940-1942)[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 1940 viene acquistato dalla Fiorentina, che anticipa la Lazio e il Milano[5]. Esordisce in Serie A il 6 ottobre 1940, nella vittoria interna per 4-3 sul Genova, e nella sua prima stagione nella massima serie (conclusa dai viola al terzo posto) totalizza 5 reti in 14 presenze, diventando uno dei giocatori preferiti dalla tifoseria[2]. In quello stagione diventa stabilmente titolare nel ruolo di ala sinistra, con 22 presenze e 6 reti.

Degano e Zorzi prima di Livorno-Sampdoria
L'Udinese nel 1944. In piedi da sinistra: D’Odorico, Feruglio, Manente, Di Pasquale, Clocchiatti, Cantoni, Pravisano; accosciati Barbot, De Stefano, Degano e Bertoli.

Livorno e ritorno a Udine[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1942 viene acquistato dal Livorno: con la formazione amaranto sfiora la conquista dello scudetto, alle spalle del Grande Torino, nel campionato 1942-1943. Degano è l'ala sinistra titolare, e realizza 6 reti in 27 partite, tra cui il gol decisivo per la vittoria ottenuta proprio sul campo del Torino, l'11 ottobre 1942[6].

Al termine della stagione i campionati vengono sospesi per le vicende belliche: Degano e Zorzi vengono inizialmente richiamati alle armi e destinati al fronte libico. Tuttavia, grazie all'interessamento di un ufficiale, ottengono il ritorno a casa, e disputano il campionato di guerra ritornando per una stagione nell'Udinese. In maglia bianconera Degano partecipa al girone giuliano del Campionato Alta Italia 1944, sotto la guida di Alfredo Foni.

Dopo la guerra: ritorno al Livorno e Milan (1945-1949)[modifica | modifica wikitesto]

Terminata la guerra fa rientro al Livorno, con il quale partecipa al campionato di Divisione Nazionale 1945-1946: la formazione labronica, inquadrata nel girone centro-meridionale, approda alle finali nazionali, e Degano contribuisce con 25 presenze e 4 reti. Viene riconfermato anche per il successivo campionato, tornato a girone unico, prima di trasferirsi nel 1947 al Milan, dove ritrova come allenatore Giuseppe Bigogno, già suo compagno di squadra nella Fiorentina.

Contusione allo zigomo in occasione della partita Milan-Genoa dell'8 ottobre 1947

Esordisce con la maglia rossonera il 14 settembre 1947 nella vittoria sul campo della Lazio, e nella sua prima stagione realizza 9 reti, record personale in carriera. Nel campionato 1948-1949, tuttavia, perde il posto da titolare: colleziona 7 presenze, nelle quali mette a segno 4 gol, e a fine stagione viene ceduto al Venezia[7], sempre in Serie A, nonostante avesse richiesto di passare all'Udinese per chiudervi la carriera.

Degano in azione col Venezia

Il finale di carriera: Venezia e ritorno in Friuli[modifica | modifica wikitesto]

In Laguna Degano ritrova continuità di impiego, e disputa 30 partite nel campionato di Serie A 1949-1950; la formazione neroverde, tuttavia, retrocede in Serie B. Riconfermato anche tra i cadetti, disputa altri due campionati (il primo da titolare, il secondo da riserva con 6 presenze), e nel 1952, a 33 anni, abbandona il calcio professionistico. Rientrato in Friuli, conclude la carriera tra i dilettanti, con Casarsa e Tarcento[3].

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce in maglia azzurra a Torino il 23 maggio 1940, in una rappresentativa giovanile italiana vittoriosa per 8-1 sull'Ungheria; Degano realizza la rete del 2-0[8]. Nel novembre 1940 viene convocato da Vittorio Pozzo in vista della partita della Nazionale contro l'Ungheria, tuttavia non può rispondere alla convocazione a causa di un infortunio rimediato in campionato[9].

Italia-Ungheria, 24 maggio 1940: Degano è il nono da destra

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Tornato a Pasian di Prato, diventa per qualche tempo l'allenatore della Pasianese, che nel 1970 porta alla promozione in Seconda Categoria; contemporaneamente si dedica all'attività bocciofila.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Udinese: 1938-1939

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Degano e un'Udinese che non c'è più, Messaggero Veneto, 13 novembre 1989
  • Friuli, terra di difensori, Friuli Sport, n.5, 28 marzo 1992
  • Stellette Bianconere negli anni di guerra, Friuli Sport, n.6, 11 aprile 1992
  • Il presidente bambino amava l'ala Degano e l'attaccante Puricelli, La Gazzetta dello Sport, 17 ottobre 2007
  • Degano, l'idolo di Berlusconi, Il Gazzettino, 18 ottobre 2007

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (DEENIT) Pietro Degano, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Pietro Degano, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • Dario Marchetti (a cura di), Pietro Degano, su Enciclopediadelcalcio.it, 2011.
  • Andrea Zecchin (a cura di), Pietro Degano [1],su Comune di Pasian di Prato, "Compaesani da ricordare", 2016