L'onorevole Angelina

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L'onorevole Angelina
Ave Ninchi e Anna Magnani in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1947
Durata90 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico
RegiaLuigi Zampa
SoggettoPiero Tellini, Suso Cecchi D'Amico, Luigi Zampa
SceneggiaturaPiero Tellini, Suso Cecchi D'Amico, Luigi Zampa, Anna Magnani
Produttore esecutivoPaolo Frascà
Casa di produzioneLux Film, Ora Film
Distribuzione in italianoLux Film
FotografiaMario Craveri
MontaggioEraldo Da Roma
MusicheEnzo Masetti dirette da Ugo Giacomozzi
ScenografiaPiero Filippone
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

L'onorevole Angelina è un film italiano del 1947 diretto da Luigi Zampa.

Per esso, la grande protagonista Anna Magnani si aggiudicò la Coppa Volpi alla miglior attrice al Festival di Venezia.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«Quelli vengono pe’ impicciasse, te schiaffano 'na bella fotografia alta un metro sul giornale con sotto scritto: ecco 'a sora Angelina, eh, guardate quanto è bella, quanto è disgraziata. I figli so’ pieni de croste e de pidocchi, so' sette in famiglia, dormono in du' stanze, nun cianno 'na lira e a merenda se magnano le unghie dei piedi! Sai che piacerone che te fanno, te senti proprio sollevata dopo! Almeno servisse a qualche cosa, tanto semo condannati a miseria a vita!»

Nella borgata romana di Pietralata, Angelina vive, con la sua e con altre famiglie, in abitazioni fatiscenti fatte costruire, approfittando dei contributi statali del periodo fascista, dal Commendatore Garrone su un suo terreno a rischio di inondazione.

Anna Magnani e Ughetto Bertucci in una scena del film

Con le sue "baccagliate" Angelina diventa una paladina della povera gente: donna molto forte e mai intimidita dal dire la sua, combatte gli speculatori della borsa nera, riesce ad ottenere la distribuzione della pasta, la fornitura dell'acqua e lo spostamento della fermata dell'autobus nel quartiere.

A causa di una violenta alluvione, però, gli abitanti della borgata si ritrovano senza casa e tutte le donne, capeggiate da Angelina, decidono perciò di occupare i nuovi fabbricati che il Commendator Garrone sta facendo costruire proprio nelle vicinanze. Il marito di Angelina, poliziotto, viene costretto ad arrestare la moglie, ma per fortuna il Commendator Garrone non sporge denuncia e anzi concede un nuovo alloggio ad Angelina e alla sua famiglia.

Le altre donne del quartiere eleggono Angelina come loro rappresentante, e la vorrebbero addirittura come onorevole alla Camera dei Deputati. Angelina convince le sue compagne ad abbandonare i nuovi fabbricati, sicura che il Commendatore Garrone affitterà a loro gli appartamenti una volta terminati i lavori.

Si rende conto invece, durante una cena a casa del Commendatore, di essere stata ingannata e manipolata dal ricco imprenditore edile. Tornata nel quartiere, viene contestata ed ingiuriata: così cerca ancora di occupare gli appartamenti, ma stavolta finisce in prigione. Ma il figlio del Commendatore, innamorato della figlia di Angelina convince il padre a rispettare i suoi impegni e gli abitanti del quartiere potranno finalmente avere i nuovi appartamenti.

Angelina dichiara di voler rifiutare d'ora in poi ogni incarico politico e torna a fare la casalinga vicino a suo marito e alla sua famiglia.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne girato interamente a Roma, a Cinecittà.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film uscì per la prima volta nelle sale cinematografiche italiane il 12 novembre del 1947;[3] mentre negli Stati Uniti il film venne distribuito, col titolo internazionale Angelina, a partire dal 5 aprile 1948, ed in Francia il 2 marzo dell'anno successivo.[4]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film raggiunse il 4º posto nella graduatoria dei maggiori incassi della stagione cinematografica 1947-48, guadagnando .[5]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Giulio Andreotti (a destra) con Anna Magnani e Giovanni Ponti (a sinistra), al Festival di Venezia del 1947, per la premiere del film

«(...) È un film tutto affidato alla bravura per alcune parti di grassa e sboccata comicità di Anna Magnani, ed è tutto soffuso di quel senso comune, insofferente, individualistico e piccolo borghese che, in politica, ha preso nome di qualunquismo.[6]»

«Anna Magnani ha vinto per la sua commovente e al contempo comica interpretazione in questo film affascinante. Persino i violenti problemi delle inondazioni, un alloggio degradato, in un Roma ancora più degradata, passano in secondo piano rispetto all'energia vorticosa e al coraggio della Magnani, ma lei e Luigi Zampa non dimenticano mai anche l'efficacia dell'umorismo per raccontare fatti così tragici.[7]»

Il film è stato poi selezionato tra i 100 film italiani da salvare.[8]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Condé Nast, La Mostra del Cinema di Venezia e le donne: una lunga storia d'amore, su Vanity Fair Italia, 29 agosto 2021. URL consultato il 12 novembre 2022.
  2. ^ Angelina (1947) - IMDb. URL consultato il 12 novembre 2022.
  3. ^ a b L'onorevole Angelina - Film 1947, su Movieplayer.it. URL consultato il 12 novembre 2022.
  4. ^ Angelina (1947) - IMDb. URL consultato il 12 novembre 2022.
  5. ^ il Morandini, mymovies.it, su mymovies.it. URL consultato il 1º settembre 2009.
  6. ^ comingsoon.it, https://www.comingsoon.it/film/l-onorevole-angelina/22338/scheda/.
  7. ^ Copia archiviata, su movies.nytimes.com. URL consultato il 12 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
  8. ^ Rete degli Spettatori
  9. ^ festival di venezia 1947, su mymovies.it.
  10. ^ L'onorevole Angelina Premi vinti e nomination, su ComingSoon.it. URL consultato il 12 novembre 2022.

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