Guido Gualandi

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Guido Gualandi, noto con il nome di battaglia il Moro (Dozza, 28 novembre 1908Imola, 31 maggio 1964), è stato un partigiano italiano.

Militante comunista fin da giovane età, nel 1932 fu condannato al confino per aver organizzato a Imola una celebrazione del 1º maggio[1]. Dopo quasi sei anni trascorsi nell'isola di Ponza, riprese ad operare in clandestinità.

Dopo l'8 settembre fu tra i principali organizzatori della Resistenza nel Bolognese e fu commissario politico della 36ª Brigata Garibaldi "Alessandro Bianconcini"[2].

Era il padre del più volte parlamentare del PCI Enrico Gualandi.

  1. ^ Commissione di Bologna, ordinanza del 21.6.1932 contro Guido Gualandi (“Propaganda comunista in occasione del 1. Maggio”), in Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943, Milano, 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. III, p. 870
  2. ^ Guido Gualandi, su ANPI.it. URL consultato il 24 agosto 2009.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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