Wu Ming
Wu Ming è un collettivo di scrittori provenienti dalla sezione bolognese[1] del Luther Blissett Project (1994-1999), divenuto celebre con il romanzo Q. A differenza dello pseudonimo aperto "Luther Blissett", "Wu Ming" indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000.
Il collettivo Wu Ming fa parte di un "collettivo di collettivi"[2], la Wu Ming Foundation, la quale comprende anche altri progetti, come la punk-rock band Wu Ming Contingent, il blog Giap, l'officina di narrazioni Wu Ming Lab e altri gruppi di lavoro.
Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Il fatto che il nome del gruppo significhi in cinese "Senza nome" ha spesso generato equivoci sul presunto anonimato dei suoi membri, i cui nomi anagrafici sono invece noti e riportati anche sul loro stesso sito ufficiale[3].
Dal 2000 alla primavera del 2008, la formazione ha compreso:
- Roberto Bui (Wu Ming 1)
- Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2)
- Luca Di Meo (Wu Ming 3)
- Federico Guglielmi (Wu Ming 4)
- Riccardo Pedrini (Wu Ming 5).
Il 16 settembre 2008 il gruppo ha annunciato l'uscita di Luca Di Meo dal collettivo, avvenuta nella primavera precedente[4]. Ciononostante, Di Meo è tornato ad utilizzare lo pseudonimo "Wu Ming 3", con il quale viene designato anche sul blog "Giap"[5]. Il 15 febbraio 2016 il collettivo annuncia l'uscita di Riccardo Pedrini, avvenuta nel giugno precedente.[6] L'addio di Pedrini non è stato esente da polemiche e accuse reciproche.[7][8][9]
Ciascuno dei membri del collettivo ha un nome d'arte individuale, una produzione "solista" ed una "voce" autoriale autonoma, riconoscibile dai lettori.
Significato del nome e posizione sul copyright[modifica | modifica wikitesto]
In cinese, "wu ming" significa "senza nome" (caratteri tradizionali: 無名; caratteri semplificati: 无名; pinyin: wú míng) oppure "cinque nomi" (cinese: 五名; pinyin: wǔ míng), a seconda di come viene pronunciata la prima sillaba. Il nome d'arte è inteso tanto come tributo alla dissidenza ("Wu Ming" è un modo di firmarsi frequente presso i cittadini cinesi che chiedono democrazia e libertà di parola), come rifiuto dei meccanismi che trasformano lo scrittore in divo[10][11][12].
A questa scelta si lega anche la particolare posizione degli autori in ordine al diritto d'autore: tutte le opere del collettivo Wu Ming, dopo alcuni anni dalla loro pubblicazione cartacea, vengono proposte per il download integrale dal loro sito[13] con licenza Creative Commons CC BY-NC-SA, non commerciale.
Giap[modifica | modifica wikitesto]
Il collettivo gestisce un suo blog, nato come newsletter, il cui nome, Giap[14], è ispirato a quello dal generale Võ Nguyên Giáp[15].
Wu Ming Contingent[modifica | modifica wikitesto]
Il 14 maggio 2013, sul blog "Giap", viene annunciata la nascita di una "vera e propria sezione musicale" della Wu Ming Foundation, ovvero il quartetto Wu Ming Contingent[16].

Apparizioni e immagine pubblica[modifica | modifica wikitesto]
Il collettivo Wu Ming organizza tour di presentazioni, reading musicali e incontri con i lettori e i suoi membri appaiono spesso in pubblico.
I Wu Ming rifiutano di essere soggetto di servizi fotografici e hanno come politica di non apparire mai in video e non hanno mai accettato inviti a trasmissioni televisive. Nemmeno sul loro sito ufficiale sono disponibili immagini dei loro volti, volendo apparire soltanto di persona, in carne e ossa.
Il gruppo ha riassunto questa impostazione nel motto: "Trasparenti verso i lettori, opachi verso i media". La posizione del gruppo è stata spiegata da Wu Ming 1 in un'intervista del 2007:
«"Una volta che lo scrittore diventa un volto separato e alienato (nel senso letterale), comincia una ridda cannibalica, quel volto appare ovunque, quasi sempre a sproposito. La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine. La foto mi blocca, congela la mia vita in un istante, nega il mio trasformarmi in qualcos'altro, il mio divenire. Divento un 'personaggio', un tappabuchi per impaginazioni frettolose, uno strumento che amplifica la banalità. Al contrario la mia voce, con la sua grana, con i suoi accenti, con la sua dizione imprecisa, le sue tonalità, ritmo e pausa, tentennamenti, è la testimonianza di una presenza anche quando non ci sono, mi porta vicino alle persone, e non nega il mio divenire perché è una presenza dinamica, mossa, tremolante anche quando sembra ferma."[17]» |
Essa fu ribadita anche nello scritto "La carne, le ossa, i volti di Wu Ming", primo paragrafo del testo di Wu Ming 1 Wu Ming / Tiziano Scarpa: Face Off (marzo 2009)[18].
Nell'ottobre 2009, in un intervento alla giornata seminariale "Scrittori all'Arsenale" (Venezia), Wu Ming 1 ha spiegato:
«"Se potete evitare di fotografarci è meglio, [non fotografarci] è al vostro buon cuore, noi chiaramente non possiamo impedirvi di farlo. Esistono foto nostre, [scattate] durante presentazioni, [...] mentre lavoriamo. La vera discriminante, il vero distinguo è che noi non ci mettiamo in posa per servizi fotografici, le nostre interviste non sono mai corredate da nostre foto."[19]» |
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Romanzi collettivi[modifica | modifica wikitesto]
Serie di Q[modifica | modifica wikitesto]
La serie è composta dai seguenti due libri:
- Q, come Luther Blissett, Torino, Einaudi, 1999. ISBN 88-06-14740-4.
- Altai, Torino, Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19896-1.
Trittico Atlantico[modifica | modifica wikitesto]
Il Trittico Atlantico è un progetto che prevede la realizzazione di tre libri, tutti ambientati negli ultimi trent'anni del XVIII secolo, su entrambe le sponde dell'Oceano Atlantico. Intorno a ciascun libro si va sviluppando una serie di racconti, eventi e spettacoli teatrali-multimediali. La serie è composta, fino ad ora, dai seguenti due libri:
- Manituana, Torino, Einaudi, 2007. ISBN 978-88-06-18584-8.
- L'armata dei sonnambuli, Torino, Einaudi Stile Libero Big, 2014. ISBN 978-88-06-21413-5.
Altri romanzi[modifica | modifica wikitesto]
- Asce di guerra, con Vitaliano Ravagli, Milano, Tropea, 2000. ISBN 88-438-0269-0.
- 54, Torino, Einaudi, 2002. ISBN 88-06-16203-9.
- L'invisibile ovunque, Torino, Einaudi, 2015. ISBN 88-06-22591-X
- Proletkult, Einaudi, 2018. ISBN 88-06-23694-6
- Ufo 78, Einaudi, 2022, ISBN 9788806248918
Raccolte di racconti[modifica | modifica wikitesto]
- Anatra all'arancia meccanica. Racconti 2000-2010, Torino, Einaudi, 2011. ISBN 978-88-06-20638-3.
- Quattro, con il collettivo di fotografi TerraProject, autoprodotto attraverso crowdfunding, 2014. (4 "fotoracconti" raccolti in un cofanetto con 4 libretti: Acqua, Aria, Fuoco, Terra.)
- Cantalamappa, Mondadori Electa, 2015
- Il ritorno di Cantalamappa, Mondadori Electa, 2016
- Meccanoscritto, del collettivo MetalMente con Ivan Brentari e Wu Ming 2, Roma, Edizioni Alegre, 2017. ISBN 978-88-98-84162-2.
Romanzi solisti[modifica | modifica wikitesto]
- Libera Baku ora, come Riccardo Pedrini (Wu Ming 5), Roma, DeriveApprodi, 2000. ISBN 88-87423-25-3.
- Havana Glam, come Wu Ming 5, Roma, Fanucci, 2001. ISBN 88-347-0821-0.
- New Thing, come Wu Ming 1, Torino, Einaudi, 2004. ISBN 88-06-16276-4.
- Guerra agli umani, come Wu Ming 2, Torino, Einaudi, 2004. ISBN 88-06-16812-6.
- Stella del mattino, come Wu Ming 4, Torino, Einaudi, 2004. ISBN 978-88-06-18694-4.
- Free Karma Food, come Wu Ming 5, Milano, Rizzoli, 2006. ISBN 88-17-01050-2.
- Il sentiero degli dei, come Wu Ming 2, Portogruaro, Ediciclo editore, 2010.
- Timira. [Romanzo meticcio], come Wu Ming 2, con Antar Mohamed, Torino, Einaudi, 2012. ISBN 978-88-06-20592-8.
- Point Lenana, come Wu Ming 1, con Roberto Santachiara, Torino, Einaudi, 2013. ISBN 978-88-06-21075-5.
- Il piccolo regno, come Wu Ming 4, Milano, Bompiani, 2016. ISBN 978-88-06-21075-5.
- Il sentiero luminoso, come Wu Ming 2, Portogruaro, Ediciclo editore, 2016. ISBN 978-88-65-49165-2.
- La macchina del vento, come Wu Ming 1, Torino, Einaudi Stile libero Big, 2019. ISBN 978-88-06-24080-6.
Romanzi brevi[modifica | modifica wikitesto]
- Previsioni del tempo, Milano, Edizioni Ambiente, 2008. ISBN 978-88-89014-51-6; Torino, Einaudi, 2010. ISBN 978-88-06-20267-5.
- Grand River. [Un viaggio], Milano, Rizzoli, 2008. ISBN 978-88-452-8112-9.
Romanzi “totali”[modifica | modifica wikitesto]
- Ti chiamerò Russell. Romanzo totale 2002, come Wu Ming n+1, Imola, Bacchilega, 2002. ISBN 88-88775-03-X. (scritto on-line a più mani)
Saggi e scritti vari[modifica | modifica wikitesto]
- Nemici dello Stato. Criminali, «Mostri» e leggi speciali nella società di controllo, come Luther Blissett Project, Roma, DeriveApprodi, 1999. ISBN 88-87423-05-9.
- Esta revolución no tiene rostro. Escritos sobre literatura, catástrofes, mitopoiesis, Madrid, Acuarela, D.L., 2002. ISBN 84-95627-02-7. (raccolta di articoli, racconti e scritti vari in spagnolo)
- Giap! Tre anni di narrazioni e movimenti, Torino, Einaudi, 2003. ISBN 88-06-16559-3. (raccolta di articoli, racconti e scritti vari)
- Il caso Battisti. L'emergenza infinita e i fantasmi del passato, come Valerio Evangelisti, Giuseppe Genna, Wu Ming 1 e altri, Rimini, Nda Press, 2004. ISBN 88-89035-03-X.
- La sfida di Elmore Leonard ai traduttori italiani, come Wu Ming 1, in Noir in festival 2006. Courmayeur 5-11 dicembre 2006, Roma, Noir in festival, 2006.
- New Italian Epic. Letteratura, sguardo obliquo, ritorno al futuro, Torino, Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19678-3. (raccolta di saggi sulla letteratura)
- Il sentiero degli dei, come Wu Ming 2, Portogruaro, Ediciclo, 2010. ISBN 978-88-88829-96-8. (oggetto narrativo non identificato dedicato alla Via degli Dei e al territorio appenninico tra Bologna e Firenze)
- L'eroe imperfetto. Letture sulla crisi e la necessità di un archetipo letterario, come Wu Ming 4, Milano, Bompiani, 2010. ISBN 978-88-452-6503-7. (raccolta di saggi sulla letteratura)
- Giap. L'archivio e la strada: Scritti 2010-2012, Simplicissimus Book Farm, 2013.
- Difendere la Terra di Mezzo. Scritti su J. R. R. Tolkien, come Wu Ming 4, Bologna, Odoya, 2013. ISBN 978-88-6288-193-7.
- Utile per iscopo? La funzione del romanzo storico in una società di retromaniaci, come Wu Ming 2, Rimini, Guaraldi, 2014. ISBN 978-88-8049-967-1.
- Cent'anni a Nordest. Viaggio tra i fantasmi della «guera granda», come Wu Ming 1, Milano, Rizzoli, 2015. ISBN 978-88-17-08369-0.
- Un viaggio che non promettiamo breve. Venticinque anni di lotte No Tav, come Wu Ming 1, Torino, Einaudi, 2016. ISBN 978-88-06-22564-3.
- Il fabbro di Oxford. Scritti e interventi Tolkien, come Wu Ming 4, Eterea Edizioni, 2019.
- La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni. Come le fantasie di complotto difendono il sistema, come Wu Ming 1, Roma, Edizioni Alegre, 2021. ISBN 978-88-32-06741-5.
Fumetti[modifica | modifica wikitesto]
- La Ballata del Corazza, come Wu Ming 2, disegni di Onofrio Catacchio, Scandiano, Edizioni BD, 2005. ISBN 88-87658-83-8.
- Gap 99, come Wu Ming 4, disegni di Elia Bonetti, in Cattivi soggetti. Il noir italiano a fumetti, Milano, Bur Rizzoli, 2010. ISBN 978-88-17-02739-7.
Audiolibri[modifica | modifica wikitesto]
- Pontiac. Storia di una rivolta, come Wu Ming 2, Giuseppe Camucoli e Stefano Landini, con CD, Reggio Emilia, Vincent Books, 2010. ISBN 978-88-904980-0-8. (testi e voce di Wu Ming 2. Musiche di Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi. Illustrato da Giuseppe Camuncoli e Stefano Landini)
- Basta uno sparo. Storia di un partigiano italo-somalo nella resistenza italiana, come Wu Ming 2, con CD, Massa, Transeuropa, 2010. ISBN 978-88-7580-099-4. (testi e voce di Wu Ming 2. Musiche di Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi)
Discografia[modifica | modifica wikitesto]
- Yo Yo Mundi, 54, Materiali Musicali/CD del Manifesto, 2004 (testi tratti dal romanzo 54, voci recitanti di Marco Baliani, Giuseppe Cederna, Fabrizio Pagella e Francesco Di Bella dei 24 Grana.)
- Skinshout (Francesco Cusa, Gaia Mattiuzzi, Xabier Iriondo), Altai, Improvvisatore Involontario, 2010. (Sorta di "colonna sonora" del romanzo Altai)
- Funambolique, Arzèstula (album), Knulp, 2011 (Album ispirato al racconto di Wu Ming 1 Arzèstula, pubblicato nell'antologia Anatra all'arancia meccanica. Racconti 2000-2010.)
- Wu Ming Contingent, Bioscop, Woodworm Label, 2014
- Wu Ming Contingent, Schegge di Shrapnel, Woodworm Label, 2015
Sceneggiature[modifica | modifica wikitesto]
- Lavorare con lentezza di Guido Chiesa (2004)
- 51 di Wu Ming 2, episodio del film collettivo Formato ridotto di Antonio Bigini, Claudio Giapponesi, Paolo Simoni (2012)
- Nel pallone, documentario scritto da Wu Ming 3 con Christiano Presutti e Giangiacomo De Stefano (alla regia) e raccontato da Wu Ming 2[20] prodotto da La Effe (2014).
- L'uomo con la lanterna, di Francesca Lixi, scritto da Francesca Lixi e Wu Ming 2 (2018)
- Il varco, di Federico Ferrone e Michele Manzolini, scritto da Federico Ferrone, Michele Manzolini e Wu Ming 2 (2019)
Reading, spettacoli teatrali, letture sceniche[modifica | modifica wikitesto]
Il collettivo Wu Ming - e in modo particolare Wu Ming 1 e Wu Ming 2 - ha all'attivo molte collaborazioni con musicisti e attori, sfociate in spettacoli dal vivo, registrazioni, reading e letture sceniche.[21] Tra queste, le opere originali che hanno conosciuto più repliche sono:
- Pontiac, con Wu Ming 2, Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi. (2008)
- Razza Partigiana, con Wu Ming 2, Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi (2009)
- Emilio Comici Blues, con Wu Ming 1 e i Funambolique
- Surgelati, con Wu Ming 2 e i Contradamerla
- L'alfabeto delle orme, con Wu Ming 2 e i Frida X
- Un viaggio che non promettiamo breve, con Wu Ming 1 e il Bhutan Clan
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Nonostante i media spesso li definiscano "autori bolognesi", in realtà soltanto un membro del collettivo, Wu Ming 2, è nato a Bologna (Intervista a Wu Ming 2 sul settimanale bolognese "La Stefani" Archiviato il 28 aprile 2012 in Internet Archive.)
- ^ Che cos'è la Wu Ming Foundation - Giap, in Giap. URL consultato il 24 ottobre 2016.
- ^
«Il fatto che i Police avessero quel nome non significa che Sting, Andy Summers e Stewart Copeland fossero poliziotti, giusto?»
- ^ Un dispaccio col cuore in mano e l'anima oltre le fiamme, da Giap n. 1, nona serie, settembre 2008.
- ^
«Luca ne approfitta per dire alcune cose su se stesso e su come ha vissuto il rapporto con il collettivo dopo la sua uscita nel 2008 (oggi “superata in avanti” dagli sviluppi dei vari progetti).»
Da Wu Ming Lab | Cosa sono, perché li facciamo, su Giap, 16 dicembre 2013.
- ^ Zeppo's Gone. Riccardo / Wu Ming 5 è uscito dal collettivo Wu Ming, su Giap, 15 febbraio 2016. URL consultato il 23 marzo 2021.
- ^ Con Ms Kalashnikov Wu Ming perde pezzi, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 23 marzo 2021.
- ^ Cultura, Wu Ming 5 è uscito dal gruppo: "Ora scrivo con Francesca", su la Repubblica, 12 maggio 2016. URL consultato il 23 marzo 2021.
- ^ E forse una ragione c’è. Su un libro firmato «Wu Ming 5», su Giap, 12 maggio 2016.
- ^
«Raccontare storie è un lavoro peculiare, che può comportare vantaggi a chi lo svolge, ma è pur sempre un lavoro, tanto integrato nella vita della comunità quanto lo spegnere incendi, arare i campi, assistere i disabili etc. [...] Il narratore ha il dovere di non credersi superiore ai suoi simili. È illegittima qualsiasi concessione all'immagine idealistica e romantica del narratore come creatura presuntamente più 'sensibile', in contatto con dimensioni dell'essere più elevate, anche quando scrive di assolute banalità quotidiane. "Wu Ming" è anche un riferimento al terzo verso del Dàodéjīng (Tao Te Ching): Wu ming tian di zhi shi (無名天地之始), "Senza nome è l'origine del cielo e della terra". In fondo anche gli aspetti più ridicoli e da baraccone del mestiere di scrivere si basano su una versione degradata del mito dell'artista, che diventa 'divo' proprio perché lo si crede in qualche modo superiore ai 'comuni mortali', meno meschino, più interessante e sincero, in un certo senso eroico poiché sopporta i 'tormenti' della creazione. Il fatto che lo stereotipo dell'artista 'macerato' e 'tormentato' susciti più sensazionalismo e abbia più peso della fatica di chi ripulisce fosse biologiche, fa comprendere quanto distorta sia l'attuale scala di valori.»
- ^ In occasione dell'uscita del primo romanzo, Q, quando non erano ancora conosciuti i nomi dei veri autori, diverse ipotesi furono avanzate negli ambienti letterari, tra le quali quella di una produzione firmata Umberto Eco, ipotesi che fu, peraltro, prontamente smentita. Forse per via di questo precedente, nel 1997 un pamphlet anonimo intitolato "Il nome multiplo di Umberto Eco", da più parti ritenuto una pubblicazione di estrema destra, accusò Eco di essere la mente dietro il progetto Luther Blissett, asserzione ridicolizzata tanto dall'interessato quanto dagli aderenti al progetto.
- ^ Nella pagina biografica sul sito ufficiale di Wu Ming è presente una sezione intitolata "Elenco incompleto di leggende urbane e dicerie sul nostro conto".
- ^ I nostri liberi ebook. Liberi e senza DRM. Vive la classe ouvrière!, su wumingfoundation.com. URL consultato il 24 aprile 2015.
- ^ Giap, il blog di Wu Ming, su wumingfoundation.com, Wu Ming Foundation. URL consultato il 10 giugno 2014.
- ^ Un par de palle, su wumingfoundation.com, Wu Ming Foundation. URL consultato il 10 giugno 2014.
- ^ Wu Ming, Wu Ming Contingent breaks out!, su Giap, 19 settembre 2013. URL consultato il 30 marzo 2022.
- ^ The Perfect Storm, ovvero: l'intervista-monstre, da Giap n.10, ottava serie, 18 aprile 2007. Collage di botta-e-risposta da: Pulp n.66 (marzo 2007), Il Mucchio n. 633 (aprile 2007), Tribe n.101 (aprile 2007), Carta n.12 (anno V, 31/03/2007), Off (23/03/2007) e ilveronese.it. Sul sito del collettivo, in corrispondenza delle parole "la mia voce" c'è un collegamento a un file mp3. Si tratta della voce di P. T. Barnum incisa nel 1890 su un fonografo di Edison.
- ^ Wu Ming 1, Wu Ming / Tiziano Scarpa: Face Off. Due modi di gettare il proprio corpo nella lotta Archiviato il 23 aprile 2009 in Internet Archive. (pdf). Si tratta di un confronto tra le diverse poetiche di Wu Ming e del romanziere Tiziano Scarpa, a partire da uno scritto di quest'ultimo molto critico nei confronti dei Wu Ming e del loro libro New Italian Epic.
- ^ Wu Ming 1, "Dal filosofo mascherato allo scrittore-guerriglia", intervento all'incontro "Scrittori all'Arsenale / Sottrazioni d'autore", organizzato dal laboratorio Ibridamenti e svoltosi alla Sala delle Galeazze dell'Arsenale di Venezia il 23 ottobre 2009. Mp3 nell'audioteca di wumingfoundation.com.
- ^ Scheda del documentario sul sito de La Effe - Nel Pallone Archiviato il 27 settembre 2016 in Internet Archive.
- ^ Cfr. la pagina "Musiche" sul blog "Giap": http://www.wumingfoundation.com/giap/?page_id=7215
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Luca Muchetti, Storytelling. L'informazione secondo Luther Blissett (ZIP), Arcipelago edizioni, 2008, ISBN 978-88-7695-376-7.
- Gaia De Pascale, Wu Ming. Non soltanto una band di scrittori, Il Nuovo Melangolo, 2009, ISBN 978-88-7018-719-9.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Wu Ming
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wu Ming
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su wumingfoundation.com.
- Wu Ming, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Wu Ming, su sapere.it, De Agostini.
- Opere di Wu Ming, su Liber Liber.
- Opere di Wu Ming, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Wu Ming, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Wu Ming, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- «Wu Ming» nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it.
- "Di come Colpo secco ispirò una rivoluzione culturale. Intervista alla Wu Ming Foundation", prima e seconda parte. L'intervistatore è il professor Henry Jenkins, titolare della cattedra di studi comparativi sui media al MIT di Boston.
- «Wu Ming, la storia come follia e rappresentazione», di Franco Berardi "Bifo".
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