Gran Premio d'India 2011

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Bandiera dell'India Gran Premio d'India 2011
856º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 17 di 19 del Campionato 2011
Data 30 ottobre 2011
Nome ufficiale I Airtel Grand Prix of India
Luogo Buddh International Circuit
Percorso 5,125[1] km / 3,184 US mi
Pista permanente
Distanza 60 giri, 307,249 km/ 190,916 US mi
Clima Sereno
Risultati
Pole position Giro più veloce
Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera della Germania Sebastian Vettel
RBR-Renault in 1'24"178 RBR-Renault in 1'27"249
(nel giro 60)
Podio
1. Bandiera della Germania Sebastian Vettel
RBR-Renault
2. Bandiera del Regno Unito Jenson Button
McLaren-Mercedes
3. Bandiera della Spagna Fernando Alonso
Ferrari

Il Gran Premio d'India 2011 si è disputato domenica 30 ottobre 2011 al Buddh International Circuit, situato a Greater Noida, nello stato dell'Uttar Pradesh, in India, diciassettesima prova della stagione 2011 del Campionato mondiale di Formula 1 e prima edizione per questa nazione. La gara è stata vinta da Sebastian Vettel su Red Bull Racing-Renault, al suo ventunesimo successo nel mondiale. Vettel ha preceduto sul traguardo Jenson Button su McLaren-Mercedes e Fernando Alonso su Ferrari.

Il gran premio ha vinto il Race Promoters' Trophy, quale miglior gran premio organizzato nella stagione.

Vigilia[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppi futuri[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2012 la scuderia Renault è stata autorizzata ad assumere il nome di Lotus. In questa stagione il team era noto come Lotus Renault GP, dal nome dello sponsor, la Lotus Cars. Ciò comporterà un cambio di denominazione per il Team Lotus. Nella stagione questa situazione aveva provocato della confusione nella denominazione dei due team, entrambi tra l'altro motorizzati dalla Renault e aveva anche scatenato una battaglia legale fra Tony Fernandes del Team Lotus, e la Lotus Cars.[2][3]

Viene annunciato che dal 2013 il New Jersey ospiterà una gara del calendario mondiale su un circuito cittadino, che andrà ad aggiungersi al Gran Premio degli Stati Uniti che dal 2012 si disputerà sul circuito di Austin.[4]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Il gran premio viene minacciato dalla proteste degli agricoltori della zona che accusano gli organizzatori di avere utilizzato dei metodi non corretti per l'acquisto dei terreni, nonché di avere pagato degli indennizzi troppo bassi.[5] Tre settimane prima dell'evento gli stessi agricoltori hanno organizzato un sit-in nei pressi del circuito per evidenziare la loro protesta. Gli organizzatori hanno però risposto affermando di avere speso 400 milioni di dollari per la gara e che non vi saranno problemi il giorno del gran premio in ordine alla sicurezza.

Un altro tema di discussione è rappresentato dalla tasse doganali, imposte alle scuderie per fare entrare nel paese i loro materiali. Gli organizzatori si erano interessati affinché il circuito potesse diventare un'area duty free. Tale proposta però non è stata accettata dalle autorità indiane.[6] È stato poi affermato che, in accordo alla legislazione fiscale indiana, il governo locale potrebbe chiedere una parte degli introiti che le scuderie ottengono per il gran premio.[7] Questa ipotesi ha portato anche a immaginare che le scuderie potessero boicottare tale evento, anche se poi tale minaccia è stata fatta rientrare.

Gli stessi organizzatori si sono offerti di pagare qualsiasi tassa richiesta alle scuderie. Successivamente il governo locale ha stabilito di non chiedere il pagamento di nessuna tassa per il gran premio.[8] In seguito a tale decisione la Corte Suprema d'India ha richiesto una chiarificazione al governo dell'Uttar Pradesh: per la Corte tale esenzione contravverrebbe alla normativa fiscale sugli intrattenimenti.[9] Il 21 ottobre 2011 la Corte ha emesso una ingiunzione temporanea che prevede che il 25% di quanto incassato sui biglietti venga depositato in un conto separato, fino a quando la Corte stessa non avrà raggiunto una decisione definitiva sulla vicenda.[10]

Un ulteriore problema è sorto in merito alla concessione dei visti a piloti e scuderie. Nico Rosberg e parte dell'HRT hanno affermato di avere visto rifiutate le loro richieste di visto per la gara.[11]

Nonostante la massiccia campagna promozionale, l'accesso al circuito si è rivelato proibitivo per la popolazione locale, dal momento che il biglietto d'ingresso costava quanto uno stipendio medio mensile.[12]

Aspetti tecnici[modifica | modifica wikitesto]

La Pirelli, fornitore unico degli pneumatici, annuncia per questo gran premio coperture di tipo morbido e duro.[13] La scelta è dovuta al fatto che l'asfalto atteso è molto abrasivo e le temperature dovrebbero essere particolarmente elevate. La Pirelli ha fornito più set di gomme morbide per la prove, essendo la prima volta che la F1 utilizza questo tracciato.[14]

Il circuito, lungo 5,137 km, caratterizzato da molti saliscendi, e considerato molto veloce. Ha ricevuto il 1º settembre 2011 una visita di Charlie Whiting, che ha espresso la sua sicurezza in merito all'approntazione del tracciato nei tempi previsti,[15] anche se in seguito degli organi di stampa hanno messo in dubbio tale avanzamento dei lavori.[16]

La FIA determina due punti per l'attivazione, in gara, del DRS: uno sul rettilineo dei box con detection point dopo la curva 15, l'altro sul rettifilo tra la curva 3 (dove sarà calcolata la differenza di tempo) e la 4.[17]

Aspetti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

A seguito delle difficoltà di reinserire in calendario il Gran Premio del Bahrain, dopo che questo era stato in un primo momento cancellato, per le proteste che si erano verificate nel paese arabo, era stato ventilato lo spostamento del Gran Premio d'India al 4 dicembre 2011.[18] Successivamente il Gran Premio del Bahrain venne riproposto come 17ª gara del calendario in data 30 ottobre 2011, proprio al posto del Gran Premio d'India, a sua volta spostato all'11 dicembre 2011.[19] Con la definitiva cancellazione del gara del Bahrain il gran premio indiano è ritornato alla data prevista.[20]

L'ex pilota britannico di Formula 1 Johnny Herbert è nominato commissario aggiunto da parte della FIA. Aveva già svolto tale funzione nel Gran Premio d'Australia 2011 e in tre occasioni nel 2010.[21]

Narain Karthikeyan prende il posto di Vitantonio Liuzzi quale pilota titolare all'HRT-Cosworth. L'indiano era stato sostituito da Daniel Ricciardo, sempre all'HRT, dal Gran Premio di Gran Bretagna.[22] Per qualche tempo era stato ipotizzato che anche un secondo pilota indiano, Karun Chandhok, potesse correre da pilota titolare il gran premio, alla Lotus-Renault. In seguito Chandhok ha disputato solo il primo turno di prove libere al posto di Heikki Kovalainen.[23] Jarno Trulli, per onorare la scomparsa di Marco Simoncelli, avvenuta nel corso del Gran Premio della Malesia della Moto GP il 23 ottobre 2011, indossa un casco ispirato a quello del pilota motociclistico romagnolo. Trulli aveva anche chiesto di potere correre con il numero di Simoncelli, il 58, ma la richiesta è stata rigettata dalla FIA.[24] Anche Rubens Barrichello modifica il suo casco in onore del pilota romagnolo. Anche altri piloti ricordano Simoncelli ponendo il suo numero sul casco o sulla vettura. I due piloti della McLaren corrono con il lutto al braccio per la scomparsa, due settimane prima, del pilota britannico Dan Wheldon in una gara dell'Indy Racing League.

Vitalij Petrov è penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per l'incidente causato che ha messo fuori gioco anche Michael Schumacher nel gran premio precedente.[25]

Prove[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Il primo pilota ad affrontare la pista appena inaugurata è Adrian Sutil su Force India-Mercedes. La sessione è però stata quasi subito interrotta per la presenza di un cane sulla pista. In testa si è successivamente portato Michael Schumacher, battuto poi da Jaime Alguersuari.

Nella parte centrale Jenson Button ha preso il comando, mentre il neo campione del mondo Sebastian Vettel è stato autore di un'uscita di pista. Fernando Alonso, della Ferrari, ha dovuto abbandonare presto la sessione per un guasto al motore.

Il compagno di scuderia di Button, Lewis Hamilton, ha fatto segnare il tempo migliore a 25 minuti dal termine. Il suo tempo è stato battuto dalle due RBR-Renault, ma successivamente l'inglese è riuscito nuovamente a fare segnare il tempo più basso. Nella parte finale della sessione Alguersuari ha toccato le barriere alla curva 10, mentre Pastor Maldonado della Williams-Cosworth ha avuto problemi al motore provocando l'esposizione di bandiere gialle. Hamilton, che ha effettuato il giro migliore non tenendo conto di tali bandiere, è penalizzato di tre posizioni sulla griglia di partenza.[23] Per la medesima ragione e con la stessa penalizzazione è stato punito anche il pilota della Sauber-Ferrari, Sergio Pérez.[26]

Nella seconda sessione il tempo migliore è fatto dal pilota della Ferrari Felipe Massa, che batte Sebastian Vettel, per lungo tempo autore del tempo migliore. La sessione è stata interrotta negli ultimi minuti per un'uscita di pista della Virgin-Cosworth di Jérôme d'Ambrosio.[27]

La sessione del sabato vede un testacoda del pilota di casa Narain Karthikeyan, e alcune escursioni fuori pista di altri piloti. Il tempo migliore della sessione è fatto segnare da Sebastian Vettel, che precede di tre decimi Jenson Button e il suo compagno di scuderia Mark Webber.[28]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima sessione del venerdì[29] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 3 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes 1'26"836 22
2 1 Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault 1'27"416 +0"580 23
3 2 Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Austria RBR-Renault 1'27"428 +0"592 27

Nella seconda sessione del venerdì[30] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 6 Bandiera del Brasile Felipe Massa Bandiera dell'Italia Ferrari 1'25"706 33
2 1 Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault 1'25"794 +0"088 34
3 5 Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera dell'Italia Ferrari 1'25"930 +0"224 34

Nella sessione del sabato mattina[31] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Gap Giri
1 1 Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault 1'24"824 18
2 4 Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes 1'25"191 +0"367 15
3 2 Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Austria RBR-Renault 1'25"203 +0"379 19

Qualifiche[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

In Q1 Timo Glock della Virgin-Cosworth non riesce a completare la sessione per un problema al cambio. Fernando Alonso fa segnare inizialmente il tempo migliore, battuto poi da Sebastian Vettel. Negli ultimi minuti della sessione c'è battaglia per evitare l'eliminazione, con Michael Schumacher, Jenson Button e Jaime Alguersuari che riescono a entrare in Q2 montando gomme soft. A fare segnare il tempo migliore della Q1 è Vitalij Petrov della Renault. Vengono eliminate le due HRT-Cosworth, le due Virgin-Cosworth, le due Lotus-Renault e Kamui Kobayashi.

Nella seconda parte i piloti di Red Bull, McLaren, Ferrari e Nico Rosberg fanno segnare subito tempi interessanti mentre è serrata la lotta fra gli altri dieci piloti per entrare nella top ten. Petrov fa segnare lo stesso tempo di Alguersuari, il decimo, e ultimo, sufficiente per entrate nella Q3, ma avendolo fatto segnare più tardi viene eliminato. Assieme a lui vengono eliminate le Williams, Michael Schumacher, Sergio Pérez, Paul di Resta e il compagno di scuderia Bruno Senna.

Nella fase decisiva il primo a portarsi in testa è Fernando Alonso, battuto poi da Sebastian Vettel; fra i due si inseriscono anche Lewis Hamilton e Mark Webber. Gli ultimi minuti della Q3 non modificano la classifica; nell'ultimo tentativo Felipe Massa sale su un cordolo interno e distrugge una sospensione, finendo poi contro le barriere. Per Vettel è la pole numero 13 in stagione, per la Red Bull è la numero 16, mai un costruttore aveva fatto segnare un così alto numero di pole in una singola stagione.[32]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Nella sessione di qualifica[33] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Q1 Q2 Q3 Griglia
1 1 Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault 1'26"218 1'24"657 1'24"178 1
2 3 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes 1'26"563 1'25"019 1'24"474 5[26]
3 2 Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Austria RBR-Renault 1'26"473 1'25"282 1'24"508 2
4 5 Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera dell'Italia Ferrari 1'26"774 1'25"158 1'24"519 3
5 4 Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes 1'26"225 1'25"299 1'24"950 4
6 6 Bandiera del Brasile Felipe Massa Bandiera dell'Italia Ferrari 1'27"012 1'25"522 1'25"122 6
7 8 Bandiera della Germania Nico Rosberg Bandiera della Germania Mercedes GP 1'26"364 1'25"555 1'25"451 7
8 14 Bandiera della Germania Adrian Sutil Bandiera dell'India Force India-Mercedes 1'26"271 1'26"140 senza tempo 8
9 18 Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi Bandiera dell'Italia STR-Ferrari 1'26"608 1'26"161 senza tempo 9
10 19 Bandiera della Spagna Jaime Alguersuari Bandiera dell'Italia STR-Ferrari 1'26"557 1'26"319 senza tempo 10
11 10 Bandiera della Russia Vitalij Petrov Bandiera del Regno Unito Renault 1'26"189 1'26"319 N.D. 16[25]
12 7 Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Mercedes GP 1'26"790 1'26"337 N.D. 11
13 15 Bandiera del Regno Unito Paul di Resta Bandiera dell'India Force India-Mercedes 1'26"864 1'26"503 N.D. 12
14 12 Bandiera del Venezuela Pastor Maldonado Bandiera del Regno Unito Williams-Cosworth 1'26"829 1'26"537 N.D. 13
15 9 Bandiera del Brasile Bruno Senna Bandiera del Regno Unito Renault 1'26"766 1'26"651 N.D. 14
16 11 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera del Regno Unito Williams-Cosworth 1'27"479 1'27"247 N.D. 15
17 17 Bandiera del Messico Sergio Pérez Bandiera della Svizzera Sauber-Ferrari 1'27"249 1'27"562 N.D. 20[26]
18 16 Bandiera del Giappone Kamui Kobayashi Bandiera della Svizzera Sauber-Ferrari 1'27"876 N.D. N.D. 17
19 20 Bandiera della Finlandia Heikki Kovalainen Bandiera della Malaysia Lotus-Renault 1'28"565 N.D. N.D. 18
20 21 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Bandiera della Malaysia Lotus-Renault 1'28"752 N.D. N.D. 19
21 23 Bandiera dell'Australia Daniel Ricciardo Bandiera della Spagna HRT-Cosworth 1'30"216 N.D. N.D. 23[34]
22 22 Bandiera dell'India Narain Karthikeyan Bandiera della Spagna HRT-Cosworth 1'30"238 N.D. N.D. 24[35]
23 25 Bandiera del Belgio Jérôme d'Ambrosio Bandiera della Russia Virgin-Cosworth 1'30"866 N.D. N.D. 21
Tempo limite 107%: 1'32"222
NQ 24 Bandiera della Germania Timo Glock Bandiera della Russia Virgin-Cosworth 1'34"046 N.D. N.D. 22[36]

Con i tempi in grassetto sono visualizzate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3.

Gara[modifica | modifica wikitesto]

Resoconto[modifica | modifica wikitesto]

Prima della gara viene osservato un minuto di silenzio per le morti di Dan Wheldon e Marco Simoncelli, avvenute nelle settimane precedenti del gran premio.

Alla partenza Sebastian Vettel mantiene il comando del gruppo; dietro c'è Mark Webber, che però viene passato già alla curva 3 da Jenson Button, che aveva già sorpreso Alonso alla prima curva. Nelle retrovie vi sono alcuni contatti che costringono Jarno Trulli a una sosta ai box e Kamui Kobayashi al ritiro.

Nei primi giri il pilota australiano della RBR tenta di recuperare la posizione su Button, ma senza successo. Dietro ai primi tre c'è Fernando Alonso, seguito dal compagno di scuderia Felipe Massa, poi Lewis Hamilton e i due della Mercedes GP.

Al giro 16 vanno al cambio gomme Mark Webber, Alonso e Hamilton; nei giri seguenti sarà il turno anche degli altri piloti di testa. Le posizioni della classifica però rimangono invariate.

Al ventiquattresimo giro Lewis Hamilton si avvicina a Massa, tentando di passarlo, alla curva 5. I due vanno a contatto: l'inglese è costretto a cambiare il musetto della sua vettura mentre il brasiliano è penalizzato per la manovra con un drive through. Quando il brasiliano va ai box, per il cambio gomme, cambia anche il muso della monosposto. Al giro 34 però Massa è autore di un errore simile a quello delle prove: la vettura sale oltre il cordolo, colpendo la cunetta esterna: si rompe la sospensione della vettura, costringendolo al ritiro.

Con il secondo turno di cambi gomme Fernando Alonso passa Mark Webber, e si pone al terzo posto. Stessa sorte per Michael Schumacher, che riesce a guadagnare una posizione, sorpassando il compagno di scuderia Nico Rosberg.

Negli ultimi giri non si verificano modifiche nelle posizioni di vertice. Sebastian Vettel vince per l'undicesima volta in stagione, ventunesima in totale. Il tedesco conquista il primo grand chelem della carriera, ossia ottiene pole, vittoria, giro più veloce, nello stesso gran premio, mantenendo la testa della gara per tutto il suo corso. L'ultimo a ottenerlo fu Fernando Alonso nel Gran Premio di Singapore 2010.[37][38] Vettel batte anche il record del numero di giri in testa in una stagione, che apparteneva a Nigel Mansell, dal 1992.[39]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I risultati del gran premio[40] sono i seguenti:

Pos Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Griglia Punti
1 1 Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria RBR-Renault 60 1h30'35"002 1 25
2 4 Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes 60 +8"433 4 18
3 5 Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera dell'Italia Ferrari 60 +24"301 3 15
4 2 Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Austria RBR-Renault 60 +25"529 2 12
5 7 Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera della Germania Mercedes GP 60 +1'05"421 11 10
6 8 Bandiera della Germania Nico Rosberg Bandiera della Germania Mercedes GP 60 +1'06"851 7 8
7 3 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes 60 +1'24"183 5 6
8 19 Bandiera della Spagna Jaime Alguersuari Bandiera dell'Italia STR-Ferrari 59 +1 giro 10 4
9 14 Bandiera della Germania Adrian Sutil Bandiera dell'India Force India-Mercedes 59 +1 giro 8 2
10 17 Bandiera del Messico Sergio Pérez Bandiera della Svizzera Sauber-Ferrari 59 +1 giro 20 1
11 10 Bandiera della Russia Vitalij Petrov Bandiera del Regno Unito Renault 59 +1 giro 16
12 9 Bandiera del Brasile Bruno Senna Bandiera del Regno Unito Renault 59 +1 giro 14
13 15 Bandiera del Regno Unito Paul di Resta Bandiera dell'India Force India-Mercedes 59 +1 giro 12
14 20 Bandiera della Finlandia Heikki Kovalainen Bandiera della Malaysia Lotus-Renault 58 +2 giri 18
15 11 Bandiera del Brasile Rubens Barrichello Bandiera del Regno Unito Williams-Cosworth 58 +2 giri 15
16 25 Bandiera del Belgio Jérôme d'Ambrosio Bandiera della Russia Virgin-Cosworth 57 +3 giri 21
17 22 Bandiera dell'India Narain Karthikeyan Bandiera della Spagna HRT-Cosworth 57 +3 giri 24
18 23 Bandiera dell'Australia Daniel Ricciardo Bandiera della Spagna HRT-Cosworth 57 +3 giri 23
19 21 Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Bandiera della Malaysia Lotus-Renault 55 +5 giri 19
Rit 6 Bandiera del Brasile Felipe Massa Bandiera dell'Italia Ferrari 32 Sospensione 6
Rit 18 Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi Bandiera dell'Italia STR-Ferrari 24 Motore 9
Rit 12 Bandiera del Venezuela Pastor Maldonado Bandiera del Regno Unito Williams-Cosworth 12 Cambio 13
Rit 24 Bandiera della Germania Timo Glock Bandiera della Russia Virgin-Cosworth 2 Incidente 22
Rit 16 Bandiera del Giappone Kamui Kobayashi Bandiera della Svizzera Sauber-Ferrari 0 Incidente 17

Classifiche Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) 2011 Formula 1 Airtel Grand Prix of India, su formula1.com. URL consultato il 27 ottobre 2012.
  2. ^ Renault diventa Lotus, ma rischia... i Renault, su italiaracing.net, 20 ottobre 2011. URL consultato il 20 ottobre 2011.
  3. ^ La Lotus di Fernandes resta in livrea verde: “Ma che delusione da Proton”, su grandchelem.it, 12 dicembre 2010. URL consultato il 19 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  4. ^ Matteo Nugnes, Ufficiale: la F.1 sbarca in New Jersey nel 2013 [collegamento interrotto], su omnicorse.it, 26 ottobre 2011. URL consultato il 27 ottobre 2011.
  5. ^ (EN) Farmers threaten to 'dismantle Indian GP circuit with force', su crash.net, 11 agosto 2011. URL consultato il 17 ottobre 2011.
  6. ^ Matteo Nugnes, India: il problema con le tasse è ancora irrisolto, su omnicorse.it, 27 settembre 2011. URL consultato il 16 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2011).
  7. ^ (EN) Adam Cooper, Formula One: Indian Grand Prix under threat due to tax dispute with teams, su autoweek.com, 9 settembre 2011. URL consultato il 17 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2014).
  8. ^ (EN) Government exempts Indian GP from paying huge taxes, su zeenews.india.com, 14 settembre 2011. URL consultato il 17 ottobre 2011.
  9. ^ (EN) SC notice to UP Govt, Jaypee on tax exemption, su ibnlive.in.com, 18 ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2011).
  10. ^ (EN) F1 race on, but want 25% ticket sales reserved: SC, su business-standard.com, 21 ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011.
  11. ^ (EN) Ruhi Batra, Visa woes for Indian Grand Prix, su articles.timesofindia.indiatimes.com, timesofindia.indiatimes.com, 15 settembre 2011. URL consultato il 17 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
  12. ^ Nuova Delhi, la Formula 1 a un passo dalle favelas. L’altra faccia dell’India, su f1web.it, 1º novembre 2011. URL consultato il 5 novembre 2011.
  13. ^ F1, PIRELLI: SCELTI PNEUMATICI PER INDIA, ABU DHABI E BRASILE, su sport.repubblica.it, repubblica.it, 7 ottobre 2011. URL consultato il 7 ottobre 2011.
  14. ^ Davide Reinato, GP India 2011: anteprima e orari del weekend, su blogf1.it, 23 ottobre 2011. URL consultato il 24 ottobre 2011.
  15. ^ Alessandra Leoni, Charlie Whiting ha espresso soddisfazione dopo l’ispezione del circuito di Nuova Delhi, su f1grandprix.motorionline.com, 2 settembre 2011. URL consultato il 17 ottobre 2011.
  16. ^ Alessandra Leoni, Secondo il quotidiano spagnolo Marca, i lavori nel circuito in India sarebbero molto indietro, su f1grandprix.motorionline.com, 21 settembre 2011. URL consultato il 17 ottobre 2011.
  17. ^ GP India, la FIA conferma le due zone DRS, su f1grandprix.motorionline.com, 26 ottobre 2011. URL consultato il 27 ottobre 2011.
  18. ^ (FR) Bahreïn en octobre et l’Inde en décembre ?, su motorsport.nextgen-auto.com, 19 maggio 2011. URL consultato il 19 maggio 2011.
  19. ^ Il Bahrain torna in F.1. Si corre il 30 ottobre, su gazzetta.it, 3 giugno 2011. URL consultato il 3 giugno 2011.
  20. ^ Annullato definitivamente il Gp del Bahrein, su tmnews.it, 10 giugno 2011. URL consultato il 10 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2013).
  21. ^ Johnny Herbert commissario FIA in India, su omnicorse.it, 27 ottobre 2011. URL consultato il 28 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2011).
  22. ^ Karthikeyan con Hispania al GP di India, su italiaracing.net, 22 ottobre 2011. URL consultato il 24 ottobre 2011.
  23. ^ a b GP India, Prove Libere 1: Hamilton davanti a tutti ma penalizzato di tre posizioni in griglia, su f1grandprix.motorionline.com, 28 ottobre 2011. URL consultato il 28 ottobre 2011.
  24. ^ Trulli ricorda "SuperSic" con il suo casco, su omnicorse.it, 28 ottobre 2011. URL consultato il 28 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2011).
  25. ^ a b Vitalij Petrov penalizzato di cinque posizioni in griglia per l'incidente nel Gran Premio di Corea. Vitaly Petrov sarà penalizzato di cinque posizioni nel Gran Premio d’India, su f1grandprix.motorionline.com, 16 ottobre 2011. URL consultato il 16 ottobre 2011.
  26. ^ a b c Lewis Hamilton e Sergio Pérez penalizzati di tre posizioni sulla griglia di partenza per non avere rispettato le bandiere gialle durante le prove libere. Hamilton e Perez perdono 3 posizioni in griglia, su omnicorse.it, 28 ottobre 2011. URL consultato il 28 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011).
  27. ^ GP India, Prove Libere 2: miglior tempo per Massa, su f1grandprix.motorionline.com, 28 ottobre 2011. URL consultato il 29 ottobre 2011.
  28. ^ GP India, Prove Libere 3: Vettel precede Button e Webber, su f1grandprix.motorionline.com, 29 ottobre 2011. URL consultato il 29 ottobre 2011.
  29. ^ Prima sessione di prove libere del venerdì
  30. ^ Seconda sessione di prove libere del venerdì
  31. ^ Sessione di prove libere del sabato, su formula1.com.
  32. ^ Massimo Costa, Greater Noida-Qualifica-Vettel conquista la tredicesima pole, su italiaracing.net, 29 ottobre 2011. URL consultato il 29 ottobre 2011.
  33. ^ Sessione di qualifica, su formula1.com.
  34. ^ Daniel Ricciardo penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per avere sostituito il cambio.
  35. ^ Narain Karthikeyan penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per avere ostacolato Michael Schumacher durante le qualifiche.
  36. ^ Su decisione degli steward, Timo Glock viene ammesso alla gara pur non avendo segnato un tempo entro il 107% in qualifica a causa di problemi al cambio.
  37. ^ Massimo Costa, Greater Noida -Gara-Vettel domina su Button, Alonso terzo, su italiaracing.net, 30 ottobre 2011. URL consultato il 31 ottobre 2011.
  38. ^ (FR) Divers-Grand chelem, su statsf1.com. URL consultato il 31 ottobre 2011.
  39. ^ (FR) En tête-Tours dans une année, su statsf1.com. URL consultato il 31 ottobre 2011.
  40. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 2011
 

Gran Premio d'India Edizione successiva:
2012