Giant Steps

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Giant Steps
album in studio
ArtistaJohn Coltrane
Pubblicazionegennaio 1960
Durata37:03
Dischi1
Tracce7 (15 versione CD 1998)
GenereJazz modale
EtichettaAtlantic Records (LP Atlantic 1311)
ProduttoreNesuhi Ertegün
Registrazione4 e 5 maggio, 2 dicembre 1959
FormatiLP da 12"
Altri formatiCD
John Coltrane - cronologia
Album precedente
(1958)
Album successivo
(1961)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
Penguin Guide to Jazz[2]
Rolling Stone[3]
Virgin Encyclopedia[2]

Giant Steps è il quinto album di John Coltrane pubblicato nel 1960 dalla Atlantic Records.[4][5][6] Fu il primo grande successo personale di John Coltrane, considerato uno dei suoi capolavori oltreché uno dei dischi più importanti della storia del jazz[7][8] tanto che nel 2004 fu scelto dalla Biblioteca del Congresso, assieme ad altre registrazioni, per far parte della propria collezione di registrazioni nazionali[9] e, dal 2003, è stato inserito dalla rivista Rolling Stone alla posizione n. 232 della lista dei migliori 500 album di sempre[10].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Coltrane riceve il premio Edison per Giant Steps, novembre 1961

Fu il suo primo album per la Atlantic Records e il primo interamente costituito da proprie composizioni. In questo disco, inoltre, Coltrane portò a nuovi traguardi lo stile improvvisativo che fu definito sheets of sound, "fogli di suono". Questo album rappresenta anche la definitiva uscita di Coltrane dallo stile hard bop e la sua entrata, come esecutore e compositore, nel jazz modale. Alcuni dei brani dell'album divennero degli standard: Naima, dedicato alla moglie, Giant Steps, Cousin Mary, Countdown e Mr. P.C. (un velocissimo e dinamico blues minore dedicato al bassista Paul Chambers).

Il brano che dà il nome all'album, Giant Steps è costruito su una progressione armonica basata su intervalli di terza maggiore (i "passi da gigante" cui si riferisce il titolo). Si tratta di una progressione molto insolita e di grande difficoltà per i solisti[11].

Coltrane la sviluppò a partire da un esercizio che aveva scritto per lo studio dello strumento e ne utilizzò i principi per diversi altri brani, tra cui Countdown (il cui schema deriva dal brano Tune Up di Miles Davis, sullo stesso album).

A seguito del grande successo dell'album e del brano (che divenne un banco di prova delle capacità tecniche di un solista jazz), questa caratteristica progressione è diventata un classico, spesso indicata come "Coltrane Changes"[12] o "Coltrane Matrix".

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di John Coltrane.

  1. Giant Steps – 4:43
  2. Cousin Mary – 5:45
  3. Countdown – 2:21
  4. Spiral – 5:56
  5. Syeeda's Song Flute – 7:00
  6. Naima – 4:21
  7. Mr. P.C. – 6:57

Bonus track ristampa CD 1998[modifica | modifica wikitesto]

  1. Giant Steps (Alternate Version, Take 1, Incomplete) - 3:40 (*)
  2. Naima (Alternate Version, Take 1, Incomplete) - 4:27 (*)
  3. Cousin Mary (Alternate Take) - 5:54 (*)
  4. Countdown - 4:33 (*)
  5. Syeeda's Song Flute (Alternate Take) - 7:02 (*)
  6. Giant Steps (Alternate Version, Take 2, False Start) - 3:32 (**)
  7. Naima (Alternate Version, Take 2, False Start) - 3:37 (**)
  8. Giant Steps (Alternate Take) - 5:00 (**)
  • (*) Registrazioni alternative, pubblicate per la prima volta in Alternate Takes, 1974 (Atlantic Records).
  • (**) Registrazioni alternative, pubblicate per la prima volta in: John Coltrane: The Heavyweight Champion, The Complete Atlantic Recordings, agosto 1995 (Rhino Records).
  • Tracce 1-5, 10-12 e 15 registrate il 4 e 5 maggio 1959. Traccia 6 registrata il 2 dicembre 1959. Tracce 8, 9, 13-14 registrate il 1º aprile 1959 (o 26 marzo secondo alcune fonti).

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Planer.
  2. ^ a b (EN) Giant Steps, su Acclaimed Music. URL consultato l'8 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2017).
  3. ^ (EN) John Swenson, The Rolling Stone Jazz Record Guide, 1ª ed., Random House, 1985, p. 46, ISBN 9780394726434, OCLC 10878740. URL consultato l'8 giugno 2017.
  4. ^ John Coltrane - Giant Steps :: Le Recensioni di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 4 giugno 2023.
  5. ^ (EN) John Coltrane e David Baker, The Jazz Style of John Coltrane: A Musical and Historical Perspective, Alfred Music, 7 ottobre 1999, ISBN 978-1-4574-9414-7. URL consultato il 4 giugno 2023.
  6. ^ (EN) John Coltrane - Giant Steps, su Dash The Henge Store. URL consultato il 4 giugno 2023.
  7. ^ Redazione, John Coltrane: Giants Steps - I passi di un gigante e l'inizio dell'ascesa, su Musica Jazz, 28 marzo 2017. URL consultato il 4 giugno 2023.
  8. ^ (EN) Watch a Jaw-Dropping Visualization of John Coltrane's "Giant Steps" Solo | Open Culture, su openculture.com. URL consultato il 4 giugno 2023.
  9. ^ (EN) Here Are the Incredible Records the Library of Congress Just Deemed National Treasures, su Mic, 25 marzo 2015. URL consultato il 4 giugno 2023.
  10. ^ (EN) #232 John Coltrane, 'Giant Steps' (1960), su Rolling Stone 500 Greatest Albums Of All Time. URL consultato il 4 giugno 2023.
  11. ^ Non a caso nessun altro componente del quartetto prese un assolo su questo brano, che il gruppo non aveva mai provato prima della seduta di registrazione ed è preso ad un tempo velocissimo. Lo stesso, famosissimo, assolo di Coltrane consiste essenzialmente in una serie di arpeggi velocissimi - ancorché magistralmente disposti. Il nastro originale riporta qualche tentativo del pianista, Tommy Flanagan, che poi evidentemente rinunciò.
  12. ^ Federico Berichelli, Gestire i Coltrane Changes | BeReady | Blog di Percentomusica, su Percentomusica | Scuola di Musica a Roma, 21 novembre 2018. URL consultato il 4 giugno 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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