Fulvio Valbusa

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Fulvio Valbusa
Fulvio Valbusa a Lago di Tesero nel 2006
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 172 cm
Peso 72 kg
Sci di fondo
Squadra Forestale
Termine carriera 2006
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 1 0
Mondiali 0 1 4
Mondiali juniores 0 1 0

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Fulvio Valbusa (Verona, 15 febbraio 1969) è un ex fondista italiano.

È fratello di Sabina, a sua volta fondista di alto livello[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

In Coppa del Mondo ha esordito il 4 gennaio 1992 nella 30 km a tecnica classica di Kavgolovo (36°), ha ottenuto il primo podio il 14 gennaio 1996 nella staffetta di Nové Město na Moravě (3°) e la prima vittoria il 3 febbraio successivo nella sprint a squadre a tecnica libera di Seefeld in Tirol. In gare individuali ha ottenuto il primo podio il 2 febbraio 1996 nella 10 km a tecnica libera di Seefeld in Tirol (2°) e la prima vittoria il 16 dicembre 1997 nella 15 km a tecnica libera della Val di Fiemme. La sua migliore stagione è stata quella 1996-1997, quando ha chiuso al terzo posto la classifica generale e al secondo quella di sprint.

In carriera ha partecipato a cinque edizioni dei Giochi olimpici invernali, Albertville 1992 (17° nella 30 km), Lillehammer 1994 (29° nella 10 km, 22° nell'inseguimento), Nagano 1998 (11° nella 10 km, 5° nella 30 km, 5° nella 50 km, 5° nell'inseguimento, 2° nella staffetta), Salt Lake City 2002 (31° nella 15 km, 27° nella sprint, 18° nell'inseguimento) e Torino 2006 (12° nella 15 km, 30° nella 50 km, 1° nella staffetta con Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi) e a sette dei Campionati mondiali, vincendo cinque medaglie.

È tuttora l'ultimo vincitore italiano della Marcialonga, essendosi aggiudicato l'edizione del 2000.

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Nelle elezioni amministrative del 2007 fu candidato capolista a Verona per Alleanza Nazionale[2], ottenendo 173 preferenze[senza fonte].

Agente del Corpo Forestale dello Stato.[3] Inoltre è telecronista delle gare di sci di fondo per il canale Eurosport.

Il 30 settembre 2021 pubblica "Randagio", romanzo autobiografico scritto con l'autrice Serena Marchi ed edito da Fandango Libri di Roma grazie al quale, il 12 novembre 2022, riceve il premio letterario sportivo "Gianni Mura", indetto dal Salone del Libro di Torino in collaborazione con la città di Torino.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali Juniores[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 3º nel 1997
  • 23 podi (12 individuali, 11 a squadre[5]), oltre a quelli conquistati in sede iridata e validi ai fini della Coppa del Mondo:
    • 5 vittorie (2 individuali, 3 a squadre)
    • 11 secondi posti (5 individuali, 6 a squadre)
    • 7 terzi posti (5 individuali, 2 a squadre)

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Luogo Paese Disciplina
3 febbraio 1996 Seefeld in Tirol Bandiera dell'Austria Austria Sprint a squadre TL
(con Silvio Fauner)
16 dicembre 1997 Val di Fiemme Bandiera dell'Italia Italia 15 km TL
13 dicembre 2000 Clusone Bandiera dell'Italia Italia Sprint a squadre TL
(con Fabio Maj)
24 novembre 2002 Kiruna Bandiera della Svezia Svezia 4x10 km
(con Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi)
6 febbraio 2004 La Clusaz Bandiera della Francia Francia 15 km TL

Legenda:
TC = tecnica classica
TL = tecnica libera

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Collare d'oro al merito sportivo
«Campione olimpico sci di fondo - staffetta 4X10 km mista»
— Roma 2006

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda Sports-reference, su sports-reference.com. URL consultato il 24 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2010).
  2. ^ An a Verona schiera Valbusa "re" del fondo, in Corriere della Sera, 14 aprile 2007, p. 15. URL consultato il 24 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2015).
  3. ^ Una passeggiata al tramonto per i due lupi della Lessinia, in L'Arena, 09 maggio 2012. URL consultato il 9 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2012).
  4. ^ a b c d Gara valida anche ai fini della Coppa del Mondo.
  5. ^ Fino al 2000 dati parziali per le prove a squadre.
  6. ^ Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Fulvio Valbusa, su quirinale.it. URL consultato il 15 aprile 2011.

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