Francesco Damiani

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Francesco Damiani
Francesco Damiani conquista il titolo mondiale WBO dei pesi massimi battendo a Siracusa il sudafricano Johnny du Plooy
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 190 cm
Peso 98 kg
Pugilato
Categoria Pesi massimi
Carriera
Incontri disputati
Totali 32
Vinti (KO) 30 (24)
Persi (KO) 2 (2)
Pareggiati 0
Palmarès
1989-1991Titolo mondiale WBOMassimi
Bandiera dell'Italia Italia


Oro Tampere 1981 Massimi
 Mondiali
Argento Monaco 1982 Supermassimi
 Europei
Oro Varna 1983 Massimi
 Coppa del Mondo
Oro Roma 1983
 Olimpiadi
Argento Los Angeles 1984 Supermassimi
 

Francesco Damiani (Bagnacavallo, 4 ottobre 1958) è un ex pugile italiano, medaglia d'argento a Los Angeles 1984 e campione del mondo dei pesi massimi nella versione WBO, di cui detenne il titolo dal 6 maggio 1989 all'11 gennaio 1991.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dilettante[modifica | modifica wikitesto]

Si è laureato Campione italiano dei pesi massimi per tre anni consecutivi (1978[1]-1979[2] e 1980[3]). Grazie a questi risultati fu convocato a rappresentare l'Italia alle Olimpiadi di Mosca 1980. Superò il primo turno battendo il rumeno Teodor Pîrjol e poi fu costretto ad arrendersi al sovietico Pёtr Zaev che giungerà in finale con il cubano Teófilo Stevenson e vincerà la medaglia d'argento[4].

L'anno dopo si laureò Campione europeo a Tampere 1981, nella nuova categoria dei pesi supermassimi, battendo l'altro sovietico Vjačeslav Yakovlev[5]. Ai Campionati mondiali di pugilato dilettanti 1982 di Monaco di Baviera riuscì a sconfiggere il grande Teófilo Stevenson[6]. Venne poi battuto in finale dallo statunitense Tyrell Biggs e dovette accontentarsi della medaglia d'argento.

Nel 1983, a Varna, bissò il successo ai Campionati europei superando in finale il tedesco Ulli Kaden che non si presentò sul ring[7]. In ottobre, a Roma, vinse la Coppa del Mondo nei supermassimi[8]. Il 13 aprile 1984, in una tournée a Los Angeles, perse nuovamente ai punti da Tyrell Biggs[9].

Rappresentò l'Italia anche alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984 nei supermassimi. Superò il tanzaniano Willie Isangura e il britannico Robert Wells. Giunto in finale, fu ancora una volta battuto da Biggs[10] con un verdetto contestatissimo dal pubblico americano e che portò Harry Carpenter, il commentatore della BBC ad affermareː «è la peggiore decisione che io abbia mai visto in tutti i miei anni di commentatore»[11].

Professionista[modifica | modifica wikitesto]

Damiani passò alla carriera professionistica nel 1985, nella scuderia Totip di Umberto Branchini. Dotato di buona tecnica individuale e grande incassatore, inanellò 14 vittorie consecutive (12 prima del limite) e venne incoronato Campione Internazionale dei massimi WBC, battendo a Lucca lo statunitense Eddie Gregg per knock-out tecnico al primo round[9].

Il 9 ottobre 1987 sfidò lo svedese Anders Eklund, alto circa due metri, per la cintura europea dei pesi massimi. Lo svedese lo mise in difficoltà nelle prime riprese aprendogli una ferita all’arcata sopraccigliare. Poi Damiani si riprese e nella sesta ripresa iniziò a pressare l'avversario e con una potente combinazione di colpi lo mise KO (una profonda ferita all'arcata sopraccigliare dello svedese poi sancì inevitabilmente la fine della contesa). Divenne così campione europeo dei pesi massimi. Fu il quinto italiano a riuscire nell'impresa dopo Erminio Spalla, Primo Carnera, Francesco Cavicchi e Lorenzo Zanon. Difese il titolo a Milan contro l'olandese John Emmen (kot al terzo round) e mettendo KO, a Sassari, il tedesco Manfred Jassmann. Nel frattempo si prese la rivincita su Tyrell Biggs, anche lui passato al professionismo, per Kot al quinto round, il 29 ottobre 1988, sul ring di Milano[9]. Questo incontro venne presentato come una sorta di semi finale valida per un successivo confronto con Mike Tyson all'epoca campione assoluto della categoria tra l'altro già sfidato dallo stesso Biggs che venne da lui sconfitto. Il pugile americano intervistato a fine incontro fece gli auguri a Damiani per quella possibile opportunità iridata aggiungendo però di non confidare troppo in una sua vittoria.

Il 6 maggio 1989 fu designato per contendere al sudafricano Johnny du Plooy il titolo mondiale inaugurale della WBO. Sul ring di Siracusa batté per KO al terzo round il suo avversario laureandosi Campione del Mondo WBO dei pesi massimi[12]. Per la massima classe di peso non accadeva a un pugile italiano dai tempi di Primo Carnera (1934).

Difese il titolo battendo a Cesena l'argentino Daniel Eduardo Neto per kot al secondo round. Questo incontro fu seguito da alcune considerazioni poco positive circa la scelta del sudamericano come sfidante appartenente alla categoria inferiore dei massimi leggeri e non ritenuto pugile all'altezza di poter disputare un incontro con in palio un titolo mondiale nella categoria regina. L'argentino tuttavia, dopo aver fatto ritorno nella sua categoria di peso naturale, batté ai punti il bergamasco Angelo Rottoli, che si ritirò subito dopo, guadagnandosi una nuova sfida per il titolo WBO dei massimi leggeri contro il detentore norvegese Magne Havna, già sfidante di Rottoli per la corona europea vinta dall'atleta lombardo, dal quale venne sconfitto. Lo perse ad Atlantic City, subendo la prima sconfitta in carriera per KO al nono round, dai pugni di Ray Mercer già campione olimpico a Seul 1988. Si trattò di un epilogo particolarmente sfortunato per il pugile italiano che era in vantaggio ai punti quando venne centrato da un colpo del rivale al naso che causò un travaso di sangue nella sua bocca di un'entità tale che non poté proseguire la contesa. Fu poi scelto per affrontare nel 1991 Evander Holyfield per il campionato unificato dei pesi massimi, ma un infortunio alla caviglia gli impedì di salire sul ring.

Si ritirò nel 1993, dopo una nuova sconfitta contro e Oliver McCall con all'attivo 30 vittorie e due sconfitte. Ha vinto 24 volte prima del limite, con l'ottima percentuale del 75 per cento sul totale dei match sostenuti. Ciononostante la sua carriera agonistica si chiuse senza particolari sussulti tranne una vittoria sull'ex campione del mondo Greg Page. Nonostante si fosse parlato spesso di un possibile confronto tra Damiani e Tyson, specie dopo la conquista del titolo WBO da parte del romagnolo che di fatto toglieva uno spicchio di dominio nella categoria all'americano, questa non si concretizzò mai. Intervistato su questa ipotetica sfida Damiani non assunse atteggiamenti spavaldi ma sostenne comunque di sentirsi nella condizione di poter mettere in difficoltà il campione statunitense più di altri.

Con Primo Carnera è tuttora l'unico italiano ad essersi fregiato del titolo di campione del mondo dei pesi massimi, anche se il titolo del fruliano era riconosciuto in maniera indiscussa e quello di Damiani da una federazione minore e appena costituita (la WBO).

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Damiani è stato allenatore dei pugili italiani alle Olimpiadi di Pechino dove questi hanno conquistato una medaglia d'oro con Roberto Cammarelle nella categoria +91 kg (pesi supermassimi), una d'argento con Clemente Russo nella categoria 91 kg (pesi massimi) e una di bronzo con Vincenzo Picardi cat. 51 kg (pesi mosca)[13].

Mantenne l'incarico anche alle Olimpiadi di Londra 2012 dove i suoi pugili hanno conquistato altre tre medaglie: argento per Roberto Cammarelle (supermassimi) e Clemente Russo (massimi), bronzo per Vincenzo Mangiacapre (superleggeri). Gli fu confermato l'incarico anche per i giochi di Rio 2016 dove il solo Clemente Russo riuscì a raggiungere i quarti di finale.

Risultati Olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Mosca 1980[modifica | modifica wikitesto]

Los Angeles 1984[modifica | modifica wikitesto]

Risultati nel pugilato[modifica | modifica wikitesto]

Professionisti[modifica | modifica wikitesto]

N. Risultato Record Avversario Tipo Round, tempo Data Località Note
32 Sconfitta 30–2 Bandiera degli Stati Uniti Oliver McCall TKO 8 (10), 1:09 23 aprile 1993 Bandiera degli Stati Uniti The Pyramid, Memphis (Tennessee), US
31 Vittoria 30–1 Bandiera degli Stati Uniti Greg Page UD 10 12 settembre 1992 Bandiera degli Stati Uniti Thomas & Mack Center, Paradise, Nevada, US
30 Vittoria 29–1 Bandiera degli Stati Uniti Michael Greer KO 1 (10), 3:00 22 aprile 1992 Bandiera degli Stati Uniti Brendan Byrne Arena, East Rutherford, New Jersey, US
29 Vittoria 28–1 Bandiera degli Stati Uniti Frankie Swindell PTS 8 7 marzo 1992 Bandiera dell'Italia Fano, Italia
28 Sconfitta 27–1 Bandiera degli Stati Uniti Ray Mercer KO 9 (12), 2:47 11 gennaio 1991 Bandiera degli Stati Uniti Etess Arena, Atlantic City, New Jersey, US Perde titolo WBO dei pesi massimi
27 Vittoria 27–0 Bandiera degli Stati Uniti Everett Martin KO 2 20 ottobre 1990 Bandiera dell'Italia Carisport, Cesena, Italia
26 Vittoria 26–0 Bandiera del Canada Tony Morrison KO 3 (10) 2 giugno 1990 Bandiera dell'Italia Godiasco, Italia
25 Vittoria 25–0 Bandiera dell'Argentina Daniel Eduardo Neto TKO 2 (12) 16 dicembre 1989 Bandiera dell'Italia Carisport, Cesena, Italia Difende titolo WBO dei pesi massimi
24 Vittoria 24–0 Bandiera del Sudafrica Johnny du Plooy KO 3 (12), 1:48 6 maggio 1989 Bandiera dell'Italia Stadio Nicola De Simone, Siracusa, Italia Vince titolo WBO dei pesi massimi
23 Vittoria 23–0 Bandiera della Germania Manfred Jassmann KO 3 (12) 17 dicembre 1988 Bandiera dell'Italia Sassari, Italia Difende titolo europeo dei pesi massimi
22 Vittoria 22–0 Bandiera degli Stati Uniti Tyrell Biggs TKO 5 (10), 1:06 29 ottobre 1988 Bandiera dell'Italia Palatrussardi, Milano, Italia
21 Vittoria 21–0 Bandiera dei Paesi Bassi John Emmen TKO 3 (12) 22 aprile 1988 Bandiera dell'Italia Palatrussardi, Milano, Italia Difende titolo europeo dei pesi massimi
20 Vittoria 20–0 Bandiera degli Stati Uniti Dorcey Gaymon TKO 4 (10) 22 gennaio 1988 Bandiera degli Stati Uniti Convention Hall, Atlantic City, New Jersey, US
19 Vittoria 19–0 Bandiera della Svezia Anders Eklund KO 6 (12), 2:40 9 ottobre 1987 Bandiera dell'Italia Aosta, Italia Vince titolo europeo dei pesi massimi
18 Vittoria 18–0 Bandiera degli Stati Uniti Eddie Richardson PTS 10 11 luglio 1987 Bandiera dell'Italia Corsico, Italia
17 Vittoria 17–0 Bandiera degli Stati Uniti James Broad UD 10 11 aprile 1987 Bandiera dell'Italia PalaDozza, Bologna, Italia
16 Vittoria 16–0 Bandiera degli Stati Uniti Eddie Gregg TKO 1 (12) 14 febbraio 1987 Bandiera dell'Italia Lucca, Italia Vince titolo vacante WBC International dei pesi massimi
15 Vittoria 15–0 Bandiera degli Stati Uniti Rodney Smith TKO 2 19 dicembre 1986 Bandiera dell'Italia Ancona, Italia
14 Vittoria 14–0 Bandiera degli Stati Uniti Kevin P Porter TKO 5 14 novembre 1986 Bandiera dell'Italia San Giuseppe Vesuviano, Italia
13 Vittoria 13–0 Bandiera degli Stati Uniti Rocky Sekorski PTS 10 19 settembre 1986 Bandiera dell'Italia Lerici, Italia
12 Vittoria 12–0 Bandiera degli Stati Uniti Donnie Long KO 2 4 luglio 1986 Bandiera dell'Italia Porlezza, Italia
11 Vittoria 11–0 Bandiera degli Stati Uniti Danny Sutton TKO 7 30 maggio 1986 Bandiera dell'Italia Abano Terme, Italia
10 Vittoria 10–0 Bandiera degli Stati Uniti Mike Perkins TKO 5 (8) 2 aprile 1986 Bandiera degli Stati Uniti Ice World, Totowa, New Jersey, US
9 Vittoria 9–0 Bandiera degli Stati Uniti Tom Trimm KO 2 14 febbraio 1986 Bandiera dell'Italia Milano, Italia
8 Vittoria 8–0 Bandiera degli Stati Uniti Bobby Crabtree TKO 6 31 gennaio 1986 Bandiera dell'Italia Abbiategrasso, Italia
7 Vittoria 7–0 Bandiera della Spagna Felipe Rodriguez TKO 5 28 settembre 1985 Bandiera dell'Italia Sassari, Italia
6 Vittoria 6–0 Bandiera degli Stati Uniti Rick Kellar TKO 1 (6), 1:26 13 luglio 1985 Bandiera degli Stati Uniti Atlantis Hotel and Casino, Atlantic City, New Jersey, US
5 Vittoria 5–0 Bandiera degli Stati Uniti Walter Santemore PTS 6 29 giugno 1985 Bandiera dell'Italia Bellaria, Italia
4 Vittoria 4–0 Bandiera degli Stati Uniti Larry Roberson TKO 1, 2:47 17 maggio 1985 Bandiera degli Stati Uniti Caesars Tahoe, Stateline, Nevada, US
3 Vittoria 3–0 Bandiera del Lussemburgo Dragomir Milo Popovic TKO 6 20 aprile 1985 Bandiera dell'Italia Ceriale, Italia
2 Vittoria 2–0 Bandiera della Germania George Butzbach TKO 2 8 marzo 1985 Bandiera dell'Italia Modena, Italia
1 Vittoria 1–0 Bandiera della Costa d'Avorio Allou Gobe TKO 3 5 gennaio 1985 Bandiera dell'Italia PalaEvangelisti, Perugia, Italia

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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