Lockheed F-117 Nighthawk

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da F-117)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lockheed F-117 Nighthawk
Un F-117 Nighthawk in volo
Descrizione
Tipobombardiere tattico stealth
Equipaggio1
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Lockheed Martin
Data primo volo18 giugno 1981
Data entrata in servizio15 ottobre 1983
Data ritiro dal servizio22 aprile 2008, ma dal 2020 risulta in servizio come aereo da addestramento e programmi classificati della Difesa
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti USAF
Esemplari64 (5 YF-117A, 59 F-117A)
Costo unitario42,6 milioni US$
Sviluppato dalHave Blue
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza20,09 m (65 ft 11 in)
Apertura alare13,21 m (43 ft 4 in)
Altezza3,78 m (12 ft 9.5 in)
Superficie alare73 (780 ft²)
Carico alare330 kg/m²
Peso a vuoto13 380 kg (29 500 lb)
Peso carico23 800 kg (52 500 lb)
Peso max al decollo25 000 kg (55 115 lb)
Propulsione
Motore2 turboventola
General Electric
F404-GE-F1D2
Spinta48 kN ciascuno
Prestazioni
Velocità max0.92 Mach
(1 035 km/h in quota)
Autonomia1 720 km
Tangenza15 200 m
Armamento
Bombecaduta libera:

Mk 84 da 2000 lb
Paveway:
GBU-10 Paveway II
GBU-12 Paveway II
GBU-27 Paveway III
BLU-109 guida GPS:
JDAM

Missiliaria superficie:

2 AGM-65 Maverick
2 AGM-88 HARM.

Piloni2 in stive interne
Notedati relativi alla versione
F-117A

i dati sono estratti da:
U.S. Air Force Official Site[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Lockheed F-117 Nighthawk era un aereo da attacco al suolo monoposto, bimotore a getto, stealth statunitense sviluppato dall'ufficio di progettazione Skunk Works della Lockheed Martin per la United States Air Force. Il primo volo dell'F-117A ebbe luogo nel 1981 e il velivolo raggiunse la capacità operativa iniziale (in inglese initial operating capability - IOC) nell'ottobre 1983.[2] Il progetto venne mantenuto segreto fin quando venne presentato al pubblico nel novembre 1988.[3]

Soprannominato comunemente "caccia stealth", in realtà era un aereo da attacco al suolo, sebbene designato con una sigla "F", come i caccia dell'USAF. Derivato dalle esperienze condotte con il dimostratore tecnologico Have Blue, divenne il primo aereo operativo a fare uso estensivo di tecnologie stealth, che furono vastamente pubblicizzate durante l'impiego nella Guerra del Golfo.

L'aeronautica militare USA ha ritirato dal servizio l'F-117 il 22 aprile 2008[4] principalmente per l'introduzione in servizio del successivo F-22 Raptor[5] e in previsione dell'imminente consegna degli F-35 Lightning II.[6] Ne vennero costruiti 64 esemplari, divisi tra 5 prototipi e 59 velivoli di serie. Vi fu anche il progetto di una variante per la U.S. Navy, chiamato F-117N Seahawk ad ali ripiegabili, ma rimase senza seguito.

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lockheed Have Blue.

Pëtr Ufimcev, un matematico russo, pubblicò nel 1964 un articolo intitolato "Method of Edge Waves in the Physical Theory of Diffraction" nel Journal of the Moscow Institute for Radio Engineering, dove dimostrava che l'intensità di un'onda di ritorno radar è proporzionale alla conformazione degli spigoli di un oggetto e non alle sue dimensioni. Ufimcev estese il lavoro teorico del fisico tedesco Arnold Sommerfeld[7], dimostrando che è possibile calcolare la sezione radar equivalente, in inglese Radar Cross Section (RCS), di un oggetto solo attraverso la superficie delle ali e i suoi bordi. La conseguenza più notevole di questa scoperta fu la possibilità di ridurre la sezione radar di un aereo anche di dimensioni notevoli, in modo da renderlo più difficile da rilevare. La forma adatta all'invisibilità al radar era tuttavia aerodinamicamente intrinsecamente instabile; la stabilizzazione con un computer a bordo fu tecnologicamente praticabile solo nove anni più tardi quando l'ingegnere capo della Lockheed, Ben Rich lesse l'articolo di Ufimcev[8].

Nel 1973 il dipartimento Lookheed Advanced Development Projects (noto come Skunk Works, in California) iniziò quindi lo sviluppo dell'F-117A attraverso un programma software chiamato "Echo", sviluppato dall'informatico Denys Overholser e dal matematico Bill Schroeder, con una superficie costituita da pannelli piatti, orientati in modo da far rimbalzare la maggior parte delle onde incidenti in direzioni diverse da quella di provenienza. Il primo modello, realizzato nel 1975, venne soprannominato The Hopeless Diamond ("Il diamante senza speranza") a causa del suo aspetto bizzarro (tanto bizzarro che i primi piloti, vedendolo, pensarono ad uno scherzo). Nel 1977 la Lockheed produsse due modelli in scala ridotta del 60%, nell'ambito del progetto Have Blue. Nel 1979 l'F-117 compì il primo volo, solo 31 mesi dopo lo sviluppo del modello in piena scala. La prima consegna di un modello di produzione avvenne nel 1982 e le piene capacità operative vennero raggiunte nell'ottobre del 1983.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

L'F-117 Nighthawk (Falco della notte) ha le dimensioni di un F-15 Eagle, è monoposto e molti suoi componenti sono derivati da altri aerei militari come l'F-16 Fighting Falcon, l'F/A-18 Hornet e l'F-15E Strike Eagle, in modo da ridurre i costi di sviluppo. I motori sono una coppia di propulsori a turboventola General Electric F404 senza postbruciatore (quest'ultimo comprometterebbe gravemente l'invisibilità all'infrarosso). I controlli di volo sono di tipo Fly-by-wire e la navigazione avviene tramite GPS e un sistema di navigazione inerziale molto accurato. Le missioni sono coordinate da un sistema di pianificazione automatico che può gestire tutte le fasi di un attacco, incluso lo sganciamento delle armi. I bersagli sono acquisiti da un sistema termografico all'infrarosso gestito da un laser che individua la distanza e marca i bersagli per le bombe a guida laser.

Nelle due stive interne, necessarie per evitare di agganciare armi sotto le ali che aumenterebbero drasticamente la sezione radar dell'aereo, può contenere 2.268 kg di carico bellico. Tipicamente le bombe impiegate dall'F-117 sono le GBU-10, GBU-12, GBU-27, bombe a penetrazione BLU-109 e JDAM.

Impiego[modifica | modifica wikitesto]

L'aeronautica statunitense tenne nascosta l'esistenza di questo aereo fino al novembre 1988, quando venne diffusa una sua fotografia sgranata. L'aereo fu definitivamente rivelato al pubblico nell'aprile del 1990, quando due esemplari atterrarono alla Nellis Air Force Base in Nevada di giorno alla presenza di migliaia di spettatori.

Durante i primi anni di test, dal 1984 al 1992, la flotta di F-117A era stanziata al Tonopah Test Range in Nevada dove furono impiegati nel 445° Tactical Group. Nel 1992 la flotta venne trasferita alla Holloman Air Force Base nel Nuovo Messico, al comando della 49° Fighter Wing.

Benché la sua prima sortita sia stata durante la crisi di Panama, quando gli Stati Uniti invasero il paese nel 1989, l'F-117 fece la storia durante la Prima Guerra del Golfo, nel gennaio 1991, bombardando il primo obiettivo della guerra in Iraq, il centro di comando per la difesa aerea.

Successivamente partecipò anche alla guerra del Kosovo, dove un esemplare di questi velivoli venne abbattuto. Fu poi impegnato in Afghanistan contro i talebani, e nella seconda guerra del Golfo.

Nel corso del 2007 è iniziato il ritiro dalla prima linea dei Nighthawk. I primi sei F-117A sono stati ritirati il 13 marzo a Tonopah che, ironia della sorte, era stata la loro prima base operativa. Infine l'11 marzo 2008, con una cerimonia presso l'hangar 206 della Holloman AFB, si è chiusa definitivamente la carriera del Falco della notte. Al momento della cerimonia, rimaneva in servizio una dozzina di esemplari dei 59 costruiti. Tutti i velivoli rimasti sono destinati allo stoccaggio conservativo presso l'area adibita a deposito del Aerospace Maintenance and Regeneration Center a Davis-Monthan.

Dal 2020 i restanti 48 aerei sono impiegati come supporto alle esercitazioni U.S.A.F. ed U.S. Navy. Si ritiene che siano di stanza presso l'aeroporto del Tonopah Test Range [9][10].

Incidenti e abbattimenti[modifica | modifica wikitesto]

I resti di un F-117 abbattuto il 27 marzo 1999, vicino al villaggio di Buđanovci, in Serbia.
Due F-117 in livrea commemorativa si allontanano dopo il loro ultimo rifornimento da parte della Guardia Nazionale dell'Ohio.
Il muso del F-117.
Un F-117 in rullaggio.

Ad oggi sono cinque gli F-117 persi dell'USAF.

La prima perdita fu il maggiore Ross Mullhare, l'11 luglio 1986, a bordo del velivolo con matricola 792. L'inchiesta a seguito dell'incidente stabilì che la probabile causa fu il disorientamento spaziale del pilota, sottoposto a stress a causa dello svolgersi esclusivo delle missioni in notturna. Stessa sorte toccò al maggiore Micheal Stewart, precipitato ai comandi del Nighthawk 815.

Il primo velivolo di serie, matr. 785, si schiantò violentemente durante il decollo da Tonopah a causa di un errato cablaggio dei segnali di imbardata e beccheggio; il pilota Bob Riedenauer si salvò miracolosamente.[11]

Un altro Nighthawk (il 793) si schiantò al suolo durante l'Air Show di Chesapeake, fortunatamente senza ferire o uccidere nessuno, il 14 settembre 1997; il pilota, maggiore Bryan Knight, riuscì ad eiettarsi con successo.

Un F-117 è andato perduto in combattimento con l'esercito della Jugoslavia: il 27 marzo 1999, durante la guerra del Kosovo, il 3º battaglione della 250ª brigata di difesa aerea, sotto il comando del colonnello Zoltán Dani, ha abbattuto F-117A (nominativo "Vega 31"), numero di serie 82-0806, con una versione migliorata del missile antiaereo Isayev S-125 (nome in codice NATO SA-3 Goa). Secondo il comandante della NATO Wesley Clark e altri generali, la difesa aerea iugoslava rilevava gli F-117 gestendo i loro radar su lunghezze d'onda insolitamente lunghe, rendendo l'aereo visibile ai radar per brevi periodi[senza fonte].

Da quanto riferito, diversi SA-3 furono lanciati da circa 8 miglia di distanza e uno di essi esplose nei pressi dell'F-117A, costringendo il pilota a lanciarsi abbandonando il velivolo[12]. Anche se sono ancora informazioni classificate, si ritiene che l'F-117 non possedesse alcun indicatore di allarme radar, quindi la prima indicazione del pilota di un missile in arrivo fu probabilmente l'avvistamento della sua fiamma. A quella distanza, e considerando la velocità di volo, il pilota aveva circa sei secondi per reagire prima dell'impatto[senza fonte]. In un'intervista, Zoltán Dani ha riferito di aver mantenuto in movimento la maggior parte delle proprie postazioni alla ricerca di F-117 e di altri aerei della NATO[senza fonte]. Dani si sarebbe interessato al caccia stealth, ed ai possibili modi per individuarlo, molto prima della guerra e avrebbe poi usato queste conoscenze per contribuire ad aggiornare i già vecchi missili terra-aria (SAM) dell'esercito serbo, al fine di migliorarne la capacità di intercettazione.[13] I comandanti e gli equipaggi dei SAM intuivano i percorsi di volo basandosi sui precedenti attacchi provenienti dagli stealth e posizionando i loro lanciatori SAM di conseguenza[senza fonte]. Dani sostiene che, con la stessa tecnica, la propria batteria sia riuscita anche ad abbattere un F16.[13]

Un F-117 in atterraggio.

Il Nighthawk nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

In ambito cinematografico, il Nighthawk compare nel film Philadelphia Experiment 2 (1993), dove un F-117 viene erroneamente mandato indietro nel tempo, nella Germania nazista. Fu poi utilizzato dai tedeschi per Bombardare Washington D.C. e sconfiggere gli USA. Altre apparizioni rilevanti si segnalano in Decisione critica (dove un prototipo fantascientifico dello Stealth soprannominato "Remora" viene utilizzato per trasportare dei soldati a bordo di un Boeing 747 dirottato) e Black Thunder - Sfida ad alta quota (dove un F-117 carico di bombe viene dirottato).

L'aereo è protagonista dei videogiochi Nighthawk F-117A Stealth Fighter 2.0 (1991), F-117A Stealth Fighter (1992), F-117 Night Storm (1993) ed è uno dei velivoli pilotabili in molti altri[14].

La linea di giocattoli G.I. Joe prodotta dalla Hasbro ha venduto nel 2004 un velivolo molto simile all'F-117, chiamato Sky Sweeper.

Modellismo[modifica | modifica wikitesto]

  • Testors scala 1/32 (art. 570), riproposto anche da Revell (art. 4803) e da Italeri (art. 609) nei rispettivi cataloghi.
  • Trumpeter scala 1/32 (art. 03219).
  • Academy scala 1/48 (art. 2118 / FA173) , riproposto dalla casa madre in diverse confezioni.
  • Hobbycraft scala 1/48 (art. HC1631), riproposto anche da Idea (art. 4803).
  • Tamiya scala 1/48, (art. 61059).
  • Testors scala 1/48 (art. 577), riproposto anche da Italeri (cod. 829), reperibilità buona. Materiali: plastica (89 pezzi di cui 8 trasparenti), decalcomanie per una sola versione. Riedito sempre da Italeri 2750 nel 2018 con foglio decals nuovo per ben / versioni. Nel 1999 fu disponibile per la New ray (da scala 1-72), per Pilot model kit, ma anche in Sky pilot collection (con il piedistallo a forma di mappamondo).
  • Monogram scala 1/48, (art. 5834), riproposto dalla casa madre in diverse confezioni ed anche da Revell e da Hasegawa nei rispettivi cataloghi in varie edizioni con diverse decals. Degna di nota la scatola Revell-Pro Modeller, contenente anche un set di particolari in metallo fotoinciso.
  • Academy scala 1/72 (art. 4382), riproposto dalla casa madre in diverse confezioni ed anche da Kopro-Mastercraft nel proprio catalogo.
  • Aeroplast scala 1/72 (art. 00141), riproposto dalla casa madre in diverse confezioni anche come YF-117A FSD.
  • Airfix scala 1/72 (art. 05026), riproposto dalla casa madre in diverse confezioni ed anche da Heller nel proprio catalogo.
  • AMT-Ertl scala 1/72 (art. 8814), grossolanamente errato nelle linee e nei dettagli, riproposto dalla casa madre in diverse confezioni ed anche da ESCI nel proprio catalogo.
  • Hasegawa scala 1/72 (art. SP16, 51516), grossolanamente errato nelle linee e nei dettagli.
  • Hasegawa scala 1/72 (art. E1, 00531), nuovo stampo, linee e dettagli fedeli, riproposto dalla casa madre in diverse confezioni anche con diverse decals.
  • Italeri scala 1/72, Materiali: plastica (40 pezzi circa di cui 2 trasparenti). (cod. 189), prima uscita, decals per un esemplare, commercializzato anche dalle ditte Testors, Tamiya e Zvezda nei rispettivi cataloghi. (cod. 1264), stesso kit, decalcomanie per due versioni, entrambe con il ventre a stelle e strisce. Incluso piedistallo.
  • Monogram scala 1/72 (art. 4382), riproposto dalla casa madre in diverse confezioni ed anche da Revell (aggiornato e con nuove parti) e da Hasegawa nei rispettivi cataloghi in varie edizioni con diverse decals.
  • Revell scala 1/72 (art. 4382), grossolanamente errato nelle linee e nei dettagli, riproposto dalla casa madre in diverse confezioni ed anche da Matchbox e da Ace nei rispettivi cataloghi.
  • Zhengdefu scala 1/72 (art. DF312), riproposto dalla casa madre in diverse confezioni ed anche da Hobbycraft e da Kitech nei rispettivi cataloghi.
  • Doyusha scala 1/144 (art. 401620), kit precolorato a montaggio semplificato, riproposto anche da Airfix in diverse confezioni.
  • Dragon/DML (cod. 4583), scala 1/144 reperibilità discreta. Materiali: plastica (38 pezzi di cui 2 trasparenti x 2 kit uguali); il kit comprende due esemplari completi con due diverse livree (Baja Scorpion e Gray Dragon). Riproposto dalla casa madre in diverse confezioni, anche con singolo kit.
  • Revell scala 1/144 (art. 4037), grossolanamente errato nelle linee e nei dettagli, riproposto dalla casa madre in diverse confezioni.
  • Trumpeter scala 1/144 (art. 01330).
  • Zhengdefu scala 1/144(art. DF351)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ F-117A Nighthawk. U.S Air Force history.
  2. ^ "Lockheed F-117A Nighthawk fact sheet" Archiviato il 27 agosto 2009 in Internet Archive.. National Museum of the US Air Force. URL consultato il 21 maggio 2010.
  3. ^ Cunningham, Jim. "Cracks in the Black Dike, Secrecy, the Media and the F-117A." Archiviato il 6 marzo 2008 in Internet Archive. Air & Space Power Journal, autunno 1991. URL consultato il 19 marzo 2008.
  4. ^ Pae, Peter. "Stealth fighters fly off the radar". Los Angeles Times, 23 aprile 2008. URL consultato il 27 aprile 2008.
  5. ^ Bates, Staff Sergeant Matthew. "F-117: A long, storied history that is about to end." US Air Force, 28 ottobre 2006.
  6. ^ Shea, Christopher. "Now you see it..." Boston Globe, 4 febbraio 2007. URL consultato il 11 marzo 2009.
  7. ^ Centennial of Flight about stealth; UCI Ufimtsev; "Filling the Stealth Gap," in Air and Space Power Journal Fall 2006.
  8. ^ The Advent, Evolution, and New Horizons of United States Stealth Aircraft.
  9. ^ Articolo pubblicato sul sito Task & Purpose
  10. ^ Articolo sul sito TheWarZone
  11. ^ Paul F. Crickmore - Alison J. Crickmore "F-117 Nighthawk" - ISBN 88-8095-450-4.
  12. ^ Il link al museo aviaz. di belgrado dove ci sono i resti del F-117 abbattuto http://www.muzejvazduhoplovstva.org.rs/index.php?jez=eng.
  13. ^ a b "serbo parla dell'abbattimento dello stealth nel 1999"USAToday.com, 26 ottobre 2005. Estratto: 1 ° luglio 2009.
  14. ^ (EN) Gruppo di videogiochi: Aircraft: F-117 Nighthawk, su MobyGames, Blue Flame Labs.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh90001624 · GND (DE4470942-0 · J9U (ENHE987007551336005171