Edmundo González Urrutia
Edmundo González Urrutia | |
---|---|
Edmundo González Urrutia nel 2024 | |
Ambasciatore del Venezuela in Argentina | |
Durata mandato | 1998 – 2002 |
Presidente | Rafael Caldera Hugo Chávez |
Ambasciatore del Venezuela in Algeria | |
Durata mandato | 1991 – 1993 |
Presidente | Carlos Andrés Pérez |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente Piattaforma Unitaria (dal 2021) In precedenza: Unità Nazionale (2013-2018) |
Titolo di studio |
|
Università | |
Professione | Diplomatico e politologo |
Firma |
Edmundo González Urrutia (La Victoria, 29 agosto 1949) è un politico, diplomatico e politologo venezuelano. Ambasciatore del Venezuela in Algeria tra il 1991 e il 1993, e in Argentina tra il 1998 e il 2002, González Urrutia è stato uno dei mediatori per l'incorporazione del Venezuela nel Mercosur.[1][2]
Il 19 aprile 2024, è stato scelto all'unanimità come candidato presidenziale per la coalizione politica Piattaforma Unitaria alle elezioni presidenziali del 2024.[3]
È riconosciuto come presidente eletto del Venezuela da Argentina,[4] Costa Rica,[5] Ecuador,[6] Stati Uniti,[7] Panama,[8] Perù[9] e Uruguay,[10] nonostante le elezioni, ritenute fraudolente da vari osservatori internazionali, abbiano dichiarato vincitore il presidente uscente Nicolás Maduro.[11]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]González è nato a La Victoria, nello stato di Aragua, nel 1949 da un'insegnante e un negoziante.[12] Il bisnonno di González, Wenceslao Urrutia, fu ministro degli esteri del Venezuela durante la presidenza di Julián Castro nel 1858.[13] Nonostante il parere contrario dei genitori, ha conseguito una laurea in studi internazionali presso l'Università Centrale del Venezuela e un Master of Arts in relazioni internazionali presso l'American University nel 1981.[12][14]
Carriera diplomatica
[modifica | modifica wikitesto]Ha iniziato la sua carriera diplomatica lavorando presso il Ministero degli affari esteri del Venezuela, prestando servizio in El Salvador e in Belgio, prima di essere nominato primo segretario per l'ambasciatore venezuelano negli Stati Uniti, nel 1978.[12][15]
Dal 1991 al 1993, González ha ha ricoperto il ruolo di ambasciatore del Venezuela in Algeria.[14] Dal 1994 al 1999 è stato direttore generale della politica internazionale presso il Ministero degli affari esteri.[14] Nel 1998, ha ricevuto le credenziali dal governo di Rafael Caldera per servire come ambasciatore in Argentina.[15][16] Durante il mandato ha promosso l'ingresso del Venezuela nel Mercosur.[15] Successivamente è stato confermato dal governo di Hugo Chávez, continuando a lavorare in Argentina fino al 2002.[16]
González Urrutia ha avuto una lunga carriera sia nella diplomazia che nel campo accademico e della ricerca. Ricopre un ruolo attivo nell'Istituto di studi parlamentari Fermín Toro come direttore supplente e coordinatore del Gruppo di lavoro di monitoraggio del sistema internazionale, collaborando con rinomati avvocati e politici del Venezuela.[17]
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 2013 e il 2015 è stato il rappresentante internazionale della coalizione di opposizione della Unità Nazionale (MUD), nonché presidente della stessa.[14]
Candidatura alle presidenziali del 2024
[modifica | modifica wikitesto]Edmundo González è stato il terzo candidato della coalizione di opposizione Piattaforma Unitaria, dopo che alla prima candidata, María Corina Machado, è stato revocato il diritto di candidarsi, e alla seconda candidata, Corina Yoris, è stata rifiutata l'iscrizione per la candidatura.[18]
Al momento della sua nomina, González era piuttosto sconosciuto in Venezuela e, secondo le sue stesse dichiarazioni, non mirava a questo incarico.[18] Il 26 marzo 2024, il Consiglio nazionale elettorale (CNE) ha confermato che González era idoneo per candidarsi alle elezioni presidenziali del 2024.[19]
Il 19 aprile, durante una riunione della Piattaforma Unitaria, Edmundo González è stato proclamato all'unanimità come candidato ufficiale dell'alleanza politica, con il sostegno di Machado, Yoris e Manuel Rosales, che inizialmente si era presentato come possibile candidato.[20]
Riconoscimento della vittoria elettorale
[modifica | modifica wikitesto]Al termine del voto, il presidente del CNE, Elvis Amoroso, ha annunciato la vittoria di Nicolás Maduro con il 51,2% dei voti contro il 44,2% ottenuto da Edmundo González Urrutia, sebbene il conteggio definitivo di tutti i voti non fosse ancora stato completato.[21] Questo risultato è stato riconosciuto da Russia, Cina e paesi alleati del governo come Cuba, Nicaragua, Honduras e Bolivia.[22]
Tuttavia, l'opposizione ha denunciato gravi brogli elettorali e ha reso disponibili risultati consultabili, suddivisi per seggio, che indicano una vittoria di González con ampio margine.[23] In mezzo alle proteste, ormai scoppiate a livello nazionale, il 2 agosto, il CNE ha convalidato la vittoria di Maduro con il 52% dei voti, ma senza pubblicare il conteggio esatto dei voti né i verbali dei seggi elettorali. Il CNE ha giustificato questa mancata pubblicazione dichiarando di essere stato vittima di un attacco informatico.[24]
Il 30 luglio, il Perù è stato il primo paese a riconoscere González come presidente eletto del Venezuela.[9]
Il 1° agosto, il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, ha dichiarato che c'erano "prove schiaccianti" a favore della vittoria di González alle elezioni presidenziali.[7]
Il 2 agosto, l'Argentina è diventata il terzo paese a riconoscere González come presidente,[4] mentre il ministro degli esteri uruguaiano, Omar Paganini, ha affermato che vi era una "quantità schiacciante di informazioni" tali da considerare González il vincitore delle elezioni.[10] Nello stesso giorno, anche la Costa Rica ha riconosciuto la sua vittoria contro Nicolás Maduro.[5]
Il 4 agosto, Ecuador e Panama hanno riconosciuto la vittoria di Edmundo González.[6][8]
Il 2 settembre è stato emesso un mandato di arresto per González per i presunti crimini di "usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione a disobbedire alla legge, cospirazione e associazione". Dopo le elezioni, González ha cercato rifugio segretamente nell'ambasciata dei Paesi Bassi a Caracas fino al 5 settembre, dopodiché ha trascorso diversi giorni nell'ambasciata spagnola a Caracas e gli è stato concesso asilo politico nel paese iberico, partendo con la moglie su un volo delle forze armate spagnole il 7 settembre 2024 con destinazione Madrid, città nella quale vive una delle due sue figlie.
Posizioni e idee politiche
[modifica | modifica wikitesto]Le opinioni politiche di González sono state descritte come centriste e lui come un "diplomatico che si basa sul consenso".[25]
Atteggiamento verso Maduro
[modifica | modifica wikitesto]González è stato apolitico durante il suo servizio diplomatico, lavorando per il socialista Hugo Chávez e il socialdemocratico Carlos Andrés Pérez. Sebbene abbia criticato le amministrazioni di Chávez e Maduro, il suo approccio è stato descritto come conciliatorio. Mentre l'ex candidata presidenziale María Corina Machado ha condannato duramente il governo Maduro, accusandolo di violazioni dei diritti umani, González ha invece ripetutamente appoggiato i colloqui con Maduro.[26]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]González è sposato con Mercedes López de González e ha quattro nipoti.[12] Nel suo tempo libero si prende cura dei pappagalli selvatici (chiamati guacamayas, che secondo i cittadini mostrano un'affezione simile a quella di un animale domestico) e le sue passioni sono il baseball, le grigliate in famiglia e la lettura.[27]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (ES) Norberto Paredes, Edmundo González, candidato de la oposición en Venezuela: "Confiamos en que la magnitud de nuestra victoria será tan importante que abrirá incluso negociaciones con el gobierno", su BBC News, 13 giugno 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (ES) Florantonia Singer, Edmundo González Urrutia, el candidato que no quería serlo, su El País, 20 aprile 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (ES) Oposición venezolana ratifica a Edmundo González como su candidato presidencial, su France 24, 20 aprile 2024. URL consultato il 1º luglio 2024.
- ^ a b (ES) La Argentina reconoció oficialmente el triunfo de Edmundo González Urrutia en Venezuela, su infobae, 7 agosto 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ a b (ES) Allan Arroyo, Gobierno de Costa Rica reconoce a Edmundo González como ganador de las elecciones en Venezuela sobre Nicolás Maduro, su El Observador CR, 2 agosto 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ a b (ES) Roberto Rueda, Ecuador reconoce a Edmundo González como ganador de las elecciones en Venezuela, su Primicias, 2 agosto 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ a b (EN) Antony Blinken, Assessing the Results of Venezuela’s Presidential Election, su Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America, 1° agosto 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ a b (ES) Elecciones Venezuela: Panamá reconoce a Edmundo González como presidente electo, su El Universal, 2 agosto 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ a b (ES) Perú reconoce a Edmundo González como presidente electo de Venezuela, según su canciller, su infobae, 30 luglio 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ a b (ES) "Para Uruguay, Edmundo González Urrutia obtuvo la mayoría" en elecciones de Venezuela, dice Cancillería, su El País, 2 agosto 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Tiago Rogero, Evidence shows Venezuela’s election was stolen – but will Maduro budge?, in The Guardian, 6 agosto 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ a b c d (EN) Genevieve Glatsky, Isayen Herrera e Adriana Loureiro Fernandez, Meet the Candidate Challenging Venezuela’s Authoritarian President, in The New York Times, 6 maggio 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (ES) Edmundo González y el protocolo Urrutia, por Oscar Arnal, su TalCual, 29 aprile 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ a b c d (ES) Perfil | ¿Quién es Edmundo González Urrutia, el candidato de la oposición para las presidenciales?, su El Pitazo, 19 aprile 2024. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ a b c (ES) Carolina Alcalde, Edmundo González, el candidato presidencial poco conocido en Venezuela que sin hablar toma impulso en las encuestas, su Voice of America, 22 aprile 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ a b (ES) Edmundo González Urrutia, el elegido de la oposición venezolana, hizo su entrada en la carrera presidencial, su La Nacion, 24 aprile 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ (ES) Quién es Edmundo González Urrutia, el candidato de la oposición venezolana que enfrentará a Nicolás Maduro, su infobae, 20 aprile 2024. URL consultato il 2 luglio 2024.
- ^ a b (ES) Florantonia Singer, Edmundo González Urrutia, el candidato que no quería serlo, su El País, 20 aprile 2024. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ (ES) Venezuela: la principal alianza opositora logra registrar una candidatura presidencial, in El Comercio, 26 marzo 2024. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ (ES) Ludmila Vinogradoff, La oposición venezolana lanza a Edmundo González como su candidato unitario, su ABC, 20 aprile 2024. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ (EN) Venezuelan electoral body announces Nicolas Maduro's re-election amid fears of fraud, in Le Monde, 29 luglio 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (FR) Maëlle Roudaut, La réélection de Maduro contestée au Venezuela, ce résultat peut-il encore changer ?, su HuffPost, 30 luglio 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (ES) Resultados Elecciones Presidenciales: NACIONAL, su Resultados con Vzla. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Venezuela: CNE Ratifies Maduro Victory, Supreme Court Demands Voting Records and Hacking Evidence, su Venezuelanalysis, 3 agosto 2024. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Regina Garcia Cano, Venezuela's barred opposition candidate is now the fiery surrogate of her lesser-known replacement, su Associated Press, 16 maggio 2024. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ (EN) Andreina Itriago Acosta, Venezuelan Opposition Leader Says He’d Be Open to Talks With Maduro, su Bloomberg News, 24 aprile 2024. URL consultato il 3 luglio 2024.
- ^ (EN) Stefano Pozzebon, Edmundo Gonzalez Urrutia: Meet the quiet, bird-loving grandfather taking on strongman Maduro in Venezuela’s election, su CNN, 8 giugno 2024. URL consultato il 3 luglio 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Edmundo González Urrutia
Controllo di autorità | VIAF (EN) 106779428 · ISNI (EN) 0000 0000 7562 5276 · SBN NAPV102230 · ORCID (EN) 0000-0002-1888-0224 · LCCN (EN) n2010002627 · GND (DE) 1256314137 · BNE (ES) XX5702544 (data) |
---|