Chijindu Ujah

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Chijindu Ujah
Chijindu Ujah nel 2013
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 178 cm
Peso 71 kg
Atletica leggera
Specialità Velocità
Società Enfield & Haringey AC
Record
60 m 6"53 (indoor - 2015-2018)
100 m 9"96 (2014-2015)
200 m 20"39 (2017)
4×100 m 37"47 (2017)
Palmarès
Bandiera della Gran Bretagna Gran Bretagna
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 1 0 0
World Relays 0 0 1
Europei 2 0 0
Europei U20 1 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 6 agosto 2021

Chijindu Ujah (Londra, 5 marzo 1994) è un velocista britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si è messo in mostra ai campionati europei juniores di Rieti 2013 vincendo i 100 m piani in 10"40.

L'8 giugno 2014, a Hengelo, ha corso i 100 m piani in 9"96, diventando il 93º atleta di sempre a scendere sotto i 10 secondi.

Ha rappresentato la Gran Bretagna ai Giochi olimpici estivi di Rio de Janeiro 2016, dove è stato eliminato in semifinale nei 100 m piani e quinto nella 4×100 m, gareggiando solo in batteria.

Ai mondiali di Londra 2017 si è laureato campione iridato nella staffetta 4×100 m con Adam Gemili, Daniel Talbot, Nethaneel Mitchell-Blake. Nell'occasione, grazie al tempo di 37"47, il quartetto ha stabilito il nuovo primato europeo della specialità. Lo stesso anno ha vinto la Diamond League nei 100 m.

Nella staffetta 4×100 m si è laureato anche campione continentale agli europei di Berlino 2018.

Ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 ha raggiunto la semifinale nei 100 m piani, con il tempo di 10"11, e con i connazionali Zharnel Hughes, Richard Kilty, Nethaneel Mitchell-Blake, e arrivato secondo nella staffetta 4×100 m, con il tempo di 37"51, terminando alle spalle della staffetta italiana di un centesimo. Il 12 agosto 2021 è stato sospeso dopo essere risultato positivo a delle sostanze proibite (SARM S23 e Ostarine) ad un test anti-doping effettuato nel corso delle Olimpiadi, doping confermato il 14 settembre 2021. A seguito di ciò la staffetta britannica è stata squalificata e privata della medaglia d'argento che è stata vinta dalla staffetta del Canada.[1][2]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
2012 Mondiali U20 Bandiera della Spagna Barcellona 100 m piani 10"39 Miglior prestazione personale
4×100 m Finale dq
2013 Europei U20 Bandiera dell'Italia Rieti 100 m piani   Oro 10"40
2015 Europei indoor Bandiera della Rep. Ceca Praga 60 m piani Finale dq
Mondiali Bandiera della Cina Pechino 100 m piani Semifinale 10"05
4×100 m Finale dnf
2016 Europei Bandiera dei Paesi Bassi Amsterdam 4×100 m   Oro 38"17
Giochi olimpici Bandiera del Brasile Rio de Janeiro 100 m piani Semifinale 10"01 Miglior prestazione personale stagionale
4×100 m 37"98 [3]
2017 World Relays Bandiera delle Bahamas Nassau 4×100 m Finale dnf
Mondiali Bandiera del Regno Unito Londra 100 m piani Semifinale 10"12
4×100 m   Oro 37"47 Record europeo Miglior prestazione mondiale stagionale
2018 Mondiali indoor Bandiera del Regno Unito Birmingham 60 m piani Semifinale dq
Europei Bandiera della Germania Berlino 100 m piani 10"06 Miglior prestazione personale stagionale
4×100 m   Oro 37"80
2019 World Relays Bandiera del Giappone Yokohama 4×100 m   Bronzo 38"15
2021 Giochi olimpici Bandiera del Giappone Tokyo 100 m piani Semifinale 10"11
4×100 m dq 37"51 [4][5]

Altre competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

2016
2017

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cj Ujah sospeso per positività al doping: è uno dei 4 velocisti britannici della staffetta argento alle Olimpiadi di Tokyo dietro all'Italia, su ilfattoquotidiano.it, 12 agosto 2021. URL consultato il 13 agosto 2021.
  2. ^ (EN) British Olympic silver medallist Chijindu Ujah suspended for doping violation, su theguardian.com, 12 agosto 2021. URL consultato il 13 agosto 2021.
  3. ^ In questa occasione ha gareggiato unicamente in batteria. Il tempo indicato si riferisce alla finale.
  4. ^ Originariamente medaglia d'argento, poi squalificati a causa della positività al doping di Chijindu Ujah.
  5. ^ 4x100: Gran Bretagna perde l'argento di Tokyo, su fidal.it, 18 febbraio 2022. URL consultato il 19 febbraio 2022.

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