Boeing 307 Stratoliner

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Boeing 307 Stratoliner
Uno Stratoliner ristrutturato esposto al Museo Steven F. Udvar-Hazy Center
Descrizione
TipoAereo di linea/trasporto
Equipaggio5 + assistenti (Capitano, Copilota, Ingegnere di bordo e motorista)
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Boeing
Data primo volo31 dicembre 1938
Utilizzatore principaleBandiera degli Stati Uniti TWA
Altri utilizzatoriBandiera degli Stati Uniti Pan Am
Bandiera degli Stati Uniti USAAF
Esemplari10
Costo unitario$ 315,000 (1937)[1]
Sviluppato dalBoeing B-17 Flying Fortress
Dimensioni e pesi
Lunghezza22,6 m (74 ft 4 in)
Apertura alare32,63 m (107 ft 0 in)
Altezza6,33 m (20 ft 9.5 in)
Superficie alare138 (1 486 ft²)[2]
Carico alare138 kg/m² (28 lb/ft²)
Peso a vuoto13 608 kg (30 000 lb)
Peso carico20 420 kg (45 000 lb)
Passeggeri38 (volo diurno)
25 (volo notturno)
Propulsione
Motore4 radiali Wright GR-1820-G102
Potenza1 100 hp (820 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max389 km/h (241 mph, 210 kt) a 1 830 m (6 000 ft)
Velocità di crociera344 km/h (215 mph, 185 kt) a 3 050 m (10 000 ft)
Autonomia2 816 km (1 750 mi, 1 521 nm)
Tangenza7 110 m (23 300 ft)

i dati sono estratti da Jane's All the World's Aircraft 1942[3] tranne dove diversamente indicato

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Il Boeing 307 Stratoliner è stato un aereo di linea quadrimotore con propulsione ad elica statunitense prodotto dalla Boeing, il primo aereo civile con fusoliera pressurizzata.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Concepito come sviluppo civile del bombardiere Boeing B-17 Flying Fortress, usava coda, ali e motori del bombardiere, uniti ad una rivoluzionaria fusoliera pressurizzata, ideata affinché i passeggeri potessero volare al di sopra delle perturbazioni. Il turbocompressore e un nuovo carburante ad alto numero di ottani consentivano ai motori di non risentire dell'altitudine. Ordinato dalla Pan Am e dalla TWA, fu consegnato dal 1940.

Sono stati costruiti un totale di 10 Stratoliner. Il primo volo fu effettuato il 31 dicembre 1938. Dal 1940 volò sulle rotte tra Los Angeles, New York e l'America Latina.

Il miliardario Howard Hughes adattò un modello per sé, trasformandolo in una sorta di Grand Hotel volante. Quest'aereo fu poi venduto al petroliere Glenn McCarthy nel 1949.

Haiti e gli Stati Uniti hanno usato il Boeing 307 anche in operazioni militari.

Esemplari attualmente esistenti[modifica | modifica wikitesto]

Gli unici due esemplari sopravvissuti (marchiati NC19903 e NC19904), ex Pan Am, sono esposti al Museo Steven F. Udvar-Hazy Center della Smithsonian Institution.

L'NC19903 è ancora oggi usato per voli dimostrativi, per il piacere degli appassionati. Nel marzo del 2002, dopo un atterraggio troppo lungo, questo aereo finì in acqua ad Elliot Bay.

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Francia Francia
acquistò nel 1951 un esemplare ex-TWA dotato di nuovi motori e nuove ali, rimpiazzato con un B-17G.
Bandiera del Laos Laos
operò con l'esemplare ex-Aigle Azur.
Stati Uniti
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Bandiera della Svizzera Svizzera

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera di Haiti Haiti
Stati Uniti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Boeing 307 Stratoliner" entry at The Aviation History Online Museum. consultato il 28 gennaio 2012.
  2. ^ Bowers 1989, p. 231.
  3. ^ Bridgman 1942.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Peter M. Bowers, Boeing Aircraft since 1916, Third edition, London, Putnam & Company Ltd., 1989, ISBN 0-85177-804-6.
  • (EN) L. Bridgman, Jane's All the World's Aircraft 1942, London, Sampson Low, Marston & Co., 1942.
  • (EN) Kenneth Munson, Bombers in Service, Patrol and Transport Aircraft Since 1960, London, The Macmillan Co., 1972, ISBN 978-0-7137-0586-7.

Riviste[modifica | modifica wikitesto]

  • Ford, Daniel. "First and Last 'Strat': Boeing's Model 307 and its Survivors". Air Enthusiast, No. 110, March/April 2004, pp. 54–60. Stamford, UK: Key Publishing. ISSN 0143-5450.
  • Hardy, Mike. "The Stratoliner Story (Part 1)." Air International, Vol. 46, No 1, January 2004, pp. 21–24. Stamford, UK: Key Publishing. ISSN 0306-5634.
  • Hardy, Mike. "The Stratoliner Story (Part 2)." Air International, Vol. 46, No 2, February 2004, pp. 69–72. Stamford, UK: Key Publishing. ISSN 0306-5634.
  • Taylor, H.A. "Ten Big Boeings ... The Stratoliner Story". Air Enthusiast, Ten, July–September 1979, pp. 58–67. Bromley, UK: Fine Scroll.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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