Bisolfito di potassio

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Bisolfito di potassio
Struttura del bisolfito di potassio
Struttura del bisolfito di potassio
Nome IUPAC
idrogenosolfito di potassio
Nomi alternativi
E228, Bisolfito potassico, Solfito acido di potassio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareKHSO3
Massa molecolare (u)120,1561 g/mol
Aspettopolvere bianca
Numero CAS7773-03-7
Numero EINECS231-870-1
PubChem22889
SMILES
OS(=O)[O-].[K+]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
Pericoloso in ambiente Tossico
Frasi R23/24/25 - 51/53

Il bisolfito di potassio, o idrogenosolfato di potassio, è un composto chimico inorganico con formula KHSO3. Rappresenta il sale di potassio dello ione bisolfito. A temperatura ambiente si presenta come una polvere bianca che emana odore acre di anidride solforosa. Solubile in acqua ed insolubile in alcool.

Proprietà chimiche[modifica | modifica wikitesto]

È un composto instabile: nell'aria reagisce facilmente con l'ossigeno per formare solfato di potassio. È un debole agente riducente, come l'anidride solforosa, i solfiti e qualsiasi composto che abbia lo zolfo in stato di ossidazione +4. Ha un'elevata solubilità in acqua, formando una soluzione chiara e trasparente.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il bisolfito di potassio viene solitamente preparato facendo reagire biossido di zolfo con una soluzione contenente idrossido di potassio, nella seguente reazione:

Applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Uso come additivo[modifica | modifica wikitesto]

Il bisolfito di potassio trova impiego come additivo alimentare nell'industria alimentare, sotto la denominazione E228[1]. È adoperato come agente sterilizzante nella produzione di vino e bevande alcooliche, nella concentrazione massima di 1 g/l. Può essere anche aggiunto alle conserve di frutta come antiossidante e conservante. Inoltre, il bisolfito di potassio viene a volte immesso in una varietà di altri alimenti come l'amido, il sago, l'orzo perlato, i derivati delle patate, i legumi e la frutta secca, le noci, la carne e il pesce.

Effetti collaterali[modifica | modifica wikitesto]

La sua DGA è di 0,7 mg per kg di peso corporeo. Al di sotto di tale dose, non sembra presentare effetti negativi sulla salute, essendo trasformato in solfato dal fegato ed escreto nell'urina dopo l'assunzione. Un eccessivo consumo di bisolfito di potassio può portare mal di testa, emicrania e nausea, e degradare acido folico e vitamine del gruppo B.

Altri utilizzi[modifica | modifica wikitesto]

Nell'industria chimica viene talvolta sfruttato come riducente. In fotografia viene spesso adoperato come agente legante.

in tessitura viene usato nel candeggio dei tessuti di lana, e nella stampa per la preparazione di riserve bianche sotto placcaggio di combinazioni naftoliche[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Food Standards Agency - Current EU approved additives and their E Numbers
  2. ^ Naftolo ACNA norme per l'applicazione. Vol4 2ª ed. , ACNA Milano

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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