Battaglia di Fort Hindman

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Battaglia di Fort Hindman
parte della guerra di secessione americana
Il bombardamento di Fort Hindman in un dipinto dell’epoca
Data9-11 gennaio 1863
LuogoContea di Arkansas, (Arkansas)
EsitoVittoria dell'Unione
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
33.000[1]5.500[2]
Perdite
134 morti
898 feriti
29 dispersi[2]
5.500 morti, feriti e prigionieri[2]
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La battaglia di Fort Hindman (detta anche battaglia di Arkansas Post) è stata un episodio della campagna di Vicksburg della guerra di secessione americana

Contesto militare[modifica | modifica wikitesto]

Nel tentativo di impedire che l'esercito dell'Unione prendesse Little Rock e il fiume Arkansas, l'esercito sudista costruì una fortificazione a circa 60 km a sud di Pine Bluff.

Il forte venne chiamato Fort Hindman in onore del generale Thomas C. Hindman e fu dotato di circa 5.000 uomini provenienti principalmente dalla cavalleria del Texas che vennero successivamente sostituiti da tre brigate di fanteria dell'Arkansas sotto il comando del brigadiere generale Thomas James Churchill.

Nel frattempo, il generale maggiore McClernand ricevette il permesso dal presidente Lincoln di lanciare un'ampia offensiva contro Vicksburg (in Mississippi) partendo da Memphis (in Tennessee).

Il 4 gennaio, ricevuti circa 33.000 uomini dell'Armata del Tennessee sotto il comando del generale maggiore William Tecumseh Sherman, McClernand invece di attaccare Vicksburg, lanciò un'offensiva via mare e via terra contro Arkansas Post.

La battaglia[modifica | modifica wikitesto]

La sera del 9 gennaio le navi nordiste arrivarono ad Arkansas Post mentre la fanteria giungeva nei pressi di Fort Hindman. Dopo un duro bombardamento navale, i confederati furono costretti ad arrendersi nonostante il comandante sudista Churchill avesse ordinato di resistere ad ogni costo.

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

La sconfitta ad Arkansas Post costò alle forze sudiste la perdita di un quarto dei propri uomini dispiegati in Arkansas. I confederati inoltre persero il controllo di una delle principali piazzeforti lungo il corso del fiume Mississippi.

Da parte sua il comandante dell'Armata del Tennessee, il generale Grant, era furioso del comportamento di McClernand che aveva perso oltre mille uomini tra morti e feriti in un attacco che non rientrava nella strategia generale. Grant decise dunque di assumere personalmente il comando della campagna di Vicksburg.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kennedy, p. 157
  2. ^ a b c Eicher, p. 432

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eicher, David J. The Longest Night: A Military History of the Civil War. New York: Simon & Schuster, 2001. ISBN 0-684-84944-5.
  • Kennedy, Frances H., The Civil War Battlefield Guide. Boston: Houghton Mifflin Co., 1998. ISBN 0-395-74012-6.

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