Banchettanti (Aristofane)

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I Banchettanti
Commedia
La musa Talia con una maschera comica in mano
AutoreAristofane
Titolo originaleΔαιταλἡς
Lingua originaleGreco antico
GenereCommedia
AmbientazioneAtene, Grecia
Prima assoluta427 a.C.
Teatro di Dioniso, Atene
PremiSecondo posto alle Grandi Dionisie del 427 a.C.
Personaggi
  • Vecchio padre
  • Figlio saggio
  • Figlio scapestrato
  • Coro di banchettanti
 

I Banchettanti è la prima commedia teatrale del comico greco Aristofane.

Trama e datazione[modifica | modifica wikitesto]

Con questa commedia il poeta gareggiò nel 427 a.C.[1] con il nome di Callistrato[2]: ne restano 50 frammenti nell'edizione Kassel-Austin dei Poetae Comici Graeci.

Nella sua prima commedia, Aristofane trattava il rapporto-scontro tra l'antica paideia e la nuova cultura, il cambiamento della mentalità dominante.

Dai frammenti, risulta che, per celebrare le feste in onore di Eracle, i banchettanti si radunavano in un coro[3]; si trattava, appunto, dei "banchettanti" che mensilmente si riunivano presso il tempio di Eracle nel quartiere periferico del Cinosarge o dai membri di un tiaso che si riuniva nel tempio di Eracle nel demo di Diomea.

Il protagonista era un vecchio[4] con i suoi figli, ό σώφρων τε χώ καταπύγων[5], ossia il "Saggio" e l' "Invertito": uno di loro era stato istituito nell'antica disciplina attica, l'altro uno studioso di sofisti e dotto nell'arte dell'argomentazione legale, insofferente delle fatiche e dedito a una vita lussuosa.

Alla fine, si vedevano il figlio saggio e il figlio scapestrato che si scambiavano di posto (presumibilmente per una sfida nel corso delle loro discussioni, ma la parte dell'opera che spiega il perché non è sopravvissuta) e cercavano di vivere gli stili di vita dell'altro per letteralmente "vedere come viveva l'altra metà" in senso politico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Test. IV-V.
  2. ^ Test. Vi, 10 K.-A.
  3. ^ Test. III Kassel-Austin.
  4. ^ ό πρεσβύτης, fr. 205 K.-A.
  5. ^ Test. VI K.-A.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Poetae Comici Graeci, vol. III/2, Aristophanes. Testimonia et Fragmenta, Berlin-New York, De Gruyter, 1984, pp. 122-148.
  • Aristofane, Frammenti. Testo, traduzione e commento, a cura di M. Pellegrino, Lecce-Brescia, Pensa MultiMedia, 2015.
  • M. Pellegrino, Le commedie perdute di Aristofane, in "Studia Philologica Valentina", Vol. 18, n.s. 15 (2016), pp. 275-288.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN205794076 · GND (DE4636695-7 · BNF (FRcb125448698 (data)