Mundys

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Mundys
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La sede di Mundys a Roma
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
ISINIT0003506190
Fondazione2002 a Roma
Sede principaleRoma
Controllate
Persone chiave
SettoreTrasporto
ProdottiGestione autostrade, aeroporti, Mobilità sostenibile, Intelligent transportation system
Fatturato7,4 miliardi di [1] (2022)
Utile netto200 milioni di [1] (2022)
Dipendenti23.000[2] (2022)
Slogan«Improve moving life»
Sito webwww.mundys.com/it/home

Mundys S.p.A., precedentemente Atlantia S.p.A., è una società italiana attiva nel settore delle infrastrutture autostradali, aeroportuali e dei servizi legati alla mobilità in 24 paesi, di cui 11 per le concessioni infrastrutturali di autostrade ed aeroporti (Francia, Italia, Polonia, Regno Unito e Spagna in Europa e Argentina, Brasile, Cile, Colombia, India e Porto Rico nel resto del mondo). Il gruppo gestisce 9400 chilometri di autostrade a pedaggio, gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino in Italia e lo scalo di Nizza Costa Azzurra in Francia, per un totale di circa 60 milioni di passeggeri in transito all'anno[3].

Nel maggio 2021, in seguito al crollo del Ponte Morandi nel 2018, ha ceduto il controllo di Autostrade per l'Italia ad una cordata guidata da Cassa Depositi e Prestiti per 9,1 miliardi di euro ritornando così in mano pubblica.[4]

È stata quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano fino al 9 dicembre 2022, giorno di avvenuto delisting.[5]

Il 15 marzo 2023 Atlantia cambia nome e diventa Mundys[6].

All'inizio come Autostrade[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Autostrade per l'Italia.

Le origini risalgono al 1950, quando, nell'ambito dell'IRI, viene costituita la Società Concessioni e Costruzioni Autostrade S.p.A. con l'obiettivo di partecipare, insieme ad altri grandi gruppi industriali, alla ricostruzione post bellica dell'Italia. Nel 1956 viene firmata la prima convenzione tra Anas e la società, che si impegnano a co-finanziare, costruire e gestire l'Autostrada del Sole tra Milano e Napoli, inaugurata nel 1964. Tra il 1962 e il 1968 alla Società viene assegnata la concessione per la costruzione e l'esercizio di ulteriori arterie autostradali[7]. Nel 1982 viene acquisita da Italstat. Nel 1987 Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A. viene ammessa alla quotazione presso la Borsa Valori di Milano. Nel 1999 la Società Autostrade viene privatizzata. In lizza c'erano la cordata guidata da Schemaventotto S.p.A. (Edizione del Gruppo Benetton al 60%, Fondazione CRT con il 13,33%, Acesa Italia con il 12,83%, Assicurazioni Generali ed Unicredito Italiano entrambe al 6,67% e Brisa International SGPS S.A. con lo 0,50%[8]) ed un secondo raggruppamento trainato dalla società australiana Macquarie che però si ritirò all'ultimo[9]. Al Gruppo IRI, che era l'azionista di riferimento, subentra quindi, con il 30% del capitale, Schemaventotto[10] dai quali è pervenuta l'unica offerta vincolante di acquisto, pari a 7,0875 euro per azione, per il pacchetto azionario[10]. Il restante del pacchetto azionario allora posseduto dall'IRI viene destinato al mercato borsistico attraverso un'offerta pubblica di vendita[10] che ha permesso di ricavare 8 750 miliardi di lire, per un incasso complessivo per IRI di 13 800 miliardi di lire[11][12].

Autostrade fu poi oggetto di Opa totalitaria da parte di Newco28 (controllata di Schemaventotto) nel gennaio 2003[13] tramite un'operazione di leveraged buyout: la liquidità necessaria per l'acquisizione fu reperita da Newco28 facendo ricorso al sistema creditizio e, successivamente, il debito fu trasferito da Newco28 ad Autostrade, a seguito di fusione per incorporazione[14][15].

Nel 2003, a seguito di un'imponente riorganizzazione del gruppo, le attività in concessione vengono separate dalle attività non autostradali e nasce Autostrade per l'Italia S.p.A., controllata da Autostrade (in seguito diventata Atlantia SpA).

In seguito come Atlantia[modifica | modifica wikitesto]

Logo di Atlantia

A partire dal 2005, inizia un processo di diversificazione geografica con l'acquisizione della gestione di circa 2 000 km di autostrade a pedaggio in Brasile, Cile, India e Polonia[16].

Il 5 maggio 2007 il Consiglio di amministrazione ha approvato la variazione della denominazione della società in Atlantia S.p.A..

Nel corso del 2013 è stata portata a conclusione la fusione per incorporazione di Gemina S.p.A., azionista di maggioranza della società A.D.R. (Aeroporti di Roma) in Atlantia, con conseguente aggregazione di un secondo core business oltre a quello delle concessioni autostradali.[17] La presenza nel settore aeroportuale si è consolidata nel 2016, con l'acquisizione di Aéroports de la Côte d'Azur, la società che controlla gli aeroporti di Nizza, Cannes-Mandelieu e Saint Tropez[18].

Nel 2017 Atlantia annuncia la decisione di promuovere un'Opa (offerta pubblica d'acquisto) sulla totalità delle azioni emesse da Abertis. A ottobre 2017, la Comision Nacional del Mercado de Valores autorizza l'Opa. Dopo poco più di una settimana il gruppo Hochtief – ACS lancia una contro Opa per la conquista della società spagnola. Nel marzo 2018 Atlantia e Hochtief-Acs raggiungono un accordo per un'offerta congiunta per il controllo di Abertis[19]. L'operazione viene perfezionata a ottobre 2018. Per acquisire il 98,7% del capitale di Abertis, le parti hanno investito complessivamente 16,5 miliardi di euro[20][21].

Nel marzo 2018 Atlantia acquisisce inoltre il 15,49% di Getlink, la società che controlla l'Eurotunnel che attraversa il canale della Manica.[22]

Disastro del Crollo del Ponte Morandi[modifica | modifica wikitesto]

La società affronta un periodo critico dopo il crollo, il 14 agosto 2018, del viadotto Polcevera a Genova (noto anche come Ponte Morandi) che provoca 43 morti e 566 sfollati.[23][24] Scoppia infatti la polemica sulle concessioni date a suo tempo alla società controllata Autostrade per l'Italia. Il Movimento 5 Stelle, parte della maggioranza di governo, chiede la revoca della concessione.[24] A settembre 2019 Giovanni Castellucci si dimette dai ruoli di amministratore delegato e direttore generale di Atlantia e nello stesso CDA del 17 settembre 2019 Giancarlo Guenzi viene nominato Direttore Generale, con attribuzione di ampi poteri precedentemente di competenza di Castellucci.

Il 13 gennaio 2020 Carlo Bertazzo, che siede nel Consiglio di Amministrazione di Atlantia S.p.A. dall’aprile del 2013, è nominato amministratore delegato di Atlantia.[25] Nello stesso periodo Moody's, Fitch e Standard and Poor's tagliano il rating di Atlantia a livello junk (spazzatura).[26]

In relazione ai rating di sostenibilità, fin dal luglio 2014 Atlantia aveva un basso rating da parte di Standard Ethics pari a “E” su una scala da F a EEE[27] nell’ambito dello SE Italian Index. Venne ulteriormente ridotto a “E-” il 10 ottobre 2019 in relazione alla gestione successiva al crollo del ponte Morandi, per poi essere definitivamente sospeso con comunicato stampa del 22 settembre 2022.

Nel corso degli anni la società però ha ricevuto diversi riconoscimenti in tema di sviluppo sostenibile ottenendo nel 2022 il rating A da Carbon Disclosure Project (Cdp), un punteggio di 73 da parte di Moody’s e registrando un miglioramento del proprio rating da "BBB" ad “AA” nell’indice Msci Esg. Nel 2022 l’azienda è stata inoltre inclusa nel Gender Equality Index di Bloomberg (GEI).[28] [29]

Cessione di Autostrade per l'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 maggio 2021 l'assemblea societaria di Atlantia ha deliberato (con l'88,06% di soci favorevoli) la vendita di Autostrade per l'Italia ad una cordata guidata dal gruppo Cassa depositi e prestiti.[30] Il prezzo è di 9,1 miliardi, di cui otto vanno ad Atlantia (la holding posseduta al 30% dalla famiglia Benetton), il resto al colosso tedesco delle assicurazioni Allianz e al fondo sovrano cinese Silk Road Fund.[4]

Offerta Pubblica di Acquisto e Delisting[modifica | modifica wikitesto]

A inizio aprile 2022 il finanziere spagnolo Florentino Perez (azionista al 50% meno un’azione della società Abertis, detenuta a maggioranza da Atlantia) unitamente ai due fondi di private equity Global Infrastructure Partners e Brookfield Infrastructure, avanza l’ipotesi di un'Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) su Atlantia.

La famiglia Benetton, in cordata con il fondo americano Blackstone, a metà aprile annuncia un'OPA difensiva, così da preservare il gruppo da possibili controffensive finanziarie, come quella promossa da Perez.

Il 10 ottobre 2022 prende effettivamente l’avvio l’Offerta Pubblica di Acquisto su Atlantia da 19 miliardi a 23 euro per azione. L'operazione viene lanciata da Schema Alfa, società veicolo controllata da Schemaquarantadue S.p.A., a sua volta partecipata al 65% dalla holding Edizione (presieduta da Alessandro Benetton) e al 35% dal fondo americano di private equity Blackstone.[31] L'OPA viene lanciata sul totale delle azioni di Atlantia, vale a dire il 66,90% del capitale, eccetto il pacchetto detenuto da Edizione, pari al 33,10%. L’operazione si conclude a novembre 2022, con Schema Alfa che giunge a detenere il 95,933% di Atlantia, escluse le azioni proprie.[32]

Il nuovo assetto azionario della holding delistata si presenta composto da Edizione per circa il 57%, da Blackstone per circa il 37,8% (tramite un fondo open end) e, infine, da Fondazione CRT per le restanti quote.[33] Il 9 dicembre 2022 Atlantia esce da Piazza Affari, dopo 35 anni di permanenza, rendendo così definitivo il delisting della compagnia da Borsa Italiana.[34]

Azionariato[modifica | modifica wikitesto]

L’azionariato della società è il seguente:

Principali Società del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Principali partecipazioni finanziarie[modifica | modifica wikitesto]

  • Getlink (Eurotunnel) - Parigi - 15,49%

Dati economici e finanziari[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel 2016 il gruppo ha registrato un fatturato di 5,4 miliardi di euro, Ebitda di 3,3 miliardi, cash flow di 2,4 miliardi. La capitalizzazione è di 18,4 miliardi.[36][37]
  • Nel 2017 i ricavi del gruppo hanno raggiunto 5,97 miliardi di euro con un aumento del 9%, l'Ebitda i 3,6 miliardi di euro (+ 6%), l'utile 1,1 miliardi (+ 4%). Cash flow di 2,5 miliardi, capitalizzazione di 21,7 miliardi. I ricavi da pedaggi sono aumentati del 5% a 4,19 miliardi.[22][38]
  • Nel 2018 i ricavi registrati sono di 11 miliardi di € con un Ebitda di 7,3 miliardi di € (Dati economici pro-forma 2018, che includono il consolidamento del gruppo Abertis per 12 mesi) con un utile netto di 818 milioni di EUR.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Mundys: ricavi consolidati 2022 a 7,4 mld (+16%), torna a utile per 200 mln, su ilsole24ore.com.
  2. ^ Il Gruppo, su mundys.com.
  3. ^ Atlantia, primo leader globale nelle infrastrutture con autostrade e aeroporti, su ilmessaggero.it. URL consultato il 20 marzo 2019 (archiviato il 3 aprile 2019).
  4. ^ a b Dopo 22 anni (tre dal tragico crollo del Ponte Morandi) Autostrade per l'Italia torna pubblica, su rainews.it, 31 maggio 2021. URL consultato il 16 giugno 2021.
  5. ^ Atlantia, da oggi effettivo il delisting da Piazza Affari - Borsa Italiana, su www.borsaitaliana.it. URL consultato il 5 gennaio 2023.
  6. ^ ATLANTIA: CAMBIA NOME E DIVENTA MUNDYS, LEADER GLOBALE IN MOBILITA' SOSTENIBILE, su borsaitaliana.it.
  7. ^ Atlantia evoluzione di un'azienda lungo le arterie del paese, su it.finance.yahoo.com.
  8. ^ Provvedimento n. 8090, AGCM
  9. ^ Autostrade a 7 anni dalla privatizzazione. Fatti, numeri e risultati, Autostrade per l'Italia
  10. ^ a b c Enzo Cirillo, Privatizzazione Autostrade volata solitaria di Benetton, in la Repubblica, 21 ottobre 1999. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato il 16 agosto 2018).
  11. ^ repubblica.it. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato il 21 agosto 2018).
  12. ^ avvenire.it. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato il 21 agosto 2018).
  13. ^ Documento d'Offerta Pubblica d'Acquisto Newco28, Gennaio 2003
  14. ^ Giuseppe Savioli, Le operazioni di gestione straordinaria, Giuffrè Editore
  15. ^ Stefano Cacchi Pessani, La tutela dei creditori nelle operazioni di merger leveraged buy-out, Giuffrè Editore
  16. ^ Atlantia diversificazione geografica, su finanza-mercati.ilsole24ore.com. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato il 27 marzo 2019).
  17. ^ Gemina saluta Piazza Affari dopo la fusione con Atlantia, su repubblica.it, 1º dicembre 2013. URL consultato il 15 marzo 2018 (archiviato il 16 marzo 2018).
  18. ^ Atlantia perfeziona l'acquisto di Aéroports de la Côte d'Azur, su finanza.repubblica.it.
  19. ^ Ai Benetton le autostrade spagnole, accordo Atlantia-Hochtief per Abertis, su corriere.it, 14 marzo 2018. URL consultato il 15 marzo 2018 (archiviato il 15 marzo 2018).
  20. ^ Atlantia-Acs chiudono su Abertis. Al via riassetto da 17 miliardi di euro, su ilsole24ore.com. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato il 27 marzo 2019).
  21. ^ Atlantia, chiusa l'operazione su Abertis: al via partnership con Hochtief, su repubblica.it. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato il 26 marzo 2019).
  22. ^ a b Atlantia entra nel tunnel della Manica, 1 miliardo per il 15,5% di Getlink, su repubblica.it, 2 marzo 2018. URL consultato il 15 marzo 2018 (archiviato il 15 marzo 2018).
  23. ^ Genova, le 43 vittime del crollo del ponte Morandi, su ansa.it, 18 agosto 2018. URL consultato il 3 dicembre 2019 (archiviato il 1º settembre 2018).
  24. ^ a b Ponte Genova, Toninelli: prepariamo decreto urgente, 566 sfollati, su it.reuters.com, Reuters, 4 settembre 2018. URL consultato il 3 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2018).
  25. ^ Atlantia, Bertazzo nuovo amministratore delegato per le attività in Italia, su repubblica.it, 13 gennaio 2020. URL consultato il 21 gennaio 2020 (archiviato il 15 gennaio 2020).
  26. ^ Atlantia, anche S&P taglia il rating dopo Mody's e Fitch, su tg24.sky.it, 13 gennaio 2020. URL consultato il 21 gennaio 2020 (archiviato il 13 gennaio 2020).
  27. ^ (EN) Corporate Rating, su standardethicsrating.eu.
  28. ^ Atlantia ottiene il rating di CDP Cimate e si rafforza nella lotta al climate change, 22 dicembre 2022. URL consultato il 25 luglio 2023.
  29. ^ Atlantia, migliora la pagella di sostenibilità, 23 dicembre 2022. URL consultato il 25 luglio 2023.
  30. ^ Fabio Savelli, Le Autostrade tornano allo Stato a tre anni dal Ponte: sì di Atlantia a Cdp. Ai Benetton 2,4 miliardi, in Corriere della Sera, 31 maggio 2021. URL consultato il 31 maggio 2021.
  31. ^ Atlantia: confermati risultati opa, offerta pienamente efficace, su ilsole24ore.com.
  32. ^ Atlantia, le adesioni all’Opa superano il 90%: verso l’uscita dal mercato, su corriere.it.
  33. ^ Atlantia, da oggi effettivo il delisting da Piazza Affari, su finanza.lastampa.it.
  34. ^ I Benetton dicono addio alla Borsa: Atlantia lascia Piazza Affari dopo 35 anni, su forbes.it.
  35. ^ Azionariato, su Mundys. URL consultato il 26 giugno 2023.
  36. ^ Borsa, profilo Atlantia in dettaglio, su borsaitaliana.it, marzo 2018. URL consultato il 15 marzo 2018 (archiviato il 15 marzo 2018).
  37. ^ (EN) Conto economico Atlantia S.p.A., su The Wall Street Journal. URL consultato il 7 dicembre 2017 (archiviato l'8 dicembre 2017).
  38. ^ Atlantia, dati economico finanziari, su atlantia.it. URL consultato il 15 marzo 2018 (archiviato il 16 marzo 2018).

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