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Volo Malaysia Airlines 17: differenze tra le versioni

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Sergei Kavtaradze, rappresentante del Primo ministro della Repubblica di Donetsk, ha addossato la colpa dell'incidente all'esercito ucraino affermando che le milizie separatiste non hanno armi in grado di abbattere un aereo che voli a 10&nbsp;000 metri di quota, avendo solo missili antiaerei portatili con una portata massima di 3&nbsp;000/4&nbsp;000 metri.<ref name="rbth-july18" /> Inoltre, un comunicato dell'ufficio stampa dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk ipotizza che l'aereo sia stato attaccato da un caccia ucraino: «Testimoni che osservavano il volo del Boeing 777 lo hanno visto mentre era attaccato da un aereo da combattimento delle forze aeree ucraine, dopodiché l'aereo si è spezzato in due in aria ed è caduto sul territorio della Repubblica Popolare di Donetsk».<ref>{{cita news|url=http://news.nationalpost.com/2014/07/17/malaysia-airlines-flight-mh17-passenger-cor-pans-last-facebook-post-proves-tragically-prophetic/|titolo=Malaysia Airlines Flight MH17 passenger Cor Pan’s last Facebook post proves tragically prophetic|pubblicazione=National Post|data=17 luglio 2014|accesso=22 luglio 2014}}</ref>
Sergei Kavtaradze, rappresentante del Primo ministro della Repubblica di Donetsk, ha addossato la colpa dell'incidente all'esercito ucraino affermando che le milizie separatiste non hanno armi in grado di abbattere un aereo che voli a 10&nbsp;000 metri di quota, avendo solo missili antiaerei portatili con una portata massima di 3&nbsp;000/4&nbsp;000 metri.<ref name="rbth-july18" /> Inoltre, un comunicato dell'ufficio stampa dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk ipotizza che l'aereo sia stato attaccato da un caccia ucraino: «Testimoni che osservavano il volo del Boeing 777 lo hanno visto mentre era attaccato da un aereo da combattimento delle forze aeree ucraine, dopodiché l'aereo si è spezzato in due in aria ed è caduto sul territorio della Repubblica Popolare di Donetsk».<ref>{{cita news|url=http://news.nationalpost.com/2014/07/17/malaysia-airlines-flight-mh17-passenger-cor-pans-last-facebook-post-proves-tragically-prophetic/|titolo=Malaysia Airlines Flight MH17 passenger Cor Pan’s last Facebook post proves tragically prophetic|pubblicazione=National Post|data=17 luglio 2014|accesso=22 luglio 2014}}</ref>

La CNN riporta l'opinione di un ex generale di brigata, attualmente accademico, secondo il quale potrebbe essere stato utilizzato il Buk oppure un [[S-200]], entrambi a disposizione sia degli ucraini che dei russi, come pure gli [[S-300]] e gli [[S-400]] (sistemi di difesa antimissile russi); secondo lo stesso, è da scartare l'eventualità che i separatisti filorussi possano aver preso il controllo di un armamento così sofisticato e siano stati in grado di usarlo autonomamente per abbattere un aereo di linea volante ad alta quota, richiedendo il suo utilizzo un elevato grado di addestramento per riuscire a colpire un obiettivo; per cui, o volontariamente o per sbaglio, la responsabilità deve essere di una forza militare professionale.<ref>[http://edition.cnn.com/2014/07/17/world/europe/malaysia-airlines-crash-missile/index.html CNN.com]</ref>


Il giorno seguente alla tragedia sono stati pubblicati e diffusi dal governo ucraino alcuni documenti di asserite intercettazioni telefoniche tra membri del governo dell'autoproclamata "Repubblica Popolare" e membri dei servizi segreti russi dai quali si desumerebbe che il missile sarebbe stato lanciato dai separatisti filo-russi. L'ambasciatore russo presso l'ONU, Vitaly Churkin, ha accusato gli ucraini di aver "ritoccato" le intercettazioni telefoniche aggiungendovi comunicazioni radio precedenti al giorno della caduta dell'aereo malese.<ref name="wsj21july">{{cita news|url=http://online.wsj.com/articles/russia-presents-its-account-of-malaysia-airlines-flight-17-crash-1405952441|titolo=Russia Presents Its Account of Malaysia Airlines Flight 17 Crash|pubblicazione=[[The Wall Street Journal]]|data=21 luglio 2014|accesso=31 luglio 2014|lingua=en}}</ref> Secondo la ricostruzione sostenuta dal Governo ucraino, a poca distanza dall'aereo malese doveva essere in volo un aereo di rifornimenti per l'esercito; i ribelli avrebbero colpito l'aereo passeggeri per errore scambiandolo per il trasporto militare ucraino.<ref>{{Cita video|url = https://www.youtube.com/watch?v=MCMFhiqp9R0|titolo=Malaysia Airlines: Phone calls of terrorists intercepted by Security Service of Ukraine (English)|editore=youtube.com|data=17 luglio 2014|accesso=19 luglio 2014}}</ref> Il sistema Sa-11 Gadly è costituito da quattro elementi momtati su altrettanti veicoli: un lanciatore armato con 4 missili, un veicolo comando, un veicolo logistico e uno dotato di due radar. Per funzionare correttamente il complesso sistema ha bisogno di un radar di "acquisizione", per accertare il tipo e la natura dell'aereo, e uno di "puntamento", per agganciare e abbattere il bersaglio. Secondo la versione ucraina, il sistema a disposizione dei separatasti aveva solo il radar di puntamento, cosa che ha consentito loro di puntare il missile e abbattere l'aereo, ma non il radar di acquisizione che avrebbe invece consentito loro di riconoscere che si trattava di un aereo di linea.<ref>{{cita news|url=http://www.thetimes.co.uk/tto/news/uk/defence/article4150915.ece|titolo=Russian-made missile needs well-trained crew |pubblicazione=[[The Times]]|data=17 luglio 2014|accesso=31 luglio 2014|lingua=en}}</ref>
Il giorno seguente alla tragedia sono stati pubblicati e diffusi dal governo ucraino alcuni documenti di asserite intercettazioni telefoniche tra membri del governo dell'autoproclamata "Repubblica Popolare" e membri dei servizi segreti russi dai quali si desumerebbe che il missile sarebbe stato lanciato dai separatisti filo-russi. L'ambasciatore russo presso l'ONU, Vitaly Churkin, ha accusato gli ucraini di aver "ritoccato" le intercettazioni telefoniche aggiungendovi comunicazioni radio precedenti al giorno della caduta dell'aereo malese.<ref name="wsj21july">{{cita news|url=http://online.wsj.com/articles/russia-presents-its-account-of-malaysia-airlines-flight-17-crash-1405952441|titolo=Russia Presents Its Account of Malaysia Airlines Flight 17 Crash|pubblicazione=[[The Wall Street Journal]]|data=21 luglio 2014|accesso=31 luglio 2014|lingua=en}}</ref> Secondo la ricostruzione sostenuta dal Governo ucraino, a poca distanza dall'aereo malese doveva essere in volo un aereo di rifornimenti per l'esercito; i ribelli avrebbero colpito l'aereo passeggeri per errore scambiandolo per il trasporto militare ucraino.<ref>{{Cita video|url = https://www.youtube.com/watch?v=MCMFhiqp9R0|titolo=Malaysia Airlines: Phone calls of terrorists intercepted by Security Service of Ukraine (English)|editore=youtube.com|data=17 luglio 2014|accesso=19 luglio 2014}}</ref> Il sistema Sa-11 Gadly è costituito da quattro elementi momtati su altrettanti veicoli: un lanciatore armato con 4 missili, un veicolo comando, un veicolo logistico e uno dotato di due radar. Per funzionare correttamente il complesso sistema ha bisogno di un radar di "acquisizione", per accertare il tipo e la natura dell'aereo, e uno di "puntamento", per agganciare e abbattere il bersaglio. Secondo la versione ucraina, il sistema a disposizione dei separatasti aveva solo il radar di puntamento, cosa che ha consentito loro di puntare il missile e abbattere l'aereo, ma non il radar di acquisizione che avrebbe invece consentito loro di riconoscere che si trattava di un aereo di linea.<ref>{{cita news|url=http://www.thetimes.co.uk/tto/news/uk/defence/article4150915.ece|titolo=Russian-made missile needs well-trained crew |pubblicazione=[[The Times]]|data=17 luglio 2014|accesso=31 luglio 2014|lingua=en}}</ref>
<ref>{{cita news|url=http://www.thesundaytimes.co.uk/sto/news/world_news/Ukraine/article1436672.ece|titolo=At 4.10pm the order came to fire the missile|pubblicazione=[[The Sunday Times]]|data=19 luglio 2014|accesso=31 luglio 2014|lingua=en}}</ref> Alcuni post su social media con cui i ribelli filo-russi avrebbero rivendicato l'abbattimento di un An-26 ucraino nella mattinata dello stesso 17 luglio, sarebbero poi stati rimossi dopo la notizia dell'incidente.<ref name="The Diplomat">{{cita news |url=http://thediplomat.com/2014/07/malaysian-airlines-flight-mh17-shot-down-over-donetsk-ukraine/ |titolo=Malaysian Airlines Flight MH17 Shot Down Over Donetsk, Ukraine |autore=Ankit Panda |data=17 luglio 2014 |pubblicazione=[[The Diplomat]] |accesso=17 luglio 2014}}</ref>
<ref>{{cita news|url=http://www.thesundaytimes.co.uk/sto/news/world_news/Ukraine/article1436672.ece|titolo=At 4.10pm the order came to fire the missile|pubblicazione=[[The Sunday Times]]|data=19 luglio 2014|accesso=31 luglio 2014|lingua=en}}</ref> Alcuni post su social media con cui i ribelli filo-russi avrebbero rivendicato l'abbattimento di un An-26 ucraino nella mattinata dello stesso 17 luglio, sarebbero poi stati rimossi dopo la notizia dell'incidente.<ref name="The Diplomat">{{cita news |url=http://thediplomat.com/2014/07/malaysian-airlines-flight-mh17-shot-down-over-donetsk-ukraine/ |titolo=Malaysian Airlines Flight MH17 Shot Down Over Donetsk, Ukraine |autore=Ankit Panda |data=17 luglio 2014 |pubblicazione=[[The Diplomat]] |accesso=17 luglio 2014}}</ref>


Il segretario dell'ufficio stampa della presidenza ucraina, Svyatoslav Tsegolko, ha affermato che secondo il presidente ucraino [[Petro Poroshenko]] il velivolo sarebbe stato abbattuto dal territorio russo. Mentre il Ministero della difesa russo ha annunciato che il giorno 17 luglio i sistemi di intercettazione radio russi avrebbero registrato l'attività della stazione radar 9S18 Kupol-M1 di una batteria ucraina di missili [[Buk-m1]] installata nelle vicinanze di Styl, a 29 km a sud-est di [[Donetsk]]; il sistema Buk-m1 consente lo scambio di informazioni fra diverse batterie appartenenti alla stessa divisione e, secondo i russi, il missile che avrebbe abbattuto l'aereo malese potrebbe essere stato lanciato da una qualsiasi delle batterie insediate ad [[Avdeevka]] (8 km a nord di Donetsk) oppure a Gruzko-Zoryanske (25 km a est di Donetsk). Secondo le dichiarazioni di un colonnello dell'esercito russo citato dal giornale on-line [[Russia Beyond the Headlines|Russia Beyond The Headlines]], il Buk-m1 sarebbe in dotazione all'esercito ucraino ma non a quello russo, che invece avrebbe solo il Buk-m2; quest'ultimo sarebbe attualmente schierato presso il confine ucraino, ma il Boeing 777 sarebbe caduto ad una distanza dal confine di 50 km, mentre la portata del [[Buk-m2]] sarebbe di 30 km; ed inoltre, secondo alcune testimonianze, il Boeing non si sarebbe disintegrato in aria ma a terra, percorrendo almeno 100 km prima di toccare il suolo.<ref name="rbth-july18" /><ref>{{cita news|url=http://rbth.com/news/2014/07/18/russia_confirms_operation_of_ukrainian_long-range_defense_systems_on_day_38330.html|titolo=Russia confirms operation of Ukrainian long-range defense systems on day of MH17 crash|pubblicazione=Russia Beyond The Headlines|data=18 luglio 2014|accesso=21 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref>
Il segretario dell'ufficio stampa della presidenza ucraina, Svyatoslav Tsegolko, ha affermato che secondo il presidente ucraino [[Petro Poroshenko]] il velivolo sarebbe stato abbattuto dal territorio russo. Mentre il Ministero della difesa russo ha annunciato che il giorno 17 luglio i sistemi di intercettazione radio russi avrebbero registrato l'attività della stazione radar 9S18 Kupol-M1 di una batteria ucraina di missili [[Buk-m1]] installata nelle vicinanze di Styl, a 29 km a sud-est di [[Donetsk]]; il sistema Buk-m1 consente lo scambio di informazioni fra diverse batterie appartenenti alla stessa divisione e, secondo i russi, il missile che avrebbe abbattuto l'aereo malese potrebbe essere stato lanciato da una qualsiasi delle batterie insediate ad [[Avdeevka]] (8 km a nord di Donetsk) oppure a Gruzko-Zoryanske (25 km a est di Donetsk).


Il 21 luglio, il ministero della Difesa russo, per bocca del Capo di Stato Mag­giore delle forze armate Andrey Kar­to­po­lov e del Capo di Stato Maggiore dell'aeronautica militare Igor Maku­shev, nel corso di una conferenza stampa a [[Mosca (Russia)|Mosca]],<ref>{{Cita video|data=23 luglio 2014|url=https://www.youtube.com/watch?v=EVc-8rvVSUE|url=https://www.youtube.com/watch?v=EVc-8rvVSUE|editore=[[YouTube]]|titolo=Russia presenta le immagini satellitari|accesso=25 luglio 2014}}</ref> ha affermato che, secondo le registrazioni del centro di controllo aereo di Rostov, poco prima dell'incidente il Boeing 777 avrebbe deviato verso nord dal proprio corridoio di volo verso Donetsk, portandosi a 14 km di distanza dal suo margine sinistro, per poi virare verso destra tentando senza successo di ritornare nel corridoio prima di perdere rapidamente velocità e sparire dagli schermi radar a 51 km dalla frontiera con la Russia. Il sistema di controllo aereo russo avrebbe anche rilevato la presenza di un aereo da combattimento ucraino, presumibilmente un [[Su-25]], che guadagnava quota ad una di distanza di 3/4 km in direzione del Boeing della Malaysia Airlines lungo il cor­ri­doio inter­na­zio­nale riser­vato agli aerei di linea.<ref name="mid" /><ref name="rt21luglio" /> Secondo la versione della Difesa russa il Su-25, benché secondo le specifiche del costruttore abbia una tangenza pratica limitata a 7&nbsp;000 metri,<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.sukhoi.org/eng/planes/military/su25k/lth/|titolo = "Sukhoi Company (JSC) – Airplanes – Military Aircraft – Su-25К – Aircraft performance"|accesso = 22 luglio 2014}}</ref> è comunque in grado di salire e volare a 10&nbsp;000 metri, quota di volo del Boeing 777, per un limitato periodo di tempo e può essere normalmente armato con missili aria-aria [[R-60 (missile)|R-60]] che possono ingaggiare e colpire bersagli fino a 12 km di distanza e distruggerli sicuramente a una distanza di 5 km.<ref name="mid" /><ref name="rt21luglio" /><ref>{{cita news|url=http://rt.com/news/174496-malaysia-crash-russia-questions/|titolo=10 more questions Russian military pose to Ukraine, US over MH17 crash|pubblicazione=Russia Today|data=21 luglio 2014|accesso=23 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref> La presenza del jet militare ucraino sarebbe confermata dalle registrazioni video riprese dal centro di monitoraggio aereo di Rostov. Una serie di immagini satellitari, riprese il 14 luglio ed esibite durante la conferenza stampa, mostrerebbe la presenza di diverse batterie di missili ucraini terra-aria Buk-m1, insieme alle relative stazioni radar, dispiegati intorno a Donetsk e Lugansk in un'area prossima a quella controllata dalle forze filo-russe e alla zona del presunto abbattimento; immagini satellitari riprese il 18 luglio mostrerebbero invece che le batterie di missili ucraini avrebbero lasciato la zona subito dopo l'incidente. Per di più il 17 luglio i russi avrebbero registrato un notevole aumento nell'attività dei radar 9S18 Kupol-M1 dei sistemi missilistici Buk-m1 ucraini nell'area del disastro aereo; attività che sarebbe decisamente scemata il giorno successivo.<ref name="mid">{{cita web|url=http://www.mid.ru/brp_4.nsf/0/ECD62987D4816CA344257D1D00251C76|titolo=Special Briefing by the Ministry of Defence of the Russian Federation on the crash of the Malaysian Boeing 777 in the Ukrainian air space, July 21, 2014|data=21 luglio 2014|accesso=23 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref><ref name="rt21luglio">{{cita news|url=http://rt.com/news/174412-malaysia-plane-russia-ukraine/|titolo=Ukrainian Su-25 fighter detected in close approach to MH17 before crash|pubblicazione=Russia Today|data=21 luglio 2014|accesso=21 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref> Inoltre, secondo il ministero della Difesa russo, dopo l'incidente un velivolo ucraino ha sorvolato la zona dell'impatto per quattro minuti per monitorare la situazione, un satellite statunitense, destinato a registrare l'attività dei sistemi missilistici, stava sorvegliando il territorio ucraino al momento del fatto (Il generale Kartopolov ha chiesto agli USA di rendere noti i dati registrati dai loro satelliti) e il video esibito dagli ucraini,<ref>{{Cita video|data = 18 luglio 2014 |titolo = Incidente Malaysia Airlines: il sistema missilistico BUK che avrebbe abbattuto l'aereo |url = http://notizie.tiscali.it/videonews/RepTV/143227/Esteri/ |accesso = 1 agosto 2014}}</ref> che mostrerebbe il trasferimento di una batteria di missili Buk dal territorio delle repubbliche secessioniste a quello russo, è il risultato di una manipolazione come sarebbe dimostrato dall'immagine di un tabellone dove com­pare la pub­bli­cità di una con­ces­sio­na­ria di auto sita nella città di Krasnoarmeisk al civico 34 della Dnepropetrovskaya: Krasnoarmeisk è sotto controllo ucraino sin dall'11 maggio. Il presidente ucraino Poroshenko, in un'intervista alla CNN, ha negato le affermazioni russe dichiarando che tutti i velivoli ucraini erano a terra al momento dell'incidente e a diversi chilometri dal luogo dell'impatto del Boeing malese.<ref name="mid" /><ref name="rt21luglio" /><ref>{{cita news|url=http://en.itar-tass.com/world/741687|titolo=Poroshenko denies Ukrainian plane could be involved in Boeing crash|pubblicazione= ITAR-TASS|data=21 luglio 2014|accesso=21 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref> Ufficiali americani hanno respinto le affermazioni russe riguardo alla presenza dell'aereo militare ucraino come "propaganda", senza tuttavia fornire alcuna prova a sostegno ma solo sottolineando la dichiarazione ucraina che tutti i propri aerei da combattimento erano a terra al momento dell'incidente.<ref name="wsj21july" />
Il 21 luglio, il ministero della Difesa russo, per bocca del Capo di Stato Mag­giore delle forze armate Andrey Kar­to­po­lov e del Capo di Stato Maggiore dell'aeronautica militare Igor Maku­shev, nel corso di una conferenza stampa a [[Mosca (Russia)|Mosca]],<ref>{{Cita video|data=23 luglio 2014|url=https://www.youtube.com/watch?v=EVc-8rvVSUE|url=https://www.youtube.com/watch?v=EVc-8rvVSUE|editore=[[YouTube]]|titolo=Russia presenta le immagini satellitari|accesso=25 luglio 2014}}</ref> ha affermato che, secondo le registrazioni del centro di controllo aereo di Rostov, poco prima dell'incidente il Boeing 777 avrebbe deviato verso nord dal proprio corridoio di volo verso Donetsk, portandosi a 14 km di distanza dal suo margine sinistro, per poi virare verso destra tentando senza successo di ritornare nel corridoio prima di perdere rapidamente velocità e sparire dagli schermi radar a 51 km dalla frontiera con la Russia. Il sistema di controllo aereo russo avrebbe anche rilevato la presenza di un aereo da combattimento ucraino, presumibilmente un [[Su-25]], che guadagnava quota ad una di distanza di 3/4 km in direzione del Boeing della Malaysia Airlines lungo il cor­ri­doio inter­na­zio­nale riser­vato agli aerei di linea.<ref name="mid" /><ref name="rt21luglio" /> Secondo la versione della Difesa russa il Su-25, benché secondo le specifiche del costruttore abbia una tangenza pratica limitata a 7&nbsp;000 metri,<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.sukhoi.org/eng/planes/military/su25k/lth/|titolo = "Sukhoi Company (JSC) – Airplanes – Military Aircraft – Su-25К – Aircraft performance"|accesso = 22 luglio 2014}}</ref> è comunque in grado di salire e volare a 10&nbsp;000 metri, quota di volo del Boeing 777, per un limitato periodo di tempo e può essere normalmente armato con missili aria-aria [[R-60 (missile)|R-60]] che possono ingaggiare e colpire bersagli fino a 12 km di distanza e distruggerli sicuramente a una distanza di 5 km.<ref name="mid" /><ref name="rt21luglio" /><ref>{{cita news|url=http://rt.com/news/174496-malaysia-crash-russia-questions/|titolo=10 more questions Russian military pose to Ukraine, US over MH17 crash|pubblicazione=Russia Today|data=21 luglio 2014|accesso=23 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref> La presenza del jet militare ucraino sarebbe confermata dalle registrazioni video riprese dal centro di monitoraggio aereo di Rostov. Una serie di immagini satellitari, riprese il 14 luglio ed esibite durante la conferenza stampa, mostrerebbe la presenza di diverse batterie di missili ucraini terra-aria Buk-m1, insieme alle relative stazioni radar, dispiegati intorno a Donetsk e Lugansk in un'area prossima a quella controllata dalle forze filo-russe e alla zona del presunto abbattimento; immagini satellitari riprese il 18 luglio mostrerebbero invece che le batterie di missili ucraini avrebbero lasciato la zona subito dopo l'incidente. Per di più il 17 luglio i russi avrebbero registrato un notevole aumento nell'attività dei radar 9S18 Kupol-M1 dei sistemi missilistici Buk-m1 ucraini nell'area del disastro aereo; attività che sarebbe decisamente scemata il giorno successivo.<ref name="mid">{{cita web|url=http://www.mid.ru/brp_4.nsf/0/ECD62987D4816CA344257D1D00251C76|titolo=Special Briefing by the Ministry of Defence of the Russian Federation on the crash of the Malaysian Boeing 777 in the Ukrainian air space, July 21, 2014|data=21 luglio 2014|accesso=23 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref><ref name="rt21luglio">{{cita news|url=http://rt.com/news/174412-malaysia-plane-russia-ukraine/|titolo=Ukrainian Su-25 fighter detected in close approach to MH17 before crash|pubblicazione=Russia Today|data=21 luglio 2014|accesso=21 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref> Inoltre, secondo il ministero della Difesa russo, dopo l'incidente un velivolo ucraino ha sorvolato la zona dell'impatto per quattro minuti per monitorare la situazione, un satellite statunitense, destinato a registrare l'attività dei sistemi missilistici, stava sorvegliando il territorio ucraino al momento del fatto (Il generale Kartopolov ha chiesto agli USA di rendere noti i dati registrati dai loro satelliti) e il video esibito dagli ucraini,<ref>{{Cita video|data = 18 luglio 2014 |titolo = Incidente Malaysia Airlines: il sistema missilistico BUK che avrebbe abbattuto l'aereo |url = http://notizie.tiscali.it/videonews/RepTV/143227/Esteri/ |accesso = 1 agosto 2014}}</ref> che mostrerebbe il trasferimento di una batteria di missili Buk dal territorio delle repubbliche secessioniste a quello russo, è il risultato di una manipolazione come sarebbe dimostrato dall'immagine di un tabellone dove com­pare la pub­bli­cità di una con­ces­sio­na­ria di auto sita nella città di Krasnoarmeisk al civico 34 della Dnepropetrovskaya: Krasnoarmeisk è sotto controllo ucraino sin dall'11 maggio. Il presidente ucraino Poroshenko, in un'intervista alla CNN, ha negato le affermazioni russe dichiarando che tutti i velivoli ucraini erano a terra al momento dell'incidente e a diversi chilometri dal luogo dell'impatto del Boeing malese.<ref name="mid" /><ref name="rt21luglio" /><ref>{{cita news|url=http://en.itar-tass.com/world/741687|titolo=Poroshenko denies Ukrainian plane could be involved in Boeing crash|pubblicazione= ITAR-TASS|data=21 luglio 2014|accesso=21 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref> Ufficiali americani hanno respinto le affermazioni russe riguardo alla presenza dell'aereo militare ucraino come "propaganda", senza tuttavia fornire alcuna prova a sostegno ma solo sottolineando la dichiarazione ucraina che tutti i propri aerei da combattimento erano a terra al momento dell'incidente.<ref name="wsj21july" />
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Il 21 luglio personale dell'[[ICAO]], l'organizzazione mondiale dell'aviazione civile, composto da esperti e da investigatori specializzati in questo genere di incidenti, giungeva in Ucraina per assistere i loro omologhi locali nell'inizio dell'indagine relativa alla perdita del Boeing. L'ICAO precisava, sul suo sito, che il proprio intervento era stato richiesto il 18 luglio dal Governo ucraino, ufficialmente responsabile di tali indagini per essere lo Stato sul quale territorio l'incidente è occorso,<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.icao.int/Newsroom/Pages/Ukraine-requests-ICAO-assistance-in-MH17-accident-investigation.aspx|titolo=Ukraine Requests ICAO Assistance in MH17 Accident Investigation |pubblicazione=Icao.int|data=21 luglio 2014}}</ref> per aiutare a determinare le cause dell'incidente e fornire indicazioni che aiutino ad evitare incidenti simili in futuro.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.icao.int/Newsroom/Pages/ICAO-accident-investigation-team-begins-Ukraine-assistance-mission.aspx|titolo=ICAO Accident Investigation Team Begins Ukraine Assistance Mission |pubblicazione=Icao.int|data=21 luglio 2014}}</ref>
Il 21 luglio personale dell'[[ICAO]], l'organizzazione mondiale dell'aviazione civile, composto da esperti e da investigatori specializzati in questo genere di incidenti, giungeva in Ucraina per assistere i loro omologhi locali nell'inizio dell'indagine relativa alla perdita del Boeing. L'ICAO precisava, sul suo sito, che il proprio intervento era stato richiesto il 18 luglio dal Governo ucraino, ufficialmente responsabile di tali indagini per essere lo Stato sul quale territorio l'incidente è occorso,<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.icao.int/Newsroom/Pages/Ukraine-requests-ICAO-assistance-in-MH17-accident-investigation.aspx|titolo=Ukraine Requests ICAO Assistance in MH17 Accident Investigation |pubblicazione=Icao.int|data=21 luglio 2014}}</ref> per aiutare a determinare le cause dell'incidente e fornire indicazioni che aiutino ad evitare incidenti simili in futuro.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.icao.int/Newsroom/Pages/ICAO-accident-investigation-team-begins-Ukraine-assistance-mission.aspx|titolo=ICAO Accident Investigation Team Begins Ukraine Assistance Mission |pubblicazione=Icao.int|data=21 luglio 2014}}</ref>


Il 21 luglio il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in una riunione di emergenza, ha concordato sulla necessità di avviare un'indagine internazionale su quanto accaduto al volo.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.un.org/News/Press/docs/2014/sc11483.doc.htm|titolo=Security Council Coalesces around Resolution 2166 (2014) on Malaysian Jet Crash|pubblicazione=ONU Security Council|data=21 luglio 2014}}</ref> Il presidente statunitense [[Barack Obama]] ha chiesto un cessate il fuoco per poter svolgere una indagine e ha annunciato che alcuni funzionari dell'Fbi e del National Transportation Safety Board sono stati inviati in Ucraina per aiutare le autorità di Kiev a investigare sul caso.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.lapresse.it/mondo/europa/ucraina-obama-volo-malaysia-abbattuto-da-zona-in-mano-a-ribelli-1.546963|titolo=Ucraina, Obama: Volo Malaysia abbattuto da zona in mano a ribelli|pubblicazione=LaPresse.it|data=18 luglio 2014}}</ref>
Il 22 luglio il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in una riunione di emergenza, ha chiesto l'immediata cessazione delle ostilità nell'area dello schianto e ha sollecitato le milizie separatiste nell'est dell'Ucraina a mettere al sicuro il sito e a permettere l'accesso ad esso agli osservatori speciali dell'OSCE; condannando l'azione che ha portato al disastro aereo, ha chiesto altrsì che tutti i responsabili siano portati davanti alla giustizia e ha concordato sulla necessità di avviare un'indagine internazionale indipendente su quanto accaduto al volo.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.un.org/News/Press/docs/2014/sc11483.doc.htm|titolo=Security Council Coalesces around Resolution 2166 (2014) on Malaysian Jet Crash|pubblicazione=ONU Security Council|data=21 luglio 2014}}</ref> Il presidente statunitense [[Barack Obama]] ha chiesto un cessate il fuoco per poter svolgere una indagine e ha annunciato che alcuni funzionari dell'Fbi e del National Transportation Safety Board sono stati inviati in Ucraina per aiutare le autorità di Kiev a investigare sul caso.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.lapresse.it/mondo/europa/ucraina-obama-volo-malaysia-abbattuto-da-zona-in-mano-a-ribelli-1.546963|titolo=Ucraina, Obama: Volo Malaysia abbattuto da zona in mano a ribelli|pubblicazione=LaPresse.it|data=18 luglio 2014}}</ref>


Il 18 luglio 2014 i militari separatisti filorussi avrebbero ostacolato l'accesso alla zona dei resti dell'aeromobile agli osservatori dell'[[Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa]] (OSCE), secondo quanto denunciato dagli stessi osservatori, costringendoli a recarsi sul posto a piedi<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.bbc.com/news/world-europe-28383625|titolo=MH17 crash: Ukraine accuses rebels of destroying evidence|pubblicazione=BBC|data=19 luglio 2014|lingua=en}}</ref> Il leader dei separatisti, Alexander Borodai, ha invece negato che i ribelli abbiano ostacolato l'accesso degli osservatori internazionali al luogo dello schianto dell'aereo o che stiano cercando di distruggere prove sul posto, come sostenuto dal governo ucraino.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/19/malaysia-airlines-accordo-con-i-ribelli-per-zona-sicurezza-intorno-al-sito-del-disastro/1065648/|titolo=Malaysia Airlines, fermati osservatori Osce. Kiev: “Filorussi distruggono prove”|pubblicazione=ilfattoquotidiano.it|data=19 luglio 2014}}</ref>
Il 18 luglio 2014 i militari separatisti filorussi avrebbero ostacolato l'accesso alla zona dei resti dell'aeromobile agli osservatori dell'[[Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa]] (OSCE), secondo quanto denunciato dagli stessi osservatori, costringendoli a recarsi sul posto a piedi<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.bbc.com/news/world-europe-28383625|titolo=MH17 crash: Ukraine accuses rebels of destroying evidence|pubblicazione=BBC|data=19 luglio 2014|lingua=en}}</ref> Il leader dei separatisti, Alexander Borodai, ha invece negato che i ribelli abbiano ostacolato l'accesso degli osservatori internazionali al luogo dello schianto dell'aereo o che stiano cercando di distruggere prove sul posto, come sostenuto dal governo ucraino.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/19/malaysia-airlines-accordo-con-i-ribelli-per-zona-sicurezza-intorno-al-sito-del-disastro/1065648/|titolo=Malaysia Airlines, fermati osservatori Osce. Kiev: “Filorussi distruggono prove”|pubblicazione=ilfattoquotidiano.it|data=19 luglio 2014}}</ref>
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|url = http://www.malaysiaairlines.com/mh17|titolo = Wednesday, July 23, 09:30 AM GMT +0800 MH17 Black Boxes: Statement by Liow Tiong Lai, Minister of Transport, Malaysia|autore = |sito = Malaysia Airlines|editore = http://www.malaysiaairlines.com|data = 23 luglio 2014|lingua = en|accesso = 24 luglio 2014}}</ref> che le ha ricevute in consegna il giorno 24 luglio.<ref>{{Cita web
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|url = http://www.aaib.gov.uk/latest_news/mh17_recorders_delivered_to_the_aaib.cfm|titolo = The recorders from MH17 have been delivered by the Dutch Safety Board to the AAIB Farnborough for download|autore = |sito = UK Air Accidents Investigation Branch|editore = http://www.aaib.gov.uk|data = 24 luglio 2014|lingua = en|accesso = 24 luglio 2014}}</ref>
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Il 24 luglio il Dutch Safety Board annuncia in un comunicato ufficiale di aver potuto scaricare i dati dalle scatole nere del Boeing 777 malese, le quali erano lievemente danneggiate ma il modulo della memoria era intatto; inoltre, nessuna evidenza di manipolazione delle stesse è stata riscontrata.<ref>{{cita web|url=http://www.onderzoeksraad.nl/uploads/fm/2014_07_24_PB_flight_data_recorder_downloaded_ENG.pdf|titolo=Data Flight Data Recorder MH17
downloaded|data=24 luglio 2014|accesso=20 agosto 2014|formato=PDF}}</ref>


Il 27 luglio, contrariamente alle affermazioni del presidente ucraino Petro Poroshenko, che aveva annunciato di voler fermare le operazioni militari in un raggio di 40 km intorno al luogo dello schianto dell'aereo malese, l'esercito ucraino lanciava un'offensiva nella regione di Donetsk;<ref name="interfax27luglio">{{cita news|url=http://www.interfax.ru/world/388032|titolo=Украинская армия пытается "освободить территории" в районе крушения "Боинга"|pubblicazione=Interfax|data=27 luglio 2014|accesso=28 luglio 2014|lingua=russo}}</ref><ref name="fattoquotidiano27luglio">{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/27/aereo-abbattuto-in-ucraina-clegg-togliere-i-mondiali-di-calcio-alla-russia/1073469/|titolo=Ucraina, ancora scontri: 13 morti tra cui 2 bimbi. Cbs: “Aereo colpito da missile”|pubblicazione=ilfattoquotidiano|data=27 luglio 2014|accesso=28 luglio 2014}}</ref> secondo il portavoce del Consiglio per la sicurezza di Kiev, Andrei Lysenko, lo scopo dell'offensiva ucraina è tentare di impadronirsi del sito del disastro per "garantire la sicurezza degli esperti internazionali e consentire le indagini".<ref name="interfax27luglio" /> L'offensiva ucraina portava alla cancellazione della missione di esperti malesi, australiani e olandesi prevista dall'accordo raggiunto dalla Malesia con i separatisti ucraini che controllano l'area. Secondo Alexander Hug, vice capo della missione OSCE a Donetsk, "La situazione della sicurezza sulla strada e sul sito del disastro è inaccettabile per una missione di osservatori disarmati".<ref name="fattoquotidiano27luglio" /><ref name="malaysiaairline27luglio">{{cita web|url=http://www.malaysiaairlines.com/mh17|titolo=Sunday, July 27, 05:33 PM GMT +0800 MALAYSIA SECURES AGREEMENT FOR INTERNATIONAL POLICE DEPLOYMENT TO MH17 CRASH SITE|data=27 luglio 2014|accesso=28 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref> Secondo l'accordo raggiunto precedentemente fra il primo ministro malese Najib Razak e Alexander Borodai, leader dei separatisti, le forze filo-russe avrebbero trasferito le scatole nere dell'aereo alle autorità malesi, consegnato i resti dei corpi dei passeggeri dell'aereo a funzionari internazionali e garantito pieno accesso agli investigatori internazionali al sito del disastro.<ref name="malaysiaairline27luglio" /> In un successivo colloquio fra Najib Razak e Alexander Borodai, quest'ultimo accettava di permettere ad un contingente di polizia internazionale di entrare nell'area per assicurare la protezione degli investigatori. La Malesia chiedeva un'immediata cessazione di tutte le attività militari nell'area.<ref name="malaysiaairline27luglio" /> Il 31 luglio il governo di Kiev annunciava una tregua di un giorno nell'offensiva contro i separatisti delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, dopo un appello del segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon per fermare le azioni militari nella zona dello schianto dell'aereo malese e dopo che i combattimenti avevano impedito per il quinto giorno consecutivo agli investigatori olandesi e australiani di accedervi.<ref>{{cita news|url=http://www.thestar.com.my/News/Nation/2014/07/31/MH17-Ukraine-military-announces-day-long-halt/|titolo=MH17: Ukraine military announces day-long halt to deadly offensive|pubblicazione=The Star Online|data=31 luglio 2014|accesso=31 luglio 2014|lingua=en}}</ref>
Il 27 luglio, contrariamente alle affermazioni del presidente ucraino Petro Poroshenko, che aveva annunciato di voler fermare le operazioni militari in un raggio di 40 km intorno al luogo dello schianto dell'aereo malese, l'esercito ucraino lanciava un'offensiva nella regione di Donetsk;<ref name="interfax27luglio">{{cita news|url=http://www.interfax.ru/world/388032|titolo=Украинская армия пытается "освободить территории" в районе крушения "Боинга"|pubblicazione=Interfax|data=27 luglio 2014|accesso=28 luglio 2014|lingua=russo}}</ref><ref name="fattoquotidiano27luglio">{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/27/aereo-abbattuto-in-ucraina-clegg-togliere-i-mondiali-di-calcio-alla-russia/1073469/|titolo=Ucraina, ancora scontri: 13 morti tra cui 2 bimbi. Cbs: “Aereo colpito da missile”|pubblicazione=ilfattoquotidiano|data=27 luglio 2014|accesso=28 luglio 2014}}</ref> secondo il portavoce del Consiglio per la sicurezza di Kiev, Andrei Lysenko, lo scopo dell'offensiva ucraina è tentare di impadronirsi del sito del disastro per "garantire la sicurezza degli esperti internazionali e consentire le indagini".<ref name="interfax27luglio" /> L'offensiva ucraina portava alla cancellazione della missione di esperti malesi, australiani e olandesi prevista dall'accordo raggiunto dalla Malesia con i separatisti ucraini che controllano l'area. Secondo Alexander Hug, vice capo della missione OSCE a Donetsk, "La situazione della sicurezza sulla strada e sul sito del disastro è inaccettabile per una missione di osservatori disarmati".<ref name="fattoquotidiano27luglio" /><ref name="malaysiaairline27luglio">{{cita web|url=http://www.malaysiaairlines.com/mh17|titolo=Sunday, July 27, 05:33 PM GMT +0800 MALAYSIA SECURES AGREEMENT FOR INTERNATIONAL POLICE DEPLOYMENT TO MH17 CRASH SITE|data=27 luglio 2014|accesso=28 luglio 2014|lingua=inglese}}</ref> Secondo l'accordo raggiunto precedentemente fra il primo ministro malese Najib Razak e Alexander Borodai, leader dei separatisti, le forze filo-russe avrebbero trasferito le scatole nere dell'aereo alle autorità malesi, consegnato i resti dei corpi dei passeggeri dell'aereo a funzionari internazionali e garantito pieno accesso agli investigatori internazionali al sito del disastro.<ref name="malaysiaairline27luglio" /> In un successivo colloquio fra Najib Razak e Alexander Borodai, quest'ultimo accettava di permettere ad un contingente di polizia internazionale di entrare nell'area per assicurare la protezione degli investigatori. La Malesia chiedeva un'immediata cessazione di tutte le attività militari nell'area.<ref name="malaysiaairline27luglio" /> Il 31 luglio il governo di Kiev annunciava una tregua di un giorno nell'offensiva contro i separatisti delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, dopo un appello del segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon per fermare le azioni militari nella zona dello schianto dell'aereo malese e dopo che i combattimenti avevano impedito per il quinto giorno consecutivo agli investigatori olandesi e australiani di accedervi.<ref>{{cita news|url=http://www.thestar.com.my/News/Nation/2014/07/31/MH17-Ukraine-military-announces-day-long-halt/|titolo=MH17: Ukraine military announces day-long halt to deadly offensive|pubblicazione=The Star Online|data=31 luglio 2014|accesso=31 luglio 2014|lingua=en}}</ref>
Il team internazionale composto da ottanta investigatori olandesi, australiani e malesi ha potuto raggiungere il sito del disastro solo il 31 luglio, a causa degli scontri armati nell'area.<ref name="ap6august">{{cita news|url=http://bigstory.ap.org/article/dutch-premier-halts-search-ukraine-victims|titolo=Dutch premier halts search for Ukraine victims|pubblicazione=The associated Press|data=6 agosto 2014|accesso=20 agosto 2014}}</ref>
Lo stesso giorno, in un incontro nella città di Minsk, rappresentanti dell'OSCE, dell'Ucraina, della Russia dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk si sono accordati riguardo ad un cessate il fuoco nell'area e a un corridorio umanitario per permettere agli osservatori dell'OSCE e del team internazionale di investigatori di raggiungere il sito dell'incidente. Il 5 agosto il Primo ministro olandese Mark Rutte ha annunciato la sospensione delle operazioni di ricerca sul sito a causa del deteriorarsi della situazione dal punto di vista della sicurezza per gli specialisti internazionali.<ref name="ap6august"/><ref>{{cita news|url=http://en.itar-tass.com/world/743819|titolo=Netherlands suspends search operation at MH17 crash site in Ukraine|pubblicazione=ITAR-TASS News Agency|data=6 agosto 2014|accesso=20 agosto 2014}}</ref> Secondo il capo della polizia malese, Khalid Abu Bakar, gli esperti internazionali hanno potuto esaminare meno della metà del sito del disastro del volo MH17, non hanno potuto prelevare alcun rottame dell'aereo e il loro lavoro è stato complicato dal continuo controllo da parte delle autorità ucraine e dei separatisti; entrambe le parti hanno preteso di determinare le aeree che gli esperti hanno potuto visitare e la durata temporale dei sopralluoghi. Ottantasette ufficiali di polizia malesi sono stati inviati in Ucraina, ma durante i dieci giorni di permanenza hanno potuto visitare il luogo del disastro solo due o tre volte per non più di tre ore.<ref>{{cita news|url=http://en.itar-tass.com/world/744679|titolo=International experts examine less than half of MH17 crash site — Malaysian police chief|pubblicazione=ITAR-TASS News Agency|data=12 agosto 2014|accesso=20 agosto 2014}}</ref>
In seguito alle pressioni del rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vitaly Churkin, il presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il britannico Mark Lyall Grant, il 19 agosto ha annunciato che un rapporto preliminare sull'incidente contenente tutti i dati trascritti dai registratori di volo sarà reso noto alla fine di agosto, mentre in precedenza era stato riferito che la relazione sarebbe stata preparata nel mese di settembre.<ref>{{cita news|url=http://italian.ruvr.ru/news/2014_08_19/Il-rapporto-sul-disastro-del-Boeing-sara-pubblicato-alla-fine-di-agosto-1705/|titolo=Il rapporto sul disastro del Boeing sarà pubblicato alla fine di agosto
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_08_19/Il-rapporto-sul-disastro-del-Boeing-sara-pubblicato-alla-fine-di-agosto-1705/
|pubblicazione=La voce della Russia|data=19 agosto 2014|accesso=20 agosto 2014}}</ref>


== Note ==
== Note ==

Versione delle 16:57, 20 ago 2014

Volo Malaysia Airlines 17
Il 9M-MRD a Roma-Fiumicino nell'ottobre 2011.
Data17 luglio 2014
Ora13:15 UTC
LuogoVicino a Hrabove, Oblast' di Donec'k, Ucraina
StatoBandiera dell'Ucraina Ucraina
Coordinate48°02′25.1″N 38°46′22.1″E
Numero di voloMH17
Tipo di aeromobileBoeing 777-200ER
OperatoreMalaysia Airlines
Numero di registrazione9M-MRD
PartenzaAeroporto di Amsterdam-Schiphol, Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
DestinazioneAeroporto Internazionale di Kuala Lumpur, Bandiera della Malaysia Malaysia
Passeggeri283
Equipaggio15
Vittime298
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Ucraina
Volo Malaysia Airlines 17
http://aviation-safety.net/database/record.php?id=20140717-0
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Il volo Malaysia Airlines 17 (MH17/MAS17) era un volo di linea della compagnia aerea malese Malaysia Airlines. Il giorno 17 luglio 2014 era operato da un Boeing 777-200ER in servizio fra l'Aeroporto di Amsterdam-Schiphol, nei Paesi Bassi, e l'Aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur, in Malesia. Il Boeing 777 è precipitato in Ucraina, presumibilmente dopo essere stato colpito da un missile terra-aria Buk, nei pressi della località di Hrabove, nell'Oblast di Donec'k, in un'area sede di tensioni militari con la Russia, circa 50 chilometri a ovest del confine con quest'ultima.[1]

Il volo trasportava 283 passeggeri e 15 membri dell'equipaggio, tutti deceduti.[1] La grave tragedia, la seconda che colpisce la compagnia aerea asiatica in meno di cinque mesi, segue la drammatica e misteriosa scomparsa del volo 370 nel marzo 2014. La notizia del disastro veniva diramata dal sito ufficiale della Malaysia Airlines con un comunicato che specificava la perdita dei contatti con l'aeromobile alle ore 14.15, ora di Greenwich, avvenuta a circa 30 km dal TAMAK waypoint[2], a circa 50 km dal confine russo-ucraino.[3][4] nel punto di coordinate 47°51′24″N 39°13′06″E.

Con un comunicato stampa rilasciato sul proprio sito il giorno 20 luglio la Malaysia Airlines faceva sapere che la sigla MH17, come solitamente accade in questi casi, veniva ritirata per rispetto nei confronti delle vittime del disastro e sostituita dal 25 luglio con la sigla MH19-AMS/KUL.[5]

L'aereo

L'aeromobile che operava il volo 17 era il Boeing 777-2H6ER con marche 9M-MRD e numero di serie 28411: 84° Boeing 777 ad essere messo in produzione, era stato consegnato alla Malaysia Airlines il 29 luglio 1997 ed era quindi in servizio da 17 anni.[6] era spinto da due motori Rolls-Royce Trent 892 e poteva trasportare 282 passeggeri.[6] Al momento dell'incidente aveva accumulato 75 322 ore di volo per 11 434 cicli di decollo-atterraggio.[7]

L'ultimo volo del Malaysia Airlines 17.
la zona dove è avvenuto il disastro del volo Malaysia Airlines 17, con le zone controllate dai separatisti e la zona presunta del lancio del missile terra-aria secondo le accuse sostenute dal Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa ucraino.

Nazionalità dei passeggeri

Malaysia Airlines ha confermato che a bordo dell'aeromobile vi erano 283 passeggeri e 15 membri dell'equipaggio.[8][9]

Nazionalità degli occupanti
Nazionalità Numero Note
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 193 di cui 3 con doppia cittadinanza (due olandese-statunitense, e una olandese-italiana)
Bandiera della Malaysia Malaysia 43 di cui 15 dell'equipaggio e due infanti
Bandiera dell'Australia Australia 27
Bandiera dell'Indonesia Indonesia 12[10] di cui un infante
Bandiera del Regno Unito Regno Unito 10 di cui due passeggeri con doppia cittadinanza britannico-sudafricana
Bandiera della Germania Germania 4
Bandiera del Belgio Belgio 4
Bandiera delle Filippine Filippine 3[11]
Bandiera del Canada Canada 1[12] con doppia cittadinanza canadese-rumena
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda 1
Totale 298

Tra le vittime anche alcuni ricercatori e volontari nella lotta all'AIDS, diretti in Australia dove avrebbero dovuto partecipare alla ventesima Conferenza internazionale sull'AIDS, indetta a Melbourne per il 20 luglio[13]: tra questi vi erano Joep Lange (insieme alla sua partner Jacqueline van Tongeren), pioniere della terapia preventiva dell'HIV[14][15][16], Pim de Kuijer, parlamentare olandese e attivista di Stop Aids Now!, Lucie van Mens e Martine de Schutter, realizzatrici di programmi di prevenzione della malattia, e Glenn Thomas, portavoce dell'Organizzazione mondiale della sanità.[17]

L'area di sorvolo

La Malaysia Airlines, in un comunicato rilasciato sul proprio sito il giorno dopo la tragedia, sottolineava che l'area sorvolata dal volo 17 era fino al momento dell'incidente definita "sicura" dalla ICAO e che sempre per la stessa organizzazione non era soggetta a restrizioni sui voli di linea; la ICAO sottolineava di avere precedentemente diramato una nota di potenziale pericolo relativo alla Regione di informazioni di volo di Sinferopoli, nota come Simferopol Flight Information Region (FIR), ma che l'incidente al volo 17 è occorso fuori da tale area.[18] La medesima informazione veniva anche rilasciata dalla IATA in un comunicato ospitato sul sito ufficiale.[19] La Malaysia Airlines affermava anche di aver richiesto di operare il volo a 35 000 piedi (10 700 metri) sopra il territorio ucraino, ma, appena entrato nello spazio aereo ucraino, il controllo aereo ucraino aveva ordinato all'aereo malese di volare a 32 000 piedi (10 000 metri), ad appena 300 metri al di sopra della quota di volo interdetta.[20][21]

Come risultato dell'incidente Lufthansa, Air France, Turkish Airlines, Transaero, British Airways, Aeroflot, Air India, Jet Airways, Alitalia, KLM Singapore Airlines, Finnair, Korean Air e Asiana Airlines hanno quindi deciso di evitare il sorvolo dello spazio aereo dell'est dell'Ucraina, o dell'intera nazione.[22][23] La Civil Aviation Administration of China ha istruito le compagnie aeree cinesi ad evitare di volare sulla zona.[23] Una Notice To Airmen (NOTAM, Notizia agli aviatori, sistema informativo dedicato a piloti e compagnie statunitensi gestito dalla Federal Aviation Administration[24]) immediatamente successiva all'abbattimento ha proibito agli aeroplani statunitensi di sorvolare l'aerea[25] (una prima restrizione era stata emanata ad aprile sulla Crimea, Mar Nero e Mar d'Azov[26]).

La medesima decisione è stata presa da Malaysia Airlines la quale il giorno dopo l'incidente ha comunicato che procederà immediatamente ad operare i propri voli in servizio fra Europa e Malesia su rotte alternative che eviteranno l'intero spazio aereo ucraino passando più a sud, sullo spazio aereo turco.[27]

Possibile abbattimento

Buk-m2

Il governo ucraino accusava immediatamente i separatisti filorussi affermando che l'aereo sarebbe stato abbattuto da un missile terra-aria lanciato dagli stessi separatisti.[28] Il presidente USA Barack Obama, già il giorno successivo all'incidente, affermava che l'«Evidenza indica che l'aereo è stato abbattuto da un missile superficie-aria che è stato lanciato dall'area controllata dai separatisti sostenuti dalla Russia» e aggiungeva che i separatisti «non potevano agire da soli, hanno avuto il supporto della Russia».[29][30]

Riguardo al particolare tipo di armamento antiaereo che sarebbe stato usato per abbattere l'aereo, secondo il consulente del Ministro degli esteri ucraino, Anton Geraschenko, l'aereo sarebbe stato abbattuto da un missile Buk, un sistema missilistico di costruzione russa denominato SA-11 nella classificazione NATO e in dotazione sia all'Ucraina che alla Russia.[31] Anche secondo altre fonti il Buk sarebbe l'unico sistema missilistico antiaereo utilizzato nell'area in grado di colpire alle quote di volo delle linee civili.[32] Gli stessi separatisti dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk avevano affermato di essere entrati in possesso di un'unità di missili Buk dopo avere conquistato la base militare ucraina A-1402[33] e la circostanza era stata resa nota alcuni giorni prima dal loro stesso ufficio stampa.[34][33] I separatisti filo-russi avrebbero rivendicato la presa di possesso di un'unità di tale sistema d'arma con un tweet che sarebbe stato successivamente rimosso dopo la notizia dell'incidente.[35] Tuttavia, il procuratore generale ucraino, Vitaly Yarema, in un'intervista con il giornale on-line Ukraïns'ka pravda, ha affermato che i militari ucraini avrebbero informato il governo che le milizie delle autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk non avrebbero missili Buk o S-300 a propria disposizione e che tali missili non sarebbero mai stati catturati all'esercito ucraino.[31]

Sergei Kavtaradze, rappresentante del Primo ministro della Repubblica di Donetsk, ha addossato la colpa dell'incidente all'esercito ucraino affermando che le milizie separatiste non hanno armi in grado di abbattere un aereo che voli a 10 000 metri di quota, avendo solo missili antiaerei portatili con una portata massima di 3 000/4 000 metri.[31] Inoltre, un comunicato dell'ufficio stampa dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk ipotizza che l'aereo sia stato attaccato da un caccia ucraino: «Testimoni che osservavano il volo del Boeing 777 lo hanno visto mentre era attaccato da un aereo da combattimento delle forze aeree ucraine, dopodiché l'aereo si è spezzato in due in aria ed è caduto sul territorio della Repubblica Popolare di Donetsk».[36]

Il giorno seguente alla tragedia sono stati pubblicati e diffusi dal governo ucraino alcuni documenti di asserite intercettazioni telefoniche tra membri del governo dell'autoproclamata "Repubblica Popolare" e membri dei servizi segreti russi dai quali si desumerebbe che il missile sarebbe stato lanciato dai separatisti filo-russi. L'ambasciatore russo presso l'ONU, Vitaly Churkin, ha accusato gli ucraini di aver "ritoccato" le intercettazioni telefoniche aggiungendovi comunicazioni radio precedenti al giorno della caduta dell'aereo malese.[37] Secondo la ricostruzione sostenuta dal Governo ucraino, a poca distanza dall'aereo malese doveva essere in volo un aereo di rifornimenti per l'esercito; i ribelli avrebbero colpito l'aereo passeggeri per errore scambiandolo per il trasporto militare ucraino.[38] Il sistema Sa-11 Gadly è costituito da quattro elementi momtati su altrettanti veicoli: un lanciatore armato con 4 missili, un veicolo comando, un veicolo logistico e uno dotato di due radar. Per funzionare correttamente il complesso sistema ha bisogno di un radar di "acquisizione", per accertare il tipo e la natura dell'aereo, e uno di "puntamento", per agganciare e abbattere il bersaglio. Secondo la versione ucraina, il sistema a disposizione dei separatasti aveva solo il radar di puntamento, cosa che ha consentito loro di puntare il missile e abbattere l'aereo, ma non il radar di acquisizione che avrebbe invece consentito loro di riconoscere che si trattava di un aereo di linea.[39] [40] Alcuni post su social media con cui i ribelli filo-russi avrebbero rivendicato l'abbattimento di un An-26 ucraino nella mattinata dello stesso 17 luglio, sarebbero poi stati rimossi dopo la notizia dell'incidente.[41]

Il segretario dell'ufficio stampa della presidenza ucraina, Svyatoslav Tsegolko, ha affermato che secondo il presidente ucraino Petro Poroshenko il velivolo sarebbe stato abbattuto dal territorio russo. Mentre il Ministero della difesa russo ha annunciato che il giorno 17 luglio i sistemi di intercettazione radio russi avrebbero registrato l'attività della stazione radar 9S18 Kupol-M1 di una batteria ucraina di missili Buk-m1 installata nelle vicinanze di Styl, a 29 km a sud-est di Donetsk; il sistema Buk-m1 consente lo scambio di informazioni fra diverse batterie appartenenti alla stessa divisione e, secondo i russi, il missile che avrebbe abbattuto l'aereo malese potrebbe essere stato lanciato da una qualsiasi delle batterie insediate ad Avdeevka (8 km a nord di Donetsk) oppure a Gruzko-Zoryanske (25 km a est di Donetsk).

Il 21 luglio, il ministero della Difesa russo, per bocca del Capo di Stato Mag­giore delle forze armate Andrey Kar­to­po­lov e del Capo di Stato Maggiore dell'aeronautica militare Igor Maku­shev, nel corso di una conferenza stampa a Mosca,[42] ha affermato che, secondo le registrazioni del centro di controllo aereo di Rostov, poco prima dell'incidente il Boeing 777 avrebbe deviato verso nord dal proprio corridoio di volo verso Donetsk, portandosi a 14 km di distanza dal suo margine sinistro, per poi virare verso destra tentando senza successo di ritornare nel corridoio prima di perdere rapidamente velocità e sparire dagli schermi radar a 51 km dalla frontiera con la Russia. Il sistema di controllo aereo russo avrebbe anche rilevato la presenza di un aereo da combattimento ucraino, presumibilmente un Su-25, che guadagnava quota ad una di distanza di 3/4 km in direzione del Boeing della Malaysia Airlines lungo il cor­ri­doio inter­na­zio­nale riser­vato agli aerei di linea.[43][44] Secondo la versione della Difesa russa il Su-25, benché secondo le specifiche del costruttore abbia una tangenza pratica limitata a 7 000 metri,[45] è comunque in grado di salire e volare a 10 000 metri, quota di volo del Boeing 777, per un limitato periodo di tempo e può essere normalmente armato con missili aria-aria R-60 che possono ingaggiare e colpire bersagli fino a 12 km di distanza e distruggerli sicuramente a una distanza di 5 km.[43][44][46] La presenza del jet militare ucraino sarebbe confermata dalle registrazioni video riprese dal centro di monitoraggio aereo di Rostov. Una serie di immagini satellitari, riprese il 14 luglio ed esibite durante la conferenza stampa, mostrerebbe la presenza di diverse batterie di missili ucraini terra-aria Buk-m1, insieme alle relative stazioni radar, dispiegati intorno a Donetsk e Lugansk in un'area prossima a quella controllata dalle forze filo-russe e alla zona del presunto abbattimento; immagini satellitari riprese il 18 luglio mostrerebbero invece che le batterie di missili ucraini avrebbero lasciato la zona subito dopo l'incidente. Per di più il 17 luglio i russi avrebbero registrato un notevole aumento nell'attività dei radar 9S18 Kupol-M1 dei sistemi missilistici Buk-m1 ucraini nell'area del disastro aereo; attività che sarebbe decisamente scemata il giorno successivo.[43][44] Inoltre, secondo il ministero della Difesa russo, dopo l'incidente un velivolo ucraino ha sorvolato la zona dell'impatto per quattro minuti per monitorare la situazione, un satellite statunitense, destinato a registrare l'attività dei sistemi missilistici, stava sorvegliando il territorio ucraino al momento del fatto (Il generale Kartopolov ha chiesto agli USA di rendere noti i dati registrati dai loro satelliti) e il video esibito dagli ucraini,[47] che mostrerebbe il trasferimento di una batteria di missili Buk dal territorio delle repubbliche secessioniste a quello russo, è il risultato di una manipolazione come sarebbe dimostrato dall'immagine di un tabellone dove com­pare la pub­bli­cità di una con­ces­sio­na­ria di auto sita nella città di Krasnoarmeisk al civico 34 della Dnepropetrovskaya: Krasnoarmeisk è sotto controllo ucraino sin dall'11 maggio. Il presidente ucraino Poroshenko, in un'intervista alla CNN, ha negato le affermazioni russe dichiarando che tutti i velivoli ucraini erano a terra al momento dell'incidente e a diversi chilometri dal luogo dell'impatto del Boeing malese.[43][44][48] Ufficiali americani hanno respinto le affermazioni russe riguardo alla presenza dell'aereo militare ucraino come "propaganda", senza tuttavia fornire alcuna prova a sostegno ma solo sottolineando la dichiarazione ucraina che tutti i propri aerei da combattimento erano a terra al momento dell'incidente.[37]

Reazioni politiche

Il presidente ucraino Petro Poroshenko, secondo il suo addetto stampa Svyatoslav Tsegolko, ha definito l'evento un "attentato terroristico" e, in un comunicato rilasciato dal suo ufficio stampa, ha affermato che l'aereo potrebbe essere stato abbattuto direttamente dal territorio russo, "sottolineando che le forze governative non hanno condotto alcuna attività connessa all'abbattimento di aerei nella zona dell'incidente"; accusando la Russia di fornire ai ribelli filorussi nell'est del paese personale militare e armi di ultima generazione e di essere dietro l'abbattimento dell'aereo malese, ha affermato che "Oggi il mondo intero ha visto il vero volto dell'aggressore. Abbattere un aereo pacifico è un atto di terrorismo internazionale diretto contro il mondo intero".[31] Il primo ministro ucraino Arsenij Jacenjuk ha attribuito la responsabilità dell'abbattimento del volo ai separatisti filo russi e ha definito l'accaduto un crimine contro l'umanità, invitando tutti i Paesi a sostenere la volontà del governo ucraino di sottoporre l'inchiesta alla giurisdizione della Corte penale internazionale dell'Aja.[49]

Il giorno dopo la tragedia il presidente russo Vladimir Putin, nel porgere le condoglianze al primo ministro olandese Mark Rutte per le numerose vittime provenienti dai Paesi Bassi, ha sottolineato che la sciagura del volo 17 conferma la necessità di urgenti negoziati di pace per una soluzione veloce della crisi in atto in Ucraina:[50] "Vorrei far notare che questa tragedia non sarebbe avvenuta se ci fosse stata la pace in quel paese o, in ogni caso, se le ostilità non fossero state riprese nel sud-est dell'Ucraina".[31] Lo stesso Putin ha addossato la responsabilità di quanto accaduto al governo ucraino per aver permesso voli civili sopra una zona di guerra[31] e ha auspicato che le investigazioni sull'incidente siano condotte dall'ICAO.[51][50]

Richieste di indagini

Il 21 luglio personale dell'ICAO, l'organizzazione mondiale dell'aviazione civile, composto da esperti e da investigatori specializzati in questo genere di incidenti, giungeva in Ucraina per assistere i loro omologhi locali nell'inizio dell'indagine relativa alla perdita del Boeing. L'ICAO precisava, sul suo sito, che il proprio intervento era stato richiesto il 18 luglio dal Governo ucraino, ufficialmente responsabile di tali indagini per essere lo Stato sul quale territorio l'incidente è occorso,[52] per aiutare a determinare le cause dell'incidente e fornire indicazioni che aiutino ad evitare incidenti simili in futuro.[53]

Il 22 luglio il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in una riunione di emergenza, ha chiesto l'immediata cessazione delle ostilità nell'area dello schianto e ha sollecitato le milizie separatiste nell'est dell'Ucraina a mettere al sicuro il sito e a permettere l'accesso ad esso agli osservatori speciali dell'OSCE; condannando l'azione che ha portato al disastro aereo, ha chiesto altrsì che tutti i responsabili siano portati davanti alla giustizia e ha concordato sulla necessità di avviare un'indagine internazionale indipendente su quanto accaduto al volo.[54] Il presidente statunitense Barack Obama ha chiesto un cessate il fuoco per poter svolgere una indagine e ha annunciato che alcuni funzionari dell'Fbi e del National Transportation Safety Board sono stati inviati in Ucraina per aiutare le autorità di Kiev a investigare sul caso.[55]

Il 18 luglio 2014 i militari separatisti filorussi avrebbero ostacolato l'accesso alla zona dei resti dell'aeromobile agli osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), secondo quanto denunciato dagli stessi osservatori, costringendoli a recarsi sul posto a piedi[56] Il leader dei separatisti, Alexander Borodai, ha invece negato che i ribelli abbiano ostacolato l'accesso degli osservatori internazionali al luogo dello schianto dell'aereo o che stiano cercando di distruggere prove sul posto, come sostenuto dal governo ucraino.[57]

Il governo malese, per voce del ministro dei trasporti Liow Tiong Lai, ha dichiarato che l'integrità del sito dove si è schiantato l'aereo sarebbe stata compromessa e che lo spostamento di indizi fondamentali potrebbe compromettere l’indagine stessa.[58] La stessa Malaysia Airlines il giorno 19 luglio ha rilasciato un comunicato in cui riporta quanto già detto dal ministro Tiong Lai, denunciando forte preoccupazione circa la messa in sicurezza del sito e sostenendo che, similmente a quanto già riportato dal Governo malese, alcune prove e indizi sarebbero stati sicuramente compromessi.[59]

Le indagini

Con un comunicato datato 23 luglio la Malaysia Airlines faceva sapere che il Primo Ministro malese Najib Razak, grazie all'intermediazione dei ribelli filo-russi, ha assicurato la consegna delle scatole nere del volo MH17 al suo Governo che a sua volta ha provveduto a consegnarle al gruppo di specialisti olandesi incaricato di analizzarle. Lo stesso team di specialisti ha provveduto a consegnarle alla britannica Air Accidents Investigation Branch, a Farnborough in Inghilterra, il più vicino centro di analisi autorizzato dalla ICAO,[60] che le ha ricevute in consegna il giorno 24 luglio.[61] Il 24 luglio il Dutch Safety Board annuncia in un comunicato ufficiale di aver potuto scaricare i dati dalle scatole nere del Boeing 777 malese, le quali erano lievemente danneggiate ma il modulo della memoria era intatto; inoltre, nessuna evidenza di manipolazione delle stesse è stata riscontrata.[62]

Il 27 luglio, contrariamente alle affermazioni del presidente ucraino Petro Poroshenko, che aveva annunciato di voler fermare le operazioni militari in un raggio di 40 km intorno al luogo dello schianto dell'aereo malese, l'esercito ucraino lanciava un'offensiva nella regione di Donetsk;[63][64] secondo il portavoce del Consiglio per la sicurezza di Kiev, Andrei Lysenko, lo scopo dell'offensiva ucraina è tentare di impadronirsi del sito del disastro per "garantire la sicurezza degli esperti internazionali e consentire le indagini".[63] L'offensiva ucraina portava alla cancellazione della missione di esperti malesi, australiani e olandesi prevista dall'accordo raggiunto dalla Malesia con i separatisti ucraini che controllano l'area. Secondo Alexander Hug, vice capo della missione OSCE a Donetsk, "La situazione della sicurezza sulla strada e sul sito del disastro è inaccettabile per una missione di osservatori disarmati".[64][65] Secondo l'accordo raggiunto precedentemente fra il primo ministro malese Najib Razak e Alexander Borodai, leader dei separatisti, le forze filo-russe avrebbero trasferito le scatole nere dell'aereo alle autorità malesi, consegnato i resti dei corpi dei passeggeri dell'aereo a funzionari internazionali e garantito pieno accesso agli investigatori internazionali al sito del disastro.[65] In un successivo colloquio fra Najib Razak e Alexander Borodai, quest'ultimo accettava di permettere ad un contingente di polizia internazionale di entrare nell'area per assicurare la protezione degli investigatori. La Malesia chiedeva un'immediata cessazione di tutte le attività militari nell'area.[65] Il 31 luglio il governo di Kiev annunciava una tregua di un giorno nell'offensiva contro i separatisti delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, dopo un appello del segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon per fermare le azioni militari nella zona dello schianto dell'aereo malese e dopo che i combattimenti avevano impedito per il quinto giorno consecutivo agli investigatori olandesi e australiani di accedervi.[66] Il team internazionale composto da ottanta investigatori olandesi, australiani e malesi ha potuto raggiungere il sito del disastro solo il 31 luglio, a causa degli scontri armati nell'area.[67] Lo stesso giorno, in un incontro nella città di Minsk, rappresentanti dell'OSCE, dell'Ucraina, della Russia dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk si sono accordati riguardo ad un cessate il fuoco nell'area e a un corridorio umanitario per permettere agli osservatori dell'OSCE e del team internazionale di investigatori di raggiungere il sito dell'incidente. Il 5 agosto il Primo ministro olandese Mark Rutte ha annunciato la sospensione delle operazioni di ricerca sul sito a causa del deteriorarsi della situazione dal punto di vista della sicurezza per gli specialisti internazionali.[67][68] Secondo il capo della polizia malese, Khalid Abu Bakar, gli esperti internazionali hanno potuto esaminare meno della metà del sito del disastro del volo MH17, non hanno potuto prelevare alcun rottame dell'aereo e il loro lavoro è stato complicato dal continuo controllo da parte delle autorità ucraine e dei separatisti; entrambe le parti hanno preteso di determinare le aeree che gli esperti hanno potuto visitare e la durata temporale dei sopralluoghi. Ottantasette ufficiali di polizia malesi sono stati inviati in Ucraina, ma durante i dieci giorni di permanenza hanno potuto visitare il luogo del disastro solo due o tre volte per non più di tre ore.[69] In seguito alle pressioni del rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vitaly Churkin, il presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il britannico Mark Lyall Grant, il 19 agosto ha annunciato che un rapporto preliminare sull'incidente contenente tutti i dati trascritti dai registratori di volo sarà reso noto alla fine di agosto, mentre in precedenza era stato riferito che la relazione sarebbe stata preparata nel mese di settembre.[70]

Note

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  70. ^ Il rapporto sul disastro del Boeing sarà pubblicato alla fine di agosto Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_08_19/Il-rapporto-sul-disastro-del-Boeing-sara-pubblicato-alla-fine-di-agosto-1705/, in La voce della Russia, 19 agosto 2014. URL consultato il 20 agosto 2014.

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