Incidente dell'Antonov An-74 dell'Aeronautica militare laotiana del 2014
| Incidente dell'Antonov An-74 dell'Aeronautica militare laotiana del 2014 | |
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| Tipo di evento | Incidente |
| Data | 17 maggio 2014 |
| Luogo | Baan Nadi, Provincia di Xiangkhoang |
| Stato |  Laos
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| Coordinate | 19°25′44″N 103°12′49″E / 19.428889°N 103.213611°E |
| Tipo di aeromobile | Antonov An-74TK-300 |
| Operatore | Governo del Laos |
| Numero di registrazione | RDPL-34020 |
| Partenza | Aeroporto di Vientiane-Wattay, Vientiane, Laos |
| Destinazione | Aeroporto di Xieng Khouang, Phonsavan, Laos |
| Occupanti | 17 |
| Vittime | 16 |
| Sopravvissuti | 0 |
| Danni all'aeromobile | Distrutto |
| Mappa di localizzazione | |
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| Dati estratti da Aviation Safety Network | |
| voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia | |
Il 17 maggio 2014, un aereo Antonov An-74 dell'Aeronautica militare del Laos si è schiantato mentre era in viaggio verso la provincia di Xiangkhoang, nel Laos settentrionale, provocando la morte di tutte le 17 persone a bordo tranne una.[1] Tra le vittime c'erano diversi politici laotiani in viaggio per partecipare a una cerimonia di celebrazione del 55° anniversario della seconda divisione dell'Esercito Popolare del Laos.[2]
L'aereo[modifica | modifica wikitesto]
Il velivolo coinvolto era un Antonov An-74TK-300 di costruzione ucraina, registrato RDPL-34020.[3]
L'incidente[modifica | modifica wikitesto]
Tra le 06:15 e le 07:00 (IC T), ora locale del 17 maggio 2014, tra i 1 500 metri (4 900 ft) e i 2 000 metri (6 600 ft) dalla destinazione di Xiang Khoang, l'aereo precipitò al suolo.[4] Il velivolo era troppo basso durante l'avvicinamento finale e il carrello d'atterraggio urtò alcuni alberi a poca distanza dalla pista, causando l'incidente, attribuito a un errore tecnico.[5]
Le vittime[modifica | modifica wikitesto]
Secondo i primi resoconti, i passeggeri erano quattordici, ma in seguito si parlò di venti persone a bordo al momento dell'incidente, di cui solo tre sarebbero sopravvissute.[6] Una volta chiarita la situazione, il numero degli occupanti fu indicato essere diciassette e il bilancio delle vittime sedici, con un sopravvissuto dopo che gli altri due superstiti iniziali erano morti per le ferite riportate.[1]
Tra le vittime vi erano[7][8]:
- Douangchay Phichit, membro del Politburo del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao, vice primo ministro e ministro della Difesa nazionale.
- Thongbanh Sengaphone, segretario del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao e ministro della Pubblica Sicurezza.
- Cheuang Sombounkhanh, segretario del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao e capo della Commissione per la Propaganda e la Formazione.
- Soukanh Mahalath, segretario del Partito Rivoluzionario del Popolo Lao, segretario del Partito e governatore di Vientiane.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) ASN Aircraft accident Antonov An-74TK-300 RDPL-34020 Xieng Khouang Airport (XKH), su aviation-safety.net. URL consultato il 25 febbraio 2024.
- ^ (EN) Laos defence minister, officials killed in plane crash, in ABC News, 17 maggio 2014. URL consultato il 25 febbraio 2024.
- ^ (EN) Plane crashes in Xiengkhouang province, su web.archive.org, 17 maggio 2014. URL consultato il 25 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2014).
- ^ (EN) At least five confirmed dead, three survive in air crash in northeastern Laos - Xinhua | English.news.cn, su web.archive.org, 20 maggio 2014. URL consultato il 25 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
- ^ (EN) Technical Error Behind Laos Plane Crash - The New Indian Express, su web.archive.org, 20 maggio 2014. URL consultato il 25 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2014).
- ^ (EN) Laos Deputy PM Douangchay Phichit dies in plane crash, in BBC News, 17 maggio 2014. URL consultato il 25 febbraio 2024.
- ^ (EN) Thomas Fuller, Air Crash in Laos Kills Top Officials for Security, in The New York Times, 17 maggio 2014. URL consultato il 25 febbraio 2024.
- ^ (EN) Nopparat Chaichalearmmongkol, Laos Declares Days of Mourning After Plane Crash Kills Top Officials, in WSJ. URL consultato il 25 febbraio 2024.
